DISARMO UNILATERALE IRA PROVISIONALS

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admin/moris
00giovedì 28 luglio 2005 15:58
La dichiarazione ufficiale dell'IRA


IRA Statement


"The leadership of Óglaigh na hÉireann has formally ordered an end to the armed campaign.
This will take effect from 4pm this afternoon.

All IRA units have been ordered to dump arms. All Volunteers have been instructed to assist the development of purely political and democratic programmes through exclusively peaceful means. Volunteers must not engage in any other activities whatsoever.

The IRA leadership has also authorised our representative to engage with the IICD to complete the process to verifiably put its arms beyond use in a way which will further enhance public confidence and to conclude this as quickly as possible.

We have invited two independent witnesses, from the Protestant and Catholic churches, to testify to this.

The Army Council took these decisions following an unprecedented internal discussion and consultation process with IRA units and Volunteers.

We appreciate the honest and forthright way in which the consultation process was carried out and the depth and content of the submissions. We are proud of the comradely way in which this truly historic discussion was conducted.

The outcome of our consultations show very strong support among IRA Volunteers for the Sinn Féin peace strategy.

There is also widespread concern about the failure of the two governments and the unionists to fully engage in the peace process. This has created real difficulties.

The overwhelming majority of people in Ireland fully support this process.

They and friends of Irish unity throughout the world want to see the full implementation of the Good Friday Agreement.

Notwithstanding these difficulties our decisions have been taken to advance our republican and democratic objectives, including our goal of a united Ireland. We believe there is now an alternative way to achieve this and to end British rule in our country.

It is the responsibility of all Volunteers to show leadership, determination and courage. We are very mindful of the sacrifices of our patriot dead, those who went to jail, Volunteers, their families and the wider republican base. We reiterate our view that the armed struggle was entirely legitimate.
We are conscious that many people suffered in the conflict. There is a compelling imperative on all sides to build a just and lasting peace.

The issue of the defence of nationalist and republican communities has been raised with us. There is a responsibility on society to ensure that there is no re-occurrence of the pogroms of 1969 and the early 1970s.

There is also a universal responsibility to tackle sectarianism in all its forms.

The IRA is fully committed to the goals of Irish unity and independence and to building the Republic outlined in the 1916 Proclamation.

We call for maximum unity and effort by Irish republicans everywhere.

We are confident that by working together Irish republicans can achieve our objectives.

Every Volunteer is aware of the import of the decisions we have taken and all Óglaigh are compelled to fully comply with these orders.

There is now an unprecedented opportunity to utilise the considerable energy and goodwill which there is for the peace process. This comprehensive series of unparalleled initiatives is our contribution to this and to the continued endeavours to bring about independence and unity for the people of Ireland.

Irish Republican Army orders an end to armed campaign.

The IRA is fully committed to the goals of Irish unity and independence and to building the Republic outlined in the 1916 Proclamation.

Our decisions have been taken to advance our republican and democratic objectives, including our goal of a united Ireland.

We believe there is now an alternative way to achieve this and to end
admin/moris
00giovedì 28 luglio 2005 16:00
Il video ufficiale IRA della dischiarazione
Il video ufficiale dell'IRA, segnalato da Scottie

www.sinnfeinonline.com/videos/388


(Gabry, purtroppo non condivido il tuo ottimismo... i dissidenti sembra non saranno pochi e tra gli unionisti nessuno parla ancora di disarmo)

scottishflag
00giovedì 28 luglio 2005 16:09
Ooops scusate... ho parlato del video e non ho postato il link... bel pirlone che sono... [SM=g27829]

Si, l'ottimismo è di cirscostanza... lo so. Però per una volta lo Sinn Fein e 'Ira sembrano avere davvero intenzione di porre fine alla lotta armata. Se i dissidenti vengono posti in schiacciante minoranza e i tromboni unionisti provano a prestare attenzione non solo al suono della loro solenne voce orangista, forse c'è una remota possibilità. Ma bisogna sperare che questa volta ce la si possa fare.
Matteo, Berghem
00giovedì 28 luglio 2005 16:13
Re: Il video ufficiale IRA della dischiarazione

