L'articolo di Aska, pubblicato oggi su Avvenire e relativo all'assalto dell'altro giorno a Catherine Court, North Belfast. Anche le foto che accompagnano l'articolo sono sue.
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"Abbiamo paura. È stato terrorizzante". Olga è una donna distinta di mezza età, una dei molti residenti cattolici di Catherine Court colpiti ieri notte dal raid dello squadrone lealista appartenente al quartiere protestante a loro dirimpettaio.
Poco dopo la mezzanotte, più di trenta uomini e donne con in volto un passamontagna e nelle mani accette, mazze da golf e baseball, hanno attaccato le abitazioni nazionaliste. Prima le porte d'ingresso, poi le finestre e le automobili.
"Venti minuti di progrom di matrice settaria. C'insultavano perché siamo cattolici e hanno minacciato di bruciarci vivi la prossima volta se non ce ne andiamo". Nessuno ha tentato di affrontare i paramilitari. Barricati nelle proprie case per minuti "che sembravano interminabili".
Qui ci sono molti bambini. Dai 3 anni in su, corrono e pascolano nell'unica via a cul de sac dell'area. "I miei figli si sono nascosti in bagno. È stato uno choc per loro". A Sandra hanno tirato un'accetta, non colpendola. La donna è l'unica che ha avuto il coraggio di uscire di casa chiedendogli di smascherare il volto. Alla fine tutti sono rimasti fisicamente illesi ma sarà lunga la strada per dimenticare questa notte.
Catherine Court è un piccolo distretto della nervosa Nord Belfast. Una parte della capoluogo dove il dialogo è difficile e a otto anni dall'avvio del processo di pace, l'integrazione da dietro il muro della peaceline appare impossibile tra le due comunità.
Interpellati, i residenti lealisti si giustificano chiarendo che si è trattato di un'equa "rappresaglia" alla violenza di domenica scorsa. L'altra sera, infatti, atterrarono una dozzina di Molotov sui tetti protestanti. Tuttavia, l'occhio per occhio del settarismo nordirlandese non ha né inizi e né fine. Soprattutto in questa parte della città. Sono mesi che l'escalation va avanti, dunque, fino a ieri sera. "Sono stati Uda e Uvf. Congiuntamente. Lo hanno detto loro. Lo hanno urlato dale finestre in frantumi".
Uda e Uvf, Associazione per la Difesa dell'Ulster e Forza Volontaria dell'Ulster: due milizie ultraunioniste che non hanno ancora voluto fare i conti con la rinascita sociopolitica nordirlandese. Per farli smettere piovono milioni. L'Uda ne ricevette ben 30 (sterline) lo scorso settembre, al termine di dieci giorni di furiosa guerriglia urbana nella provincia. Ci riuscì ricattando la Segreteria nordirlandese del Nio che amministra lo statarello per conto di Londra. Ora, fanno sapere i leader dell'Uda, che ne vogliono altri 35 di milioni. Aumentano intanto le misure di sicurezza: "Da stasera, gli agenti antisommossa pattuglieranno il quartiere" fa sapere la Psni, la giovane riformata polizia nordirlandese, ma il timore di una nuova impennata di violenza settaria è stampato negli occhi di questa gente.
Fonte:
LET, Distretto Nord >>
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www.lesenfantsterribles.org Distretto Nord: note dall'Irlanda di Sopra
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