L'orchestra nazionale sinfonica Siriana approda al Teatro dell'Aquila
FERMO - Due appuntamenti di grande musica con una delle orchestre di maggiore tradizione musicale d'Europa. Il primo appuntamento è per questa sera al Teatro dell'Aquila, e domani la musica siriana suonerà al teatro di Porto San Giorgio.
L'Orchestra nazionale sinfonica Siriana arriva a Fermo, un grandissimo evento di cultura e musica. L''Incursione di Tam club nel mondo accademico e della world music, infatti, per la prima volta in Italia, arriverà l'Orchestra nazionale sinfonica Siriana per un tour che toccherà le città di Fermo e Jesi. Un'orchestra classica di 60 elementi che si avvale anche della presenza di virtuosi degli strumenti etnici tradizionali siriani; oud, nai, kanoun, rababa, kaouala. Il magnetismo seducente e sensuale della musica orientale...
Domani pomeriggio alle ore 18 invece la musica Araba Siriana richeggerà in un concerto Incontro al Teatro comunale Porto San Giorgio. Tam "irrompe" nel mondo accademico e della world music con una tre giorni dedicata alla tradizione orientale. La tournée in terra marchigiana dell'Orchestra sinfonica nazionale Siriana al debutto assoluto in Italia, riconferma la vocazione del nostro territorio ai grandi appuntamenti internazionali. Le origini di questo ensemble vanno ricercate all'inizio degli anni '60, quando il Maestro Sulhi Al Wadi formò l'Orchestra da camera Siriana, dando il via ad un'intensa attività di diffusione del repertorio musicale e culturale della Siria, ergendosi al contempo come autentico portavoce della cultura araba nel mondo.
Il cammino dell'Orchestra trova nel 1993 un momento di particolare suggestione con una performance che cambierà la sua attività concertistica: il debutto con più di 80 musicisti al Palazzo dei Congressi di Damasco, che segue di tre anni la fondazione dell'Istituto Superiore della Musica di Damasco.Si susseguono le esibizioni, dal Medio Oriente al cuore del continente Europeo, fino a toccare gli Stati Uniti. E si susseguono anche i direttori: dal cileno Rieteng allo statunitense Rudg; dal francese Biget al teutonico Thomas dall'italiano Guaragna all'olandese Vossen; dagli austriaci Melkus, Lippe e Groehs all'armeno Babakhanian e all'egiziano Saidi; non poteva mancare in questo fugace e non esaustivo elenco il nome di Riccardo Muti, che nel luglio di quest'anno ha diretto l'Orchestra in un concerto al Teatro antico romano di Bousra, accanto al Coro del Teatro Nazionale di Damasco e l'Orchestra ed il Coro della Scala di Milano. Lo storico repertorio sinfonico e operistico siriano è affidato dal 2003 al M° Missak Baghboudarian, che ha avuto anche l'onore di inaugurare nell'aprile del 2004 il Teatro dell'Opera della sua città nativa, Damasco.
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T.S. Eliot