Il forum di Altra Irlanda
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Lavori atipici e precari

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2005 12:14
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Scritto da: gior77 09/08/2005 15.37
se posso ... obietto ... l'abisso non è tra italia e l'irlanda e tantomeno tra l'iralia e il resto del mondo ... è una problema dell'Italia ... il lavoro ristagna, mancano posti.
mi spiego: la situazione attuale in italia è questa, contratti a progetto o no, il lavoro scarseggia e allora le aziende si "permettono" di offrire questi contratti assolutamente vantaggiosi per loro (nel medio/breve, come ha fatto notare donegal) e svantaggiosi per l'assunto. tanto se una persona rifiuta (metti caso Roberta rifiuta il contratto) ne troveranno sicuramente almeno un'altra disposta a firmare quel contratto pur di lavorare.
in Irlanda la situazione è ben diversa, certo non siamo nel boom degli anni 90, ma la richiesta di persone con una certa professionalità è ancora alta, mentre da noi la professionalità non manca ... son tutti laureati!!!!
ovviamente la mia è una battuta, ma per farvi solo il nostro (inteso dell'azienda dove lavoro) non avete idea di quanti curricula di laureati ci arrivano. e non possiamo mica assumerli tutti. e soprattutto, non possiamo mica assumerli tutti dirigenti, la gavetta la vogliamo fare? di responsabile di ufficio ce n'è uno, tutti gli altri sono impiegati che devono anche fare le fotocopie, perchè servono anche quelle sul posto di lavoro.
e la contrattualistica italiana non ha fatto altro che consentire alle aziende di sfruttare questa situazione stagnante del mercato del lavoro, e acuire ancora di più il disagio dei lavoratori precari.
in una condizione di mercato migliore, la situazione sarebbe sicuramente diversa.

scusate, ma io sinceramente tutto questo vittimismo dei laureati non lo capisco. cosa vuol dire un lavoro all'altezza?
la situazione è questa, il lavoro manca, manca per i laureati, manca per i diplomati, e manca pure per quegli asini che hanno la terza media.


Io sono d'accordo con te Giorgio, ma noi staimo semplicemente dicendo che.............. non dovrebbe essere così! allora uno che studia a fare? allora cosa si spendono a fare milioni e milioni x master, specializzazioni ecc x avere una preparazione superiore quando poi ti ritrovi a fare le fotocopie in un ufficio? E A VITA! Va bene la gavetta, ma questo paese ormai non dà + garanzie a nessuno! Hai ragione, ma è il sistema che deve cambiare, altrimenti andrà sempre peggio!
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Scritto da: gior77 09/08/2005 15.37
se posso ... obietto ... l'abisso non è tra italia e l'irlanda e tantomeno tra l'iralia e il resto del mondo ... è una problema dell'Italia ... il lavoro ristagna, mancano posti.
mi spiego: la situazione attuale in italia è questa, contratti a progetto o no, il lavoro scarseggia e allora le aziende si "permettono" di offrire questi contratti assolutamente vantaggiosi per loro (nel medio/breve, come ha fatto notare donegal) e svantaggiosi per l'assunto. tanto se una persona rifiuta (metti caso Roberta rifiuta il contratto) ne troveranno sicuramente almeno un'altra disposta a firmare quel contratto pur di lavorare.
in Irlanda la situazione è ben diversa, certo non siamo nel boom degli anni 90, ma la richiesta di persone con una certa professionalità è ancora alta, mentre da noi la professionalità non manca ... son tutti laureati!!!!
ovviamente la mia è una battuta, ma per farvi solo il nostro (inteso dell'azienda dove lavoro) non avete idea di quanti curricula di laureati ci arrivano. e non possiamo mica assumerli tutti. e soprattutto, non possiamo mica assumerli tutti dirigenti, la gavetta la vogliamo fare? di responsabile di ufficio ce n'è uno, tutti gli altri sono impiegati che devono anche fare le fotocopie, perchè servono anche quelle sul posto di lavoro.
e la contrattualistica italiana non ha fatto altro che consentire alle aziende di sfruttare questa situazione stagnante del mercato del lavoro, e acuire ancora di più il disagio dei lavoratori precari.
in una condizione di mercato migliore, la situazione sarebbe sicuramente diversa.

scusate, ma io sinceramente tutto questo vittimismo dei laureati non lo capisco. cosa vuol dire un lavoro all'altezza?
la situazione è questa, il lavoro manca, manca per i laureati, manca per i diplomati, e manca pure per quegli asini che hanno la terza media.



