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29/09/2005 13:05 | |
La coerenza è una dote che non risiede in nessun politico ... è praticamente impossibili essere coerenti in questo mestiere.
E non è una giustificazione, ma purtroppo ha ragione Moris: non può essere un metro di giudizio di un candidato.
Rientra nel suo lavoro stringere alleanze per arrivare a governare. E spesso si rinnega quello che si dava per certo anche solo qualche ora prima. E' anche una questione di opportunità, per ottenere maggiori benefici da un'alleanza, ad esempio.
Comunque, tornando a quello che hai scritto ieri, Lorenzinos, non è vero che Prodi non ha mai varato una riduzione delle tasse. L'aveva varata ed era anche entrata in vigore. Non molto, ma prevedeva in 4 anni una riduzione di 3 punti percentuale sulle aliquote irpef.
Dopo un anno però il governo Prodi si dimise, gli subentrò D'Alema e non molto tempo dopo, come sappiamo, arrivarano le elezioni dove vinse il nano malefico.
Questi ovviamente bloccò la riforma di Prodi, dopo due anni che era entrata in vigore, e la sostituì con la sua sbandierando da tutte le parti che il merito della riduzione delle tasse era tutto suo. In realtà la riforma del berlusca è stata favorita proprio da quella di Prodi, perchè il documento programmatico, che prende in considerazione i 5 anni successivi, aveva già all'interno la previsione di minori introiti dovuti alla riduzione delle tasse.
Silvio non ha fatto altro che sfruttare quella riduzione di entrate che era già prevista per fare la sua manovra.
Solo che la gente ha la memoria corta, e se l'è già dimenticata.
Ovviamente, essendo questo il mio lavoro avendo a che fare con paghe, tasse e quant'altro, per dirti questo mi ero adeguatamente documentato, e mi ero pure fatto tutti i calcoli per vedere quanto avrei pagato con la riforma di Prodi e quanto ho pagato con la riforma di Silvio.
Questo per quanto riguarda l'Irpef. |