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Il referendum sul trattato di Lisbona (...2nd episode, the revenge!)

Ultimo Aggiornamento: 13/10/2009 11:58
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16/06/2008 15:01
 
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Re:
ecco un paio di opinioni interessanti di Pietro Manzini (Professore di Diritto internazionale presso la Facoltà di Scienze Politiche di Bologna,Visiting scholar nell’Università di California a Berkeley).



Per loro stessa ammissione, gli irlandesi hanno votato no al Trattato di Lisbona perché non ne capivano il contenuto.
Il problema è aver sottoposto a referendum una tale materia. Tradendo così la logica e lo spirito della moderna democrazia parlamentare. Ora una soluzione potrebbe essere l'entrata in vigore del Trattato senza l'Irlanda. Che dovrebbe uscire da tutto il sistema dell'Unione.

La prova di un rifiuto espresso nella sostanziale ignoranza dell’oggetto del problema sta nel fatto che una parte degli elettori irlandesi ha affermato di essere contrario al Trattato di Lisbona perché “non democratico”.
È vero esattamente il contrario. Per esempio, mentre oggi diversi atti di portata legislativa possono essere adottati dal Consiglio, composto dagli esecutivi nazionali, anche contro la volontà del Parlamento europeo, il Trattato estende alla quasi totalità delle decisioni la procedura di codecisione, che consente al Parlamento di bloccare definitivamente l’adozione di un atto. Mentre oggi la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea non è giuridicamente vincolante, il Trattato di Lisbona le riconosce tale status. Mentre oggi la stabilità della presidenza della Commissione (cinque anni rinnovabili) garantisce a tale organo amministrativo una decisiva influenza anche nelle scelte politiche, il Trattato di Lisbona prevede, in luogo dell’attuale rotazione semestrale, una presidenza stabile del Consiglio europeo (due anni e mezzo rinnovabili), capace di fare da effettivo pendant politico-istituzionale alla Commissione. Insomma, paradossalmente, il rifiuto motivato sulla mancanza di democrazia in Europa mantiene uno status quo meno democratico dell’assetto previsto dal Trattato di Lisbona.

Dopo il no irlandese, quali sono i possibili sviluppi?
Perché possa entrare in vigore, al Trattato di Lisbona devono aderire tutti i 27 Stati membri. Apparentemente, dunque, i casi sono tre: 1) il Trattato non entra in vigore e si mantengono le attuali regole, 2) il Trattato non entra in vigore e se ne elabora un altro 3) ci si adopera affinché l’Irlanda cambi idea e il Trattato entri in vigore.
Vi è forse una quarta soluzione: l’entrata in vigore del Trattato senza l’Irlanda.
Vorrei però aggiungere una postilla tecnica: contemporaneamente all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona si avviino i negoziati per l’uscita dell’Irlanda (e di chi altri non ci sta) da tutto il sistema dell’Unione europea. Forse la prospettiva di rinunciare a tutti i diritti e i vantaggi che l’Europa ora silenziosamente e costantemente garantisce renderà, come per magia, comprensibile anche l’ostico linguaggio europeo. Soprattutto, renderà gli eventuali ulteriori quesiti referendari più realistici e onesti.

Irlanda fuori dall'Europa? sai che ridere...
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Re: Re:
Antongiu, 16/06/2008 15.01:

ecco un paio di opinioni interessanti di Pietro Manzini (Professore di Diritto internazionale presso la Facoltà di Scienze Politiche di Bologna,Visiting scholar nell’Università di California a Berkeley).

[...]
Il problema è aver sottoposto a referendum una tale materia. Tradendo così la logica e lo spirito della moderna democrazia parlamentare. Ora una soluzione potrebbe essere l'entrata in vigore del Trattato senza l'Irlanda. Che dovrebbe uscire da tutto il sistema dell'Unione.

