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Lavori atipici e precari

Ultimo Aggiornamento: 07/10/2005 12:14
09/08/2005 08:06
 
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Re:

Scritto da: Corcaigh 08/08/2005 18.24
Si chiamava: contratto di formazione lavoro, ora non esistono più. Leggi tra le righe: freghiamo il ragazzino che ha bisogno disperato di uno stipendio. Il mio primo stipendio (a tempo pieno) non arrivava neppure ad un milione di vecchie lire al mese. Novecentocinquanta, se ricordo bene. Nessuna possibilità di andare a vivere da sola con quelle lirette.



i mitici C.F.L. ... anch'io ne sono stato vittima, ma tutto dipende dove finisci. l'azienda dove sono finito io è seria, dopo due anni mi hanno tenuto e adesso sono ancora qua.

adesso non esiste più, in compenso hanno allargato l'apprendistato. adesso lo puoi fare fino ai 29 anni per un massimo di 6 ... significa che a 35 anni potresti essere ancora apprendista ... mi viene da ridere!!!!!

09/08/2005 08:07
 
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Re:

Scritto da: screttiu 08/08/2005 21.16

io ho risp e ora pero devo modificare leggermente il mio c.v e riporto quanto detto dalla ragazza"there is no real duties listed in your job that is on your cv at all - you need to list these duties one by one and focus on any customer activity in particular."


quindi domani vedro che fare....questo è quanto




ma qual'è il tuo problema? modificare il cv?
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Re:

Scritto da: Corcaigh 08/08/2005 18.24
Per quale motivo? Te lo dico subito.
Quando avevo vent'anni io era il 1985. La Milano Craxiana. Arrancavo tra lavoretti temporanei ed un'università che non funzionava. Non avevo una lira in tasca, neppure per comprarmi i dischi. Non avevo speranza di andare da nessuna parte con le mie finanze. L'unico l'avoro a tempo pieno che mi venne finalmente offerto due anni dopo era un contratto a tempo determinato. Si chiamava: contratto di formazione lavoro, ora non esistono più. Leggi tra le righe: freghiamo il ragazzino che ha bisogno disperato di uno stipendio. Il mio primo stipendio (a tempo pieno) non arrivava neppure ad un milione di vecchie lire al mese. Novecentocinquanta, se ricordo bene. Nessuna possibilità di andare a vivere da sola con quelle lirette.
Quando me ne scappai (in Irlanda, appunto) mi ci volle un anno (undici mesi per l'esattezza) di porte bussate e cessi ramazzati per avere finalmente un'interview. Per mia fortuna, la stella che mi guarda da lassù volle che l'interview fosse con la Microsoft, che aveva una fame nera di localizzatori italiani. Non c'erano call center. Non c'era l'Internet (o almeno, c'era ma non esteso come adesso) per mandare i CV. I CV si mandavano per posta.

Ecoo perché vent'anni fa su una cosa del genere mi ci sarei buttata a pasce. Per me, sarebbe stato un lusso, la realizzazione di un sogno: ovvero un lavoro decente, un'offerta in cui finalmente non cercano di adescarti per sfruttarti con il più umile dei contratti.

[SM=g27813]



Purtroppo non è che sia cambiato molto nell'Italia berlusconiana (che è quasi come dire quella craxiana)... Io lavoro da tre anni per Mondadori come lettore. Ho sostituito una tipa che è andata in pensione. L'unico problema è che lei era assunta, e io no (io lavoro free lance). Che lei aveva garanzie e io no. Che lei prendeva uno stipendio fisso e ragguardavole e io no (si e no prendo un quarto di quello che prendeva lei e variabile, a seconda del lavoro che mi danno). Insomma, io non avrei augurato mai del male a Biagi, ma che i suoi figli dovessero scontare tutta la vita la SPLENDIDA riforma del lavoro che lui ha fatto sì

Roberta

[Modificato da Roberta g.i. 09/08/2005 9.50]

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09/08/2005 09:52
 
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Re: Re:

Scritto da: Roberta g.i. 09/08/2005 9.49


Purtroppo non è che sia cambiato molto nell'Italia berlusconiana (che è quasi come dire quella craxiana)... Io lavoro da tre anni per Mondadori come lettore. Ho sostituito una tipa che è andata in pensione. L'unico problema è che lei era assunta, e io no (io lavoro free lance). Che lei aveva garanzie e io no. Che lei prendeva uno stipendio fisso e ragguardavole e io no (si e no prendo un quarto di quello che prendeva lei e variabile, a seconda del lavoro che mi danno). Insomma, io non avrei augurato mai del male a Biagi, ma che i suoi figli dovessero scontare tutta la vita la SPLENDIDA riforma del lavoro che lui ha fatto sì

Roberta

[Modificato da Roberta g.i. 09/08/2005 9.50]



lavori da Mondadori come 'lettore', cioè? Leggi i libri x testare se si venderanno oppure no?? [SM=g27814]
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Life is like music; it must be composed by ear, feeling and instinct, not by rules!!