Guarda che non è che io pretenda 3.000 euro al mese (come del resto prendeva la persona che ho sostituito) mi basterebbe avere uno stipendio che non copra solo l'affitto e potermi prendere l'influenza senza dover lavorare comunque con 38 di febbre (come mi è capitato quest'inverno). Se poi sono pretese eccessive... va be'! Non è un problema di mansioni, ma di inquadramento: conosco moltissime persone che hanno le mansioni da dirigente, ma non la retribuzione corrispettiva, e accettano questo per fare esperienza. Per cui non mi sembra che manchi la voglia di "fare gavetta" come dici tu. Io ad esempio faccio lo stesso identico lavoro che faceva prima la direttrice della colanna narrativa, ma non ho il suo inquadramento professionale. Una mia compagna di università sostituisce la direttrice della biblioteca in cui lavora (in aspettativa per maternità da un anno, e per altri due ancora) ma il suo contratto è sempre quello di "collaboratore e aiuto bibliotecaria". Un'altra compagna di università lavora ai musei civici di Milano, e organizza gli allestimenti delle mostre, ma il suo inquadramento è lo stesso di quelli che accompagnano le comitive nei musei. Una mia cara amica lavora nell'ufficio personale di una multinazionale farmaceutica e organizza i corsi di aggiornamento per tutta l'azienda, ma prende una "borsa di studio" da staggista. Il problema non mi sembra il "vittimismo dei laureati" [SM=g27833] quanto piuttosto il fatto che in Italia, come sempre, si è passati da un estemo all'altro: da il posto fisso inamovibile di 15 anni fa ad un'assoluta anarchia. Non mi sembra che manchi a nessuno la voglia di lavorare, anche sottopagati, per fare esperienza. Se poi si pretende, dopo cinque o sei anni di lavoro e sacrifici, un riconoscimento, scusami se chiediamo troppo. Probabilmente dovremmo portarci anche la frusta da casa, per non far sprecare al datore di lavoro lo scudiscio. E non sono poi così convinta che il lavoro manchi in assoluto... mio marito (che lavora per una ditta di supermercati) sta cercando disperatamente tre commessi tra sei mesi, e non riesce a trovarli. Il problema è che in alcuni settori le aziende hanno "fatto cartello". Possibile, ad esempio, che in alcuni settori NESSUNA azienda faccia contratti regolari, mentre in altri settori sì?

[Modificato da Roberta g.i. 09/08/2005 16.11]

09/08/2005 16:13
 
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Roberta!!! Te lo convinco io il marito ad imparare l'inglese e trasferirsi qui! Poi io e te ci mettiamo in società e fondiamo una casa editrice per testi di letteratura per bambini/adolescenti e libri di psicologia dell'età evolutiva [SM=g27828] Pensi che scherzo? .... [SM=g27832] [SM=x145471] [SM=g27822]
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Re:

Scritto da: Corcaigh 09/08/2005 16.13
Roberta!!! Te lo convinco io il marito ad imparare l'inglese e trasferirsi qui! Poi io e te ci mettiamo in società e fondiamo una casa editrice per testi di letteratura per bambini/adolescenti e libri di psicologia dell'età evolutiva [SM=g27828] Pensi che scherzo? .... [SM=g27832] [SM=x145471] [SM=g27822]


Posso venire a spolverarvi i libri?? [SM=g27828]
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09/08/2005 16:18
 
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Più che spolverare, cara Claudia... ogni cervello carico di idee ed iniziativa è più che accetto...
Guardate che io ho questo sogno da dieci anni... era partito con una libreria/circolo culturale/ caffetteria che ero pronta ad aprire prima di avere i bambini... l'avrei chiamata "Food for thought". Poi non se ne è fatto niente... ma il chiodo fisso rimane...
[SM=x145452]
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Scritto da: Corcaigh 09/08/2005 16.13
Roberta!!! Te lo convinco io il marito ad imparare l'inglese e trasferirsi qui! Poi io e te ci mettiamo in società e fondiamo una casa editrice per testi di letteratura per bambini/adolescenti e libri di psicologia dell'età evolutiva [SM=g27828] Pensi che scherzo? .... [SM=g27832] [SM=x145471] [SM=g27822]



