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Rivolta di piazza contro gli Unionisti a Dublino, 25 Febbraio

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    jay.ren
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    00 08/03/2006 16:19
    Perché? Fonti di intelligence dicono chiaramente che molti paramilitari della Continuity IRA (CIRA) hanno partecipato ai disordini di Dublino, quindi il collegamento con il RSF mi sembra molto evidente.
    Da ricordare, tra l'altro, che è stato O'Bradaigh (leader del Republican Sinn Fein) ad indire la contromanifestazione.
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    00 08/03/2006 16:25
    Credo che la verità sia nel mezzo.
    RSF c'entra con la rivolta, ma forse altri, tipo black block o simili, hanno colto l'occasione per darsi ai vandalismi. Da più parti ho letto di svedesi e lituani mischiati ai manifestanti repubblicani...
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    00 08/03/2006 16:35
    Re:

    Scritto da: jay.ren 08/03/2006 16.19
    Perché? Fonti di intelligence dicono chiaramente che molti paramilitari della Continuity IRA (CIRA) hanno partecipato ai disordini di Dublino, quindi il collegamento con il RSF mi sembra molto evidente.
    Da ricordare, tra l'altro, che è stato O'Bradaigh (leader del Republican Sinn Fein) ad indire la contromanifestazione.



    la cosa non mi meraviglia, dato che anche ai tempi dell'attentato di madrid l'intelligence accuso' l'ETA
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    00 08/03/2006 16:45
    Re: Re:

    Scritto da: plaintive reverie 08/03/2006 16.35
    la cosa non mi meraviglia, dato che anche ai tempi dell'attentato di madrid l'intelligence accuso' l'ETA



    A me sembrano due cose radicalmente diverse.
    A Madrid fu un atto di terrorismo, qui invece è stato il tentativo (riuscito) di impedire una manifestazione (o provocazione a seconda dei punti di vista) in un determinato luogo.
    Inoltre CIRA e RSF avevano già detto che avrebbero impedito la manifestazione.
    E infine: chi altri avrebbe potuto avere interesse a fare una cosa simile?
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    jay.ren
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    00 08/03/2006 17:11
    Re: Re:

    Scritto da: plaintive reverie 08/03/2006 16.35
    la cosa non mi meraviglia, dato che anche ai tempi dell'attentato di madrid l'intelligence accuso' l'ETA



    Che c'entra, scusa?
    La contromanifestazione è stata SICURAMENTE indetta dal RSF, non è mica una notizia di intelligence - la sanno anche i sassi, le notizie di intelligence riguardano la partecipazione di militanti della CIRA agli scontri.

    Riporto, a caso [SM=g27828], da www.lesenfantsterribles.org la seguente notizia:

    Garda: unità della CIRA del Nord presenti nel Riot
    Secondo l'SDU irlandese - lo Special Branch nel Freestate - alcuni volontari repubblicani della Continuity IRA provenienti dal Nord, avrebbero raggiunto la capitale nelle prime ore del mattino e partecipato agli scontri.

    Invece >> qui << viene riportata la notizia della contromanifestazione.

    E ricordo che per gli attentati dell'11 marzo, l'ETA è stata quasi subito "scagionata".
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  • plaintive reverie
    00 08/03/2006 17:18
    si, son cose diverse. ma tanto per dire che a volte puo' far comodo accusare una manica di esaltati per questioni che possono avere radici piu' profonde.
    del resto anche all'interno di sinn feinn c'e' chi ha preso le distanze dagli atti di violenza. comunque, come messo in evidenza nei miei post, questa storia del nazionalismo non riusciva a quadrarmi, non riuscivo a trovare questa profonda base ideologica, che comunque non e' sempre necessaria. come non era necessaria a parigi.
    se mi concedete il lusso di autocitarmi, scrissi sin dall'inizio

    Scritto da: plaintive reverie 28/02/2006 12.24
    l'odio ha sempre delle radici sociali, inutile fingere di ignorare questa cosa


    e se una rivolta del genere fosse l'espressione del malcontento di una intera classe sociale? una classe sociale asfissiata dalla pur tanto amata tigre celtica? una classe sociale che tende ad aggrapparsi a dei simboli, che possono essere quelli del 'repubblicanesimo' come la povera gente del medio oriente o dell'africa si attacca ai simboli religiosi.
    allora ben venga l'auspicio che ahern tuteli il bene del proprio popolo, ma non credo che per questo sia sufficiente impedire una marcia. e' che ci si ostina a volerci vedere il deus ex machina, nella tigre celtica.
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    jay.ren
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    00 08/03/2006 17:35
    Se chi si lamenta della tigre celtica ha bisogno di accodarsi a manifestazioni e contromanifestazioni riguardanti il Nordirlanda allora sono proprio messi male.

