Violenza negli stadi

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Sean1
00giovedì 28 aprile 2005 08:24
Re:

Scritto da: Shamrock BG 27/04/2005 20.56
Caro Sean, mi dispiace se non ho colto il tuo venticello di ironia, ma converrai con me che tramite un pc è difficile cogliere il senso delle frasi. A ciò aggiungici che hai fatto un post di 6 parole e 2 faccine: impresa ardua capire che assieme al post spirava il venticello dell’ironia, non trovi?
Detto ciò, visto che sono una crapa de legn, a me sembra tanto che questo venticello dell’ironia suoni un po’ come l’arrampicarsi sui vetri: ti sei accorto che la tua proposta suona un po’ da castroneria, quindi perché non salvarsi in calcio d’angolo dicendo che è una battuta?
Come si suol dire a me non viene in tasca niente a difendere il popolo degli stadi ed ho sentito proposte ben peggiori della tua: quindi se vedi gli ultras come novelli combattenti da arena, non condivido ma rispetto la tua opinione.



ma certo che era una battuta, ma era un po' offendere l'intelligenza altrui scrivere una battuta, ironizzare, e poi dover fare un PS : sto scherzando.....

comunque PS : fare battute e' uno dei modi per ironizzare

domanda : consiglieresti ad una famiglia con bambini di andare allo stadio per passare una bella domenica, magari ad un bel derby, che ne so, lazio-roma, oppure milan inter ? sentendoti la coscienza in pace poi?

io no, se qui in irlanda mi chiedono se e' possono andare allo stadio in italia tranquillamente, gli dico di no e comunque non andarci con moglie e prole ( a meno che non comprino biglietti VIP ) cosa diversa e' andare qui allo stadio a vedere hurling o football gaelico, e' una vera festa di colori, senza brigate, commandos,striscioni razzisti/mazisti e chi piu' ne ha piu' nbe metta, i tifosi non devono essere divisi e scortati dalla polizia ma camminano insieme ed addiritura arrivano negli stessi bus e magari siedono nelle stesse curve...e' un fatto di cultura...
fabio pg
00giovedì 28 aprile 2005 23:59
Non ho mai risposto a questo topic, l'ho sempre solo letto preferndo il silenzio.
Ora però mi viene spontaneo rispondere.
Il marcio è ovunque e non c'è certo bisogno di andare in uno stadio per trovarlo. Alla domanda se secondo me sia possibile andare allo stadio con moglie e prole ti rispondo sensa ombra di dubbio di si. Non ho mai sentito di una famiglia che è stata attaccata da "ultras" o roba varia.
Troppe volte si vuol parlare e generalizzare su un fenomeno che non si conosce a fondo e così facendo si tende solo a buttare quattro parole a casaccio o per sentito dire.
Quante volte anche su questo forum si è parlato dlla "valorosa" parola dei giornalisti (meglio giornalai)? E' il solito discorso, quando fa comodo i giornalisti scrivono cose giuste e invece quando è scomodo per una propria idea i giornalisti sono solo persone che parlano. Secondo me prima di parlare bisognerebbe conoscere, capire il perchè.

Sean, un'ultima cosa, please non mettere anche in questo topic il discorso politico. Abbiamo capito tutti la tua idea, la rispettiamo ma con il calcio non ha un cazzo a che fare.

Ciao, Fabio

[Modificato da fabio pg 29/04/2005 0.02]

admin/moris
00venerdì 29 aprile 2005 00:16
Re:

Scritto da: Shamrock BG 27/04/2005 20.56
mi dispiace se non ho colto il tuo venticello di ironia



ahoooo, chiudete ste porte che con tutti sti venticelli ci prendiamo un malanno [SM=g27823]
gior77
00venerdì 29 aprile 2005 08:21
Re:

Scritto da: fabio pg 28/04/2005 23.59
Non ho mai risposto a questo topic, l'ho sempre solo letto preferndo il silenzio.
Ora però mi viene spontaneo rispondere.
Il marcio è ovunque e non c'è certo bisogno di andare in uno stadio per trovarlo. Alla domanda se secondo me sia possibile andare allo stadio con moglie e prole ti rispondo sensa ombra di dubbio di si. Non ho mai sentito di una famiglia che è stata attaccata da "ultras" o roba varia.
Troppe volte si vuol parlare e generalizzare su un fenomeno che non si conosce a fondo e così facendo si tende solo a buttare quattro parole a casaccio o per sentito dire.
Quante volte anche su questo forum si è parlato dlla "valorosa" parola dei giornalisti (meglio giornalai)? E' il solito discorso, quando fa comodo i giornalisti scrivono cose giuste e invece quando è scomodo per una propria idea i giornalisti sono solo persone che parlano. Secondo me prima di parlare bisognerebbe conoscere, capire il perchè.

