9-10 aprile 2006....chi non andrà a votare...

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plaintive reverie
00martedì 28 marzo 2006 13:06
ho scritto...e' paradossale. ogni tanto provo a immaginare se all'ingresso dei seggi ci fosse qualcuno a somministrare un test di cultura generale. hai un certo livello di cultura? puoi votare. secondo me forza italia non arriverebbe al 5%. la democrazia ci perderebbe, ma da un lato ci guadagnerebbe.
gior77
00martedì 28 marzo 2006 13:50
Re:

Scritto da: plaintive reverie 28/03/2006 13.06
ho scritto...e' paradossale. ogni tanto provo a immaginare se all'ingresso dei seggi ci fosse qualcuno a somministrare un test di cultura generale. hai un certo livello di cultura? puoi votare. secondo me forza italia non arriverebbe al 5%. la democrazia ci perderebbe, ma da un lato ci guadagnerebbe.



è la stessa teoria di un mio amico ... facciamo l'esame a chi va a votare. ma anche a chi si candida.
ma poi chi deve giudicare chi può e chi non può?

Juza1973
00martedì 28 marzo 2006 14:14
Re:

Scritto da: plaintive reverie 28/03/2006 13.06
ho scritto...e' paradossale. ogni tanto provo a immaginare se all'ingresso dei seggi ci fosse qualcuno a somministrare un test di cultura generale. hai un certo livello di cultura? puoi votare. secondo me forza italia non arriverebbe al 5%. la democrazia ci perderebbe, ma da un lato ci guadagnerebbe.



Se la democrazia non piace si puo' tranquillamente tornare indietro al tempo dell'Italia dei notabili, limite di censo e di titolo di studio. Basta che poi non ci si arroghi il favore del popolo. Per me ci si guadagnerebbe in chiarezza, gia' ora i burocrati dei ministeri e i magistrati detengono il potere reale e chi viene eletto non conta niente, in questo modo ci si eviterebbe l'ipocrisia. Un comitato di saggi scelto dai DS potrebbe fare tutto il lavoro.

gior77
00martedì 28 marzo 2006 14:57
Re: Re:

Scritto da: Juza1973 28/03/2006 14.14


Se la democrazia non piace si puo' tranquillamente tornare indietro al tempo dell'Italia dei notabili, limite di censo e di titolo di studio. Basta che poi non ci si arroghi il favore del popolo. Per me ci si guadagnerebbe in chiarezza, gia' ora i burocrati dei ministeri e i magistrati detengono il potere reale e chi viene eletto non conta niente, in questo modo ci si eviterebbe l'ipocrisia. Un comitato di saggi scelto dai DS potrebbe fare tutto il lavoro.




saggi+ds non è proprio un'equazione che funziona ... almeno non ancora.
cerry
00martedì 28 marzo 2006 18:05
Re: Re:

Scritto da: gior77 28/03/2006 13.50


è la stessa teoria di un mio amico ... facciamo l'esame a chi va a votare. ma anche a chi si candida.
ma poi chi deve giudicare chi può e chi non può?




