Il forum di Altra Irlanda
Benvenuti sullo spazio web frequentato da Italiani che amano l'Irlanda e dai connazionali che vivono sull'Isola ! Oltre 120 mila messaggi, suddivisi in diverse aree tematiche, per conoscere meglio l'Irlanda e coloro che la abitano. Se siete alla ricerca di informazioni sul "Vivere e Lavorare in Irlanda" vi consigliamo vivamente di iniziare dalla lettura dei testi contenuti nell'apposita sezione del forum o di consultare il sito www.altrairlanda.it, dove abbiamo sintetizzato i consigli dei nostri forumisti Irlandiani
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Favorevoli o contrari al Nucleare in Italia?

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2005 00:05
Email Scheda Utente
Post: 0
Registrato il: 15/07/2004
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 13:22
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Si è riaperto il dibattito sul nucleare, dopo la proposta del cavaliere di costruire nuove centrali?



Mi ha colpito l'intervista al verde Cini (in senso negativo , però).
Cini sostiene di investire in altri campi quali l'eolica.
Ma x assurdo mi sembra che siano proprio i verdi tra i maggiori anti-ambientalisti, quando sostengono che l'eolica è causa di inquinamento elettromagnetico, (e i ponti radio allora cosa sono al confronto?), di deturpazione del paesaggio e le pale dei rotori rappresentano un pericolo per i volatili che potrebbero venire falciati!

Intervista al verde Cini


Intervista a Tullio Regge
Email Scheda Utente
Post: 229
Registrato il: 19/08/2004
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 13:29
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

non conviene
Sia economicamnete sia dal punto di viste ecologcio/ambientalista il nucleare non conviene, almeno fino a quando non si arriverà ad avere a disposizione la fusione a freddo.
Fino ad allora è inutile nascondersi dietro un dito, nel "costo" della centrale vengono normalemnete nascosti quei costi che poi a lungo termine ricadono e non solo necessariamente sull'ambienete o sull'uomo.
E poi c'è già stato un referendum e a me no che il cavaliere non intenda sulle sue 5 reti indire una campagna mediatica a favore dell'atomo, si potrebbe cercare , una volta tanto, di ripsettare la volontà popolare....

combat folk
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 13:49
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: non conviene

Scritto da: combatfolk 21/01/2005 13.29
E poi c'è già stato un referendum e a me no che il cavaliere non intenda sulle sue 5 reti indire una campagna mediatica a favore dell'atomo, si potrebbe cercare , una volta tanto, di ripsettare la volontà popolare....

combat folk


Quando c'è stato il referendum???
****************************

.....ORIANA VIVE........

Email Scheda Utente
Post: 229
Registrato il: 19/08/2004
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 13:51
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

referendum
forse sei giovane qualche anno fa.....forse una 15....
Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 13:58
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

rispetto ? volonta' popolare ? [SM=g27833]

http://arkib2.tripod.com/Babies_Of_Chernobyl.htm
Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

Email Scheda Utente
Post: 0
Registrato il: 15/07/2004
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 14:21
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: non conviene

Scritto da: Matteo, Berghem 21/01/2005 13.49

Quando c'è stato il referendum???




1987
Email Scheda Utente
Post: 86
Registrato il: 26/07/2004
Città: MILANO
Età: 51
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 14:22
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Una sola fonte?
E' ormai un dato di fatto che i problemi in Italia sono 2:

- indufficiente approviggionamento d'energia (IMPORTAZIONE DALL'ESTERO DI ENERGIA)
- limitazione dell'inquinamento ambientale

Non credo che si possa affrontare la questione attraverso
l'utilizzo di una sola fonte di energia, bensì con utilizzo
combinato di fonti "tradizionali" e MAGGIORE sfruttamento di energia solare (perchè viene più sfruttata in Germania che in Italia? [SM=g27833] )

DUB[SM=g27830] [SM=g27830] [SM=g27830] [SM=g27830]
Cheers from the DUB
Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 15:25
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Il referendum del 1987
L' 8 novembre 1987 circa l'80% degli italiani votò al referendum abrogativo per chiudere le centrali nucleari italiane. Era recente l'incidente di Cernobyl che mostrò al mondo la portata e la pericolosità degli incidenti nucleari.

www.noalnucleareinbasilicata.org/nucleare/referendum-nucl...


Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

21/01/2005 16:01
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Non avere centrali nucleari in Italia per paura di incidenti quando poi i paesi vicini le hanno, è un po' ridicolo. La nube tossica non è che osserva i confini!!!
A parte questo, personalmente sono contrario. Sono convinto che si possano sfruttare determinate risorse naturali e non (ad esempio i rifiuti) per produrre energia sufficiente, accompagnando l'inventivazione delle energie alternative con una forte campagna per la riduzione degli sprechi.
Voglio dire, sprechiamo energia a dismisura. Che senso ha tenere accese le luci dei centri commerciali di notte? Che senso ha che i negozi di elettrodomestici tengano 50 televisioni accese contemporaneamente? Questi e tanti altri sprechi possono essere ridimensionati.

Il problema poi dei rifiuti tossici e del loro smaltimento avrebbe un costo non da poco, senza tener conto quello che è successo qualche mese fa riguardo proprio a rifiuti tossici. Dove li immagazziniamo? Chi vuole avere un cestino di rifiuti tossici vicino casa? Credo nessuno ... a meno che Villa Certosa in Sardegna non venga adibita a questo ... [SM=g27828]

La centrale nucleare poi non la puoi spegnere. Non puoi spegnere un reattore nucleare. Di conseguenza in periodi di minori consumi cosa te ne fai dell'energia che produci? La immagazziniamo? E come? La vendiamo? E a chi, che già compriamo quella di Francia e Svizzera che ne producono in più!!!

Poi magari arriverà qualcuno che ne capisce più di me (in effetti il nucleare non è proprio il mio campo) e che magari cercherà di spiegare il perchè è a favore.

Io comunque sono contro, perchè secondo me il gioco non vale la candela: per i benefici che si avrebbero ci sono troppi costi e pericoli. Secondo me.
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 16:39
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: non conviene

Scritto da: lough 21/01/2005 14.21



1987



Ecco, forse sarebbe il caso di rifarlo.
****************************

.....ORIANA VIVE........

Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 16:45
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re: non conviene

Scritto da: Matteo, Berghem 21/01/2005 16.39


Ecco, forse sarebbe il caso di rifarlo.



io suggerirei un bel reattore ai piedi delle orobie [SM=g27828] [SM=g27828] oppure dovunque si manifesti una maggioranza favorevole, altrimenti sarebbe troppo facile :si' al nucleare pero' non vicino a casa mia...

Comunque e' vero il nucleare non rispetta i confini , motivo in piu' per non volerlo DOVUNQUE.
Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

Email Scheda Utente
Post: 2.880
Registrato il: 22/03/2004
Città: GROSSETO
Età: 53
Sesso: Femminile
OFFLINE
21/01/2005 17:06
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Potremmo fare così, come per la revisione delle macchine: ogni 10 anni si rifanno TUTTI i referendum (compreso il diritto di voto alle donne). Tanto paga babbo. [SM=x145442]
Qui in Toscana la Regione ha erogato un piccolo contributo per quanti impiantavano pannelli solari sul tetto delle loro case. In effetti quella dei tetti fotovoltaici è una delle opzioni più sicure, ecologicamente; in più quelle aree che godono di maggior numero di giorni di sole e che quindi producono oltre il fabbisogno potrebbero vendere l'energia in più. Faccio presente che questa non è utopia ma realtà...c'è già chi lo fa. Senza mettere mano al nucleare che come ormai anche i sassi sanno non è assolutamente vantaggioso (mi riferisco al rapporto pericolosità/vantaggi). Questo non solo pensando retoricamente "ai nostri figli", ma nell'immediato.
Ro'

