Estate 1995. Sono in Irlanda con un mio amico che non c’era mai stato (io ero al mio terzo viaggio lassù, e l’avevo tanto “tormentato” con l’Irlanda che alla fine ha voluto vederla).
Stiamo guidando, da Galway verso Westport. E’ passata da un po’ l’ora di pranzo, abbiamo fame e ci fermiamo per mangiare qualcosa in un paese lungo la strada. Siamo nel Connemara.
Vediamo l’insegna di un piccolo locale, “The early bird”. Entriamo.
Il locale è vuoto, ci sediamo. Arriva la cameriera.
E’ una ragazza bionda, carina anche se non appariscente, ma sono letteralmente folgorato. Timida, anche un po’ scontrosa. Non una bellezza da perdere la testa, ma paralizza il mio cuore e stritola il mio stomaco.
Ordiniamo una soup of the day e un sandwich.
Non riesco quasi a mangiare. Non posso capacitarmi che non rivedrò mai più questa ragazza. Le nostre vite si sono appena sfiorate e sono destinate a perdersi per sempre.
Paghiamo il conto e usciamo, io ho un nodo che mi stringe la gola e non riesco a parlare.
Quando siamo gia fuori dalla porta, dico al mio amico “Aspettami un attimo”.
Torno dentro, le cerco. La trovo in cucina che sta sistemando i piatti. Cerco di guardarla negli occhi e vincere la mia timidezza.
Le dico “Vorrei solo dirti che sei la più bella ragazza che ho visto in Irlanda”.
Lei è imbarazzatissima, abbassa gli occhi, arrossisce.
Io esco quasi di corsa, e mi sento comunque felice di aver avuto il coraggio di dirglielo. Tanto, cosa potevo fare di più?
Continuiamo il viaggio. Verso nord. Mayo, Sligo, Donegal, Derry, Belfast, Dublino. Una splendida vacanza.
Torno a casa, passano i giorni. Ricomincia la vita normale.
Ma il ricordo di questa ragazza non mi abbandona mai.
E pensare che non so niente di lei, neppure il nome.
Una storia impossibile.
Ma non riesco a levarmela dalla testa, e allora decido che niente è impossibile.
Scrivo una lettera di getto, cercando di esprimere quello che sento.
La infilo su una busta su cui scrivo:
“To the most beautiful girl in Ireland – The early bird – e il nome del paese.
Beh… dopo circa un mese… ricevo una lettera!
E così inizia una bellissima, strana, magica, sognante storia d’amore.
Per un anno ci scriviamo, lettere romantiche e dolci. Un amore particolare. Più sognato che vissuto, ma mi sentivo in paradiso.
Poi è il momento di rivederci: parto per il Connemara.
Ci rivediamo, emozionati, dopo mesi da quel nostro primo strano incontro. Ora abbiamo il tempo di conoscerci meglio, di stare davvero insieme.
Viviamo insieme momenti dolci e teneri, che non scorderò mai.
Poi, ci rendiamo conto che la nostra storia non è abbastanza forte per superare le tante difficoltà pratiche.
Le storie così lontane e difficili sono così: o sono davvero quella “della vita”, e allora molli tutto e vai, oppure sono destinate a finire.
Quando lo abbiamo capito, lo abbiamo capito insieme. La separazione è stata comunque un momento straziante, romantico. Non dimenticherò mai sue lacrime (e le mie), sulla porta di casa sua, mentre mi allontanavo con lo zaino, salivo sulla macchina di sua madre che mi avrebbe accompagnato fino a Galway. E lei che gridava a sua mamma, piangendo, di partire subito, di mettere in moto e portarmi via, di far durare il meno possibile quel momento.
E’ andata così. Ma è stata davvero una storia bellissima, per tutti e due. Qualcosa che rimarrà sempre con noi.
Ci siamo rivisti, quando sono tornato in Irlanda. Sereni, più maturi. Anche se, non posso negarlo, un po’ di batticuore c’era sempre.
Ci siamo sentiti. Ora è da un po’ che non ho sue notizie.
Io, per la cronaca, ho conosciuto poi un ragazza stupenda, che amo e che ho sposato un mese fa.
Ma questa splendida storia sarà sempre nel mio cuore, un momento indimenticabile della mia vita.
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"Take me home to Mayo,
across the Irish sea
Home to dear old Mayo,
where once I roamed so free"