[...]
Mentre oggi la stabilità della presidenza della Commissione (cinque anni rinnovabili) garantisce a tale organo amministrativo una decisiva influenza anche nelle scelte politiche, il Trattato di Lisbona prevede, in luogo dell’attuale rotazione semestrale, una presidenza stabile del Consiglio europeo (due anni e mezzo rinnovabili), capace di fare da effettivo pendant politico-istituzionale alla Commissione. Insomma, paradossalmente, il rifiuto motivato sulla mancanza di democrazia in Europa mantiene uno status quo meno democratico dell’assetto previsto dal Trattato di Lisbona.
[...]
Irlanda fuori dall'Europa? sai che ridere...



Non sono molto d'accordo su quanto dice il prof. Manzini sul Presidente del Consiglio Europeo.
Primo, perché non accetto l'equazione Commissione=mancanza di democrazia. In fondo, la Commissione deve essere approvata dal Parlamento, che la può anche "censurare" (=sfiduciare).
Secondo, non vedo come il pres. del Cons.Eur., che sarebbe eletto dai capi di stato e di governo (il Consiglio Europeo), aumenterebbe la democrazia della Ue. Un presidente eletto da 27 persone? Sono molti di più i cardinali che eleggono il Papa!!!

Il pres. del Cons.Eur. é uno dei punti più deboli del trattato, perché non si capisce che poteri abbia.
Si dice che rappresenta l'unione in politica estera, tranne che per quanto di competenza dell'Alto Rappresentante.
In pratica, non si sa che cazzo faccia, col rischio di creare un conflitto istituzionale permanente fra il Pres del Cons. Eur. e quello delle Commissione e fra entrambi e l'Alto Rappresentante. Tant'é vero che c'é chi propone di dare le due cariche (pres. di Comm. e Cons.Eur.)alla stessa persona, in modo da evitare casini.


Per il resto parole sante, a parte che non vedo come si possa obbligare l'irlanda a uscire.
[Modificato da Murphy - RA 16/06/2008 19:33]
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Re: Re:
Antongiu, 15/06/2008 12.34:


sono d'accordo solo fino ad un certo punto.
E' vero che la democrazia deve tenere conto del popolo, ma non puo' essere delegata ad esso ogni singola decisione, altrimenti non mi spiego per quale motivo si eleggono i rappresentanti in Parlamento.




Per tutte le decisioni purtroppo no (ma un giorno la tecnologia ci permetterà pure quello). Però per le più importanti si.

Tutta la storia della Comunità Europea è sospetta proprio perchè, una volta che si è capito che così com'è non la vogliono (Olanda, Francia, Irlanda), allora DEVE passare attraverso i governi. Questa è la cosa più antidemocratica che si possa immaginare. Pensa un pò: se uno in Italia non avesse voluto l'adesione alla UE avrebbe potuto votare solo Lega. E se non fosse in generale di idee leghiste per quanto riguarda la politica interna, sarebbe stato obbligato ad appiattirsi su idee altrui.

La realtà è che l'EU è una cosa troppo grossa perchè non sia sottoposta ad approvazione popolare. Anzi, siccome in parte può essere in conflitto con la nostra costituzione (leggetevi gli interventi che ho citato prima) dovrebbe esserlo anche in Italia.

La cosa più drammatica è che i nuovi poteri sono accentrati su un organo non democratico come il Consiglio, non il Parlamento Europeo.
Quest'ultimo è elettivo, e perciò direttamente controllabile dagli elettori. Il primo invece no (i tanto vituperati "burocrati di Bruxelles") ed è uno scandalo che venga loro dato un potere così grande.
Andrea Kimboz
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19/06/2008 09:44
 
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Lasciando da parte le spiegazioni di aspiranti tuttologi come utopie/agata, c'e' mai stato qualcuno che vi ha spiegato perche' bisognava votare si'?

Chiaramente questo non era un referendum sull'europa, quindi l'uscita dell'Irlanda dall'Europa non c'entra niente, era un referendum sul trattato di lisbona, la nuova costituzione europea. Sapete quante pagine e' la Costituzione italiana? Io non lo so, ma penso saranno cinque, sapete quante pagine e' la costituzione irlandese? Boh, ma penso poche.

