OGGI a brescia
Sentenza per un terrorista liberato dalla gip milanese
Terroristi o resistenti contro l’invasore americano in Iraq?
Oggi la magistratura bresciana deciderà se dare ragione alla gip Clementina Forleo che nel gennaio scorso aveva scarcerato stranieri che progettavano attentati in Medioriente. Chiaramente la sentenza è attesa con trepidazione .
La decisione verrà divulgata oggi alle ore 9 nell’aula bunker di via Collebeato a Brescia. La sentenza, con rito abbreviato riguarda uno dei due imputati islamici: Hamraoui Kamel Ben Mouldi, l’altro è Drissi Noureddine (del cui caso si stanno occupando i giudici della Corte d’Assise di Cremona), entrambi di nazionalità tunisina per i quali il gup di Milano, Clementina Forleo, aveva revocato la necessità di tenerli in prigione, trasferendo allo stesso tempo la pratica alla magistratura bresciana per competenza territoriale.
Un caso che ha suscitato ed è destinato a suscitare polemiche per le ordinanze rovesciate emesse prima dalla Forleo e poi dal gip di Brescia, Roberto Spanò.
Se da un lato il giudice milanese richiamava la distinzione tra guerriglia e terrorismo assolvendo, di fatto, gli altri tre islamici accusati di terrorismo internazionale per aver arruolato kamikaze da inviare in Iraq e condannandoli per reati minori, dall’altro Roberto Spanò ha ribaltato l’interpretazione della Forleo, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare per terrorismo internazionale (articolo 270 bis del codice penale) nei confronti dei due tunisini.
Non solo, su richiesta del procuratore aggiunto di Brescia, Roberto De Martino, il gip aveva anche rinnovato la custodia cautelare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Ilaria Crema, l’avvocato di Hamraoui Kamel Ben Mouldi, l’imputato su cui oggi si pronuncerà la magistratura di Brescia, ha dichiarato: «Chiedo l’assoluzione del mio assistito perché il fatto, cioè il reato di criminalità terroristica, non sussiste e, in seconda battuta, perché quanto contestato non è stato assolutamente commesso da Kamel Hamroui».
Secondo l’accusa, invece, l’imputato farebbe parte di un’organizzazione (Andar Al Islam) impegnata a reclutare kamikaze commettendo, pertanto, una serie di reati che vanno dalla falsificazione di documenti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per questo è stata chiesta la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione.
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.....ORIANA VIVE........