Non dirlo troppo forte perché domani mattina potresti sentire... DLIN DLON! Ed eccomi lì, computer sotto il braccio [SM=x145471] e marito al sequito! (nonché i due gatti!) [SM=x145504]


Roberta
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Re:

Scritto da: Corcaigh 09/08/2005 16.18
Più che spolverare, cara Claudia... ogni cervello carico di idee ed iniziativa è più che accetto...
Guardate che io ho questo sogno da dieci anni... era partito con una libreria/circolo culturale/ caffetteria che ero pronta ad aprire prima di avere i bambini... l'avrei chiamata "Food for thought". Poi non se ne è fatto niente... ma il chiodo fisso rimane...
[SM=x145452]



Anche a me sarebbe piaciuto! Un incrocio tra una ludoteca e una libreria, con tanto di angolo morbido per la nanna e caffetteria per i genitori... [SM=x145442] Un posto bello dove poter dimenticare i problemi fuori dalla porta e immergersi nei mondi racchiusi tra copertine di cartone... Humm, che voglia di mollare tutto mi state facendo venire! [SM=x145440]
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Re: Re:

Scritto da: cloedy 09/08/2005 16.15

Posso venire a spolverarvi i libri?? [SM=g27828]



E io posso venire a spillare le birre per i dipendenti della vostra casa editrice? [SM=g27828]
_____________________________________

Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
09/08/2005 16:22
 
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Guarda, Roberta, se mi conoscessi un po' meglio sapresti già che una cosa del genere non mi sorprenderebbe ne' mi darebbe per nulla fastidio, anzi.... the more the merrier come dicono qui... e per quanto riguarda i gatti.... sono sicura che andrebbero d'accordissimo con i miei due pigri micioni [SM=x145451]
Il succo è: vabbé privarsi di tutto ma almeno i sogni... e poi non è detto... i progetti migliori nascono sempre da sogni lasciati nel cassetto e poi finalmente realizzati [SM=g27811]

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09/08/2005 16:23
 
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Re:

Scritto da: Corcaigh 09/08/2005 16.18
Più che spolverare, cara Claudia... ogni cervello carico di idee ed iniziativa è più che accetto...
Guardate che io ho questo sogno da dieci anni... era partito con una libreria/circolo culturale/ caffetteria che ero pronta ad aprire prima di avere i bambini... l'avrei chiamata "Food for thought". Poi non se ne è fatto niente... ma il chiodo fisso rimane...
[SM=x145452]


Bè, non so se hai letto quello che ho scritto all'inizio del 3d, comunque dato che i nostri desideri + o - coincidono, se diventerà una cosa un pochino + reale fatemi un fischio èh!! Il mio cervello vorrebbe essere messo alla prova!!! [SM=x145468]
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Ci sono solo due giorni a cui non penso mai: ieri.... e domani!!!
09/08/2005 16:27
 
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Il succo di tutto ciò è uno solo e lo ribadisco: in Italia un sogno del genere mi sarebbe sempre risultato irrealizzabile a meno che uno non vinca la lotteria o erediti dallo zio buonanima... qui invece, se uno ce la mettesse di buzzo buono, con i vari finanziamenti locali (basta fondare una cooperativa che i finanziamenti te li tirano letteralmente in faccia) e bancari, non è poi mica così impossibile... vi assicuro, conosco personalmente gente che ce l'ha fatta, e ce l'ha fatta bene!

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09/08/2005 16:30
 
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Re:

Scritto da: Corcaigh 09/08/2005 16.22
Guarda, Roberta, se mi conoscessi un po' meglio sapresti già che una cosa del genere non mi sorprenderebbe ne' mi darebbe per nulla fastidio, anzi.... the more the merrier come dicono qui... e per quanto riguarda i gatti.... sono sicura che andrebbero d'accordissimo con i miei due pigri micioni [SM=x145451]
Il succo è: vabbé privarsi di tutto ma almeno i sogni... e poi non è detto... i progetti migliori nascono sempre da sogni lasciati nel cassetto e poi finalmente realizzati [SM=g27811]