Sapete quante pagien e' la costituzione europea di cui tutti si riempono la bocca dichiarandosi esperti conoscitori e commentatori delle ragioni per cui e' stato votato "No"? 230 pagine. A cui si aggiungono 40 pagine di note dei singoli paesi.

Posto che la tornata referendaria su una costituzione e' molto piu' importante di una tornata elettorale perche' la costituzione ti influenza tutta la vita, la tornata elettorale al massimo 4-5 anni (anche meno se stai in Italia), voi cosa avreste fatto al posto loro?

E tutte le cose sulla "riconoscenza all'europa" sono stronzate, si vota sul trattato di Lisbona, non su quanto gli irlandesi dovrebbero essere riconoscenti a Bruxelles. E se vogliamo metterla su un piano di riconoscenza ci sono molti immigrati qui (e famiglie comprese nei paesi d'origine) che dovrebbero essere riconoscenti all'Irlanda. (Qui in Irlanda, non sul forum :P).
[Modificato da nightolo 19/06/2008 09:46]
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Re: Re: Re:
Kimboz, 18/06/2008 1.03:




[...]
Tutta la storia della Comunità Europea è sospetta proprio perchè, una volta che si è capito che così com'è non la vogliono (Olanda, Francia, Irlanda), allora DEVE passare attraverso i governi. Questa è la cosa più antidemocratica che si possa immaginare. Pensa un pò: se uno in Italia non avesse voluto l'adesione alla UE avrebbe potuto votare solo Lega. E se non fosse in generale di idee leghiste per quanto riguarda la politica interna, sarebbe stato obbligato ad appiattirsi su idee altrui.

La realtà è che l'EU è una cosa troppo grossa perchè non sia sottoposta ad approvazione popolare. Anzi, siccome in parte può essere in conflitto con la nostra costituzione (leggetevi gli interventi che ho citato prima) dovrebbe esserlo anche in Italia.

La cosa più drammatica è che i nuovi poteri sono accentrati su un organo non democratico come il Consiglio, non il Parlamento Europeo.
Quest'ultimo è elettivo, e perciò direttamente controllabile dagli elettori. Il primo invece no (i tanto vituperati "burocrati di Bruxelles") ed è uno scandalo che venga loro dato un potere così grande.



E dove starebbe la democrazia nel lasciare che 3 elettorati decidano per 27?
S'é votato anche in Spagna, anche in Lussemburgo e ha vinto il sì, sebbene non lo senta ricordare mai. Conta solo la volontà di novecentomila irlandesi, che hanno deciso per mezzo miliardo di europei.

Quanto alla storia che i trattati sarebbero incostituzionali, la Cassazione e la Corte Cost. non l'hanno mai detto. L'unica cosa sicuramente incostituzionale é il referendum della Lega (art.75), tanto é vero che per farlo bisognerà cambiare la costituzione (che richiede un referendum a sua volta, 2 al prezzo di uno).

Il Consiglio non sono i "burocrati di Bruxelles", ma i ministri degli stati membri.



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Re: Re: Re: Re:
Murphy - RA, 19/06/2008 10.31:


A) E dove starebbe la democrazia nel lasciare che 3 elettorati decidano per 27?
B) S'é votato anche in Spagna, anche in Lussemburgo e ha vinto il sì, sebbene non lo senta ricordare mai. Conta solo la volontà di novecentomila irlandesi, che hanno deciso per mezzo miliardo di europei.
C) Quanto alla storia che i trattati sarebbero incostituzionali, la Cassazione e la Corte Cost. non l'hanno mai detto. L'unica cosa sicuramente incostituzionale é il referendum della Lega (art.75), tanto é vero che per farlo bisognerà cambiare la costituzione (che richiede un referendum a sua volta, 2 al prezzo di uno).
D) Il Consiglio non sono i "burocrati di Bruxelles", ma i ministri degli stati membri.