Scritto da: admin/moris 28/07/2005 16.00
Il video ufficiale dell'IRA, segnalato da Scottie

www.sinnfeinonline.com/videos/388




non riesco a vederlo. [SM=g27813]
rosy71
00giovedì 28 luglio 2005 16:13
Stessa strana sensazione, non riesco ad essere felice, anzi. E' un bell'azzardo e sinceramente mi fa paura...
Anyway, grazie Aska e grazie Moris [SM=x145447]
scottishflag
00giovedì 28 luglio 2005 16:23
Re:

Scritto da: rosy71 28/07/2005 16.13
Stessa strana sensazione, non riesco ad essere felice, anzi. E' un bell'azzardo e sinceramente mi fa paura...
Anyway, grazie Aska e grazie Moris [SM=x145447]



A me fa paura l'indifferenza unionista... quella sì! Ma d'altronde, che altro potrebbero dire?... [SM=g27814]

[Modificato da scottishflag 28/07/2005 16.24]

=Donegal=
00giovedì 28 luglio 2005 16:26
Re:

Scritto da: rosy71 28/07/2005 16.13
Stessa strana sensazione, non riesco ad essere felice, anzi. E' un bell'azzardo e sinceramente mi fa paura...
Anyway, grazie Aska e grazie Moris [SM=x145447]



Io temo che ci possa essere un attentato organizzato dai dissidenti dell'IRA sia nel tentativo di affermare la propria identità IRA sia per aumentare la tensione e far quindi rinunciare l'IRA al progetti di disarmo...
billingham
00giovedì 28 luglio 2005 16:27
grazie degli aggiornamenti...l'entusiasmo iniziale si è placato approfondendo e vedendo i tanti inciampi che potrebbero esserci...speriamo che possa esser la volta buona...anche se sarà dura
rosy71
00giovedì 28 luglio 2005 16:33
Ho provato a chiamare uno degli amici di Belfast, nessuna risposta. Se ho notizie di reazioni "sul campo" vi farò sapere. Nel frattempo spero che Aska ci dia altra anticipazioni (a prop., perchè hai tolto il tuo primo post con la foto???)
scottishflag
00giovedì 28 luglio 2005 16:37
Io per intanto attendo uno straccio di comunicato anche dai gruppi paramilitari lealisti, che sono in possesso di altrettante armi quante ne hanno l'IRA e i dissidenti. In effetti quello potrebbe essere l'inizio di un vero e proprio processo di pace. Blair ha detto buone, ottime cose... se vuole sa anche come far pressione sui gruppi paramilitari lealisti, i quali non hanno ricevuto fiancheggiamento da nessun altro se non dalla premiata ditta Thatcher & Sons.
=Donegal=
00giovedì 28 luglio 2005 16:53
Re:

Scritto da: scottishflag 28/07/2005 16.37
Io per intanto attendo uno straccio di comunicato anche dai gruppi paramilitari lealisti, che sono in possesso di altrettante armi quante ne hanno l'IRA e i dissidenti. In effetti quello potrebbe essere l'inizio di un vero e proprio processo di pace. Blair ha detto buone, ottime cose... se vuole sa anche come far pressione sui gruppi paramilitari lealisti, i quali non hanno ricevuto fiancheggiamento da nessun altro se non dalla premiata ditta Thatcher & Sons.



Blair vuole passare alla storia come il premier che ha risolto la questione nord irlandese. Non credo che sia inoltre da sottovalutare il fatto che la moglie sia cattolica (e i figli frequentano scuole cattoliche), cosa che porta a una maggiore equidistanza tra le parti in causa.

[Modificato da =Donegal= 28/07/2005 16.54]

scottishflag
00giovedì 28 luglio 2005 16:59
Re: Re:

Scritto da: =Donegal= 28/07/2005 16.53


Blair vuole passare alla storia come il premier che ha risolto la questione nord irlandese. Non credo che sia inoltre da sottovalutare il fatto che la moglie sia cattolica (e i figli frequentano scuole cattoliche), cosa che porta a una maggiore equidistanza tra le parti in causa.

