Precisazione : la rubrica "specchio dei tempi" è quella della posta dei lettori del quotidiano torinese La Stampa.
Quindi presumo si tratti non di un articolo ma dello sfogo di un lettore.
Se ho capito male, jovy correggimi.
Quanto alla situazione "dagli all'italiano", ho pochi elementi per giudicare.
Personalmente la mia esperienza negli anni si limita a qualche piccolo danno alla vettura targata Torino da parte di una banda di ragazzini (l'auto era parcheggiata in periferia), ad un insulto in perfetto e impeccabile italiano da parte di un ubriaco che non avevo intenzione di ascoltare e ad una mezza rissa scoppiata in una festa a causa di un nostro connazionale idiota che avrei volentieri preso io a sberle. Ammetto comunque che un fisico tutt'altro che mingherlino ed un particolare fiuto nell'evitare i casini in tutti i quartieri che non conosco bene mi ha aiutato non poco (questo tanto a dublino, quanto a londra, parigi, mosca, amsterdam, milano, ecc...)
Avete paura? Guardatevi attorno e "statevene accuorti" ma senza andare in paranoia, che non c'è niente di più eccitante per un violento che un paranoico straniero che ha paura pure della sua ombra.
Dublino non è il paradiso dove gli gnomi vi tengono per mano quando attraversate le strade e le fate vi danno i bacini dopo che siete arrivati all'altro lato.
Tra una certa retorica che vuole tutti gli irlandesi buoni e gentili e quella che dipinge la capitale come il Celtic Bronx c'è una giusta via di mezzo : altrimenti Sean non farebbe nascere li' la sua bambina, Annalisa non vorrebbe tornarci ad abitare, Legolasfra, Sara, Chiara & c. sarebbero già scappatate da un pezzo e Contec & Teo non farebbero la vita notturna che conducono ora
Dublino e'semplicemente una capitale europea con più di mezzo milione di abitanti, una piccola parte dei quali sfoga frustrazioni e rabbia per "non avere preso parte al party della Celtic Tiger" in atti di violenza.
Lo so, giudizio sintetico e contestabilissimo. Ma io non sono un sociologo, solo una persona che gira, è curiosa, vive,legge, ascolta e matura un'opinione. Fine del Pistolotto