    Di certo, come dice David, qualche "esterno" ha partecipato al riot senza aver la minima idea del perché fosse cominciato, ma i problemi dell'Irlanda di sopra sono molto profondi e bloccare la manifestazione è stata un'importante vittoria dei veri repubblicani.

    Ren

    Una postilla: non capisco il tuo metterci dentro ogni genere di nazione o continente (francia, spagna, oriente, afirca) nel tuo discorso, anche perché - a parte l'ETA - non vedo nulla in comune con i repubblicani irlandesi
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  • plaintive reverie
    00 08/03/2006 18:21
    evviva, evviva i "veri repubblicani" e abbasso i black bloc che non sanno che fare e si infiltrano alle manifestazioni per farsi prendere a calci. qui non si tratta proprio di "lamentarsi della tigre celtica" si tratta che la tigre si e' dimenticata di alcuni dei suoi figli, si tratta che la gente fa fatica a tirare avanti, ed avviene in irlanda, come in usa, come in francia, come i palestina, come in africa, donde il collegamento. l'ideologia ad un punto c'entra poco, o e' un qualcosa di distroto, quando entra in ballo la disperazione. a lanciare bombe in iraq, le pietre in palestina, a incendiare la macchina in francia o in irlanda ci andra' molto difficilmente il cittadino benestante, che piu' probabilmente se ne restera' a casa guardare la tv. c'e' gia' troppo odio...aggiungere ulteriore odio nazionalistico e' patetico, il nazionalsimo, di qualsiasi colore esso sia, mi da' il vomito. ma forse fare i repubblicani ad oltranza, seduti nel salotto di roma, aiuta a sentirsi piu irlandesi
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    jay.ren
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    00 08/03/2006 18:30
    Re:

    Scritto da: plaintive reverie 08/03/2006 18.21
    fare i repubblicani ad oltranza, seduti nel salotto di roma, aiuta a sentirsi piu irlandesi



    Caspita, ho una casa di circa unmilione di metri quadri e non lo sapevo...

    Ricordo sempre che io me ne sto al calduccio qui in Italia, e non mi sento irlandese. Ho già casini con l'essere italiano, figurati se aggiungo problemi a problemi, no grazie, gli irlandiani veri sono altri, hai sbagliato direzione.

    Per me puoi vomitare quanto cavolo vuoi, basta che eviti di farlo sul tappeto che l'ho appena fatto lavare...

    I repubblicani, quelli che partecipano attivamente alla lotta, non sono più presi tra i disoccupati, sono persone di una certa istruzione e ceto sociale, hanno conoscenza della propria storia e lottano per gli ideali che ritengono giusti.

    O forse sono solo i tuoi ideali antiamericanisti e antimperialisti che valgono? Dillo subito, così tronco qui la discussione, anche perché in questo periodo, come già ripetuto, mi sto informando parecchio sulla questione nordirlandese e vedo che tu praticamente non ne sai nulla, quindi non mi va di fare discorsi sui ceti sociali più o meno disagiati del burkina faso o di trinidad e tobago. Lascio volentieri a te il compito di condurci sulla retta via, noi poveri repubblicani da salotto.

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    00 08/03/2006 18:34
    Re:

    Scritto da: plaintive reverie 08/03/2006 18.21
    evviva, evviva i "veri repubblicani" e abbasso i black bloc che non sanno che fare e si infiltrano alle manifestazioni per farsi prendere a calci. qui non si tratta proprio di "lamentarsi della tigre celtica" si tratta che la tigre si e' dimenticata di alcuni dei suoi figli, si tratta che la gente fa fatica a tirare avanti, ed avviene in irlanda, come in usa, come in francia, come i palestina, come in africa, donde il collegamento. l'ideologia ad un punto c'entra poco, o e' un qualcosa di distroto, quando entra in ballo la disperazione. a lanciare bombe in iraq, le pietre in palestina, a incendiare la macchina in francia o in irlanda ci andra' molto difficilmente il cittadino benestante, che piu' probabilmente se ne restera' a casa guardare la tv. c'e' gia' troppo odio...aggiungere ulteriore odio nazionalistico e' patetico, il nazionalsimo, di qualsiasi colore esso sia, mi da' il vomito. ma forse fare i repubblicani ad oltranza, seduti nel salotto di roma, aiuta a sentirsi piu irlandesi