ok a fare l'esame a chi si candida... anche l'esame del palloncino a volte...
poguemahone77
00martedì 28 marzo 2006 20:16
esami per votare...discorso pericolosissimo. si chiama selezione di classe ! certo il clima culturale pesa. ma sono convinto che più che con le nozioni culturali si voti soprattutto in base ai propri interessi materiali, individuali e collettivi.
il punto drammatico è che come è ovvio che i vari poteri economici del paese sostengono prodi che con la concertazione sindacati-confindustria ha il potere di governare meglio in nome degli interessi filo-padronali (e con la benedizione di bertinotti...confermata dal fatto che la confindustria tramite il corriere della sera fa le liste del suo partito...leggi esclusione di ferrando !) è altrettanto ovvio che c'è una buona parte del paese che ha interesse a sostenere berlusconi: è il popolo dei condoni, dell'evasione fiscale, del libero licenziamento, della finanza creativa, dei falsi in bilancio. purtroppo questa italia negli ultimi anni si è arricchita, ha comandato e ha lasciato tracce profonde nel tessuto del paese divenendo egemone culturalmente e in maniera trasversale: d'altronde sono netta minoranza coloro che, ricchi o poveri, colti o ignoranti, di destra o di sinistra, sembrano ancora capaci di indignarsi. in italia oggi chi è furbo (anche se criminale) è ammirato, giustificato e additato come esempio di successo.
e in tal senso posso esser daccordo che il clima culturale del paese è putrido. ma non è un problema di livello culturale delle persone e non è colpa di chi non può permettersi l'università o di chi la sera, uscito dalla fabbrica, preferisce maria de filippi a fernando pessoa. il clima è putrido per colpa di chi ha avuto interesse ad imputridirlo, autorità e potere per poterlo fare !
credo comunque che in fin dei conti a spostare la massa dei voti siano essenzialmente i portafogli della gente...portafogli prima delusi dal centro-sinistra, ora drammaticamente da berlusconi e che temo resteranno nuovamente delusi da chiunque sarà eletto ad aprile. il portafoglio vuoto fa più paura di qualunque politico corrotto o di qualsiasi ipotetica dittatura. la mia convinzione resta quella che il voto potrà anche liberarci dalla minaccia autoritaria di un silvio 2 (e non è poco !) ma poi non cambierà granchè nei portafogli della gente. non mi aspetto che arrivi nulla di buono dall'alto, tutt'altro. tuttavia, anche in virtù dell'esasperazione sociale a cui sono sottoposte masse sempre più ampie di persone, soprattutto giovani...sono convinto che qualcosa di buono e di nuovo possa presto muoversi grazie ad una forte spinta dal basso. e parigi non è poi così lontana...

[Modificato da poguemahone77 28/03/2006 20.22]

[Modificato da poguemahone77 28/03/2006 20.23]

scottishflag
00mercoledì 29 marzo 2006 17:25
Re:

Scritto da: plaintive reverie 28/03/2006 13.06
ho scritto...e' paradossale. ogni tanto provo a immaginare se all'ingresso dei seggi ci fosse qualcuno a somministrare un test di cultura generale. hai un certo livello di cultura? puoi votare. secondo me forza italia non arriverebbe al 5%. la democrazia ci perderebbe, ma da un lato ci guadagnerebbe.



Non l'ho capita. Ma mi adeguo.

Che smacco, eh? Sono un elettore di sinistra... e ignorante. E' paradossale. [SM=x145498]
plaintive reverie
00mercoledì 29 marzo 2006 19:12
Re: Re:

Scritto da: scottishflag 29/03/2006 17.25


Non l'ho capita. Ma mi adeguo.

Che smacco, eh? Sono un elettore di sinistra... e ignorante. E' paradossale. [SM=x145498]



[SM=g27833]
clyve.50
00domenica 2 aprile 2006 09:08
Re:

Scritto da: anam cara 26/03/2006 18.40
Mah…scusate, io continuerò a non capire e a non condividere la scelta di non andare a votare. Secondo me non esistono giustificazioni abbastanza valide per restarsene a casa in un momento del genere. Voglio dire…non vi sentite rappresentati da nessuno? Non vi piace né l’una né l’altra fazione? Preferireste votare una persona specifica piuttosto che una coalizione o un partito? Allora cambiamo direttamente la nostra Repubblica, stravolgiamo la nostra costituzione ed eleggiamo un unico signorotto che possa accollarsi tutte le lamentele e tutti gli incoraggiamenti del caso, al solo scopo di fare le cose davvero più chiare una volta per tutte e ritrovarsi in una bella dittatura, semplice, chiara e tanto allegra! Si, insomma,a questo punto il mio voto andrebbe a Ilaria, che tanto lei è già allenata a prendersi tutte le colpe! [SM=g27828]