Ti rispondo punto per punto

a) infatti si doveva votare in tutti gli stati. Invece, passando la cosa solo per i governi, si è rimasti appesi ai 3 su 27 che dici tu.

b) Spagna e Lussemburgo contro Olanda, Francia e Irlanda, per adesso i si sono ancora in minoranza...

c) non so quale sia questo referendum della lega... per quanto riguarda l'incostituzionalità ... basta leggere un pò gli articoli che avev citato o riportato all'inizio. Se non è conflitto aperto, allora lo diventerà presto, non appena si noterà che "L'Italia ripudia la guerra..." non è compatibile con la formazione di una forza armata multinazionale per missioni all'estero che servano alla stabilità mondiale.
d) che non sono eletti. Insomma a me piace ancora la separazione dei poteri. I "burocrati", ministri e giudici, vengono nominati, non eletti. Mentre il parlamento, che dovrebbe essere l'unico organo a legiferare, in quanto unico organo elettivo, in questa Europa, è quasi svuotato di significato.

Tutte queste critiche non sono le mie, o non solo.
Sono le critiche di tante persone, che credono che il modo in cui questa UE sta crescendo non è la direzione giusta.

Credimi, io sono Europeista, ma riconosco i dubbi e le paure che hanno portato tanta gente a votare NO.
E' chiaro che si votava solo sulla ratifica di Lisbona, però è vero pure che alla gente restano pochi mezzi per esprimere il loro assenso o dissenso per delle politiche che sono così ampiamente condivise tra le forze politiche transnazionali.

Come potrebbe fare un cittadino a indicare che questa costituzione dovrebbe indicare i principi fondanti e mettere i diritti del cittadino al centro della nuova Europa, e invece si premura solo di stabilire come dividere la torta tra gli stati membri?

Gli resta solo il referendum (posto che gli faccia orrore votare per la Lega, o il corrispettivo in un altro paese).

Un ultimo commento:
"Lasciando da parte le spiegazioni di aspiranti tuttologi come utopie/agata,"
Era questa frase diretta a me?
Me la spieghi per favore?
Andrea Kimboz
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19/06/2008 15:30
 
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no, visto che non ti chiami ne' "utopie" ne' "agata" =)
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Re: Re: Re: Re: Re:
Kimboz, 6/19/2008 1:45 PM:


Un ultimo commento:
"Lasciando da parte le spiegazioni di aspiranti tuttologi come utopie/agata,"



Take it easy.

Ci sono blogger irlandiani che passano di qua' (e da altri forum) solo per lasciare il link alla loro pulpito di disquisizione, spesso senza apportare nulla alla discussione.
Utopie e' uno, quello che ha scritto quella frase un altro.

Il fatto che tu non ti sia (ancora) unito alla cricca e' positivo...

Cerea.
--
Giovanni
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19/06/2008 16:30
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
gdbjoe, 6/19/2008 3:32 PM:



Take it easy.

Ci sono blogger irlandiani che passano di qua' (e da altri forum) solo per lasciare il link alla loro pulpito di disquisizione, spesso senza apportare nulla alla discussione.
Utopie e' uno, quello che ha scritto quella frase un altro.

Il fatto che tu non ti sia (ancora) unito alla cricca e' positivo...





a parte che la mia sul trattato io l'ho detta solamente sul forum, ho tolto il sito dalla firma cosi' sei contento.
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nightolo, 6/19/2008 4:30 PM:


ho tolto il sito dalla firma cosi' sei contento.



In una scala da 0 a 10 credo potrebbe fregarmene qualcosa come -25...

Cerea.
--
Giovanni
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20/06/2008 11:21
 
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Mi sa che ci furono un po di fraintendimenti qua. Night, penso che Giovanni sottolineava proprio quello che dicevi tu, e cioe' che tante persone passano dai forum solo per appioppare link ai loro blog e farsi pubblicita' (vedi esempi da voi citati sopra), e che il fatto che tu invece partecipi alla discussione senza rimandare ad un blog ti fa onore...

O mi sto sbagliando io?