- all songs are living ghosts and long for a living voice - B.K.
Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 17:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: rosy71 21/01/2005 17.06
Potremmo fare così, come per la revisione delle macchine: ogni 10 anni si rifanno TUTTI i referendum (compreso il diritto di voto alle donne). Tanto paga babbo. [SM=x145442]
Qui in Toscana la Regione ha erogato un piccolo contributo per quanti impiantavano pannelli solari sul tetto delle loro case. In effetti quella dei tetti fotovoltaici è una delle opzioni più sicure, ecologicamente; in più quelle aree che godono di maggior numero di giorni di sole e che quindi producono oltre il fabbisogno potrebbero vendere l'energia in più. Faccio presente che questa non è utopia ma realtà...c'è già chi lo fa. Senza mettere mano al nucleare che come ormai anche i sassi sanno non è assolutamente vantaggioso (mi riferisco al rapporto pericolosità/vantaggi). Questo non solo pensando retoricamente "ai nostri figli", ma nell'immediato.
Ro'



ovviamente io al referendum sul voto alle donne escluderei le stesse[SM=x145445]
Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

Email Scheda Utente
Post: 2.880
Registrato il: 22/03/2004
Città: GROSSETO
Età: 53
Sesso: Femminile
OFFLINE
21/01/2005 17:29
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

PPPPPPPPPPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

- all songs are living ghosts and long for a living voice - B.K.
21/01/2005 17:35
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

BERLUSCONI FASCISTA
Penso che ci siano altre risorse più sicure e meno inquinanti rispetto alla produzione di energia tramite le centrali nucleari, anche xche poi si verrebbe a creare il problema dello smantellamento delle scorie, che oltre ad essere enormemete costoso, e il nostro paese nn può permetterselo, cosa succederà, si continuerà a tenerle da parte, abbiamo ancora le vecchie scorie, mai smaltite e accumulate, con la produzione di altre scorie inoltre, si verrà a creare la necessita di costruire altre strutture x la loro raccolta e giacenza, questo vuol dire enormi costri x costruire nuove strutture, e dover imporre a vaerie aree geografiche del paese questi magazzini di scorie nucleari.
L'altra possibilità sarebbe vendere le scorie nucleari alla Germania, tra i pochi paesi europei in grado di sostenere i costri x lo smaltimento di scorie nucleari (a cui si rivolge la Francia), ma questo sarebbe un pò improbabile, se l'Austria nn darebbe il proprio assenzo, visto che dovrebbero attraversarla, l'altra opsione sarebbe la Francia, ma i costri oltre ad essere esorbitanti, nn sarebbero ammortizzabili.
Senza contare poi che attualmente le vecchie centrali nucleari sono state convertite, e ne dovrebbero essere costruite di nuove con costi nn materialmente ammortizzabili x l'italia attuale, e bisognerebbe imporre come x i magazzini, a varie aree geografiche dellItalia, centrali nucleari, a pochi Km dalle loro/nostre case.
Altra cosa attualmente nn vi è personale in grado di lavorare in centrali nucleari visto che il programma nucleare italiano è fermo da anni, e nn vi personale preparato.
BERLUSCONI E' UN IN QUANTO IN BASE AD UN REFERENDUM L'ITALIANI HANNO BOICOTTATO IL NUCLEARE, l'economia Italiana nn gira di che ne dica lui, nel giro di qualche anno se le cose nn cambiano saremo al collasso economico..... E con il carovita e l'inflazione in continuo e costante aumento.
Email Scheda Utente
Post: 0
Registrato il: 15/07/2004
Sesso: Maschile
OFFLINE
21/01/2005 20:54
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Per chi fosse interessato:

Alcuni articoli da Le Scienze (ottimo 'magazine' di divulgazione scientifica, di ben altro e + elevato tenore di certe 'novella 2000 della scienza' come Focus) sul nucleare.

Alcuni di questi articoli sono del prof. Tullio Regge (vincitore del premio 'Einstein', il 'quasi' equivalente del premio nobel per la fisica ma con la specificità di occuparsi soltanto di Fisica Relativistica).

Il prof. Regge x quanto sia 'filo-nuclearista' mi sembra comunque che affronti l'argomento in modo equilibrato e solo per questo forse merita di essere preso in considerazione.


Il nucleare fa sicuramente paura e anch'io non sono particolarmente favorevole, poi dopo aver visto le foto nel sito suggerito da Sean, lo sono ancora meno. Spero siano dei tarocchi fotografici, ma purtroppo credo in buoan parte sia tutto vero.

D'accordo con Dubh, si dovrebbe investire per l'impiego di non una ma + fonti energetiche meno inquinanti e + sicure. Come l'eolica, il fotovoltaico, il metano (anche e soprattutto per la locomozione), ecc., e nel contempo ridurre i consumi inutili.