Vabbè, a parte queste futili considerazioni, ribadisco il mio parere su queste elezioni. È necessario più che mai andare a votare arrivati a questo punto, perché cinque anni fa la maggior parte delle persone disamorate, senza quasi più speranza, quelle che non credevano più nei politici e nelle loro idee, ha messo una bella croce sul faccione del Berlusca. Una ventata di novità. Vediamo quello che è capace di fare. Ora, quello che sa fare lo sappiamo bene, e a quanto ho capito la repulsione per un individuo del genere è l’unica cosa che accomuna i diversi credi politici…insomma non doverci subire per altri 5 anni un’umiliazione simile è motivo più che sufficiente per andare a votare. In questo caso mi sento proprio di dire che è l’ora del male minore. Non posso credere che ancora non ne abbiate abbastanza. E non mi venite a dire che dall’altra parte non stanno messi meglio, perché, anche se posso darvi ragione, i livelli raggiunti con il signor Berlusconi sono davvero difficili da eguagliare.
Poi, si, qui non si tratta di un referendum, e quindi non andare a votare o annullare la scheda non fa differenza ai fini del risultato. La differenza sta altrove. Sta nel dimostrare che non siamo un popolo di pressappochisti, di indiferrenti a cui le sorti del proprio Paese non interessano più di un qualsiasi gossip televisivo. Secondo me fare la propria presenza, a prescindere dal voto nullo o meno, è indicativo di una coscienza sociale, di un senso di appartenenza alla vita attiva del proprio paese, di cui l’Italia ha parecchio bisogno. Il messaggio che si da è importante. Cosa credete che ne verrà fuori dall’immagine degli italiani, demotivati se volete, ma che se ne infischiano di come vanno le cose ai piani alti? E se questa è l’aria che tira, andando avanti di questo passo, si potrebbe arrivare paradossalmente al punto in cui a votare non ci andrà più nessuno e le conseguenze sarebbero a dir poco inquietanti…no, scusate, è una presa di posizione sbagliata alla radice. E a costo di sembrare retorica, demagogica, patetica, o quello che più vi pare, mi sembra che la storia della nostra democrazia sia una motivazione più che sufficiente per mettere il naso fuori di casa e fare lo sforzo di mettere una croce al posto che più preferite. Ci incaxxiamo tanto quando veniamo a sapere dei diritti violati nei paesi senza democrazia, ci sentiamo legittimati ad andare in questi paesi ad insegnarli come si fa la democrazia e poi quando ci si presenta la più semplice azione democratica di cui siamo capaci la schifiamo. A me questo sembra quasi ingratitudine…boh,, sarò troppo idealista, che ne so, ma andare a votare per me è prima di tutto un dovere, uno dei pochi che ancora può tornarmi utile. [SM=g27823]





Concordo anch'io con Anam e vorrei aggiungere un paio di considerazioni sul non andare a votare, visto che in passato ho avuto più volte questa forte tentazione, che ho superato facendo queste considerazioni:
primo, il non votare era propugnato e praticato in Italia dagli anarchici (quelli che mettevano le bombe sotto il culo dei re e che "con le budella dell'ultimo prete impiccheremo il papa ed il re") ma a quel tempo le elezioni erano una cosa per pochi "eletti" appartenenti alle classi abbienti (non votavano gli analfabeti, quelli sotto un certo reddito e le donne [ma questa è una cosa a parte [SM=g27828] ]) per cui non votare era una precisa presa di posizione politica tanto che chi non votava senza giustificazione era subito schedato dalla polizia, oggi il diritto di voto è dato a tutti e c'è tanta gente che per questo è anche morta;
secondo, ci sono ancora oggi tanti posti al mondo in cui non solo non puoi votare, o magari vai a votare con le schede già prestampate, ma dove solo dire "non sono d'accordo" può costarti qualche arto, la casa bruciata, se non la vita;

quindi anche se siamo/siete nauseati da questa politica/politici e da tante cose che non ci/vi piacciono, ritengo assurdo non esprimersi con questa che comunque è sempre una possibilità di dire la propria opinione, se non altro come forma di rispetto per quelli che si sono sacrificati e battuti per darci questo e per tutti quelli (e sono milioni) che non possono farlo.
Earendil78
00domenica 2 aprile 2006 11:03

