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07/10/2006 18:55 | |
che poi era quello che dicevo io, quando sono stato sintetizzato da gior nel suo intervento. Secondo me i soldi per la ricerca ci sono e sono mal distribuiti. Nel contempo esistono dei centri di eccellenza e dei ricercatori particolarmente noti in Italia e all'estero che continuano a fare il loro lavoro e producono cose apprezzate altrove (nel mio primo intervento non ho citato, sbagliando, i posti dove la ricerca si fa veramente).
Il problema e' che questi posti sono pochi e che, ok, l'Italia investe meno di tutti gli stati europei nella ricerca (adesso non ricordo la percentuale del PIL), ma, alla fine, la ricerca viene condotta in gran parte dalle universita' e il sistema universitario e' bacato fin dalla base. Vi assicuro di aver assistito con i miei occhi a vedere dei progetti di ateneo compilati da professori ordinari in cui i fondi arrivavano e venivano spesi in cose inutili.
Il problema e' che i professori ordinari sono vecchi e la maggior parte degli anziani dell'universita' italiana sono improduttivi.
I riceratori sono pagati pochissimo, se vogliono insegnare devono avere due calci in culo e avere la raccomandazione del professore ordinario che, quando fa partire i SUOI progetti di ricerca, si vede dispensati i fondi dal cielo.
Questo e' quanto.
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