Cmq, era solo per chiarire, non voglio andare OT, vi rilascio alle vostre disquisizioni [SM=g27838] [SM=g27838]
[Modificato da Delirii 20/06/2008 11:21]
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20/06/2008 11:31
 
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ok ok, mi sono sbagliata io, avevo letto male il nome nel quote (sara' che ho troppo gli occhi a cuoricino).

Sicuramente bisogna fare una distinzione fra chi spamma i vari forum (lascia 2 righe di messaggio e allegato il link al proprio blog dove dice che spiega in maniera piu' approfondita l'argomento, ma perche' mi chiedo io, non lo puo' fare qua cosi' tutti sanno di che si parla?) e quelli che nonostante abbiano un blog lasciano i propri commenti e pensieri sui vari forum, tante volte esponendosi e prendendosi le "bastonate" altrui.
Ritengo che non si possa fare di tutta un'erba un fascio!
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20/06/2008 15:02
 
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...adesso pare che anche la Repubblica Ceca abbia dei dubbi
sul trattato di Lisbona, ma io mi domando e dico :
perche' tutti questi euro-scettici non si tolgono dalle p...e e
lasciano correre l'Europa in santa pace?
Io ho la sensazione che qualche stato all'interno dell'Unione si
lamenti un po' troppo , quindi gli altri stati come Germania, Italia , Francia dovrebbero fare la voce grossa e dire :
o con noi o quella e' la porta...
Sono sicuro che tutti i dubbi e le incertezze svanirebbero come neve al sole.
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20/06/2008 16:30
 
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Re:
mrcneri, 6/20/2008 3:02 PM:

...adesso pare che anche la Repubblica Ceca abbia dei dubbi
sul trattato di Lisbona, ma io mi domando e dico :
perche' tutti questi euro-scettici non si tolgono dalle p...e e
lasciano correre l'Europa in santa pace?
Io ho la sensazione che qualche stato all'interno dell'Unione si
lamenti un po' troppo , quindi gli altri stati come Germania, Italia , Francia dovrebbero fare la voce grossa e dire :
o con noi o quella e' la porta...
Sono sicuro che tutti i dubbi e le incertezze svanirebbero come neve al sole.




Certo perche' se si votasse in germania, italia o francia col referendum tu pensi che il trattato di lisbona, una costituzione di 230 pagine, passerebbe? Beato te.
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20/06/2008 22:41
 
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Re: Re:
nightolo, 20/06/2008 16.30:


Certo perche' se si votasse in germania, italia o francia col referendum tu pensi che il trattato di lisbona, una costituzione di 230 pagine, passerebbe? Beato te.




Oh, finalmente qualcuno che ha colto lo spirito dei miei messaggi.
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21/06/2008 15:12
 
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E' probabile che tu abbia ragione, se si votasse in Italia, Germania e Francia il trattato non passerebbe , il problema e' che l'Europa cosi'non funziona perche' il parlamento Europeo non ha abbastanza poteri e nemmeno gli stati presi singolarmente hanno poteri e allora cosa facciamo? Torniamo indietro o andiamo avanti?
Se diamo retta alle massaie e ai contadini l'Europa non decollera' mai, la decisione va presa dai parlamenti .
L'Europa e' piena di populisti teste di minchia che guardano nel proprio orto...e' ora di spazzarli via!!!
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26/06/2008 16:48
 
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L'europa è anche piena di Cittadini (intelligenti, stupidi, egoisti, generosi... ecc). La decisione sta a loro (noi). Tutto il resto (l'idea oligarchica che i parlamenti dovrebbero prendere decisioni contro il volere dei popoli) è semplicemente antidemocratico.

La democrazia (chi vuole ricordarsi l'etimologia della parola può cercarla sul vocabolario. La traduzione è più o meno "potere del popolo") è così. O ci credi, o non ci credi. Se ci credi, devi anche prendere in considerazione che la maggioranza possa non pensarla come te. E' un rischio.