[Modificato da =Donegal= 28/07/2005 16.54]




Giusto, Donegal. [SM=g27823] Un altro motivo in più per sperare di essere sulla buona strada! [SM=g27811]
cossaigh
00giovedì 28 luglio 2005 20:58
Re: Re: Il video ufficiale IRA della dischiarazione

Scritto da: Matteo, Berghem 28/07/2005 16.13
non riesco a vederlo.[SM=g27813]



Lo puoi scaricare da qua:

www.sinnfeinonline.com/media/IRA_Statement_28July05.mp4



anam cara
00venerdì 29 luglio 2005 01:48
Io penso che sia davvero una gran bella cosa. Non risolverà interamente la situazione (addà passa d'acqua sotto li ponti!), ma almeno pare si sia spezzata quella tiritera infantile "fallo prima tu, no fallo prima tu, no se non lo fai prima tu io non lo faccio manco morto!". E che volemo fa, i duri di capa ci sono e sono duri, appunto, a morire, ma vista così credo vada apprezzato il "coraggio" del primo passo.
Siamo qui per vedere come andrà a finire. Se ci sarà una fine.

Ho letto su televideo oggi che un militante dell'IRA, colpevole di non so quale attentato nel 1993, è stato scarcerato proprio in conseguenza a questa dichiarazione di disarmo. Non ricordo il nome, scusate la mia poca precisione. Però della "vera" notizia non dicevano un fico secco. bah...[SM=x145456]

Copycorner.BS
00venerdì 29 luglio 2005 09:27
io penso che sono agitato.
avete presente quando in una giornata di sole sentite quel soffio di vento improvviso e gelido? dura un secondo eppure, se l'avete già provato in passato, inizierete a preoccuparvi delle tempesta in arrivo.

Non saranno tempi facili per il Nord Irlanda. L'unione con Eire non è solo una questione politica. Oramai è una questione culturale. Si parla dell'indifferenza dell'Eire per il Nord, ma quanti anche a Nord, tra i moderati, non hanno interesse alla reunificazione?

insomma. Mi sa che stiamo andando incontro ad un periodo piuttosto caldo. Non sono per nulla felice della resa. Spiacente.

ciao
picchioirish
00venerdì 29 luglio 2005 09:47
grazie moris ed aska, un lavoro d'informazione eccezionale.
riguardo la notizia provo delle sensazioni contrastanti.staremo a vedere
scottishflag
00venerdì 29 luglio 2005 10:24
Ad essere superstiziosi c'è da abbracciarsi ad un palo della luce, mentre con una mano si fà il segno delle corna e con l'altra ci si grattano i... i... vabbè avete capito. [SM=x145502] [SM=x145502] [SM=x145502] [SM=x145448]
admin/moris
00venerdì 29 luglio 2005 11:50


admin/moris
00venerdì 29 luglio 2005 11:53
Editoriale del Corriere della Sera
La lunga guerra

