Ed eccoci al giorno delle primarie
Quando questa mattina, o meglio verso l'ora di pranzo, sono andato al seggio a votare, sono rimasto stupito quando ho saputo che nel mio quartiere avevano già votato più di 500 persone.
Alla fine di questa giornata oltre 3 milioni di persone hanno spontaneamente votato in questo esperimento politico unico in Europa, un risultato al di la di ogni più rosea aspettativa.
Il doppio dei votanti delle primarie USA, un paese che conta 4 volte gli abitanti dell'Italia e una tradizione consolidata in materia.
Questi 3 milioni hanno mandato un segnale forte e preciso a chi gioca con la legge elettorale invece di affrontare i problemi reali del paese che dovrebbe far riflettere.
Ora il piccolo uomo di Arcore e il suo codazzo di clown possono dire quello che meglio credono, ma i numeri, quelli reali, parlano chiaro.
Conoscono il significato di questi numeri, e sanno bene che in queste primarie, a differenza di quanto accaduto nelle votazioni per la vergognosa legge elettorale, non c'erano deputati vigilantes a controllare quale pulsante si premeva.
Un messaggio preciso al tempo stesso arriva anche alla classe dirigente dell'Unione: gli italiani, come hanno fatto votando massicciamente la lista unica alle scorse regionali, vi chiedono un impegno preciso: unità. Basta con i litigi.
Grazie a tutti coloro che oggi hanno dedicato il loro tempo a tutto questo, le decine di migliaia di volontari che hanno passato una giornata di sole nei gazebo e i milioni di elettori.
Ma grazie anche a chi ha fortemente voluto queste primarie, nonostante le resistenze all'interno dei partiti. Grazie Professore.
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Good evening, there was already an injury, huh?
Giovanni Trapattoni, falling off his chair