Ci sono solo due giorni a cui non penso mai: ieri.... e domani!!!
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Re: Re: Re:

Scritto da: cloedy 09/08/2005 9.52

lavori da Mondadori come 'lettore', cioè? Leggi i libri x testare se si venderanno oppure no?? [SM=g27814]



Leggo i manoscritti italiani o i romanzi pubblicati in Inghilterra o in America e ne stendo dei "pareri di lettura" che poi passo al direttore editoriale. E poi in base a questo lui decide se acquistare o meno il romanzo. Ovviamente dipende anche dal prezzo, nel senso che se un romanzo è bellissimo ma costa uno sproposito il direttore editoriale (da sempre un po' "stretto di manica") ci pensa bene. Ad esempio (io lavoro per la redazione ragazzi, quindi mi occupo esclusivamernte di romanzi per adolescenti e pre-adolescenti) si dice che il precedente direttore editoriale sia stato convinto ad "andare anzitempo in pensione" per essersi fatto sfuggire Harry Potter. Non so se sia vero, fatto sta che harry Potter lo pubblica la Salani, che con questo si è data una bella spinta. Nel complesso è un bel lavoro, ma è molto instabile (conosco persone che sono precarie da 10 anni) e non ti dà molte sicurezze. Io lo faccio perché da sempre è quello che sognavo di fare, e spero che questa lunga gavetta mi aiuti più avanti ad avere qualche possibilità in più. Nel frattempo sto anche prendendo la seconda laurea in Editoria ma... è un rebus!

Roberta
09/08/2005 10:22
 
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Re: Re:

Scritto da: Roberta g.i. 09/08/2005 9.49


Purtroppo non è che sia cambiato molto nell'Italia berlusconiana (che è quasi come dire quella craxiana)... Io lavoro da tre anni per Mondadori come lettore. Ho sostituito una tipa che è andata in pensione. L'unico problema è che lei era assunta, e io no (io lavoro free lance). Che lei aveva garanzie e io no. Che lei prendeva uno stipendio fisso e ragguardavole e io no (si e no prendo un quarto di quello che prendeva lei e variabile, a seconda del lavoro che mi danno). Insomma, io non avrei augurato mai del male a Biagi, ma che i suoi figli dovessero scontare tutta la vita la SPLENDIDA riforma del lavoro che lui ha fatto sì

Roberta

[Modificato da Roberta g.i. 09/08/2005 9.50]




scusa Roberta ... ma Biaggi non ha niente a che fare con questa riforma.
Gli è stato messo il suo nome perchè così ha più effetto sugli elettori.
Il Libro Bianco di Biagi era un altra cosa, è stato stravolto perchè così va bene.
Un anno fa circa ho partecipato ad una riunione di lavoro dove tra gli altri c'era un rappresentante di confindustria che partecipò alla stesura della riforma ... ebbene, lui fu il primo ad ammettere che non era quello l'obiettivo del Libro Bianco.
Non sto a dilungarmi, ma ti cito solo un esempio: il contratto a progetto, l'ex co.co.co. che tanto casino fa (creato da quei mattacchioni della sinistra) doveva essere praticamente l'opposo: durata breve, con l'unico obiettivo di conseguire un progetto, un determinato lavoro per un determinato periodo, e prevedeva grossi vincoli alle aziende proprio per evitare che approfittassero di questo strumento per fregare lo stato. perchè è questo che fa l'azienda, con il contratto a progetto paga meno contributi e quindi frega l'inps, lo stato, tutti noi.
Ecco, Biagi era contro.

questo per onor di cronaca.
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Roberta g.i. 09/08/2005 10.13