per cui non votare era una precisa presa di posizione politica



A prescindere dal fatto che io non sono d'accordo con la scelta di non andare a votare, ascoltando (anzi, leggendo) le motivazioni di coloro che non andranno, mi sembra che dietro ci sia una scelta pesata e soprattutto la volonta' di prendere un precisa posizione politica.
Inismeain
00domenica 2 aprile 2006 11:32
Si tratta soprattutto di una scelta sofferta...tant'è che ancora adesso sono incerta se votare o meno, perché da una parte c'è l'essere totalmente stufa di come funzionano le cose nella nostra "democrazia", dall'altra la consapevolezza che in questa situazione le cose da fuori non si riesce a cambiarle, mi piacerebbe fosse davvero tempo per gli anarchici...ma purtroppo la maggioranza degli italiani andrà comunque a votare. Se un giorno ci svegliassimo tutti e a votare ci andasse il 5% degli elettori io credo che gli attuali politici cadrebbero come pere cotte...
In conclusione, per me è difficile sia votare che non votare.
riverdance
00domenica 2 aprile 2006 13:24
Re:

Scritto da: picchioirish 23/03/2006 22.49
si inasprisce la "battaglia" politica a poche settimane dal voto.
ma c'è qualcuno che non andrà a votare.
[SM=g27816] [SM=g27813] [SM=x145427] io per esempio sono orientato a non andare.non mi sento rappresentato da nessuna della parti politiche in competizione . secondo me qualsiasi sia lo schieramento che vincerà le elezioni..le cose cambieranno di molto poco [SM=g27812]



Sono con te e con Inismeain [SM=g27811]
riverdance
00domenica 2 aprile 2006 13:30
Re:

Scritto da: anam cara 24/03/2006 0.19
scusate, allora è meglio girarsi dall'altra parte, fare gli indifferenti e sputacchiare su quella poca voce in capitolo che ancora ci concedono? e poi anche poter scegliere il male minore è importante...si procede per piccoli passi. Che vorreste fare sennò?




Non sono daccordo. Io non vado a votare perche' sono indifferente. Non ci vado perche' sono STUFA marcia di come quelle persone si comportano.

La poca voce in capitolo che ancora ci concedono...continua a votare e vedrai che toglieranno anche quella. Magari no pero' sicuramente faranno delle modifiche...per poter vincere.

Il male minore...qual'e'? Berlusconi e'....meglio che non dico cosa penso di lui e Prodi mi sembra un rincoglionito e una persona debole (di carattere) per poter governare. Per non parlare di tutti gli altri. Dai per favore, li in mezzo non c'e' nessuno degno di governare il paese.

Io so cosa vorrei fare. Manifestare e metterli con le spalle al muro e dirgli allora le cose si fanno in un certo modo ossia per governare un paese devi essere forte, onesto, leale, sincero, non farti prendere dalla sete di soldi e potere e pensare con il cuore e non con i soldi e gli interessi, amare il proprio popolo e fare quello che e' giusto per loro.

riverdance
00domenica 2 aprile 2006 13:36
Re:

Scritto da: jay.ren 24/03/2006 10.56
Perfettamente d'accordo con Anam e Trollino.

Occorre far sentire la nostra voce, anche se bisognerà scegliere il minore dei mali, per dare un segno della nostra volontà.

Non votare non serve a nessuno, basta vedere altri stati dove l'affluenza è scarsa (ad esempio gli Usa) le cose non cambiano e la classe politica non si rinnova.

Poi ovviamente, ognuno è libero di scegliere, ma se non si vota poi non ci si può lamentare di chi ci governerà...

Certo, non occorre fermarsi al voto, ma tenere sempre i politici sotto pressione, per verificare che facciano i nostri interessi (di popolazione) e non solamente i loro.

Ed ecco un articolo che non potrà che esservi utile, un pratico tura-naso da piscina... e non c'è olfatto fine che tenga [SM=g27828]




Ok...mi dite quale sarebbe questo male minore?

Non votare non serve a nessuno, basta vedere altri stati dove l'affluenza è scarsa (ad esempio gli Usa) le cose non cambiano e la classe politica non si rinnova.

