Riapro questo topic dopo tanmto tempo poichè ho ricevuto una gradita mail che vi inoltro.
Il testo verrà presto inserito nella rubrica Spaghetti Tourists presente sul nostro sito
www.altrairlanda.it
Carissimi,
peccato che ho scoperto il sito solo oggi, sono un irlandiano ritornato in patria dopo 5 anni ma non si sa mai, a parte le ferie ci sono molti progetti, a dublino mi occupavo di ristorazione, ne ho fatta tanta e ne ho viste di tutti i colori e vi invio un nuovo tipo di turista sul quale disquisire, dandovi tutte le autorizzazioni a farne ciò che volete...Bruciarlo, gettarlo nel River, appenderlo a quell'assurdo simbolo fallico metallico lucente piazzato nel centro di o'connel street. un saluto a voi.
Corrado
THE MASOCHISTURIST
E’ una razza che si riproduce con un espanzione esagerata è inconscio del male che si farà, ed è il tipico italiano che di ritorno dalle ferie è scontento e si lamenta con la classica frase, il prossimo anno le vacanze le facciamo a Ostia che lì si che ci si diverte.Viaggia sempre in coppia con la moglie silente e vittima di riflesso della genialità del marito.
Il primo grosso errore dell’italiano a dublino in vacanza è voler mangiare a tutti i costi italiano… ma come in un paese dove l’unica cucina nazionale sono delle zuppe- stufato-pane nero- e patata, in un paese dove il fish and chip è considerato l’espressione più apprezzata dell’arte culinaria Italiana… mi cerchi una CARBONARA????? Pazzi, pazzi masochisturist e dopo aver cercato a lungo il locale più italiano possibile la fantasia viene attratta dal nome “ Piccolo Cesare” di chiara e certa certificazione Italiana, con proprietari di carnagione molto scura, di probabili origini Africane no,no, non sto facendo la solita battuta sull’uomo del sud, sono Egiziani veramente, il cuoco al tramonto stende il tappetino verso la mecca e si inginocchia a pregare e ti portano la CARBONAUTICA, si,si quella con lo spaghetto che nuota dentro il mezzo litro di panna, si panna nella carbonara ricetta della zia, del cugino, del portiere, imparentato con un italiano a Tunisi, ed ecco che il masochisturist imperterrito chiede una bella pizza con pepperoni, e quando il cameriere la porta da vero gentleman sussurra alla moglie “ma che deficenti…oltre a scriverlo male si sono anche sbagliati la pizza” ed intraprende una discussione filosofica con il cameriere: “io voglio i peperoni sulla mia pizza”, “ You got a pepperoni on your pizza”, “ cara questo è proprio scemo”, e dunque arrabbiato per la mancanza di peperoni rossi e gialli sulla sua pizza chiede il conto, momento storico, il cameriere esperto, abituato alle migrazioni stagionali del masochisturist sa già che cosa accadrà, il colorito diventerà bianco pallido, con gocciolini di sudore tremolante sulla fronte, e quell’apertura mascellare così tra paresi e stupore, e non lascerà la mancia.
Dopo tutto questo ci vuole un bel caffè ed oramai convinto della sua padronanza dell’inglese entra con la moglie in un coffeshop di temple bar, e sorridente e dice: “ uana cooffe thank” ed il barista prontamente gli allunga una pinta di coffe che al momento lo lascia interdetto poi esclama “ è…ma io voglio un caffè”, “you got a coffe”, “ cara ma son proprio tutti scemi a Dublino”. Povero masochisturist bastava chiedere un espresso e lo avrebbero accontentato, e pensate se per le vacanze andava ad Amsterdam.