di Gianni Riotta

Un terrorismo a base religiosa, ma radicato nel sanguinario risentimento politico. Un’organizzazione paramilitare di fanatici, capaci di imporre il suicidio ai propri aderenti. Criminali senza pietà, disposti a far brillare bombe nei grandi magazzini, uccidere dirigenti politici, poliziotti e massacrare testimoni. Cellule di estremisti che terrorizzano la comunità, mettono al muro senza processo i presunti delatori, costringendo il Paese in cui operano a blindare le occasioni pubbliche e militarizzare le città: coprifuoco, divieto di manifestare, esercito in assetto di guerra a pattugliare giorno e notte, gli ingressi dei centri urbani controllati da cancelli metallici. Un attentato che rischia di massacrare l’intero governo. L’idea razzista che gli «altri» siano nemici da schiacciare senza compassione. Se riguardate la storia di questi anni, potrete sovrapporre l’agire politico dell’Irish Republican Army, l’Ira dei violenti, con le stragi dei fondamentalisti islamici che insanguinano il mondo oggi. Come loro anche l’Ira, nella sezione violenta dei provos, ha colpito senza pietà nel corso della «long war», la lunga guerra che dal 1969 ha seminato oltre 3.500 morti e migliaia di feriti nelle isole britanniche.
L’Ira che a Brighton, nel 1984, fa strage e solo per un caso non uccide Lady Thatcher. L’Ira che nel 1979 elimina il conte Mountbatten di Birmania, ex viceré delle Indie, carissimo alla Regina Elisabetta, massacrando due adolescenti che erano con lui in barca e sterminando 18 soldati inglesi in un agguato definito dai manuali «classico atto di guerriglia, con ordigni esplosivi e cecchini ». L’Ira che risponde alla «Bloody Sunday», la domenica di sangue che lascia nel gennaio 1972 tredici civili uccisi dai parà inglesi, con le 22 bombe del «Bloody Friday» di luglio e guadagna consensi tra gli intellettuali e gli studenti che sfilano in corteo scandendo «Ira, feddayn, tupamaros, vietcong!». Ieri l’Ira ha invitato i suoi ultimi aderenti, un tempo pronti come Bobby Sands nel 1981 a lasciarsi morire di fame, a deporre le armi e a usare solo la democrazia e la legalità per far avanzare la causa repubblicana. Sono evidenti le radicali differenze tra terrorismo cattolico irlandese e terrorismo islamico fondamentalista dei wahabiti.
Eppure, la resa di ieri contiene, al di là delle diversità di storia e geografia, una lezione di strategia politica per affrontare, e vincere, le guerre contro il terrorismo, i conflitti asimmetrici a bassa intensità. La prima è che lo scontro è sempre di lunga durata, oltre tre decenni per l’Ira, con fasi acute e lunghe quiescenze. Che la repressione militare, le inchieste di polizia e il lavoro dei magistrati sono indispensabili. Che i violenti vanno isolati nella comunità con la forza, che l’omertà va demolita giorno dopo giorno, creando un clima in cui i terroristi non agiscano più senza paura, pesci nell’acqua. Quindi tocca alla mediazione politica, paziente, instancabile, capace di alternarsi alla repressione, conquistando consensi nella comunità, dimostrando che il libero gioco democratico paga infine più dell’odio. La jihad ripropone su scala globale la partita tragica che l’Ira ha imposto agli inglesi dai giorni dei Beatles. Quando anche i jihadisti dovranno arrendersi come i provos, le tombe degli innocenti saranno purtroppo assai più di tremila. Ma se la controffensiva congiunta di forza e ragione sarà condivisa, l’esito, per i terroristi, è ineludibile: la sconfitta strategica, la rovina completa.
29 luglio 2005

rosy71
00venerdì 29 luglio 2005 11:54
Ovviamente anche Avvenire dedica spazio agli eventi di ieri.
Accattatevillo. E' un bell'articolo.
admin/moris
00venerdì 29 luglio 2005 11:58
Sondaggio del Derry Journal


Il quotidiano di Derry sta facendo un sondaggio on line tra i suoi lettori in merito alla condivisione o meno della decisione dell'IRA

www.derryjournal.com/

Al momento i NO sono il doppio rispetto a chi approva la scelta.
55achab
00venerdì 29 luglio 2005 11:59
I Can Believe The News Today

Bono ha commentato l'annuncio dell'IRA in cui viene ordinato il "cessate il fuoco".

Avvicinato dai giornalisti fuori da un ristorante di Gothenburg, il cantante ha dichiarato:
“This requires great courage and compromise. This has been a long struggle and many people have suffered great losses. This is a great day for Northern Ireland.
admin/moris
00venerdì 29 luglio 2005 11:59
Re:

Scritto da: rosy71 29/07/2005 11.54
Ovviamente anche Avvenire dedica spazio agli eventi di ieri.
Accattatevillo. E' un bell'articolo.



Volevo segnalarlo anch'io : come al solito il quotidiano cattolico è quello che dedica più spazio alla questione nordirlandese.

admin/moris
00venerdì 29 luglio 2005 12:11
News from Belfast (Aska)


ultime news da aska, che in questi giorni è ovviamente superimpegnato con il lavoro :


Le condizioni imposte da Paisley

Il leader degli Unionisti del DUP (l'ala più agguerrita dei lealisti filo-britannici) pretende la realizzazione di un video della distruzione delle armi mentre l'offerta dell'IRA prevede esclusivamente la testimonianza di De Chastelain, di un generale canadese e di due preti durante l'operazione di "annullamento" delle armi.

Inoltre Pailsey afferma che il DUP accettera' di sedersi nello stesso esecutivo con adams e soci
solamente dopo avere "monitorato" per lungo tempo l'operato dei repubblicani.
admin/moris
00venerdì 29 luglio 2005 12:14
News from Belfast : la riforma della Polizia

Un altro serissimo ostacolo : la riforma della Polizia Nord Irlandese che coinvolgerebbe i Repubblicani nell'arruolamento.

