ciao ragazzi...
Non ho mai nascosta la mia ammirazione per Bobby Sands. Lo considero un martire se martire è una persona capace di morire per le cose in cui crede. Ovviamente in Italia la sua storia non evoca nulla...credo poco anche il suo nome.
Sappiamo tutto dei reality, del grande fratello, dei culi e delle tette di questa o di quella velina ma ignoriamo la vita, il pensiero e il sacrificio estremo degli uomini che dovremmo ricordare. Non per puro interesse storico ma per comprendere meglio noi stessi, le nostre vite, le nostre scelte nel bene e nel male. Loro, i martiri, ci indicano la via fatta di sacrificio e di dignità. Cosa insegnamo ai nostri bambini?
Mi guardo intorno e vedo solo persone preoccupate di non soffrire perchè soffrire e fare sacrifici è tabù, out, faticoso.
Paradossalmente invidiamo quelli che non sanno piangere.
Questa sera in un pub della mia città ho rivvissuto con due amici le tragiche ma esemplari vicende di Bobby. Sarà stata la pioggia, la Guinness o anche solo la passione ma sono felice.
Parlare di un Esempio di libertà, dignità, fede negli ideali, amore e passione, fa bene al cuore e all'anima ma soprattutto, io e i miei amici, ci siamo sentiti umili...umili come nani dinnanzi a un gigante.
Siamo cosi abituati a sentirci, vedere, giustificare, esaltare, valorizzare i nani che, miopi, perdiamo di vista i giganti veri.
Non diamo mai per scontate le cose importanti.
E termino scusandomi di uno sfogo che sarà anche banale ma cazzo, avevo voglia di dirvi---ciao