Ma forse tutto questo non avviene solo per mancanza di sensibilità a queste tematiche (le cose non capitano quasi mai per caso).

Mi spiego meglio:
xchè non si attua una politica che preveda l'impiego massiccio di fonti rinnovabili come le bio-masse?

xchè non s'incrementa e non si invoglia (eccetto con qualche contributo statale e in alcuni comuni) all'utilizzo del metano nel trasporto pubblico e privato?

- apro una parentesi : sto per effettuare questa conversione sulla mia auto, con circa 1500 euro ridurrò i costi di carburante di quasi 4 volte.
Quando penso che di benzina brucio oltre 2000 euro all'anno mi prenderi a calci per non averlo fatto prima. Con il metano spenderei la stessa cifra in 4 anni!!!

Il metano a differenza del GPL è un 'carburante' sicuro, molto + sicuro della benzina e praticamente non inquina (le auto a metano, come quelle elettriche non sono soggette a limitazioni della circolazione) . Chiusa parentesi ! -


La risposta a quelle domande potrebbe essere, benchè scontata una in particolare:

INTERESSI, UNA PURA QUESTIONE D'INTERESSI (petrolio x esempio).

Inoltre questi interessi trovano terreno fertile anche grazie alla mancanza di una vera sensibilità pratica a cui ho accenato prima (e non ideologizzata, come quella dei verdi), da parte di qualunque classe dirigente, e in buona parte dei cittadini, ovviamente.


**************************


maggio 2004
L’opinione
Lo scenario energetico in un rapporto del MIT
Tullio Regge



Sul sito del Massachusetts Institute of Technology si trova un interessante rapporto sul futuro dell’energia nucleare, che considera saggiamente anche forme di energia alternativa. Uno dei punti a favore del nucleare è l’assenza di gas serra. Si valuta che nel 2020 le emissioni da parte di combustibili fossili saliranno a circa il 40 per cento del totale. Il 90 per cento di queste emissioni verrà dal carbone, che tuttavia produrrà solo il 52 per cento dell’energia elettrica. La chiusura delle centrali nucleari renderà in pratica impossibile il controllo delle emissioni di CO2 e dell’effetto serra, sulla cui reale portata permangono alcuni dubbi.
Neppure il nucleare è esente da critiche. Il sito del MIT ne elenca quattro: alti costi per gli impianti; possibili rischi connessi alla proliferazione nucleare; timore diffuso per incidenti con effetti avversi su salute e ambiente; e, infine, problemi non risolti nel trattamento delle scorie nucleari. Le ultime due voci sono tuttora di attualità in Italia. Chernobyl è scomparsa dalle cronache, ma nessuno ha dimenticato l’incidente del 26 aprile 1986, e così pure dicasi di Scanzano. Il rapporto del MIT tiene conto in primo luogo della realtà statunitense. Al contrario, per quanto riguarda il nucleare l’Italia è, al momento, inesistente. Nel rapporto non manca lo «scenario», solitaria parola italiana imposta al gergo yankee dall’opera italiana, Caruso in testa. Secondo lo scenario, il nucleare potrebbe salire dagli attuali 360 gigawatt installati in tutto il pianeta a circa 1000 gigawatt fra mezzo secolo, mantenendo costante il rapporto attuale con il fossile e solo se sarà affrontato il problema delle emissioni di CO2. Non è chiara la portata dell’effetto serra, se dovesse rivelarsi temibile come paventano gli ambientalisti dovremo rivolgerci al nucleare.
Gli esperti del MIT offrono raccomandazioni di natura gestionale più che tecnica per la riduzione di rischi e costi del nucleare, di cui consiglio la lettura diretta sul sito. Non manca un invito all’uso saggio delle fonti alternative, di cicli energetici ad alta efficienza e a sistemi per il «sequestro» dell’anidride carbonica. Che fare?
Il futuro energetico di un paese dipende sia dalle risorse locali sia dalla situazione politica. L’Italia è vittima di un terrorismo ambientale che pone il nucleare in cima alla lista nera costi quel che costi. La chiusura delle nostre centrali fu un atto inutile e dispendioso: tanto valeva lasciarle andare a fine corsa, sia pure con le dovute cautele. Dipendiamo pesantemente da importazioni di combustibili fossili che potrebbero inaridirsi senza preavviso in caso di guerra o di terrorismo dilagante.
Occorre diversificare le fonti energetiche in modo da evitare blackout disastrosi sia per l’economia sia per la nostra sicurezza. Non penso sia realistico un ricorso alle sole energie alternative, ma non sono neppure contrario alla loro sperimentazione e al loro impiego laddove si dimostrino vantaggiose. Il dogmatismo, di qualsiasi colore, non paga.