Se non ci crediamo, possiamo anche tornare alla monarchia. Preferisco sapere che c'è un sovrano assoluto, piuttosto che fingere che i popoli abbiano il potere, solo per poi non permettere che lo esercitino.
[Modificato da Kimboz 26/06/2008 16:49]
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Re:
Kimboz, 26/06/2008 16.48:


L'europa è anche piena di Cittadini (intelligenti, stupidi, egoisti, generosi... ecc). La decisione sta a loro (noi). Tutto il resto (l'idea oligarchica che i parlamenti dovrebbero prendere decisioni contro il volere dei popoli) è semplicemente antidemocratico.

La democrazia (chi vuole ricordarsi l'etimologia della parola può cercarla sul vocabolario. La traduzione è più o meno "potere del popolo") è così. O ci credi, o non ci credi. Se ci credi, devi anche prendere in considerazione che la maggioranza possa non pensarla come te. E' un rischio.

Se non ci crediamo, possiamo anche tornare alla monarchia. Preferisco sapere che c'è un sovrano assoluto, piuttosto che fingere che i popoli abbiano il potere, solo per poi non permettere che lo esercitino.



La democrazia è potere del popolo, che viene esercitato dai rappresentanti da esso eletti.
Quindi i parlamenti sono legittimati a prendere decisioni, e sono formati da persone che in teoria dovrebbero conoscere gli argomenti sui cui votano.
Affidare una simile decisione a un referendum è solo demagogia (oppure obbligo di legge come in Irlanda) perchè le persone si trovano a votare su argomenti di cui non sanno niente, sia perchè l'argomento è complesso, sia perchè la maggior parte delle persone non si interessa.
A questo punto o si fa votare solo chi dimostra di conoscere l'argomento su cui vota, e non mi pare una soluzione praticabile, oppure diventa un voto che con la democrazia e la libera espressione non ha nulla a che vedere...
Delegare persone quando l'argomento è complesso è quanto facciamo ogni giorno... se mi goccia il rubinetto lo sistemo da solo, ma se devo rifare l'impianto chiamo l'idraulico, se ho 37 di febbre prendo l'aspirina, se ho 40 chiamo il medico, ecc...
_____________________________________

Good evening, there was already an injury, huh?

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Purtroppo proseguo nel non essere daccordo.
E daltronde è proprio per questo che nella maggior parte delle democrazie esiste il referendum come mezzo preferenziale per modificare la costutizione.

Come dicevo a mio avviso avrebbe dovuto essere sottoposto a referendum pure in italia. Se un giorno avrò bisogno di ripitturare la mia casa (per seguire i paralleli fatti nel messaggio di Donegal) magari lo farò fare al pittore, però il colore lo voglio scegliere io!

Non lascerò che l'operaio faccia le scelte, anche se è più bravo di me a eseguirle.

Così è giusto che i parlamenti scrivano le leggi, ma esse dovranno essere l'espressione della volontà degli elettori. [SM=x145517]
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Re:
Kimboz, 7/2/2008 11:36 PM:

Purtroppo proseguo nel non essere daccordo.
E daltronde è proprio per questo che nella maggior parte delle democrazie esiste il referendum come mezzo preferenziale per modificare la costutizione.

Come dicevo a mio avviso avrebbe dovuto essere sottoposto a referendum pure in italia. Se un giorno avrò bisogno di ripitturare la mia casa (per seguire i paralleli fatti nel messaggio di Donegal) magari lo farò fare al pittore, però il colore lo voglio scegliere io!

Non lascerò che l'operaio faccia le scelte, anche se è più bravo di me a eseguirle.

Così è giusto che i parlamenti scrivano le leggi, ma esse dovranno essere l'espressione della volontà degli elettori. [SM=x145517]




I colori li scegli nella misura in cui sei in grado di distinguerli.
Ma se uno è daltonico come fa a distinguere certi colori da altri?
E questo è esattamente il caso di chi va a votare senza sapere su cosa vota.
Il referendum è pensato per argomenti semplici, di rapida comprensione, qualcosa che si possa decidere con un si o no, non su trattati di centinaia di pagine di cui si ignora anche l'argomento.
_____________________________________

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Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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beh dai, se si ragionasse così, allora dovrebbe poter votare alle elezioni solo chi dimostrasse di conoscere il programma dei partiti...!