Sean, un'ultima cosa, please non mettere anche in questo topic il discorso politico. Abbiamo capito tutti la tua idea, la rispettiamo ma con il calcio non ha un cazzo a che fare.

Ciao, Fabio

[Modificato da fabio pg 29/04/2005 0.02]




attaccata no, ma che sia rimasta in mezzo al lancio di fumogeni della polizia? non è solo questione se è o meno attaccata dagli ultras, che non lo abbiano mai fatto ci credo perchè non sono di certo i loro obiettivi. però l'esempio che danno non è certo la cosa migliore per i bimbi.

che poi l'esempio che danno i nostri parlamentari quando si ritrovano non sia tanto meglio, non è scusante.

il fatto è che allo stadio ci si sente impuniti. guarda l'ultimo derby di champions: quanti fumogeni hanno tirato in campo? un centinaio credo. ne hanno beccato uno solo. li ha tirati tutti lui? non credo ...
le norme antiviolenza sono inadeguate, e la mano pesante che hanno promesso lo sarà anche di meno, anche perchè durerà qualche giornata e poi tutto nel dimenticatoio.
finchè non si responsabilizza le società per i danni causati dai propri pseudo tifosi, non si risolverà un bel niente. questo è il primo passo, secondo me: organizzazione della sicurezza a carico delle società, danni allo stadio e ai danni causati dagli scontri direttamente a carico della società.
fabio pg
00venerdì 29 aprile 2005 12:59
Ciao gior77!
Dici che le leggi anti-ultras non sono adeguate? Scusa, ma la risposta mi viene spontanea, sai che gli ultras molte volte scontano una diffida prima di avere un regolare processo? E al 90% dopo il processo si viene assolti per assenza di prove ma la diffida si è scontata lo stesso. Una legge preventiva che viene usata solo sui tifosi come se fossero l'unico problema dell'Italia.
Hai notato che non esistono quai più scontri fra ultras ma solo con le forze dell'ordine? Sai perchè avviene ciò? Credo che ci puoi arrivare... Io di stadi ne ho girati tanti e ti dico che in certe situazioni le persone che dovrebbero garantire l'ordine pubblico fanno tutt'altro.
Tutto lo sport è malato, società fallite, calcio scommesse, ingaggi milionari ma il problema rimane solo l'ultras...
Paginoni dei giornali pieni quando succede qualcosa e se va bene una riga quando fanno qualcosa di buono.
I problemi ci sono ovunque, non è certo per questo però che sia meglio da una parte o da un'altra.
Ciao, Fabio
fabio pg
00venerdì 29 aprile 2005 13:01
Approposito, avete visto ieri sera "punto e a capo"?
Shamrock BG
00domenica 1 maggio 2005 19:19
Re: Re:

Scritto da: Sean1 28/04/2005 8.24
domanda : consiglieresti ad una famiglia con bambini di andare allo stadio per passare una bella domenica, magari ad un bel derby, che ne so, lazio-roma, oppure milan inter ? sentendoti la coscienza in pace poi?


Sean, ho 28 anni e vado allo stadio dall’età di 9: ha iniziato a portarmici mio padre. Ovviamente non mi portava nelle zone calde (per noi di Bergamo, la Curva Nord): ci mettevamo nei settori popolari, il più lontano possibile da eventuali casini. Facendo così non le ho mai prese né mi sono mai spaventato. Lo stesso farei adesso se avessi un figlio.
È vero, alcune volte, dalle curve, escono striscioni bestiali, ma, se avessi un figlio, in un certo senso ne sarei contento perché mi permetterebbe di parlare con lui di argomenti seri e di spiegargli come la penso o come la vedo.
A Dublino no, ma l’Italia è piena di scritte sui muri: da “Juden Raus” a “L’unico fascista buono è il fascista morto”… cosa faccio, non mando più in giro mio figlio? No, semplicemente, se dovesse chiedermi il significato di queste scritte, gli spiegherei perché sono delle bestialità e le trovo inconcepibili.
Sean1
00lunedì 2 maggio 2005 09:13
Re:

Scritto da: fabio pg 28/04/2005 23.59
Non ho mai risposto a questo topic, l'ho sempre solo letto preferndo il silenzio.
Ora però mi viene spontaneo rispondere.
Il marcio è ovunque e non c'è certo bisogno di andare in uno stadio per trovarlo. Alla domanda se secondo me sia possibile andare allo stadio con moglie e prole ti rispondo sensa ombra di dubbio di si. Non ho mai sentito di una famiglia che è stata attaccata da "ultras" o roba varia.
Troppe volte si vuol parlare e generalizzare su un fenomeno che non si conosce a fondo e così facendo si tende solo a buttare quattro parole a casaccio o per sentito dire.
Quante volte anche su questo forum si è parlato dlla "valorosa" parola dei giornalisti (meglio giornalai)? E' il solito discorso, quando fa comodo i giornalisti scrivono cose giuste e invece quando è scomodo per una propria idea i giornalisti sono solo persone che parlano. Secondo me prima di parlare bisognerebbe conoscere, capire il perchè.

Sean, un'ultima cosa, please non mettere anche in questo topic il discorso politico. Abbiamo capito tutti la tua idea, la rispettiamo ma con il calcio non ha un cazzo a che fare.

Ciao, Fabio

[Modificato da fabio pg 29/04/2005 0.02]





e' il calcio che non dovrebbe avere nulla a che fare con la politica...io ho messo la politica e dove? dicendo che ci sono striscioni razzisti e nazisti ? non e' vero? lo sai che e' reato penale l'apologia di fascismo ?
Sean1
00lunedì 2 maggio 2005 09:13
Re: Re: Re:

Scritto da: Shamrock BG 01/05/2005 19.19

Sean, ho 28 anni e vado allo stadio dall’età di 9: ha iniziato a portarmici mio padre. Ovviamente non mi portava nelle zone calde (per noi di Bergamo, la Curva Nord): ci mettevamo nei settori popolari, il più lontano possibile da eventuali casini. Facendo così non le ho mai prese né mi sono mai spaventato. Lo stesso farei adesso se avessi un figlio.
È vero, alcune volte, dalle curve, escono striscioni bestiali, ma, se avessi un figlio, in un certo senso ne sarei contento perché mi permetterebbe di parlare con lui di argomenti seri e di spiegargli come la penso o come la vedo.
A Dublino no, ma l’Italia è piena di scritte sui muri: da “Juden Raus” a “L’unico fascista buono è il fascista morto”… cosa faccio, non mando più in giro mio figlio? No, semplicemente, se dovesse chiedermi il significato di queste scritte, gli spiegherei perché sono delle bestialità e le trovo inconcepibili.



[SM=g27811] grande Shamrock
Sean1
00lunedì 2 maggio 2005 09:16
cinque feriti, uno è un bambino
www.repubblica.it/2003/e/gallerie/calcio/melfistop/5.html

L'arbitro ha fermato il match con il Potenza al 37' del secondo tempo
un gruppo di tifosi potentini aveva tentato di invadere il campo
Melfi, partita sospesa per scontri
cinque feriti, uno è un bambino
Due fermati dalla polizia prima della gara


Gli incidenti allo stadio di Melfi
MELFI (Potenza) - Sono finiti con cinque persone ferite i tafferugli scoppiati allo stadio "Arturo Valerio" di Melfi (Potenza), dove era in corso la gara Melfi-Potenza (Serie C2, girone C) poi sospesa per gli incidenti. Per due di loro un bambino di nove anni e un uomo di 30, è stato necessario il trasporto in ospedale, mentre le altre tre persone sono state medicate nei pressi dello stadio.

L'uomo e il bambino sono stati trasportati nell'ospedale San Giovanni di Dio di Melfi: le loro condizioni non vengono giudicate gravi. Al momento i due feriti, entrambi tifosi del Potenza, vengono sottoposti a ulteriori accertamenti medici.

La partita è stata sospesa al 37' del secondo tempo dopo che un gruppo di tifosi potentini ha forzato un cancello che dava direttamente al campo di gioco e ha tentato una invasione, fermata dall'intervento di polizia e carabinieri. Il Melfi era in vantaggio per 1 a 0.