Leggo i manoscritti italiani o i romanzi pubblicati in Inghilterra o in America e ne stendo dei "pareri di lettura" che poi passo al direttore editoriale. E poi in base a questo lui decide se acquistare o meno il romanzo. Ovviamente dipende anche dal prezzo, nel senso che se un romanzo è bellissimo ma costa uno sproposito il direttore editoriale (da sempre un po' "stretto di manica") ci pensa bene. Ad esempio (io lavoro per la redazione ragazzi, quindi mi occupo esclusivamernte di romanzi per adolescenti e pre-adolescenti) si dice che il precedente direttore editoriale sia stato convinto ad "andare anzitempo in pensione" per essersi fatto sfuggire Harry Potter. Non so se sia vero, fatto sta che harry Potter lo pubblica la Salani, che con questo si è data una bella spinta. Nel complesso è un bel lavoro, ma è molto instabile (conosco persone che sono precarie da 10 anni) e non ti dà molte sicurezze. Io lo faccio perché da sempre è quello che sognavo di fare, e spero che questa lunga gavetta mi aiuti più avanti ad avere qualche possibilità in più. Nel frattempo sto anche prendendo la seconda laurea in Editoria ma... è un rebus!

Roberta



Ma tu fai un lavoro bellissimo!!!! davvero!!! Anch'io adoro i libri e in certi periodi della mia vita non posso stare senza leggere! Mi piacerebbe tantissimo lavorare in una libreria anche solo per sistemarli sui vari scaffali o spolverarli! Per non parlare poi di averne una tutta mia... magari (si vede che ieri sera ho visto il film "C'è posta per te"!)
Anche se come ci hai spiegato la tua situazione non è proprio 'sicura', almeno fai quello che volevi fare, per cui hai studiato e sudato! E poi credo che riuscire fare una cosa di questo tipo non sia affatto facile, e alla Mondadori poi! Ti auguro comunque una stabilità e serenità futura! [SM=g27811]



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Il problema è che il contratto a progetto, nel senso di un assunzione per un progetto preciso da svolgere in tempi brevi, è poco compatibile con gran parte del mondo del lavoro italiano; per lo meno nel settore in cui lavoro io è assurdo, nel senso che o consideri un progetto un libro (e quindi praticamente dovresti firmare un contratto al giorno) o consideri un progetto un anno editoriale, e quindi sei da capo. Un contratto a progetto visto in questo modo probabilmente corrisponde solo a pochi settori lavorativi, prevalentemente tecnici, e quindi è quanto meno miope. Il fatto che poi esso sia diventato sostanzialmente la stessa cosa del co.co.co è la causa inevitabile dell'aver voluto inserire un oggetto inadatto alla realtà in cui doveva operare, senza fare nulla per cambiare tale realtà.
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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: cloedy 09/08/2005 10.29


Ma tu fai un lavoro bellissimo!!!! davvero!!! Anch'io adoro i libri e in certi periodi della mia vita non posso stare senza leggere! Mi piacerebbe tantissimo lavorare in una libreria anche solo per sistemarli sui vari scaffali o spolverarli! Per non parlare poi di averne una tutta mia... magari (si vede che ieri sera ho visto il film "C'è posta per te"!)
Anche se come ci hai spiegato la tua situazione non è proprio 'sicura', almeno fai quello che volevi fare, per cui hai studiato e sudato! E poi credo che riuscire fare una cosa di questo tipo non sia affatto facile, e alla Mondadori poi! Ti auguro comunque una stabilità e serenità futura! [SM=g27811]






Grazie, ogni tanto serve un incoraggiamento! Sì, è un lavoro bellissimo, e questo fa passare sopra a tante cose (anche al fatto di lavorare per il nano giallo!) Spero davvero che le cose in futuro trovino una loro stabilità, anche perché, davvero, ormai dal punto di vista "precarietà" siamo a un livello tale che o in un paio di anni cambia qualcosa, o esplode tutto. Speriamo! Quanto alla libreria... una mia ex- collega ha fatto proprio questo! Ha chiesto un prestito ai suoi e ha aperto una libreria, specializzata in libri di cucina, organizzando anche degustazioni, incontri con gli chef, piccole lezioni di cucina, ecc. E, nonostante i problemi burocratici, è davvero contenta! Quindi... non si sa mai! In bocca al lupo!