Davvero? Beh vedo che votando le cose non cambiano e la classe politica non si rinnova comunque.

Certo, non occorre fermarsi al voto, ma tenere sempre i politici sotto pressione, per verificare che facciano i nostri interessi (di popolazione) e non solamente i loro.

E cosa pensi di fare? il voto non fa certo si che facciano i nostri interessi.

Cmq puo anche essere che mi sbaglio. Beh, lo diranno le elezioni e soprattutto il dopo elezioni. Ci sara da ridere per non piangere.

E poi sinceramente credo che chi vota non ha poi diritto di lamentarsi. Tu voti, sai quel che poi succedera'...allora poi dopo denti stretti perche' hai votato. Se voti poi non puoi brontolare...allora tanto vale che non votavi.
riverdance
00domenica 2 aprile 2006 14:01
Re:

Scritto da: gior77 24/03/2006 11.24

io credo che l'obiettivo principale dei politici sia proprio quello di tenerci lontano dagli affari del paese, di modo che possono continuare a fare quello che vogliono.
questo non mi sta bene, ma non andando a votare la dò vinta a loro.



Se non vai a votare la dai vinta a loro, se ci vai la dai vinta a loro. Dov'e' la differenza?

Se voti gli permetti di fare quello che vogliono. Se cominci a manifestare e rendergli la vita difficile sono convinta che prima o poi devono cambiare per forza se vogliono rimanere dove sono.
riverdance
00domenica 2 aprile 2006 14:22
Re: Re:

Scritto da: Earendil78 24/03/2006 13.51


su questo sono abbastanza d'accordo con te [SM=x145485]

come funziona piu'? la scheda bianca va a chi ha preso il maggior numero di voti? a parte che se e' cambiata la legge...

chi mi leva questo dubbio? dove va a finire la scheda bianca? [SM=g27833]



SCHEDA BIANCA: il voto va a chi a piu voti

SCHEDA NULLA: il voto non va a nessuno


Cmq opinioni differenti a parte. Vediamo un po cosa succede. Chi vincera e cosa succedera'. Sono proprio curiosa, davvero tanto.
Corcaigh
00domenica 2 aprile 2006 14:36
Re: Re:

Scritto da: riverdance 02/04/2006 14.01

Se voti gli permetti di fare quello che vogliono. Se cominci a manifestare e rendergli la vita difficile sono convinta che prima o poi devono cambiare per forza se vogliono rimanere dove sono.



Ma se non voti, per loro, è come se non esistessi. La tua voce non viene udita in nessun modo, è silente. Come fai a "rendergli la vita difficile" se non esisti?
[SM=g27833]

[Modificato da Corcaigh 02/04/2006 14.36]

poguemahone77
00domenica 2 aprile 2006 15:33
l'astensione può essere anche frutto di indifferenza e qualunquismo. per molti però è un atto politico, più che legittimo e specie in questa fase storica, secondo me del tutto condivisibile.
non tutti sono obbligati a riconoscersi in questo sistema politico e in una democrazia che appare sempre più formale che sostanziale. in tal senso credo che l'astensione sia un segnale forte e incisivo.
resta il fatto però, che le prossime elezioni più che elezioni politiche sono un vero e proprio referendum, uno spartiacque tra seri rischi di involuzione autoritaria provenienti da destra e continuismo liberaldemocratico della banda prodi. davanti ai referendum, persino storici astensionisti politici come gli anarchici si lasciano aperta la possibilità di esprimersi. e dunque ribadisco la necessità di farlo in questa occasione sperando di tornare presto ad avere la possibilità di astenerci senza inquietudini.
Juza1973
00domenica 2 aprile 2006 15:53
Re: Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 02/04/2006 14.36


Ma se non voti, per loro, è come se non esistessi. La tua voce non viene udita in nessun modo, è silente. Come fai a "rendergli la vita difficile" se non esisti?
[SM=g27833]

[Modificato da Corcaigh 02/04/2006 14.36]




In amor vince chi fugge. Credo che si applichi pure alla politica.

