Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
iceman.30, 10/22/2007 10:25 AM:
Allora facciamo questo confronto, portami dei dati ufficiali ed attendibili e dimostrami che si tratta del 99,9%. Analizziamo poi le nazionalitá di provenienza e cominciamo a discuterne.
Guarda, se fai hai fatto l'università hai visto da te quanti pochi ricercatori stranieri ci siano qui.
E se hai lavorato in Italia dovresti aver visto da quanti pochi stranieri ci siano nelle nostre aziende.
Comunque se cerchi in rete qualche percentuale la trovi.
E dimostrami anche che questo ipotetico 99.9% rimanga poi a vivere in GB per piú di 6 mesi – 1 anno. Se vogliamo affrontare il discorso in maniera seria, facciamolo. Se vogliamo bendarci invece gli occhi allora é un’altra storia.
6 mesi o 1 anno? Io di persone che vivono stabilmente da parecchi anni in UK (o in altri paesi) ne conosco tantissime.
Ti continuo inoltre a ripetere che, poiché il tuo 99,9% mi pare di capire non si riferisse solo agli italiani, io non parlavo nei miei interventi solo dei nostri connazionali. Ma poiché stai restringendo per motivi non chiari il discorso agli italiani, io invece ne conosco tanti che sono tornati per motivi puramente pratici.
Vuoi sapere quali sono i motivi pratici ? Te ne elenco alcuni: costo della vita esorbitante (GBP 10 per una colazione degna di quel nome), case in cui é impossibile vivere in maniera decente (dimensioni adatte solo ai sette nani di Biancaneve, mura di cartone, bagni che nell’Europa continentale si costruivano nel XIX secolo), sistema sanitario scadente, qualitá del cibo molto bassa, ecc. Ce ne sono altri naturalmente.
Se non sono motivi pratici questi… mi dici quali sono i motivi pratici se non le cose con cui devi aver a che fare tutti i giorni ?
Quello che vuoi.
Però gli stranieri (e di italiani) che vivono in pianta stabile in UK continuano ad essere un paio di ordini di grandezza superiore di quelli che vivono qui.
Per quanto riguarda quelli che vorrebbero ripartire, non prendiamoci in giro: i motivi per cui non lo fanno non sono solo affettivi, riflettiamo bene prima di ridurre il tutto a quello.
Stai continuando a mettere in risalto solo una parte della realtá, le cose stanno diversamente.
Oltre ai motivi affettivi, ci sono molti altri motivi puramente pratici per cui molti restano in Italia.
Inoltre l’espressione “non possono” mi sembra un po’ incorretta, perdonami. Io direi piuttosto “non vogliono” oltre a “non possono”. Troppo comodo dire “non possono”.
Oppure vuoi dire che tutti quelli che invece partono non hanno affetti ? Sono tutti orfani ? Non hanno fratelli, sorelle, amici, ecc. ?
Perché questi motivi affettivi dovrebbero averli solo quelli che restano in Italia, fammi capire ? Forse tutti quelli che decidono di partire non hanno nessuno al mondo ? Non credo.
Ho forse mai detto che chi parte lo fa perchè non ha nessuno al mondo?
Però è vero che non è uguale per tutti, c'è chi per un motivo o per l'altro non si allontanerebbe mai dalla propria città per nessuno motivo, e chi invece lo fa. E penso che questo non si possa negare.
“escludendo il fatto di essere nati e cresciuti in un paese invece che un altro” ???
Ma stiamo scherzando ? Come fai ad “escludere” il fatto di essere nato in un paese piuttosto che in un altro ? Ti rendi conto di cosa stai escludendo ? Non stai escludendo certo delle sciocchezze e/o delle cose da poco… Stai dando importanza 0 al fatto di essere nato e cresciuto in un certo posto piuttosto che in un altro. Sinceramente per nessuna persona al mondo credo che la cosa sia cosí irrilevante.
E allora? Con questo cosa vorresti dire? A me sembra che tu non abbia compreso quanto ho scritto.
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Good evening, there was already an injury, huh?
Giovanni Trapattoni, falling off his chair