© 1999 - 2004 Le Scienze S.p.A.



********************************************
altri articoli, di cui riporto solo i link.

L’opinione: Analisi logica della legge sulle scorie (Tullio Regge)

L'opinione: Scorie nucleari: la quiete dopo la tempesta (Tullio Regge)



Energia nucleare dal torio


C’è l’idrogeno, nel nostro futuro?


Tempi maturi per un nuovo piano energetico


C’era una volta Caorso

Il rischio di crisi petrolifera e il falso spettro nucleare

Il rischio nucleare e l’Apocalisse quotidiana

L’energia nucleare della prossima generazione

In cerca di un sito per le scorie radioattive

Il problema energetico e il ritorno al nucleare

Le frontiere della tecnologia : Idrogeno: energia per il futuro

Un accordo per l’energia al riparo dai pregiudizi
Email Scheda Utente
Post: 1.557
Registrato il: 26/02/2004
Città: ROMA
Età: 44
Sesso: Femminile
OFFLINE
22/01/2005 00:34
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re: Re: Re: non conviene

Scritto da: Matteo, Berghem 21/01/2005 16.39


Ecco, forse sarebbe il caso di rifarlo.



E certo, perchè quando è stato fatto Cernobyl era troppo vicina e la gente si cacava ancora sotto(scusate l'espressione) perchè non capiva se il latte lo poteva bere tranquillamente oppure no.
Adesso, che un bel po' di tempo è passato e ci siamo scordati per benino, il referendum andrebbe rifatto, perchè ora siamo un popolo più consapevole e meno influenzato.

**************************
"Dio ha creato gli uomini perché ama le storie."
Elie Wiesel
22/01/2005 00:46
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Se verrà rifatto il DVX BERLUSCONI nn mancherà di preparare una bella campagna di propaganda pro-nucleare, che molti italiani si berranno, e allora vincerà ancora, xche gli italiani sono un popolo di coglioni che crede a tutto quello che gli dicono.
Se nn verrà fatto nessun referendum DVX BERLUSCONI avrà dimostrato ancora una volta che questo è un regime.

Sono curioso poi di vedere se ritornerà il nucleare in Italia, chi avrà l'appalti x le costruzioni delle nuove centrali, e chi poi le gestirà..... penso che pochi si siano fatti questa domanda, ma visto ormai che qualcunque riforma fatta da questo governo fascista, ha riscontri personali di Berlusconi, nn mi stupisco che se anche in questo caso, qualche amico di Berlusconi oppure lui stesso ne riceverà benefici.
Email Scheda Utente
Post: 332
Registrato il: 03/08/2004
Città: MOLISE
Sesso: Maschile
OFFLINE
22/01/2005 11:52
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Continua il rullo compressore di questo regime fascista nell'interesse di pochissimi privilegiati .

cronaca di questi ultimissimi giorni :

Il governo si oppone alla legge salvacoste della Regione Sardegna (alla faccia dell'autonomia!!!!!!!) solo per il fatto che lo stesso Berluska possiede dei terreni in loco e poveretto con questa legge non potrebbe cementificare non so quanti metri cubi.

Report (l'unica trasmissione insieme a BLOB oramai una vera oasi rimasta) si "permette" di parlare di mafia in sicilia e alèèèèèèèèèèèèèèèè .......................
per non parlare della censura a Paolo Rossi che con il suo moliere sbertucciava i potenti ........... oddiooooooooooo

Nucleare : con la nuova finanziaria pagheremo con la bolletta Enel un tot per lo smantellamento dei siti nucleari dismessi (sic)
IL POPOLO HA VOTATO UN REFERENDUM CONTRO IL NUCLEARE!!!!!!!!!
(ma si sa il popolo ha ragione solo quando conviene a lor signori)

Mai sognato di contenere questo sviluppo sfrenato, no eh!