Hai ragione... senza i sogni che fanno sentire quel qualcosa a metà tra la gioia e il desiderio proprio in fondo allo stomaco non sarebbe possibile vivere! E io al sogno di riuscire a trovare un posto che mi sia un po' più cogeniale non posso rinunciare! Per cui... voglio pensare che un giorno sarà possibile davvero riuscire a lasciare quest'Italia che mi stà ogni giorno più stretta, e riuscire a vivere in un posto diverso, più vero e meno affollato, in tutti i sensi... Magari tra qualche hanno passeggerò sulla costa irlandese e ripenserò a questo momento dicendo... "sembrava solo un sogno, e invece...". Ad esempio ho sentito che all'Università di Galway c'è un docente che si occupa della letteratura italiana per l'infanzia... magari ha bisogno di un'assistente...

09/08/2005 16:31
 
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Manda un curriculum, Roberta... non lasciartelo sfuggire... non ti perdoneresti mai [SM=g27811]
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09/08/2005 16:39
 
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Re:

Scritto da: Corcaigh 09/08/2005 16.31
Manda un curriculum, Roberta... non lasciartelo sfuggire... non ti perdoneresti mai [SM=g27811]



L'ho scritto infinite volte il curriculum... quello che mi frena sempre è il fatto che il mio inglese è più che altro letto... insomma, leggo quotidianamente in inglese (per lavoro) ma non ho una buona pronuncia e ho paura di giocarmi così delle possibilità, possibilità che magari potrei sfruttare meglio dopo un buon corso di perfezionamento. Del resto mi dico anche che quello è il dipartimento di Italiano, per cui magari, iniziando come lettore o con una carica MOLTO modesta potrei avere il tempo di fare esperienza e perfezionare il mio inglese... Sono molto combattuta su questa cosa. Avevo anche pensato a settembre di parlarne con la docente a cui ho chiesto la tesi (una persona molto gentile e disponibile) per vedere cosa mi consigliava, e se magari lei poteva darmi delle indicazioni... se era possibile fare uno scambio attraverso l'università, visto che tra Verona e Galway sono attivi degli erasmus... insomma, sono davvero in un momento un po' incerto.

09/08/2005 16:51
 
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Re: Re:

Scritto da: Roberta g.i. 09/08/2005 16.08


Guarda che non è che io pretenda 3.000 euro al mese (come del resto prendeva la persona che ho sostituito) mi basterebbe avere uno stipendio che non copra solo l'affitto e potermi prendere l'influenza senza dover lavorare comunque con 38 di febbre (come mi è capitato quest'inverno). Se poi sono pretese eccessive... va be'! Non è un problema di mansioni, ma di inquadramento: conosco moltissime persone che hanno le mansioni da dirigente, ma non la retribuzione corrispettiva, e accettano questo per fare esperienza. Per cui non mi sembra che manchi la voglia di "fare gavetta" come dici tu. Io ad esempio faccio lo stesso identico lavoro che faceva prima la direttrice della colanna narrativa, ma non ho il suo inquadramento professionale. Una mia compagna di università sostituisce la direttrice della biblioteca in cui lavora (in aspettativa per maternità da un anno, e per altri due ancora) ma il suo contratto è sempre quello di "collaboratore e aiuto bibliotecaria". Un'altra compagna di università lavora ai musei civici di Milano, e organizza gli allestimenti delle mostre, ma il suo inquadramento è lo stesso di quelli che accompagnano le comitive nei musei. Una mia cara amica lavora nell'ufficio personale di una multinazionale farmaceutica e organizza i corsi di aggiornamento per tutta l'azienda, ma prende una "borsa di studio" da staggista. Il problema non mi sembra il "vittimismo dei laureati" [SM=g27833] quanto piuttosto il fatto che in Italia, come sempre, si è passati da un estemo all'altro: da il posto fisso inamovibile di 15 anni fa ad un'assoluta anarchia. Non mi sembra che manchi a nessuno la voglia di lavorare, anche sottopagati, per fare esperienza. Se poi si pretende, dopo cinque o sei anni di lavoro e sacrifici, un riconoscimento, scusami se chiediamo troppo. Probabilmente dovremmo portarci anche la frusta da casa, per non far sprecare al datore di lavoro lo scudiscio. E non sono poi così convinta che il lavoro manchi in assoluto... mio marito (che lavora per una ditta di supermercati) sta cercando disperatamente tre commessi tra sei mesi, e non riesce a trovarli. Il problema è che in alcuni settori le aziende hanno "fatto cartello". Possibile, ad esempio, che in alcuni settori NESSUNA azienda faccia contratti regolari, mentre in altri settori sì?