    Non è questione di fare i repubblicani a oltranza.
    Io il collegamento di cui tu parli non lo vedo assolutamente.
    Quello che è successo mi sembra molto chiaro, non c'è bisogno di pensare a oscuri disegni di qualcuno dietro le quinte per spiegarlo.
    Se gli esclusi dalla tigre celtica avessero voluto fare una cosa simile avrebbero avuto mille altre occasioni, iniziando dalla manifestazione di Dublino in occasione dello sciopero per la questione delle Irish Ferries, che c'è stata nel periodo in cui ero su in Irlanda, verso dicembre.
    Quanto agli pseudo black bloc c'erano perchè sono stati visti, così come sono stati sentiti parlare svedese e lituano.
    Spesso le cose sono molto più semplici di quanto crediamo...

    P.S. Una piccola osservazione sulla tua frase "a lanciare bombe in iraq, le pietre in palestina, a incendiare la macchina in francia o in irlanda ci andra' molto difficilmente il cittadino benestante": tra i bombaroli in Iraq (che per la maggior parte sono stranieri) e i kamikaze palestinesi ci sono molti studenti universitari, laureati o comunque persone di livello culturale medio alto... credo che abbiano molto poco in comunque con quelli che bruciano macchine nelle banlieue francesi...

    [Modificato da =Donegal= 08/03/2006 18.46]

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    santjago
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    00 08/03/2006 19:30
    il manifesto: 04 Marzo 2006
    Riporto un articolo del MANIFESTO del 04 marzo 2006:

    IRLANDA
    «Riots» a Dublino, italiano arrestato Rischia dieci anni
    ELEONORA MARTINI
    Rischia di trascorrere fino a dieci anni nel carcere irlandese, dove è rinchiuso da sabato scorso. Fabio Adinolfi, 29 anni, di Cava dei Tirreni (Salerno), è stato arrestato il 25 febbraio a Dublino durante gli scontri scoppiati a margine della manifestazione «Love Ulster», organizzata in memoria delle vittime orangiste. Adinolfi è accusato dalla Garde, la polizia irlandese - come altre 13 persone, su 41 arrestate - di riot (sommossa), un reato «molto grave», punibile con il carcere fino a dieci anni, secondo il Public order act del 1994, come spiega l'avvocato d'ufficio Michael Hanahoe. Ieri Adinolfi è comparso per la terza volta davanti alla corte che stabilisce la cauzione necessaria per la libertà provvisoria. Nel suo caso la bail è stata fissata a 10 mila euro (di solito non supera i 500), per il fatto che il giovane è considerato senza fissa dimora. Non è residente, infatti, come le uniche altre due persone che da sabato sono rinchiuse nella Clover Hill Prison. Cosicché il giudice ha richiesto anche la garanzia di due irlandesi, per permettere al giovane - che vive nella città da tre mesi e lavora in un ristorante italiano - di attendere il processo in libertà vigilata (con firma obbligatoria), perché la legge dell'Eire non prevede il processo in contumacia. Difficile trovarli, anche perché Adinolfi, essendosi rifiutato inizialmente di fornire le proprie generalità, non è considerato persona affidabile. «Sto studiando un ricorso alla Corte suprema - annuncia Hanahoe per l'udienza di martedì prossimo - perché potrebbe essere una discriminazione verso gli stranieri». Gli amici italiani lamentano un ritardo dell'assistenza consolare: «L'ambasciata, intervenuta solo dopo l'interessamento dell'associazione Nessuno tocchi Caino, non lo ha ancora visitato in carcere». «Ho solo due persone al Consolato - ribatte l'ambasciatore Lucio Alberto Savoia - non possiamo fare di più di quello che stiamo già facendo».