C'e' una certa percentuale di votanti che vota per un certo partito a qualunque costo

Poi ci sono quelli equidistanti che decidono all'ultimo momento quale sia il partito migliore o il meno peggio

Poi ci sono quelli che non trovano nessun partito che rappresenti le loro aspirazioni e si astengono. Se prima facevano parte della prima classe di votanti creano problemi a chi cerca di vincere le elezioni. I politici vanno sempre a casa del voto marginale, quello che debbono conquistarsi con abilita'. Pero' puo' succedere che a correre troppo dietro alle amanti tornino a casa e scoprano che la moglie ha cambiato la serratura, ossia che gli elettori "fedeli" gli tolgano consenso perche' sono stufi delle posizioni stravaganti che prendono per cercare di conquistare voti nella parte avversa.

I politici diranno "si e' vero non faccio la politica che vorreste ma se la facessi la gente voterebbe per gli altri che fanno cose che per noi sono sbagliate". Ma questo puo' anche essere letto come "sto cercando di fare le cose sbagliate che fa l'infido e vile nemico anche meglio di lui [SM=x145487]
Corcaigh
00domenica 2 aprile 2006 16:12
Re:

Scritto da: poguemahone77 02/04/2006 15.33
l'astensione può essere anche frutto di indifferenza e qualunquismo. per molti però è un atto politico, più che legittimo e specie in questa fase storica, secondo me del tutto condivisibile.
non tutti sono obbligati a riconoscersi in questo sistema politico e in una democrazia che appare sempre più formale che sostanziale. in tal senso credo che l'astensione sia un segnale forte e incisivo.
resta il fatto però, che le prossime elezioni più che elezioni politiche sono un vero e proprio referendum, uno spartiacque tra seri rischi di involuzione autoritaria provenienti da destra e continuismo liberaldemocratico della banda prodi. davanti ai referendum, persino storici astensionisti politici come gli anarchici si lasciano aperta la possibilità di esprimersi. e dunque ribadisco la necessità di farlo in questa occasione sperando di tornare presto ad avere la possibilità di astenerci senza inquietudini.



Esatto, Pogue, ti quoto in pieno. Neppure io mi riconosco più nel sistema politico italiano. Al dire il vero non mi ci riconosco più da quando Occhetto smembrò il PCI. Prodi mi sta sulle scatole e per di più vivo all'estero.
Però hai ragione in pieno quando dici che queste politiche sono come un importante referendum in cui è pericolosissimo astenersi. Per questo ho votato per le politiche per la prima volta dal '94. E probabilmente non voterò più (a meno che non conosca qualche candidato che mi faccia simpatia in qualche circoscrizione estera). Stavolta l'ho fatto perché mi sembrava importante. E non perché leggo la stampa italiana, ma perché leggo QUELLA ESTERA. Che vede in Berlusconi un pericolo per la stabilità economica dell'europa. E, con occhiate dall'esterno ma distanti dalle posizioni partitiche e bipolari della stampa italiana, vede un pericolo per la stabilità economica e sociale dell'Italia.
Per questo, per queste politiche dello '06 si va otre le solite scaramuccie tra destra e sinistra (quale?), Polo e Unione, conservatori e liberali. Semplicemente, un paese di cui possiedo ancora il passaporto, sta andando in frantumi. Stavolta votare l'ho davvero sentito come un dovere civile.

[Modificato da Corcaigh 02/04/2006 16.13]

riverdance
00domenica 2 aprile 2006 17:32
Re: Re:
pericoloso astenersi e pericoloso votare.

ma se non vi riconoscete piu nella politica italiana perche' votate?
Se sapete che tanto da entrambe le parti sono bastardi perche' votate?
Se sapete che tanto (e' inutile negarlo) votando o meno le cose non cambiano perche' votate?

perche' e' un dovere? O perche' volete continuare a tenere gli occhi chiusi?
O forse perche' sentite che dovete qualcosa a chi e' morto per darci questo diritto?
Oppure perche' vivete sulla falsa speranza che prima o poi le cose cambieranno?

E coloro che sono morti per darci questo diritto se fossero ancora vivi cosa farebbero? Secondo me manifestano e non votano.