[Modificato da Roberta g.i. 09/08/2005 16.11]




Roberta, non ti offendere ... forse mi sono espresso male: la situazione è così, difficile per tutti, laureati e non. La situazione lavorativa attuale in Italia consente alle aziende di fare questo, e questo fanno.
sto dicendo che avere una laurea, o non averla, in questo momento poco cambia.
anzi, forse è più facile trovare lavoro come non laureato, per lavori in cui viene richiesta una bassa professionalità, come può essere il commesso di un supermercato, proprio perchè un laureato, con tanto di master e anni di studi, un lavoro così non lo accetta.
l'anomalia italiana è questa: troppe professionalità in rapporto ai posti di lavoro disponibili.
siamo una nazione, ad esempio, che non investe nella tecnologia. le aziende sono vecchie, i macchinari sono vecchi, e non si investe, quindi la qualità non migliora e la concorrenza di paesi come Cina e India si fa sentire ancora di più.
allora io dico: ma tutti i nostri bei laureati, tecnici, ingegneri, scienziati, ecc. ecc. anzichè lasciarli scappare all'estero (in USA vanno a prenderli all'aeroporto, tanto sono ricercati) perchè non li sfruttiamo noi qua?

ad esempio, tu non hai neanche idea di quanto paghiamo un verniciatore con esperienza che sappia gestire una catena di verniciatura. un pacco di soldi, credimi. eppure, non si trovano giovani disposti ad intraprendere la carriera. ad imparare. a crescere, per poi un giorno arrivare a guadagnare quei soldi.
09/08/2005 16:52
 
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Per Roberta:
Se tu avessi una decina di anni in più questa la definirei senza dubbio una mid-life crisis... ma non è detto che qualcuno le attraversi più precocemente di altri [SM=g27822]
Ti auguro che la vita migliori, di tutto cuore. Nel frattempo, un bug hug virtuale (sperando un giorno di poter aiutare di più...)

[Modificato da Corcaigh 09/08/2005 16.52]

09/08/2005 16:54
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 09/08/2005 16.51


Roberta, non ti offendere ... forse mi sono espresso male: la situazione è così, difficile per tutti, laureati e non. La situazione lavorativa attuale in Italia consente alle aziende di fare questo, e questo fanno.
sto dicendo che avere una laurea, o non averla, in questo momento poco cambia.
anzi, forse è più facile trovare lavoro come non laureato, per lavori in cui viene richiesta una bassa professionalità, come può essere il commesso di un supermercato, proprio perchè un laureato, con tanto di master e anni di studi, un lavoro così non lo accetta.
l'anomalia italiana è questa: troppe professionalità in rapporto ai posti di lavoro disponibili.
siamo una nazione, ad esempio, che non investe nella tecnologia. le aziende sono vecchie, i macchinari sono vecchi, e non si investe, quindi la qualità non migliora e la concorrenza di paesi come Cina e India si fa sentire ancora di più.
allora io dico: ma tutti i nostri bei laureati, tecnici, ingegneri, scienziati, ecc. ecc. anzichè lasciarli scappare all'estero (in USA vanno a prenderli all'aeroporto, tanto sono ricercati) perchè non li sfruttiamo noi qua?




Discorso che non fa una grinza. Non potrei essere più d'accordo [SM=g27811] [SM=g27813]
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09/08/2005 17:04
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 09/08/2005 16.51
l'anomalia italiana è questa: troppe professionalità in rapporto ai posti di lavoro disponibili.
siamo una nazione, ad esempio, che non investe nella tecnologia. le aziende sono vecchie, i macchinari sono vecchi, e non si investe, quindi la qualità non migliora e la concorrenza di paesi come Cina e India si fa sentire ancora di più.
allora io dico: ma tutti i nostri bei laureati, tecnici, ingegneri, scienziati, ecc. ecc. anzichè lasciarli scappare all'estero (in USA vanno a prenderli all'aeroporto, tanto sono ricercati) perchè non li sfruttiamo noi qua?

ad esempio, tu non hai neanche idea di quanto paghiamo un verniciatore con esperienza che sappia gestire una catena di verniciatura. un pacco di soldi, credimi. eppure, non si trovano giovani disposti ad intraprendere la carriera. ad imparare. a crescere, per poi un giorno arrivare a guadagnare quei soldi.