Come dicono molti a Belfast : ...Provate a immaginare quali reazioni stia scatenando il semplice pensiero di "ex IRA provisionals in divisa" che potrebbero sparare proiettili di plastica sui giovani di ardoyne, per "mantenere l'ordine pubblico"...

[Modificato da admin/moris 29/07/2005 12.15]

eriksatie
00venerdì 29 luglio 2005 12:54
Re: Editoriale del Corriere della Sera
questo articolo dimostra i livelli bassi dell'informazione in Italia. Quasi tutti i giornali italiani in questi anni hanno parlato della questione nord-irlandese senza avere inviati sul posto ma usando le informazioni di agenzia filtrate da Londra. E questi sono i risultati ! Come si fa a parlare della guerra civile nord-irlandese in maniera così unilaterale, neppure accennando all'esistenza di gruppi paramilitari protestanti che hanno fatto altrettanti ed anche più vittime innocenti ed attentati sanguinari !
Quanto alla dichiarazione dell'IRA, sono felice che ciò sia avvenuto, politicamente la trovo intelligente perchè adesso sono i protestanti ad essere a disagio ed a dover dare una risposta, ma penso che acuisca scenari delicati (ad esempio nei rapporti tra gli oltranzisti e Sinn Fein) e che la strada per la riunificazione sia ancora molto lunga. E' un passo avanti, comunque, secondo me !





Scritto da: admin/moris 29/07/2005 11.53
La lunga guerra

di Gianni Riotta

Un terrorismo a base religiosa, ma radicato nel sanguinario risentimento politico. Un’organizzazione paramilitare di fanatici, capaci di imporre il suicidio ai propri aderenti. Criminali senza pietà, disposti a far brillare bombe nei grandi magazzini, uccidere dirigenti politici, poliziotti e massacrare testimoni. Cellule di estremisti che terrorizzano la comunità, mettono al muro senza processo i presunti delatori, costringendo il Paese in cui operano a blindare le occasioni pubbliche e militarizzare le città: coprifuoco, divieto di manifestare, esercito in assetto di guerra a pattugliare giorno e notte, gli ingressi dei centri urbani controllati da cancelli metallici. Un attentato che rischia di massacrare l’intero governo. L’idea razzista che gli «altri» siano nemici da schiacciare senza compassione. Se riguardate la storia di questi anni, potrete sovrapporre l’agire politico dell’Irish Republican Army, l’Ira dei violenti, con le stragi dei fondamentalisti islamici che insanguinano il mondo oggi. Come loro anche l’Ira, nella sezione violenta dei provos, ha colpito senza pietà nel corso della «long war», la lunga guerra che dal 1969 ha seminato oltre 3.500 morti e migliaia di feriti nelle isole britanniche.
L’Ira che a Brighton, nel 1984, fa strage e solo per un caso non uccide Lady Thatcher. L’Ira che nel 1979 elimina il conte Mountbatten di Birmania, ex viceré delle Indie, carissimo alla Regina Elisabetta, massacrando due adolescenti che erano con lui in barca e sterminando 18 soldati inglesi in un agguato definito dai manuali «classico atto di guerriglia, con ordigni esplosivi e cecchini ». L’Ira che risponde alla «Bloody Sunday», la domenica di sangue che lascia nel gennaio 1972 tredici civili uccisi dai parà inglesi, con le 22 bombe del «Bloody Friday» di luglio e guadagna consensi tra gli intellettuali e gli studenti che sfilano in corteo scandendo «Ira, feddayn, tupamaros, vietcong!». Ieri l’Ira ha invitato i suoi ultimi aderenti, un tempo pronti come Bobby Sands nel 1981 a lasciarsi morire di fame, a deporre le armi e a usare solo la democrazia e la legalità per far avanzare la causa repubblicana. Sono evidenti le radicali differenze tra terrorismo cattolico irlandese e terrorismo islamico fondamentalista dei wahabiti.
Eppure, la resa di ieri contiene, al di là delle diversità di storia e geografia, una lezione di strategia politica per affrontare, e vincere, le guerre contro il terrorismo, i conflitti asimmetrici a bassa intensità. La prima è che lo scontro è sempre di lunga durata, oltre tre decenni per l’Ira, con fasi acute e lunghe quiescenze. Che la repressione militare, le inchieste di polizia e il lavoro dei magistrati sono indispensabili. Che i violenti vanno isolati nella comunità con la forza, che l’omertà va demolita giorno dopo giorno, creando un clima in cui i terroristi non agiscano più senza paura, pesci nell’acqua. Quindi tocca alla mediazione politica, paziente, instancabile, capace di alternarsi alla repressione, conquistando consensi nella comunità, dimostrando che il libero gioco democratico paga infine più dell’odio. La jihad ripropone su scala globale la partita tragica che l’Ira ha imposto agli inglesi dai giorni dei Beatles. Quando anche i jihadisti dovranno arrendersi come i provos, le tombe degli innocenti saranno purtroppo assai più di tremila. Ma se la controffensiva congiunta di forza e ragione sarà condivisa, l’esito, per i terroristi, è ineludibile: la sconfitta strategica, la rovina completa.
29 luglio 2005


