Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
iceman.30, 10/23/2007 9:22 AM:
Donegal,
Ho fatto l’universitá in Italia ed ho studiato e lavorato in Italia, GB e Irlanda.
Scusa il mio tono diretto ma sei tu ad aver parlato di un certo 99.9%, quindi con tutto il rispetto sei tu a dover dimostrare da dove esce fuori, non sono io a dover andare a cercare percentuali in rete.
Allora se è così hai sicuramente già visto da te le dimensioni del fenomeno.
Quanti ricercatori o professori stranieri hai avuto in Italia?
Quanti stranieri hai trovato nel mondo del lavoro in Italia?
Le cifre dovresti cercatele da solo, in quanto sei tu ad averne bisogno per credere a quanto ti dico... però ma visto che insisti ti porto due esempi: per i ricercatori guarda
questo PDF, anche se i dati dell'Italia sono incompleti, oppure
questo DOC
Se poi nemmeno questi ti stanno bene gli altri però adesso trovateli da solo, non è difficile
Detto questo, certamente ci sono persone che vivono stabilmente in GB, ne conosco anch’io tante, ci sono peró anche altri (scandinavi, tedeschi, francesi, italiani, ecc.) che dopo aver vissuto per 6 mesi – 1 anno – 2 anni in GB se ne tornano da dove erano venuti.
Ci saranno pure dei motivi anche in quel caso, credo ? Non credo sia solo nostalgia di casa. Ci saranno anche tanti motivi puramente pratici e di convenienza, mi sbaglio ?
Vedi? Continui a parlare di gente che torna da dove viene...
Esatto, non lo nego, anzi lo affermo con convinzione, é qui che sta il punto. Abbiamo assodato che sia chi parte, sia chi rimane ha legami affettivi, giusto ?
Allora in base a cosa chi rimane decide di rimanere ? Poiché non bastano solo i legami affettivi a giustificare il fenomeno, ci dovranno necessariamente essere altri motivi puramente pratici, no ?
Vabbè, continuiamo a non capirci, inutile continuare...
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Good evening, there was already an injury, huh?
Giovanni Trapattoni, falling off his chair