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Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 09/08/2005 10.22


scusa Roberta ... ma Biaggi non ha niente a che fare con questa riforma.
Gli è stato messo il suo nome perchè così ha più effetto sugli elettori.
Il Libro Bianco di Biagi era un altra cosa, è stato stravolto perchè così va bene.
Un anno fa circa ho partecipato ad una riunione di lavoro dove tra gli altri c'era un rappresentante di confindustria che partecipò alla stesura della riforma ... ebbene, lui fu il primo ad ammettere che non era quello l'obiettivo del Libro Bianco.
Non sto a dilungarmi, ma ti cito solo un esempio: il contratto a progetto, l'ex co.co.co. che tanto casino fa (creato da quei mattacchioni della sinistra) doveva essere praticamente l'opposo: durata breve, con l'unico obiettivo di conseguire un progetto, un determinato lavoro per un determinato periodo, e prevedeva grossi vincoli alle aziende proprio per evitare che approfittassero di questo strumento per fregare lo stato. perchè è questo che fa l'azienda, con il contratto a progetto paga meno contributi e quindi frega l'inps, lo stato, tutti noi.
Ecco, Biagi era contro.

questo per onor di cronaca.


Bè, quando si dice di perseguire un'intenzione!! [SM=g27818]
E' vero, all'inizio il co.co.co. era nato proprio con quell'intento, ma poi si sa.... il modo x aggirare la situazione qui in Italia si trova sempre!
E comunque ex co.co.co. o a progetto la sostanza non cambia.... sono uguali, solo il nome è diverso.

Riporto un articolo:
Il Contratto a progetto
Si tratta di nuovo contratto recentemente regolato dal decreto legislativo 276/03 con il l'intento teorico di limitare l'uso di quelle collaborazioni coordinate e continuative, che - avvalendosi di un ridotto costo del lavoro - nella sostanza mascherano rapporti di lavoro dipendente.
In realtà anche la nuova norma, senza un adeguato intervento della contrattazione collettiva, consente di celare dietro a un contratto a progetto un rapporto di lavoro dipendente a tutti gli effetti.
Di fatto le co.co.co. non sono state abrogate, ma continuano ad essere ammesse in specifici casi:
nel settore pubblico;
nelle professioni intellettuali;
per gli amministratori di società;
per i partecipanti a collegi e commissioni;
per coloro che percepiscono pensione di vecchiaia;
per collaborazioni rese ai fini istituzionali per società sportive;
per prestazioni nei limiti di 30 giorni e 5 mila euro annui
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Re: Re: Re:

Scritto da: gior77 09/08/2005 10.22
scusa Roberta ... ma Biaggi non ha niente a che fare con questa riforma.
Gli è stato messo il suo nome perchè così ha più effetto sugli elettori.
Il Libro Bianco di Biagi era un altra cosa, è stato stravolto perchè così va bene.
Un anno fa circa ho partecipato ad una riunione di lavoro dove tra gli altri c'era un rappresentante di confindustria che partecipò alla stesura della riforma ... ebbene, lui fu il primo ad ammettere che non era quello l'obiettivo del Libro Bianco.
Non sto a dilungarmi, ma ti cito solo un esempio: il contratto a progetto, l'ex co.co.co. che tanto casino fa (creato da quei mattacchioni della sinistra) doveva essere praticamente l'opposo: durata breve, con l'unico obiettivo di conseguire un progetto, un determinato lavoro per un determinato periodo, e prevedeva grossi vincoli alle aziende proprio per evitare che approfittassero di questo strumento per fregare lo stato. perchè è questo che fa l'azienda, con il contratto a progetto paga meno contributi e quindi frega l'inps, lo stato, tutti noi.
Ecco, Biagi era contro.
questo per onor di cronaca.



E' vero, è stato usato il suo nome perchè usare il nome di uno morto per il terrorismo serve a mascherare quello che c'è nei provvedimenti che sono stati adottati. Tra l'altro Biagi non era molto amato dal governo, visto che era un tecnico ereditato da quello precedente.
Il famoso co.co.co. era in teoria nato per favorire l'inserimento di persone che altrimenti sarebbero state escluse ed era simile a quanto esiste all'estero. Poi ovviamente è subentrata la solita "furbizia" italica che l'ha stravolto, come succede al solito.
La differenza sostanziale è che qui da noi simili contratti servono a sottopagare, mentre nel resto d'Europa spesso sono scelti dai freelance, che scelgono di guadagnare molto di più accollandosi però il rischio di essere a piedi certi periodi (almeno nel mio settore è così).
Bye
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09/08/2005 10:57
 
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Appunto! E ancora una volta possiamo dire che una cosa concepita x la tutela del lavoratore è stata stravolta e ribaltata dove solo le aziende ci guadagnano!! Vabbè...... [SM=x145481]

[Modificato da cloedy 09/08/2005 10.57]

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Re:

Scritto da: cloedy 09/08/2005 10.57
Appunto! E ancora una volta possiamo dire che una cosa concepita x la tutela del lavoratore è stata stravolta e ribaltata dove solo le aziende ci guadagnano!! Vabbè...... [SM=x145481]



Sai cosa ne penso? Che nel lungo termine nemmeno le aziende ci guadagnano... solo che visto che queste vengono gestite sempre in un'ottica di breve termine allora hanno l'illusione che gli convenga...
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Re: Re:

Scritto da: =Donegal= 09/08/2005 11.21


Sai cosa ne penso? Che nel lungo termine nemmeno le aziende ci guadagnano... solo che visto che queste vengono gestite sempre in un'ottica di breve termine allora hanno l'illusione che gli convenga...