Cmq io mi siedo e rimango a guardare chi vince e cosa succede.

Fra
riverdance
00domenica 2 aprile 2006 17:35
Re: Re: Re:
Ok dici che un paese di cui possiedi ancora il passaporto sta andando in frantumi e che questa volta ti senti in dovere di votare.

Ho una domanda: come mai e per quale ragione l'italia sta andando in frantumi? Come mai siamo arrivati a questo punto? Chi e' al potere? E chi vincera cosa fara? e cosa e' successo nel passato.

Prima di andare a votare bisogna pensare e valutare attentamente le cose.

Buona fortuna Italia!
Corcaigh
00domenica 2 aprile 2006 19:03
Re: Re: Re:

Scritto da: riverdance 02/04/2006 17.32
pericoloso astenersi e pericoloso votare.

ma se non vi riconoscete piu nella politica italiana perche' votate?
Se sapete che tanto da entrambe le parti sono bastardi perche' votate?
Se sapete che tanto (e' inutile negarlo) votando o meno le cose non cambiano perche' votate?

perche' e' un dovere? O perche' volete continuare a tenere gli occhi chiusi?
O forse perche' sentite che dovete qualcosa a chi e' morto per darci questo diritto?
Oppure perche' vivete sulla falsa speranza che prima o poi le cose cambieranno?

E coloro che sono morti per darci questo diritto se fossero ancora vivi cosa farebbero? Secondo me manifestano e non votano.




Coloro che sono morti per questo diritto si chiamavano partigiani. Non sono stati a sedere, ma si sono fatti ammazzare in virtù del sacrosanta legge della non-indifferenza, quella che fece salire al potere Mussolini e molte altre dittature. Mentre altri si prendevano una comoda scheda di partito per vivere tranquilli e non prendersi l'olio di ricino, gli "altri", gli "idealisti", si sono alzati il deretano dalle poltrone e sono andati a riconquistarsi il diritto di essere pieni cittadini, di non starsene con le mani in mano e soccombere al qualunquismo di chi accettava passivamente tutto.
Le ultime due parole le faccio dire da Pasolini:

"ed è morta un'epoca della nostra esistenza,
che in un mondo destinato a umiliare
fu luce morale e resistenza."

Ecco coloro che sono morti, se fossero ancora vivi che farebbero: andrebbero a votare per cacciare Berlusconi a calci nel culo.
Scusate il momento casual.
Corcaigh
00domenica 2 aprile 2006 19:04
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: riverdance 02/04/2006 17.35
Ok dici che un paese di cui possiedi ancora il passaporto sta andando in frantumi e che questa volta ti senti in dovere di votare.

Ho una domanda: come mai e per quale ragione l'italia sta andando in frantumi? Come mai siamo arrivati a questo punto? Chi e' al potere? E chi vincera cosa fara? e cosa e' successo nel passato.




Leggi i giornali, sviluppa il tuo spirito critico ed avrai le risposte.

gior77
00lunedì 3 aprile 2006 08:16
Re: Re: Re:

Scritto da: riverdance 02/04/2006 14.22


SCHEDA BIANCA: il voto va a chi a piu voti

SCHEDA NULLA: il voto non va a nessuno


Cmq opinioni differenti a parte. Vediamo un po cosa succede. Chi vincera e cosa succedera'. Sono proprio curiosa, davvero tanto.



e questa dove l'hai letta? scheda bianca è bianca, punto. non può andare a nessuno il voto perchè non c'è un voto. e' un voto valido senza preferenza.
la scheda nulla è invece un voto non valido e quindi non conteggiato.
gior77
00lunedì 3 aprile 2006 08:26
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: riverdance 02/04/2006 17.35
Ok dici che un paese di cui possiedi ancora il passaporto sta andando in frantumi e che questa volta ti senti in dovere di votare.

Ho una domanda: come mai e per quale ragione l'italia sta andando in frantumi? Come mai siamo arrivati a questo punto? Chi e' al potere? E chi vincera cosa fara? e cosa e' successo nel passato.

