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Favorevoli o contrari al Nucleare in Italia?

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2005 00:05
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Per chi fosse interessato:

Alcuni articoli da Le Scienze (ottimo 'magazine' di divulgazione scientifica, di ben altro e + elevato tenore di certe 'novella 2000 della scienza' come Focus) sul nucleare.

Alcuni di questi articoli sono del prof. Tullio Regge (vincitore del premio 'Einstein', il 'quasi' equivalente del premio nobel per la fisica ma con la specificità di occuparsi soltanto di Fisica Relativistica).

Il prof. Regge x quanto sia 'filo-nuclearista' mi sembra comunque che affronti l'argomento in modo equilibrato e solo per questo forse merita di essere preso in considerazione.


Il nucleare fa sicuramente paura e anch'io non sono particolarmente favorevole, poi dopo aver visto le foto nel sito suggerito da Sean, lo sono ancora meno. Spero siano dei tarocchi fotografici, ma purtroppo credo in buoan parte sia tutto vero.

D'accordo con Dubh, si dovrebbe investire per l'impiego di non una ma + fonti energetiche meno inquinanti e + sicure. Come l'eolica, il fotovoltaico, il metano (anche e soprattutto per la locomozione), ecc., e nel contempo ridurre i consumi inutili.

Ma forse tutto questo non avviene solo per mancanza di sensibilità a queste tematiche (le cose non capitano quasi mai per caso).

Mi spiego meglio:
xchè non si attua una politica che preveda l'impiego massiccio di fonti rinnovabili come le bio-masse?

xchè non s'incrementa e non si invoglia (eccetto con qualche contributo statale e in alcuni comuni) all'utilizzo del metano nel trasporto pubblico e privato?

- apro una parentesi : sto per effettuare questa conversione sulla mia auto, con circa 1500 euro ridurrò i costi di carburante di quasi 4 volte.
Quando penso che di benzina brucio oltre 2000 euro all'anno mi prenderi a calci per non averlo fatto prima. Con il metano spenderei la stessa cifra in 4 anni!!!

Il metano a differenza del GPL è un 'carburante' sicuro, molto + sicuro della benzina e praticamente non inquina (le auto a metano, come quelle elettriche non sono soggette a limitazioni della circolazione) . Chiusa parentesi ! -


La risposta a quelle domande potrebbe essere, benchè scontata una in particolare:

INTERESSI, UNA PURA QUESTIONE D'INTERESSI (petrolio x esempio).

Inoltre questi interessi trovano terreno fertile anche grazie alla mancanza di una vera sensibilità pratica a cui ho accenato prima (e non ideologizzata, come quella dei verdi), da parte di qualunque classe dirigente, e in buona parte dei cittadini, ovviamente.


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maggio 2004
L’opinione
Lo scenario energetico in un rapporto del MIT
Tullio Regge



Sul sito del Massachusetts Institute of Technology si trova un interessante rapporto sul futuro dell’energia nucleare, che considera saggiamente anche forme di energia alternativa. Uno dei punti a favore del nucleare è l’assenza di gas serra. Si valuta che nel 2020 le emissioni da parte di combustibili fossili saliranno a circa il 40 per cento del totale. Il 90 per cento di queste emissioni verrà dal carbone, che tuttavia produrrà solo il 52 per cento dell’energia elettrica. La chiusura delle centrali nucleari renderà in pratica impossibile il controllo delle emissioni di CO2 e dell’effetto serra, sulla cui reale portata permangono alcuni dubbi.
Neppure il nucleare è esente da critiche. Il sito del MIT ne elenca quattro: alti costi per gli impianti; possibili rischi connessi alla proliferazione nucleare; timore diffuso per incidenti con effetti avversi su salute e ambiente; e, infine, problemi non risolti nel trattamento delle scorie nucleari. Le ultime due voci sono tuttora di attualità in Italia. Chernobyl è scomparsa dalle cronache, ma nessuno ha dimenticato l’incidente del 26 aprile 1986, e così pure dicasi di Scanzano. Il rapporto del MIT tiene conto in primo luogo della realtà statunitense. Al contrario, per quanto riguarda il nucleare l’Italia è, al momento, inesistente. Nel rapporto non manca lo «scenario», solitaria parola italiana imposta al gergo yankee dall’opera italiana, Caruso in testa. Secondo lo scenario, il nucleare potrebbe salire dagli attuali 360 gigawatt installati in tutto il pianeta a circa 1000 gigawatt fra mezzo secolo, mantenendo costante il rapporto attuale con il fossile e solo se sarà affrontato il problema delle emissioni di CO2. Non è chiara la portata dell’effetto serra, se dovesse rivelarsi temibile come paventano gli ambientalisti dovremo rivolgerci al nucleare.
Gli esperti del MIT offrono raccomandazioni di natura gestionale più che tecnica per la riduzione di rischi e costi del nucleare, di cui consiglio la lettura diretta sul sito. Non manca un invito all’uso saggio delle fonti alternative, di cicli energetici ad alta efficienza e a sistemi per il «sequestro» dell’anidride carbonica. Che fare?
Il futuro energetico di un paese dipende sia dalle risorse locali sia dalla situazione politica. L’Italia è vittima di un terrorismo ambientale che pone il nucleare in cima alla lista nera costi quel che costi. La chiusura delle nostre centrali fu un atto inutile e dispendioso: tanto valeva lasciarle andare a fine corsa, sia pure con le dovute cautele. Dipendiamo pesantemente da importazioni di combustibili fossili che potrebbero inaridirsi senza preavviso in caso di guerra o di terrorismo dilagante.
Occorre diversificare le fonti energetiche in modo da evitare blackout disastrosi sia per l’economia sia per la nostra sicurezza. Non penso sia realistico un ricorso alle sole energie alternative, ma non sono neppure contrario alla loro sperimentazione e al loro impiego laddove si dimostrino vantaggiose. Il dogmatismo, di qualsiasi colore, non paga.



© 1999 - 2004 Le Scienze S.p.A.



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altri articoli, di cui riporto solo i link.

L’opinione: Analisi logica della legge sulle scorie (Tullio Regge)

L'opinione: Scorie nucleari: la quiete dopo la tempesta (Tullio Regge)



Energia nucleare dal torio


C’è l’idrogeno, nel nostro futuro?


Tempi maturi per un nuovo piano energetico


C’era una volta Caorso

Il rischio di crisi petrolifera e il falso spettro nucleare

Il rischio nucleare e l’Apocalisse quotidiana

L’energia nucleare della prossima generazione

In cerca di un sito per le scorie radioattive

Il problema energetico e il ritorno al nucleare

Le frontiere della tecnologia : Idrogeno: energia per il futuro

Un accordo per l’energia al riparo dai pregiudizi
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