Infatti con il contratto a tempo indeterminato conviene..... al lavoratore!!! Tutele, garanzie, ecc ecc. Io mi riferivo solo ai contratti a progetto. Certo che ci guadagnano le aziende, sborsano molti meno soldi a differenza di un dipendente a tutti gli effetti: no ferie pagate, no malattia, no maternità, molti molti contributi in meno!!!! Se non ci guadagnano loro, chi potrebbe? E poi come se non bastasse ad ogni scadenza di contratto te ne rinnovano sempre uno nuovo e SEMPRE a queste condizioni, senza così 'regolare' il lavoratore che gli verrebbero negate tutele che, al contrario, gli spetterebbero di DIRITTO. Ecco dove siamo finiti!! [SM=x145478]

[Modificato da cloedy 09/08/2005 11.39]

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Re: Re: Re:

Scritto da: cloedy 09/08/2005 11.38

Infatti con il contratto a tempo indeterminato conviene..... al lavoratore!!! Tutele, garanzie, ecc ecc. Io mi riferivo solo ai contratti a progetto. Certo che ci guadagnano le aziende, sborsano molti meno soldi a differenza di un dipendente a tutti gli effetti: no ferie pagate, no malattia, no maternità, molti molti contributi in meno!!!! Se non ci guadagnano loro, chi potrebbe? E poi come se non bastasse ad ogni scadenza di contratto te ne rinnovano sempre uno nuovo e SEMPRE a queste condizioni, senza così 'regolare' il lavoratore che gli verrebbero negate tutele che, al contrario, gli spetterebbero di DIRITTO. Ecco dove siamo finiti!! [SM=x145478]



Infatti nel breve termine ci guadagnano, però avendo solo gente con contratti a progetto non si possono fare piani a lunga scadenza che comportano formazione, investimenti, ricerca, ecc, quindi niente nuovi prodotti e prima o poi si chiude perchè arrivano i cinesi e gli indiani...
Ma la mentalità del piccolo imprenditore (che spesso colpisce anche quelli grandi) è questa, purtroppo...
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: =Donegal= 09/08/2005 12.17


Infatti nel breve termine ci guadagnano, però avendo solo gente con contratti a progetto non si possono fare piani a lunga scadenza che comportano formazione, investimenti, ricerca, ecc, quindi niente nuovi prodotti e prima o poi si chiude perchè arrivano i cinesi e gli indiani...
Ma la mentalità del piccolo imprenditore (che spesso colpisce anche quelli grandi) è questa, purtroppo...


concordo in pieno!! [SM=g27811]
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09/08/2005 13:29
 
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Re: Re:

Scritto da: Roberta g.i. 09/08/2005 9.49


Purtroppo non è che sia cambiato molto nell'Italia berlusconiana (che è quasi come dire quella craxiana)... Io lavoro da tre anni per Mondadori come lettore. Ho sostituito una tipa che è andata in pensione. L'unico problema è che lei era assunta, e io no (io lavoro free lance). Che lei aveva garanzie e io no. Che lei prendeva uno stipendio fisso e ragguardavole e io no (si e no prendo un quarto di quello che prendeva lei e variabile, a seconda del lavoro che mi danno). Insomma, io non avrei augurato mai del male a Biagi, ma che i suoi figli dovessero scontare tutta la vita la SPLENDIDA riforma del lavoro che lui ha fatto sì