    Quel giorno gli incidenti hanno assunto dimensioni mai viste a Dublino, con 50 feriti di cui 30 poliziotti. Le tensioni hanno avuto inizio quando un piccolo gruppo di repubblicani ex Sinn Fein si è avvicinato al corteo. Ma presto la situazione è degenerata ed è scoppiata una vera e propria rivolta a carattere spontaneo, molto poco politica e più legata al disagio sociale dei quartieri poveri a ridosso del centro cittadino. Quattro ore di scontri con la polizia, auto incendiate, negozi devastati e saccheggiati, i «Dublin riots» hanno ricordato le notti incendiate delle banlieues francesi. Nessuno lo aveva previsto e la polizia non era preparata. Autorizzato come «gesto di riconciliazione», il corteo - un migliaio di persone provenienti da Belfast - era la prima manifestazione protestante nell'Eire dal 1921 a oggi.


    -----------------------------------------

    testo tratto dal sito de: il manifesto : http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/04-Marzo-2006/art64.html

    [Modificato da santjago 08/03/2006 19.33]

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    00 09/03/2006 10:36
    Re: Re:

    Scritto da: jay.ren 08/03/2006 18.30




    O forse sono solo i tuoi ideali antiamericanisti e antimperialisti che valgono? Dillo subito




    adesso spiegami quando ho fatto capire questa cosa, forza. l'ultima mia risposta e' stata l'unica, dall'inizio della discussione, con un tono antipatico, dopo che tu sei andato avanti dall'inizio a polemiche, provocazioni, e puntare il dito verso di me 'e tu non ne capisci niente, e tu fai l'antiamericano', mentre io cercavo solo di fare un'analisi e portare avanti un punto di vista, che puo' essere giusto o sbagliato, non importa. cerco di guardare con i miei occhi e giudicare con la mia testa. ci si meraviglia dei black bloc e poi si cogli l'occasione di trasformare ogni thread in una serie di accuse personali, dare sfogo alla propria aggressivita' repressa non appena il proprio ego viene sfiorato. poi scommetto che qualcuno mi verra' a dire, eh, guarda che faccia a faccia e con una pinta di birra in mano non mi sarei comportato cosi'.
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    00 09/03/2006 10:56
    Re: Re: Re:

    Scritto da: plaintive reverie 09/03/2006 10.36
    io cercavo solo di fare un'analisi e portare avanti un punto di vista, che puo' essere giusto o sbagliato, non importa. cerco di guardare con i miei occhi e giudicare con la mia testa.



    Giudichi con la tua testa e guardi con i tuoi occhi, cosa che evidentemente io non posso fare... Tu puoi portare avanti il tuo punto di vista, mentre, evidentemente, io non posso...

    Ti ripeto soltanto che non puoi mescolare in un unico calderone ogni protesta mondiale, giusta o sbagliata che sia, perché sono fondate su basi diverse.

    Tu ritieni il nazionalismo una cosa rivoltante, io invece lo ritengo un valore importante e apprezzo coloro che cercano di riunificare l'Irlanda (del resto del mondo so poco e quindi non metto becco).


    Scritto da: plaintive reverie 09/03/2006 10.36
    poi scommetto che qualcuno mi verra' a dire, eh, guarda che faccia a faccia e con una pinta di birra in mano non mi sarei comportato cosi'.



    Toglimi pure da quel "qualcuno", sinceramente non so se di persona mi comporterei diversamente, quindi mi autoescludo a priori.

    Ren
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    Re: Re: Re:

    Scritto da: plaintive reverie 09/03/2006 10.36
    adesso spiegami quando ho fatto capire questa cosa, forza.



    Incollo dal posto che è stato "separato" da questo:

    hanno lasciato morire la loro lingua (in quanti parlano irlandese?), si sono svenduti agli americani e al capitalismo selvaggio delle multinazionali, vanno pazzi per la premiership (scommetto che gli stessi che affiggono quei poster poi vanno a fare il tifo per il liverpool

    mi sembra ridicolo avere ancora al governo un partito chiamato fianna fail, che si professa 'the real republican party' e che si e' svenduto agli americani, basta prendere ad esempio la questione dello shannon, o basta farsi una passeggiata per quay street a galway, allora certe cose saranno delicate da dire, ma yeats di questi tempi mi sembra piu' un pretesto per vendere cartoline che altro.


