Re:
Scritto da: Roberta g.i. 10/05/2005 9.08
La cosa che mi ha colpito di più è che una persona in un paese ricco di musica, storia, letteratura, natura e tradizioni nota l'assenza di miscelatori, la termoregolazione degli abitanti e cosa questi hanno l'abitudine di fare leggendo il giornale. Roberta
Hai totalmente ragione, il problema è che la musica, la storia e la letteratura te li devi andare a cercare col lumino (se non ti accontenti della paccottiglia che ti viene propinata a caro prezzo per le strade spacciandola per musica-storia-letteratura), mentre le simpatiche situazioni descritte dall'italico turista tendono ad INSEGUIRTI...
Sono luoghi comuni? Ebbene sì! Ma se lo sono è perché c'è un fondo di verità, e la mattina presto puoi pur pensare a Joyce finché vuoi, ma questo non ti eviterà di ustionarti la mano mentre cerchi di miscelare alla buona l'acqua per lavarti la faccia, o non ti eviterà di smadonnare perché ti devi ri-togliere gli anfibi che ti eri messo per uscire - solo perché ti è venuta la malsana idea di andare in bagno, e non di va di uscire col sedere sporco per il resto del giorno!
Non credo che sia una critica agli irlandesi, o perlomeno per me non è così. Ma far finta che tutto vada bene non è nelle mie coordinate culturali. Ovviamente, a seconda dell'ambiente da cui provieni, percepisci più facilmente alcune presenze e/o mancanze. E questo crea i luoghi comuni.
Il punto è che dal notare le differenze ridendoci su, al disprezzare una terra ed i suoi abitanti a causa di queste (come se fossero intrinseche e non transitorie, tra una quindicina d'anni nessuno si ricorderà di questi benedetti miscelatori, o almeno si spera!), come invece tanti italiani che vivono a Dublino da anni fanno, di differenza ne passa!
Quindi io dico: ok riderci su, è solo salutare, ma pensare di essere migliori solo perché si notano più facilmente le aree di potenziale miglioramento di altri paesi è ridicolo!
PS Martina, Sean non sapete quanto vi invidio il bidet!!!
[Modificato da sarabiga 11/05/2005 15.21]