Più che troppe professionalità direi che è troppo bassa la richiesta perchè nessuno vuole investire...
E perchè nessuno investe? Perchè serve una mentalità che va al di la della cultura dell'orticello tanto diffusa in questo paese...
E cosa fa la gente che potrebbe cambiare questa mentalità? Se ne va (giustamente) altrove...
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x Martina: grazie mille! In effetti mi sento un po' in crisi di mezza erà (mio dio, ricordando i casini che mio padre ha fatto quando ci è passato lui, spero di non seguire le sue orme!). Forse è il fatto che ho ancora un anno di corso per finire la seconda laurea e mi rendo conto che a quel punto dovrò prendere delle decisioni definitive. In ogni caso penso che un po' sia anche stress accumulato e spero di "ripigliarmi" un po' dopo le ferie, se no... integratori a go-go!!! [SM=g27828]

x Giorgio: scusa se sono stata aggressiva, come dicevo... humm... non sono in uno dei miei periodi migliori, come umore! [SM=x145492] Anche se non è giusto che ne facciano altri le spese. Sono d'accordissimo sul fatto che bisognerebbe sfruttare meglio le potenzialità che abbiamo... è triste per me vedere che metà dei miei compagni di università è all'estero e l'altra metà è in precariato. E questo probabilmente tende a farmi vedere le cose del tutto nere. Spero solo che sia un momento passeggero e che tra qualche tempo il mercato del lavoro possa "svegliarsi", altrimenti... lo sveglieremo noi! [SM=x145461]

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Amici finalmente un santo a cui votarsi:



Un iniziativa seria dei CSA di tutta italia.
www.sanprecario.info/
30/08/2005 13:28
 
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Re:

Scritto da: Corcaigh 09/08/2005 16.18
Più che spolverare, cara Claudia... ogni cervello carico di idee ed iniziativa è più che accetto...
Guardate che io ho questo sogno da dieci anni... era partito con una libreria/circolo culturale/ caffetteria che ero pronta ad aprire prima di avere i bambini... l'avrei chiamata "Food for thought". Poi non se ne è fatto niente... ma il chiodo fisso rimane...
[SM=x145452]



eh eh eh... proporre queste cose è pericoloso assaie!
Maritè vorrebbe un bar, io mi occupo di grafica anche editoriale...

Ma perchè non siamo a Cork! PERCHEEEEEEEEEEEE!

[SM=x145509] [SM=x145509] [SM=x145509] [SM=x145509]
30/08/2005 14:34
 
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Vi aspetto all'aeroporto [SM=g27822]
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16/09/2005 12:01
 
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Re:

Scritto da: gior77 09/08/2005 15.37
ovviamente la mia è una battuta, ma per farvi solo il nostro (inteso dell'azienda dove lavoro) non avete idea di quanti curricula di laureati ci arrivano. e non possiamo mica assumerli tutti. e soprattutto, non possiamo mica assumerli tutti dirigenti, la gavetta la vogliamo fare? di responsabile di ufficio ce n'è uno, tutti gli altri sono impiegati che devono anche fare le fotocopie, perchè servono anche quelle sul posto di lavoro.

scusate, ma io sinceramente tutto questo vittimismo dei laureati non lo capisco. cosa vuol dire un lavoro all'altezza?
la situazione è questa, il lavoro manca, manca per i laureati, manca per i diplomati, e manca pure per quegli asini che hanno la terza media.