    Diciamo che leggendo queste cose tu non sembri proprio sulla stessa lunghezza d'onda americana.
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    00 09/03/2006 11:41
    Non so.
    Quello che secondo me è importante avere presente è la modalità della protesta. Da quanto capito, si aveva il sentore di quello che è successo, ma la "sommossa" non è partita come consapevole ed organizzata. Secondo me bisogna distinguere fra proteste che nascono da una determinata scelta e riflessione, e fra violenza esercitata trovando una scusante, che personalmente applico al caso di Dublino. Per certi versi è un po' quello che avviene a Belfast. E' forse un caso che i disordini e gli scontri avvengono nei quartieri della working class con alto tasso di disoccupazione e non nel quartiere Malone?
    Dire che i disordini ci son stati x chissà quale nobile ed elevato spirito nazionalistico mi pare azzardato.
  • Corcaigh
    00 09/03/2006 11:52
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    00 09/03/2006 12:00
    Martina, mai stato più tranquillo.

    Ogni tanto mi infervoro per gli ideali che condivido, ma nulla più.

    Potrei definirmi un (quasi) [SM=x145486]

    [SM=x145498] Ren
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  • plaintive reverie
    00 09/03/2006 12:20
    be' antiamericanista e antimperialista lo sono, mai detto il contrario. io veramente ti chiedevo di indicarmi in quale occasione avrei preteso che solo il mio punto di vista sia valido. oppure quando ho detto che tu non hai il diritto di pensare con la tua testa. vuoi continuare a mettermi in bocca parole che non ho detto, e va bene. apprezzo il tuo sforzo di andare a ricercare i miei topic per provare a mettermi in imbarazzo, e va bene.
    la vuoi sapere una cosa, ren? (spero di non aver confuso con jay...) io sono convinto al 100%, non scherzo, che tu rispetto alla questione nord-irlandese ne sappia dieci volte piu' di me. credo di poter anche imparare qualcosa confrontandomi con te, ma secondo me questo non vuol dire che tu non possa confrontarti civilmente con chi ne sappia meno, altrimenti a questo mondo esisterebbero solo monologhi, perche' tanto c'e' sempre qualcuno che ne sa di piu'.
    dici che non posso mettere tutto in un calderone, io la penso diversamente, perche' secondo me dentro questo calderone ci siamo tutti, e questo non lo si puo' ignorare. l'irlanda, come l'italia e' influenzata da quello che succede in questo mondo. saro' antiamericano, ma...gli americani vanno nei balcani e scatenano una guerra civile, vanno in iraq e scatenano una guerra civile. poi succede che ricattino il governo irlandese: il nostro supporto economico in cambio del vostro supporto militare, e questo, volenti o nolenti, ti rende complice di una politica imperialista e colonizzatrice che crea sofferenze, quella stessa di cui il tuo paese e' stato vittima in passato, e che ha generato quei problemi che vediamo ora. ecco, io sono sicuro che il tuo nazionalismo e' genuino, ma per molti irlandesi ho l'impressione che lo sia meno, perche' ci sono queste piccole contraddizioni che non possono eesere trascurate. quello che e' stato detto rispetto alla lingua in galles e' a mio avviso davvero sensato, molto piu' del farne solo una questione di confini. gli irlandesi salvo qualche eccezione preferiscono parlare inglese tra di loro. non e' solo questione di non poter tornare indietro, il fatto e' che una nazione che parlasse esclusivamente irlandese non sarebbe di certo auspicabile per le transazioni commerciali. la cultura britannica permea tutto, il calcio, non sono solo due o tre tifosi, qui i giornali dedicano pagine a pagine al calcio inglese, i pub mostrano tutte le partite, gli irlandesi si disperano se una squadra inglese viene eliminata. oppure prendiamo i fast-food, ubiquitari, tutti amano hamburger e patatine. e allora quello che penso, ci si puo' riprendere l'ulster, ma poi cosa cambierebbe? si creerebbe solo maggiore odio. pre me sarebbe molto piu importante la pace che non avere un'irlanda delle 32 contee. perche' il nazionalismo che mi da il vomito non e' il tuo, ma quello, per fare un esempio, di quella famosa datrice di lavoro.
    l'irlanda non e' il burkina faso, ok, ma il mondo e' cambiato, l'irlanda e' cambiata, e probabilmente anche la questione irlandese e' cambiata. la storia dei troubles, certo, e' imprescindibile, ma probabilmente lo sono anche certi aspetti odierni di politica globale.
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    00 09/03/2006 12:32
    Re:

    Scritto da: plaintive reverie 09/03/2006 12.20
    gli americani vanno nei balcani e scatenano una guerra civile, vanno in iraq e scatenano una guerra civile.