La gara è stata sospesa definitivamente perché non vi erano più le condizioni di sicurezza dopo che era stato divelto il cancello. A decidere è stato l'arbitro Giglioni di Siena. "Abbiamo assistito a scene inqualificabili alle quali non avremmo mai voluto assistere - ha detto il prefetto di Potenza Luciano Mauriello, che era a Melfi per assistere all'incontro, avvicinato dai giornalisti - Dalla tribuna centrale ho potuto assistere all'irruzione dei tifosi dagli spalti verso la recinzione con l'abbattimento di un cancello. Non so cosa abbia indotto i tifosi ad un gesto del genere. Saranno accertate le responsabilità ed chi si è reso responsabile di questi atti inqualificabili sarà punito".

Il questore di Potenza, Americo Di Censo, si trovava allo stadio di Melfi: "Abbiamo deciso di sospendere la partita - spiega - perché, dopo l'abbattimento di un cancello da parte dei tifosi ospiti, non vi erano più le condizioni di sicurezza per proseguire l' incontro". "Il dirigente dell' ordine pubblico allo stadio, Francesco Di Munno - ha aggiunto il questore - mi ha illustrato la situazione e, di comune accordo, abbiamo deciso la sospensione che è stata immediatamente comunicata all' arbitro dell' incontro, Giglioni di Siena".

I tifosi potentini sono stati accompagnati dalle forze dell'ordine agli autobus e hanno lasciato Melfi. Prima della gara due persone, di Melfi, sono state fermate dalla polizia: uno dei due è stato trovato in possesso di una pistola, risultata poi un'arma giocattolo. La loro posizione è attualmente al vaglio degli investigatori.

(1 maggio 2005)

[SM=g27812]
Sean1
00lunedì 2 maggio 2005 11:59
scrum or scum ?
E' successo nel tratto barese. Protagonisti i sostenitori campani
che andavano a Martina Franca e quelli romani diretti a Lecce
Far west sull'autostrada A14
Speronamenti e botte tra tifosi
In 18 denunciati per danneggiamenti e percosse

TARANTO - Far West sull'autostrada A14 tra tifosi di calcio. Diciotto sostenitori del Napoli sono stati denunciati dalla Polizia di Taranto per una serie di tafferugli e alcuni speronamenti di autoveicoli di tifosi laziali, avvenuti nel tratto fra Bari e Trani (Bari), prima che raggiunsero lo stadio di Martina Franca (Taranto), dove la loro squadra doveva disputare la gara di campionato di C1. I denunciati sono accusati di danneggiamento e percosse.

Gli incidenti sono avvenuti in una stazione di servizio situata sulla A14 nel Barese. Circa 300 tifosi napoletani, a bordo di mezzi privati, si sono incrociati con altrettanti tifosi di calcio della Lazio, che si stavano recando a Lecce per la partita. Una parte delle due tifoserie è dapprima venuta alle mani, poi ha cercato di speronarsi a vicenda con i veicoli. I poliziotti della Questura di Napoli che stavano scortando i tifosi campani hanno cercato di sedare gli incidenti sparando anche alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio.

Non potendo bloccare i tifosi del Napoli protagonisti degli scontri, gli agenti hanno dato l'allarme alla Questura di Taranto segnalando le targhe di sei mini-bus, i cui passeggeri avevano partecipato ai tafferugli e agli speronamenti. Mentre allo stadio di Martina Franca era in corso la partita fra la squadra locale e il Napoli, agenti della Questura di Taranto hanno ispezionato le aree di sosta riservate ai tifosi ospiti individuando tre dei sei mini-bus indicati dai colleghi di Napoli.

Conclusosi l'incontro di calcio, i poliziotti hanno atteso che i passeggeri dei tre mini-bus raggiungessero la periferia di Martina e li hanno bloccati, scortandoli sino alla Questura di Taranto dove sono stati identificati e denunciati.

(1 maggio 2005)
fabio pg
00lunedì 2 maggio 2005 16:37
Re: Re:

Scritto da: Sean1 02/05/2005 9.13



e' il calcio che non dovrebbe avere nulla a che fare con la politica...io ho messo la politica e dove? dicendo che ci sono striscioni razzisti e nazisti ? non e' vero? lo sai che e' reato penale l'apologia di fascismo ?