Distruggono le montagne, deviano i corsi dei fiumi, costruiscono dove non si potrebbe e poi ................
crollano i palazzi, avvengono alluvioni ...... titoloni sui giornali, tragedie annunciate ............... tanto a morire e sempre la povera gente!


_________________________
achab


http://ilcapitanoachab.blogspot.com  



.........chi rincorre i propri sogni può essere deriso, ma più triste è chi ha rinunciato a sognare ...........

Email Scheda Utente
Post: 515
Registrato il: 14/09/2004
Età: 44
Sesso: Maschile
OFFLINE
22/01/2005 17:10
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Mai stati referenda contro il nucleare.
Sono a favore delle centrali nucleari per ridurre l'inquinamento dalla combustione del petrolio.

Importante precisazione: non è vero che con un referendum gli italiani votarono per chiudere le centrali nucleari.

La cosa non è e non poteva essere possibile: l'articolo 75 della Costituzione, come vieta quelli in materia fiscale, vieta anche i referendum abrogativi di trattati internazionali. E l'Italia, con l'adesione all'Euratom, si era impegnata a sviluppare il nucleare.

Nel 1987 gli italiani votarono su 3 referenda:
- uno per l'abrogazione dei compensi agli enti locali che nel loro territorio accettavano le centrali nucleari e a carbone;
- uno sull'abrogazione della norma che dava potere al Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere dove installare le centrali se gli enti locali non decidevano entro tempi stabiliti;
- uno sull'abrogazione della norma che consentiva all'Enel di partecipare alla gestione di centrali nucleari all'estero.

Non erano quindi referenda per chiudere le centrali nucleari, ed infatti furono seguiti non dalla chiusura delle centrali, ma da una moratoria di 5 anni, con fermo delle centrali attive e sospensione dei lavori di costruzione di nuove centrali.
Email Scheda Utente
Post: 515
Registrato il: 14/09/2004
Età: 44
Sesso: Maschile
OFFLINE
22/01/2005 17:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Le precisazioni si possono trovare sul sito:
www.galileo2001.it
23/01/2005 02:44
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Leggi bene....

L' 8-9 novembre 1987 si votò in Italia per cinque quesiti referendari: due sulla giustizia e tre sul nucleare. Qui si tratteranno solo i tre referendum relativi al nucleare.
Ci sono alcuni motivi da tenere presente nel considerare l' istituto del referendum, che in occasione del cosiddetto "referendum sul nucleare" (o "referendum antinucleare") non è stato e non poteva essere "nucleare si, nucleare no". [1]

Il primo motivo è che le uniche risposte possibili alle domande di un referendum sono “si” e “no”; non è possibile dare alternative, cioè fare una scelta diversa. Per esempio, se il referendum mi chiedesse se sono d’accordo ad eliminare (mettiamo) la camera dei deputati, io non potrei rispondere che non voglio la totale eliminazione, ma, supponiamo, semplicemente la riduzione del numero di deputati da 630 a 600; dovrei giocoforza scegliere tra la conservazione dello situazione attuale o la sua abolizione.
Il secondo motivo è che il referendum è puramente abrogativo (vedi articolo 75 della Costituzione della Repubblica Italiana): cioè, può essere utilizzato soltanto per abolire una legge esistente, e non per proporre una legge nuova. La proposta di una nuova legge di iniziativa popolare può essere presentata se sottoscritta da almeno cinquantamila elettori (art. 71 e 72 della Costituzione), ma dovrà poi comunque seguire l’iter di qualunque altra proposta di legge, cioè essere esaminata da una commissione e poi dalle due camere ed approvata articolo per articolo.
Il terzo motivo è che il referendum permette non solo l’abrogazione totale, ma anche quella parziale di una legge; ciò significa che di una legge composta di cento articoli è possibile abolirne magari uno solo, il che può rendere un’intera legge praticamente inapplicabile a causa di un solo articolo annullato. [2]


Come detto, contemporaneamente si votò per tre referendum relativi al nucleare. Le tre domande che furono rivolte ai cittadini elettori italiani furono le seguenti (se ne riporta il senso, più che il contenuto esatto):

Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)

Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge)

Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
(questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL).
[3]

Dunque, all' atto pratico, con le tre domande si domandava di cancellare alcune disposizioni di legge concepite per rendere più facili e rapidi gli insediamenti energetici: la prima era stata creata per evitare che il sindaco di un piccolo paese di duemila abitanti dove era previsto l’insediamento di una centrale nucleare potesse opporsi ad oltranza, mentre la seconda era la cosiddetta “monetizzazione del rischio” per i comuni che ospitavano impianti di produzione di energia (non necessariamente nucleari, ma anche a carbone). [4]



Qui sotto sono riportati i risultati dei tre "referendum sul nucleare": in tutti e tre i casi vinse il SI all'abrogazione.

1- Referendum per l' abolizione della procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari

Elettori 45.869.897
Votanti 29.862.376
% Votanti 65,1
Astenuti 16.007.521
% sugli Elettori 34,9
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 20.984.110
% 80,6
RISPOSTA NEGATIVA 5.059.819
% 19,4
Totale 26.043.929
Voti non Validi Totale 3.818.447
% sui Votanti 12,8
Schede Bianche 2.536.648
% sui Votanti 8,5



2 - Referendum per l' abolizione dei contributi a regioni e comuni sedi di impianti elettronucleari

Elettori 45.870.230
Votanti 29.871.570
% Votanti 65,1
Astenuti 15.998.660
% sugli Elettori 34,9
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 20.618.624
% 79,7
RISPOSTA NEGATIVA 5.247.887
% 20,3
Totale 25.866.511
Voti non Validi Totale 4.005.059
% sui Votanti 13,4
Schede Bianche 2.654.572
% sui Votanti 8,9



3 - Referendum per l' abolizione della partecipazione dell' Enel alla realizzazione di impianti elettronucleari all'estero

Elettori 45.849.287
Votanti 29.855.604
% Votanti 65,1
Astenuti 15.993.683
% sugli Elettori 34,5
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 18.795.852
% 71,9
RISPOSTA NEGATIVA 7.361.666
% 28,1
Totale 26.157.518
Voti non Validi Totale 3.698.086
% sui Votanti 12,4
Schede Bianche 2.388.117
% sui Votanti 8,0


(fonte: "Ministero dell' Interno" - Dipartimento per gli Affari interni e territoriali - Direzione Centrale dei Servizi Elettorali ) [5]

--

Tuttavia i referendum, così come erano stati formulati, non permisero agli italiani di esprimersi anche su un altro quesito: se permettere di comprare o meno energia elettrica prodotta da centrali nucleari all' estero. Ecco perchè ancora oggi l' Italia può comprare energia nucleare dalla Francia.

Il Governo, considerati i risultati del referendum, procedette alla sospensione dei lavori della centrale di Trino 2 (Vercelli), alla chiusura della centrale di Latina, alla verifica della sicurezza delle centrali di Caorso (Piacenza) e di Trino 1 (Vercelli) e della fattibilità di riconversione della centrale di Montalto di Castro (Viterbo).

--

Dunque con il referendum abrogativo del 1987 è stato "di fatto" sancito l'abbandono, da parte dell'Italia, del ricorso al nucleare come forma di approvvigionamento energetico. In attuazione di detto referendum, infatti, nel 1988 il Governo italiano, in sede di approvazione del nuovo «Piano energetico nazionale», ha deliberato la moratoria nell'utilizzo del nucleare da fissione quale fonte energetica, lanciando nel contempo un programma per l'arresto, a breve, dell'assemblaggio di combustibile nucleare.
Con detta procedura, si è pertanto posto il problema dello smantellamento delle centrali nucleari esistenti e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi derivanti dal funzionamento delle stesse. A questo problema hanno dato concretamente seguito, tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, varie delibere del CIPE, che hanno disposto la chiusura definitiva degli impianti interessati. Tra dette delibere, si segnalano in particolare quelle relative alle centrali di Trino Vercellese e Caorso (luglio 1990), che avevano già provveduto, peraltro, alla preventiva fermata degli impianti nel marzo del 1987.
E in linea generale negli anni subito successivi (tra il 1987 e il 1995), ci si è preoccupati soprattutto di procedere alla definitiva ed effettiva chiusura degli impianti in esercizio. [5]