Sono contenta che il tuo lavoro ti piaccia (in effetti è molto bello) ma fatto sta che con le tue qualifiche (una laurea e la seconda in arrivo) e le tue competenze, è semplicemente uno scandalo che ti costringano a lavorare con quello stipendio e con quella posizione contrattuale. Quando sento storie come la tua mi rendo sempre più conto emi convinco dell'abisso che ci sia tra Irlanda e Italia nei trattamenti dei laureati e professionisti. Qui non saresti "free-lance" (termine ormai adottato solo dai giornalisti), ma "contractor", nel senso libera professionista con un enorme stipendio (per via delle lauree) e mansioni di responsabilità. Probabilmente ti avrebbero già offerto un'assunzione definitiva nello staff più volte.
Prendi il mio caso: nonostante l'età (ehm) ed il fatto che debba ancora finire la laurea, se non fosse per il fatto che in questo momento non ho nessuno che mi aiuti con i bambini, avrei da scegliere, ripeto, da scegliere tra varie interessanti proprste di lavoro (retribuito) per fare training in vista della mia laurea. Mio marito si laureò nell'86 (non uno dei periodi più felici nell'economia irlandese, decisamente [SM=g27812] ). Decise PERENTORIAMENTE di non fare ASSOLUTAMENTE nulla per tre mesi dopo la laurea come "premio" a se stesso. Non gli fu possibile. Siccome la sua laurea concerneva il settore chimico, le aziende pescarono il suo nome (e quello di tutti i suoi colleghi) dai database dell'università e cominciarono a mandargli proposte di lavoro a casa. Alla fine, dopo solo qualche settimana, ne accettò una.
Eccheccazzo [SM=g27816] [SM=g27826] [SM=x145481] (scusate il momento casual [SM=x145480] )

09/08/2005 14:24
 
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OT
Ho creato questo nuovo topic dove potete continuare la vostra interessante conversazione

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Re: Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 09/08/2005 13.29
Sono contenta che il tuo lavoro ti piaccia (in effetti è molto bello) ma fatto sta che con le tue qualifiche (una laurea e la seconda in arrivo) e le tue competenze, è semplicemente uno scandalo che ti costringano a lavorare con quello stipendio e con quella posizione contrattuale. Quando sento storie come la tua mi rendo sempre più conto emi convinco dell'abisso che ci sia tra Irlanda e Italia nei trattamenti dei laureati e professionisti. Qui non saresti "free-lance" (termine ormai adottato solo dai giornalisti), ma "contractor", nel senso libera professionista con un enorme stipendio (per via delle lauree) e mansioni di responsabilità. Probabilmente ti avrebbero già offerto un'assunzione definitiva nello staff più volte.
Prendi il mio caso: nonostante l'età (ehm) ed il fatto che debba ancora finire la laurea, se non fosse per il fatto che in questo momento non ho nessuno che mi aiuti con i bambini, avrei da scegliere, ripeto, da scegliere tra varie interessanti proprste di lavoro (retribuito) per fare training in vista della mia laurea. Mio marito si laureò nell'86 (non uno dei periodi più felici nell'economia irlandese, decisamente [SM=g27812] ). Decise PERENTORIAMENTE di non fare ASSOLUTAMENTE nulla per tre mesi dopo la laurea come "premio" a se stesso. Non gli fu possibile. Siccome la sua laurea concerneva il settore chimico, le aziende pescarono il suo nome (e quello di tutti i suoi colleghi) dai database dell'università e cominciarono a mandargli proposte di lavoro a casa. Alla fine, dopo solo qualche settimana, ne accettò una.
Eccheccazzo [SM=g27816] [SM=g27826] [SM=x145481] (scusate il momento casual [SM=x145480] )




Purtroppo l'abisso non è tra Italia e Irlanda, ma tra Italia e resto dell'Occidente... il neolaureato, anche nel settore tecnico, in questo momento viene assunto con stage di 1 anno o contratti a progetto. Ovviamente gli incarichi non sono certo di responsabilità... e ovviamente a 40 anni si è già diventati vecchi.
Il bello però è che mentre un 40 enne è vecchio per il mondo del lavoro, quelli che noi chiamiamo giovani tra i politici (per par condicio cito Veltroni e Fini) sono persone che hanno già compiuto 50 anni...
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09/08/2005 15:02
 
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Ma vi rendete conto che in Irlanda ti offrono lavori che qui non ti sogneresti neanche di notte? Una mia amica è a Dublino da 4 anni ed è laureata. Qui non trovava nulla che rispondesse al suo livello (anche se diciamoci la verità, ora i laureati e i diplomati sono trattati ugualmente) trovava solo lavori co.co.co. appunto, come tutti o quasi, i comuni mortali! E' andata a Dublino e dopo un pò di tempo ha trovato lavoro in Banche americane, irlandesi. Ha cambiato lavoro una marea di volte e sempre x posti migliori e stipendi sempre + alti. E tutto questo.... con un semplice colloquio! NO concorsi, NO raccomandazioni! E il punto forte è che anche i diplomati sono 'ammessi', niente distinzione insomma! Ma vabbè, queste cose le saprete sicuramente meglio di me! [SM=g27822]
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Re:

Scritto da: cloedy 09/08/2005 15.02
Ma vi rendete conto che in Irlanda ti offrono lavori che qui non ti sogneresti neanche di notte? Una mia amica è a Dublino da 4 anni ed è laureata. Qui non trovava nulla che rispondesse al suo livello (anche se diciamoci la verità, ora i laureati e i diplomati sono trattati ugualmente) trovava solo lavori co.co.co. appunto, come tutti o quasi, i comuni mortali! E' andata a Dublino e dopo un pò di tempo ha trovato lavoro in Banche americane, irlandesi. Ha cambiato lavoro una marea di volte e sempre x posti migliori e stipendi sempre + alti. E tutto questo.... con un semplice colloquio! NO concorsi, NO raccomandazioni! E il punto forte è che anche i diplomati sono 'ammessi', niente distinzione insomma! Ma vabbè, queste cose le saprete sicuramente meglio di me! [SM=g27822]



Ho amici di lunga data che sono andati a Londra e in Germania e anche per loro è stata la stessa cosa... gli stipendi sono molto più alti, che vanno molto al di la del maggior costo della vita a Londra, mentre in Germania è ben più basso che da noi...
Per non parlare del fatto che almeno in Germania alle 17.30 tutti a casa!
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Re: Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 09/08/2005 13.29


Sono contenta che il tuo lavoro ti piaccia (in effetti è molto bello) ma fatto sta che con le tue qualifiche (una laurea e la seconda in arrivo) e le tue competenze, è semplicemente uno scandalo che ti costringano a lavorare con quello stipendio e con quella posizione contrattuale. Quando sento storie come la tua mi rendo sempre più conto emi convinco dell'abisso che ci sia tra Irlanda e Italia nei trattamenti dei laureati e professionisti. Qui non saresti "free-lance" (termine ormai adottato solo dai giornalisti), ma "contractor", nel senso libera professionista con un enorme stipendio (per via delle lauree) e mansioni di responsabilità. Probabilmente ti avrebbero già offerto un'assunzione definitiva nello staff più volte.
Prendi il mio caso: nonostante l'età (ehm) ed il fatto che debba ancora finire la laurea, se non fosse per il fatto che in questo momento non ho nessuno che mi aiuti con i bambini, avrei da scegliere, ripeto, da scegliere tra varie interessanti proprste di lavoro (retribuito) per fare training in vista della mia laurea. Mio marito si laureò nell'86 (non uno dei periodi più felici nell'economia irlandese, decisamente [SM=g27812] ). Decise PERENTORIAMENTE di non fare ASSOLUTAMENTE nulla per tre mesi dopo la laurea come "premio" a se stesso. Non gli fu possibile. Siccome la sua laurea concerneva il settore chimico, le aziende pescarono il suo nome (e quello di tutti i suoi colleghi) dai database dell'università e cominciarono a mandargli proposte di lavoro a casa. Alla fine, dopo solo qualche settimana, ne accettò una.
Eccheccazzo [SM=g27816] [SM=g27826] [SM=x145481] (scusate il momento casual [SM=x145480] )




Ti ringrazio per il sostegno! Non mi vergogno a dire che mi fa molto bene... [SM=x145458] In effetti qui la situazione non è brillante, e spesso considerare le mie prospettive lavorative mi deprime profondamente [SM=x145480] . L'unico motivo per cui non ho ancora deciso di fare le valigie è mio marito. Lui qui ha un buon lavoro che gli piace molto, e ottime prospettive (in realtà la sua azienda sembra che stia per essere acquistata da Tesco... speriamo! Così magari un trasferimento potrebbe essere più facile!). Inoltre lui non parla inglese e questo è un grosso problema da risolvere. Ma abbiamo deciso che se dopo la seconda laurea non si dovesse vedere nulla di meglio all'orizzonte, lui prenderà seriamente in considerazione la cosa. L'idea era quella di iniziare con un progetto Leonardo per me, in modo da migliorare il mio inglese (che per il momento esercito esclusivamente in forma scritta... la mia pronuncia è terribile! [SM=x145460] ) e consentirmi di trovare almeno un lavoretto, visto che lui, prima di pensare a trovarsi un nuovo lavoro, dovrebbe imparare una nuova lingua, cosa che in realtà lo terrorirzza. In ogni caso... passo da momenti di crisi a momenti di speranza. Non è facile lavorare tanto senza vedere alcun risultato concreto, per lo meno a breve termine. In ogni caso... scusate lo sfogo e grazie per il sostegno!