concordo in parte con il tuo discorso, ma dissento sulla tua visuale del vittimismo dei laureati. io sono una laureata, ke a distanza di due anni nn è ancora riuscita a trovare uno straccio di lavoro nel senso nobile del termine, bada bene ke le ho fatte tutte in questi due anni, fare la bella statuina in qualke fiera, rappresentante, segretaria, impiegata con tante di quelle fotocopie alle spalle ke nemmeno una fotocopisteria doc ne ha fatte tante...gavetta a nn finire... il punto è ke il laureato sa perfettamente ke deve fare gavetta ed è ben contento di farla ... nn è la questione di trovare un lavoro all'altezza, basta e avanza solo un "lavoro". tutto quello ke ho fatto in questi 2 anni è stato fatto con i soliti contratti a progetto e i famosi stage, e ti ritrovi in uffici dove c'è gente ke lavora da 30 anni e se la tira come poki e al lato pratico nn sa nemmeno ke cos'è una lista di distribuzione da usare con outlook, si copia a mano gli indirizzi e-mail e ne fa delle fotocopie x poi distribuire quella ke a suo dire è la vera lista di distribuzione!!! o ke al momento di scrivere lettere ke gli vengono impartite dal direttore, arriva da te e ti dice di farle al posto suo, x' nn ne ha voglia e x' nn sà usare il pc visto ke a suo tempo bastava la macchina da scrivere e mentalmente è rimasto a quell'epoca e x' tanto tu "laureato" sei solo uno stagista e cosa vuoi pretendere...così ti ritrovi oltre a fare le cose ke devi seguire te anke quelle degli altri, x' in caso contrario i fetenti vanno dal tuo tutor a dire ke nn hai voglia di fare un tubo e ke sei poco disponibile! capito qual' è la situazione???
altro ke lavoro all'altezza, si tratta di competenza e negli uffici sia pubblici ke statali gli incompetenti abbondano come le raccomandazioni ke li hanno fatti arrivare lì!
la frustrazione del laureato è vedere ke il cv si riempie di esperienza, ma poi quando rispondi agli annunci di lavoro quello ke trovi sono sempre e solo contratti a progetto, stage, o se sei fortunato sostituzioni di maternità, e nota bene ke vivo in quello ke tutti si ostinano a kiamare il ricco nord-est.
questo è il vittimismo dei laureati come di tutti gli altri ke hanno a ke fare con le proposte dell'attuale mondo del lavoro: lavorare e nn arrivare a niente, con paghe ke a mala pena arrivano a 600 euro al mese, ke se nn ci fossero mamma e papà, purtroppo, a darti una mano vai fare la fila alla caritas.
nessuno pretende di essere assunto dirigente solo x' ha la laurea, dico solo ke sarebbe auspicabile x kiunque ke venisse veramente data la possibilità di trovare un lavoro ke ti permetta di vivere e nn di sopravvivere.

scusate lo sfogo, sono solo considerazioni personali dettate da esperienze personali, spero di nn offerdere nessuno con il mio mess, nel caso io lo faccia involontariamente, kiedo scusa in aticipo.
16/09/2005 15:11
 
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nord-est? di donde? che più profondo di Udine c'è ben poco?

qui non si parli di casi particolari, ma di situazione generale del mondo del lavoro.
ripeto quello che ho detto: non è solo per i laureati questa difficoltà. attualmente di lavoro ce ne sta molto poco, e così come i laureati, anche i non laureati hanno grosse difficoltà di trovare.
forse, è vero, loro di meno, perchè un verniciatore è più facile che sia un ignorantone diplomato o peggio ancora con licenza media, piuttosto che un laureato.

ma tieni conto di una cosa: se tu, giovane laureato, una schifezza di contratto a progetto da 600 euro al mese lo trovi, faticando e faticando, un operaio di 50 anni, se l'aziende chiude, il lavoro non lo trova più.
la situazione di crisi è generale, colpisce tutti indiscriminatamente.

quello che poi tu dici riguardo a uso pc e simili, è verissimo. Putroppo però bisogna anche fare notare che non solo lo stato, ma anche molte aziende private NON fanno formazione, la cui utilità è enorme proprio per permettere ai "vecchi" di stare dietro alle nuove tecnologie.
Altro grosso problema del mercato del lavoro in Italia.

mandi.
16/09/2005 17:20
 
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hehehe, nord-est estremo, ancora più ad est di udine, cucù[SM=x145497] ... trieste.

sul fatto ke le aziende nn fanno formazione x i dipendenti stagionati e nn stagionati è vero purtroppo, nonostante esista un fondo specializzato creato a livello nazionale ke permette alle imprese di fare formazione a costo zero x i propri dipendenti, e in poki lo sanno. :smilef

ciao[SM=x145506]
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