(http://www.zonanucleare.com/questione_scorie_italia/referendum_nucleare_1987.htm)

In Italia, quando si proprone un referendum, bisogna proporlo in "referendese", ovvero il linguaggio per aggirare leggi assurde, embarghi e veti di ogni tipo (i radicali questo linguaggio lo conoscono bene [SM=g27822] ).
Io c'ero, e avevo fatto anche campagna (indovinate per che voto? [SM=g27828] ).
Come si nota dall'articolo, oltretutto, le uniche tre centrali nucleari in italia, ai tempi del referendum non funzionavano dato che si rompevano sempre. Soprattutto quella di Caorso era una comica, ogni settimana si scassava qualcosa, erano più le spese di manutenzione che il presunto "risparmio" ricavato dalla produzione di energia (che di fatto non avveniva).
Insomma, c'è una letteratura abbondantissima da leggere sull'algomento del nucleare in italia, che andrebbe senz'altro letta prima di sminuire quest'argomento con frasi fatte em ahinoi, gli soliti slogan di partito... [SM=g27825]
Chi era contro il nucleare in Itlaia lo era già da prima di Chernobil, lo era dai tempi di Harrisburg e dei pesci a due teste pescati nei mari del Nord. Poi Chernobil ci ha messo la cilegina, a quasi vent'anni di distanza ancora ne soffre una generazione intera di bambini malaticci e geneticamente sfregiati.
Neanche l'Irlanda ha il nucleare (per legge sancita dal popolo) e non ne sente il bisogno.

No grazie.

[SM=x145459]

[SM=x145465]
23/01/2005 11:28
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Mai stati referenda contro il nucleare.

Scritto da: Tameko 22/01/2005 17.10
Sono a favore delle centrali nucleari per ridurre l'inquinamento dalla combustione del petrolio.


centrali.




Perchè, le scorie nucleari te le bevi a colazione?
Email Scheda Utente
Post: 0
Registrato il: 15/07/2004
Sesso: Maschile
OFFLINE
23/01/2005 12:12
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Corcaigh 23/01/2005 2.44
Leggi bene....

...Neanche l'Irlanda ha il nucleare (per legge sancita dal popolo) e non ne sente il bisogno.

No grazie.

[SM=x145459]

[SM=x145465]




L'irlandesi loro malgrado hanno convissuto per molti anni con la minaccia di contaminazione nucleare dei reattori inglesi. In particolare quello di Sellafields nel Lake District a soli 96 km dalle coste Irlandesi, che ogni giorno riversa circa 9 milioni di litri d'acqua nel mare d'irlanda.

Alcune petizioni irlandesi hanno + volte chiesto la chiusura del reattore.

L'ho visitato 3 anni fa, solo la zona consentita al pubblico ovviamente, ottimo per organizzare gite scolastiche. Il visitor center è ben fatto, un po' museo della scienza, con padiglioni interattivi soprattutto per il pubblico + giovane.
Quasi riescono a convincerti che 'Nucleare è Bello' sempre e comunque.

Oggi, penso sia stato chiuso definitivamente per la produzione di energia elettrica e riconvertito come centro di stoccaggio delle scorie nucleari.

[Modificato da lough 23/01/2005 12.15]

23/01/2005 12:27
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sellafield
La questione Sellafield per l'Irlanda è annosa e meriterebbe un 3d tutto suo (mi pare che se ne sia già parlato sul forum). Pensa che in caso di incidente a Sellafield Dublino sarebbe la prima città ad alta densità di abitanti a venire colpita. Per cui non si tratta solo di petizioni, dato che il governo Irlandese con Bertie (incredibile a dirsi!) in persona è spesso sceso in polemica aperta con il governo inglese per la spinosa questione. Ovviamente se ne è venuto a niente. Peccato per tutti i casi di leucemia a Dublino che nessuno riesce a spiegare ed i pesci a tre code e tre occhi pescati nell'Irish Sea con i pescatori che si grattavano la testa non sapendo ehm, che pesci prendere [SM=g27822]

[SM=g27812]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:21. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com