Prima di andare a votare bisogna pensare e valutare attentamente le cose.

Buona fortuna Italia!



e quindi non andiamo a votare?

e poi? secondo te i politici diranno: oh guarda quanta gente non ha votato, aspetta che mi dimetto e mi ritiro a vita privata perchè la gente non crede più in me.

e poi? eleggiamo il mago di Oz? con ministri qui quo e qua? o forse i 7 nani, per aver una continuità con il passato?

non ho capito cosa speri di risolvere non vontando.

non vuoi votare? perfetto, libera di farlo, come lo sono tutti gli altri. ma non provare a convincerci che è giusto così. perchè non lo è.
plaintive reverie
00lunedì 3 aprile 2006 11:01
il berlusca ha detto che se vota l;80% degli italiani allora e' sicuro di vincere, e se lo dice lui ragazzi, c'e' da credergli [SM=x145453]

indi per cui non andate a votare! [SM=x145469]

[Modificato da plaintive reverie 03/04/2006 11.02]

=Donegal=
00lunedì 3 aprile 2006 11:03
Re: Re: Re:

Scritto da: riverdance 02/04/2006 14.22

SCHEDA BIANCA: il voto va a chi a piu voti

SCHEDA NULLA: il voto non va a nessuno


Cmq opinioni differenti a parte. Vediamo un po cosa succede. Chi vincera e cosa succedera'. Sono proprio curiosa, davvero tanto.



Sbagliato.

SCHEDA BIANCA: il voto non va a nessuno

SCHEDA NULLA: il voto non va a nessuno
spartacus81
00lunedì 3 aprile 2006 11:40
Re: Re:
mi quoto, perchè a questa domanda avevo già risposto alcune settimane addietro:


Scritto da: spartacus81 24/03/2006 14.35
purtroppo in internet non sono riuscito a far saltare fuori nessun tipo di dichiarazione ufficiale (ministero dell'interno, senato, ecc).

però da quello che mi ricordo la scheda bianca, lo dice la parola stessa: non hai messo nulla. ci possono essere imbrogli nel senso che, dato che non è stato segnato nessun nome, tu, da scrutatore corrotto, potresti scrivere il nome di quello che ti ha pagato. inoltre il conteggio di queste schede va alla maggioranza vincente.

la scheda è nulla quando voti, ad esempio, Bud Spencer, Ciccio e Franco o W la potta ( [SM=g27828] ). Oppure metti il nome di un politico nella lista sbagliata, o fai dei segni di riconoscimento (tipo per far capire a tizio a cui hai promesso il voto che TU l'hai votato).
Cmq, essendo già segnata e annullata, nessuno se ne può più servire per biechi scopi.

chi trova qualcosa di ufficiale, può postare il link?

thanks




quoto anche la correzione che Ren mi fece:


Scritto da: jay.ren 24/03/2006 14.47

A queste consultazioni non si mette il nome del candidato preferito ma si fa solamente la croce sul simbolo del partito prescelto, tranne - se non ricordo male - che in Valle d'Aosta e in Trentino Alto Adige, dove sulla scheda è scritto anche il nome del candidato cui andrà il voto.



poguemahone77
00lunedì 3 aprile 2006 12:57
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 03/04/2006 8.26


e quindi non andiamo a votare?

e poi? secondo te i politici diranno: oh guarda quanta gente non ha votato, aspetta che mi dimetto e mi ritiro a vita privata perchè la gente non crede più in me.

e poi? eleggiamo il mago di Oz? con ministri qui quo e qua? o forse i 7 nani, per aver una continuità con il passato?

non ho capito cosa speri di risolvere non vontando.

non vuoi votare? perfetto, libera di farlo, come lo sono tutti gli altri. ma non provare a convincerci che è giusto così. perchè non lo è.



bhè l'astensionismo di massa delegittimerebbe non solo il governo eletto ma l'intero sistema politico del paese che in effetti è sostanzialmente già delegittimato vista la palpabile sfiducia generale della gente sia nei confronti dei suoi potenziali rappresentanti sia delle sue istituzioni
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