ti dirò...
Tutto è nato dal fatto che una mia amica è tornata dall'Eire, più precisamente da una esperienza lavorativa vicino a Sligo.
Ovviamente quale migliore occasione per festeggiare a Guinness ( anche se i pretesti non mi mancano
).
Tornata in Italia ha avuto la fortuna di leggere alcuni scritti di Silvia Calamati che le hanno aperto il cuore. Ovviamente, come ben sappiamo, Silvia è una delle più raffinate giornaliste e scrittrici esperte del dramma nord-irlandese. La cosa che ha quasi turbata questa mia amica è la pressochè totale indifferenza che i media riservano alle vicende dell "Irlanda di sopra". Felice di questo suo interesse le ho prestato il dvd del film " Il silenzio dell'allodola " che sicuramente tanti di noi avranno visto e che contiene all'inizio una breve ma intensa testimonianza della Calamati.
La prima domanda che la mia amica mi ha fatto è stata:" ma io al cinema non l'ho visto. Quando è uscito? ". La mia risposta è stata : " I film scomodi e che fanno pensare non fanno casseta quindi...".
E' emersa una cosa tanto scontata quanto vera...per capire bisogna conoscere e per conoscere occorre essere messi nelle condizioni di farlo ma si sa...Nelle scuole italiane si studia alla noia la rivoluzione francese ma non si parla della guerra del Vietnam, della guerra fredda, delle brigate rosse, dei movimenti indipendentisti europei ( baschi, catalani, corsi... )e, a quanto mi ricordo, la mia prof. di storia credeva che la capitale dell'Eire fosse Belfast
Quanto a Bobby Sands e agli "hunger strikers" forse ha capito che meriterebbero qualche parola in più rispetto agli scioperi della fame di Pannella...