Che in sè non è un'idea malvagia, ma siccome così non è, non vedo perchè le cose dovrebbero essere diverse nel caso del referendum
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lo sapevo che sotto sotto siete tutti un po' fascisti, l'eredita' di benito ce l'abbiamo nel sangue.

Smettiamola co sto fatto che il popolo e' ignorante per votare su un referendum, ammettiamo il fatto che una costituzione di 230 pagine non sta ne' in cielo ne' in terra, indipendentemente da quello che c'e' scritto.

Pure in italia e' stato fatto il referendum per il federalismo fiscale, la gente c'e' andata e ha votato no, esiste una cosa che si chiama quorum, chi non capisce degli argomenti va a votare, piuttosto che votare no, credo che ci e' andato a votare lo ha fatto con cognizione di causa.

Poi il fatto che le ragioni del no possano essere per voi sbagliate e' un vostro punto di vista, il fatto che dovrebbero decidere solo quelli che sono abbastanza intelligenti per decidere mi fa orrore e non fa parte della mia idea di democrazia.
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03/07/2008 15:19
 
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Re:
nightolo, 7/3/2008 1:56 PM:

Poi il fatto che le ragioni del no possano essere per voi sbagliate e' un vostro punto di vista, il fatto che dovrebbero decidere solo quelli che sono abbastanza intelligenti per decidere mi fa orrore e non fa parte della mia idea di democrazia.



totalmente d'accordo.

..................................................
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03/07/2008 16:59
 
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E aggiungo che e' vero che noi deleghiamo ai parlamentari il compito di fare le leggi, e allora???????

Credete che i parlamentari votino con cognizione di causa, o che piuttosto seguano le direttive di partito.

Dai su, quando ci sono articoli tecnici e commi specifici della finanziaria, quanti sono tra i quasi 1000 parlamentari quelli che veramente sanno di cosa si sta parlando?

E' vero che anche noi comuni cittadini deleghiamo agli altri cittadini: si chiama libero mercato.

Non ho un campo di grano, ne' un mulino ne' tantomeno un forno.
Quindi delego a un tizio chiamato fornaio il compito di farmi il pane, previo congruo compenso monetario.

Il fatto e' che se domani mi accorgo che il suo pane fa schifo cambio fornaio.
Posso fare lo stesso con un trattato approvato da qualcuno cui ho dato una delega????
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03/07/2008 20:50
 
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Re:
nightolo, 7/3/2008 1:56 PM:

lo sapevo che sotto sotto siete tutti un po' fascisti, l'eredita' di benito ce l'abbiamo nel sangue.

Smettiamola co sto fatto che il popolo e' ignorante per votare su un referendum, ammettiamo il fatto che una costituzione di 230 pagine non sta ne' in cielo ne' in terra, indipendentemente da quello che c'e' scritto.

Pure in italia e' stato fatto il referendum per il federalismo fiscale, la gente c'e' andata e ha votato no, esiste una cosa che si chiama quorum, chi non capisce degli argomenti va a votare, piuttosto che votare no, credo che ci e' andato a votare lo ha fatto con cognizione di causa.

Poi il fatto che le ragioni del no possano essere per voi sbagliate e' un vostro punto di vista, il fatto che dovrebbero decidere solo quelli che sono abbastanza intelligenti per decidere mi fa orrore e non fa parte della mia idea di democrazia.



Chiedi a chi ha votato se conosce un solo articolo del trattato e vediamo cosa ti rispondono.
Dove sta la democrazia nel votare a caso o sulla base di come ci si è svegliati la mattina?
Tanto varrebbe decidere con testa o croce in diretta tv, almeno si evitano le spese del per le elezioni...
Oppure aboliamo i parlamenti e governiamo i paesi per referendum, se si deve votare su un trattato non vedo perchè non si possa fare per tutto resto.
Mi sembra tanto il discorso del nano che cita di continuo i sondaggi...
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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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