    OT: Ehm... adesso anche la guerra civile in Bosnia sarebbe colpa degli americani che sono andati li? E quando ci sarebbero andati? A meno che tu non ti riferisca al Kossovo, un fatto avvenuto ben 5 anni dopo la guerra in Bosnia, e in cui la Nato e gli americani sono andato dopo che la situazione era già degenerata. Ma evitiamo di parlare del Kossovo perchè non c'entra niente con l'Irlanda.
    Io credo che dare sempre e comunque le colpe agli americani, anche di fatti in cui non c'entrano niente non sia molto utile per capire certe cose.
    Per ritornare all'argomento di questa discussione, che è l'Irlanda e non gli USA e tutto quello ad esso collegato, volevo far notare che le cause dei problemi dell'Irlanda sono vecchie di secoli, da prima della scoperta dell'America...

    [Modificato da =Donegal= 09/03/2006 12.39]

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    Earendil78, é arrivato il cambio... da oggi:

    Colpa tua, USA! [SM=g27828]

    Non trovo più le ciabatte... dove stanno? [SM=g27813] Giorg Dabliu... 'tacci tua...
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    It may be good for New York state but it's no damn good for me.
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    jay.ren
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    00 09/03/2006 13:43
    Re:

    Scritto da: plaintive reverie 09/03/2006 12.20
    questo non vuol dire che tu non possa confrontarti civilmente con chi ne sappia meno, altrimenti a questo mondo esisterebbero solo monologhi, perche' tanto c'e' sempre qualcuno che ne sa di piu'.



    Mi spiace se non mi sono dimostrato "civile", però ho sempre cercato, in questo come in altri post, di documentarmi a fondo prima di scrivere. Non intendo fare monologhi perché non ho né le capacità dialettiche né le conoscenze dei fatti, ma vorrei che gli interventi si basassero su fatti più concreti che su preconcetti vari.

    Anche sulla questione del riot di Dublino, ho letto articoli scritti da unionisti, da repubblicani e da quant'altro, proprio perché non mi dispiace avere più punti di vista su cui riflettere.

    Infatti, ultimamente, sto rivalutando anche le mie posizioni sul reverendo Paisley, perché dice delle verità scomode e magari dette con un linguaggio non proprio da educanda, però spesso fanno pensare. [SM=g27832]

    Lo so benissimo di essere un "repubblicano da salotto", l'unica mia fortuna è di poter colloquiare con qualcuno molto più informato di me sui fatti e di leggere articoli di persone molto addentro alla questione.

    Un piccolo esempio: sul sito cui collaboro, con molto onore, ieri sera abbiamo inserito un pezzo, intitolato "Misrepresentation of Republican position must be addressed" scritto da Francis Mackey, Responsabile nazionale del 32 County Sovereignty Movement, che si batte per la riunificazione dell'Irlanda.
    Lo reputo interessante, ma allo stesso modo ho letto, sempre su Lesenfantsterribles.org, articoli ed interviste ad Adair (ex leader dei paramilitari lealisti dell'UDA) o a Paisley oppure ancora un lungo scritto che rivela sospetti collusioni tra l'MI5 (i servizi segreti britannici) e la bomba di Omagh dell'agosto 98 e potrei continuare all'infinito con molti altri esempi.

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    www.lesenfantsterribles.org Distretto Nord: note dall'Irlanda di Sopra

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  • admin/moris
    00 09/03/2006 17:04
    OT
    Gli ultimi tre interventi sono stati spostati ==)QUI (==
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    jay.ren
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    00 04/09/2006 11:44
    Gli incidenti non furono organizzati
    Bill Donogue, Sovrintendente Capo della Garda - la polizia irlandese, ha respinto la richiesta di un avvocato riguardante il risarcimento per l'incendio dell'automezzo del suo cliente, dovuto, secondo l'avvocato, al "riot" scoppiato prima dell'avvio della parata organizzata dall'associazione "Love Ulster".

    Secondo la Garda le violenze esplose per le strade di Dublino non furono riconducibili ad un "riot organizzato" e stabilito preventivamente.

    Queste affermazioni contrastano con le opinioni del primo ministro Bertie Ahern e di Michael McDowell, ministro per la giustizia.

    In poche ore di disordini sono stati causati danni per oltre 250.000 euro.

    Potete vedere le immagini del 25 febbraio a Dublino pubblicate su Les Enfants Terribles.

    Fonte: . Let, Bollettini >>
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