riverdance
00venerdì 29 luglio 2005 13:15
Re:
Si l'ho letto anche io stamattina. Sono stata molto contenta. All'inizio non ci credevo poi leggendo l'articolo ho capito che era vero.

E' una bella cosa dopo così tanti anni.
scottishflag
00venerdì 29 luglio 2005 13:17
Re: Re: Editoriale del Corriere della Sera

Scritto da: eriksatie 29/07/2005 12.54
questo articolo dimostra i livelli bassi dell'informazione in Italia. Quasi tutti i giornali italiani in questi anni hanno parlato della questione nord-irlandese senza avere inviati sul posto ma usando le informazioni di agenzia filtrate da Londra. E questi sono i risultati ! Come si fa a parlare della guerra civile nord-irlandese in maniera così unilaterale, neppure accennando all'esistenza di gruppi paramilitari protestanti che hanno fatto altrettanti ed anche più vittime innocenti ed attentati sanguinari !



Quoto in pieno! [SM=x145489] Leggere di "poveri ed innocenti paras o che altro" che hanno subito trent'anni di violenze è nauseante. 'Sta gente che appartiene alla classe giornalistica, non è che dovrebbe cercarsi un lavoro più idoneo? [SM=x145485]

In quanto all'uso indiscriminato ed assassino di proiettili di gomma da parte di ipotetici e futuri ex provos arruolati nella PSNI: 1) non credo che ex provos possano accedere a cariche di ordine pubblico, e meno male... 2) in effetti credo che dopo aver bersagliato e ucciso ragazzini e ragazzine di 11 anni con baton rounds alla nuca, la paura che la bocca da fuoco sia rivolta contro di te debba essere molta. Ma non accadrà. Oppure, non si farebbe prima ad edurre le forze di polizia sull'uso dei proiettili di plastica o, prima ancora, a proibirne l'utilizzo. Non io, ma organi superiori ne hanno sancito l'inutilità nel riot controling. Indi per cui...

[Modificato da scottishflag 29/07/2005 13.18]

admin/moris
00venerdì 29 luglio 2005 13:17
Re: Re: Editoriale del Corriere della Sera

Scritto da: eriksatie 29/07/2005 12.54
questo articolo dimostra i livelli bassi dell'informazione in Italia.



Ero sicuro che non sarebbe passato indifferente.
L'ho citato esclusivamente per mostrare uno dei volti dell'informazione italiana sulla questione nordirlandese.
scottishflag
00venerdì 29 luglio 2005 13:33
Un altro piccolo passo...
Il governo britannico mostra buon senso e volontà, è iniziato lo smantellamento delle prime postazioni armate in zona South Armagh... precisamente Forkhill, Sugarloaf Mountain e Newtownhamilton. Io credo che questo dimostri ulteriormente che qualcosa si sta muovendo nella direzione di un lento, ma tangibile, processo di pace.

Ovviamente gli unionisti, appresa la notizia, sono montati su tutte le furie, etichettando l'establishment nord Irlandese come "criminale, folle ed irresponsabile".

In futuro è previsto lo smantellamento graduale di altre postazioni dell'esercito britannico, più la liberazione di alcuni prigionieri di guerra.

[Modificato da scottishflag 29/07/2005 13.33]

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