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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Roberta g.i. 09/08/2005 15.24
Ti ringrazio per il sostegno! Non mi vergogno a dire che mi fa molto bene... [SM=x145458] In effetti qui la situazione non è brillante, e spesso considerare le mie prospettive lavorative mi deprime profondamente [SM=x145480] . L'unico motivo per cui non ho ancora deciso di fare le valigie è mio marito. Lui qui ha un buon lavoro che gli piace molto, e ottime prospettive (in realtà la sua azienda sembra che stia per essere acquistata da Tesco... speriamo! Così magari un trasferimento potrebbe essere più facile!). Inoltre lui non parla inglese e questo è un grosso problema da risolvere. Ma abbiamo deciso che se dopo la seconda laurea non si dovesse vedere nulla di meglio all'orizzonte, lui prenderà seriamente in considerazione la cosa. L'idea era quella di iniziare con un progetto Leonardo per me, in modo da migliorare il mio inglese (che per il momento esercito esclusivamente in forma scritta... la mia pronuncia è terribile! [SM=x145460] ) e consentirmi di trovare almeno un lavoretto, visto che lui, prima di pensare a trovarsi un nuovo lavoro, dovrebbe imparare una nuova lingua, cosa che in realtà lo terrorirzza. In ogni caso... passo da momenti di crisi a momenti di speranza. Non è facile lavorare tanto senza vedere alcun risultato concreto, per lo meno a breve termine. In ogni caso... scusate lo sfogo e grazie per il sostegno! Roberta



Hai provato invece a considerare la soluzione contraria? Cioè, tuo marito si studia inglese qui, poi sempre da qui cerca di trovare un lavoro su e quando lo trova partite insieme. A quel punto tu potresti cercare lavoro sul posto oppure cercare di ottenere un progetto Leonardo.
Si, lo so, è più facile a dirsi che a farsi... però è una possibile strada...
In bocca al lupo!
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Giovanni Trapattoni, falling off his chair
09/08/2005 15:37
 
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se posso ... obietto ... l'abisso non è tra italia e l'irlanda e tantomeno tra l'iralia e il resto del mondo ... è una problema dell'Italia ... il lavoro ristagna, mancano posti.
mi spiego: la situazione attuale in italia è questa, contratti a progetto o no, il lavoro scarseggia e allora le aziende si "permettono" di offrire questi contratti assolutamente vantaggiosi per loro (nel medio/breve, come ha fatto notare donegal) e svantaggiosi per l'assunto. tanto se una persona rifiuta (metti caso Roberta rifiuta il contratto) ne troveranno sicuramente almeno un'altra disposta a firmare quel contratto pur di lavorare.
in Irlanda la situazione è ben diversa, certo non siamo nel boom degli anni 90, ma la richiesta di persone con una certa professionalità è ancora alta, mentre da noi la professionalità non manca ... son tutti laureati!!!!
ovviamente la mia è una battuta, ma per farvi solo il nostro (inteso dell'azienda dove lavoro) non avete idea di quanti curricula di laureati ci arrivano. e non possiamo mica assumerli tutti. e soprattutto, non possiamo mica assumerli tutti dirigenti, la gavetta la vogliamo fare? di responsabile di ufficio ce n'è uno, tutti gli altri sono impiegati che devono anche fare le fotocopie, perchè servono anche quelle sul posto di lavoro.
e la contrattualistica italiana non ha fatto altro che consentire alle aziende di sfruttare questa situazione stagnante del mercato del lavoro, e acuire ancora di più il disagio dei lavoratori precari.
in una condizione di mercato migliore, la situazione sarebbe sicuramente diversa.

scusate, ma io sinceramente tutto questo vittimismo dei laureati non lo capisco. cosa vuol dire un lavoro all'altezza?
la situazione è questa, il lavoro manca, manca per i laureati, manca per i diplomati, e manca pure per quegli asini che hanno la terza media.
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09/08/2005 15:38
 
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Che tristezza ragazzi!!!! Nonostante il mio ultimo giorno di lavoro mi sono depressa non poco oggi!!!! [SM=x145480] Roberta, ti sono solidale sulle prospettive lavorative, misà che non sei sola sa!! [SM=g27834]
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