Concordo al 100% che la politica non ha nulla a che fare con il calcio, è quello che dico da tempo...
Come dice Sham, le scritte e dunque dei "messaggi" si trovano ovunque.
Ciao, Fabio
fabio pg
00lunedì 2 maggio 2005 16:38
Re: cinque feriti, uno è un bambino

Scritto da: Sean1 02/05/2005 9.16
www.repubblica.it/2003/e/gallerie/calcio/melfistop/5.html

L'arbitro ha fermato il match con il Potenza al 37' del secondo tempo
un gruppo di tifosi potentini aveva tentato di invadere il campo
Melfi, partita sospesa per scontri
cinque feriti, uno è un bambino
Due fermati dalla polizia prima della gara


Gli incidenti allo stadio di Melfi
MELFI (Potenza) - Sono finiti con cinque persone ferite i tafferugli scoppiati allo stadio "Arturo Valerio" di Melfi (Potenza), dove era in corso la gara Melfi-Potenza (Serie C2, girone C) poi sospesa per gli incidenti. Per due di loro un bambino di nove anni e un uomo di 30, è stato necessario il trasporto in ospedale, mentre le altre tre persone sono state medicate nei pressi dello stadio.

L'uomo e il bambino sono stati trasportati nell'ospedale San Giovanni di Dio di Melfi: le loro condizioni non vengono giudicate gravi. Al momento i due feriti, entrambi tifosi del Potenza, vengono sottoposti a ulteriori accertamenti medici.

La partita è stata sospesa al 37' del secondo tempo dopo che un gruppo di tifosi potentini ha forzato un cancello che dava direttamente al campo di gioco e ha tentato una invasione, fermata dall'intervento di polizia e carabinieri. Il Melfi era in vantaggio per 1 a 0.

La gara è stata sospesa definitivamente perché non vi erano più le condizioni di sicurezza dopo che era stato divelto il cancello. A decidere è stato l'arbitro Giglioni di Siena. "Abbiamo assistito a scene inqualificabili alle quali non avremmo mai voluto assistere - ha detto il prefetto di Potenza Luciano Mauriello, che era a Melfi per assistere all'incontro, avvicinato dai giornalisti - Dalla tribuna centrale ho potuto assistere all'irruzione dei tifosi dagli spalti verso la recinzione con l'abbattimento di un cancello. Non so cosa abbia indotto i tifosi ad un gesto del genere. Saranno accertate le responsabilità ed chi si è reso responsabile di questi atti inqualificabili sarà punito".

Il questore di Potenza, Americo Di Censo, si trovava allo stadio di Melfi: "Abbiamo deciso di sospendere la partita - spiega - perché, dopo l'abbattimento di un cancello da parte dei tifosi ospiti, non vi erano più le condizioni di sicurezza per proseguire l' incontro". "Il dirigente dell' ordine pubblico allo stadio, Francesco Di Munno - ha aggiunto il questore - mi ha illustrato la situazione e, di comune accordo, abbiamo deciso la sospensione che è stata immediatamente comunicata all' arbitro dell' incontro, Giglioni di Siena".

I tifosi potentini sono stati accompagnati dalle forze dell'ordine agli autobus e hanno lasciato Melfi. Prima della gara due persone, di Melfi, sono state fermate dalla polizia: uno dei due è stato trovato in possesso di una pistola, risultata poi un'arma giocattolo. La loro posizione è attualmente al vaglio degli investigatori.

(1 maggio 2005)

[SM=g27812]


Ho letto anche io la notizia..Che dire? [SM=g27812] [SM=g27812]
Sean1
00martedì 3 maggio 2005 09:03
ovviamente lo so benissimo che ci sono bravissime persone come voi allo stadio, ragazzi e ragazze che vanno semplicemente per divertirsi e stare insieme, su questo non nutro alcun dubbio.[SM=g27811]
Shamrock BG
00martedì 3 maggio 2005 19:52
Gior, io non intendevo dire che la “violenza parlamentare” è una scusante per la “violenza da stadio”: semplicemente visto che si vogliono chiudere gli stadi e penalizzare una maggioranza per colpa di 50 pirla che tirano i fumogeni, allora chiudiamo anche il parlamento e penalizziamo una maggionanza per colpa di 30 pirla che arrivano nell’emiciclo con cappi o si pigliano a schiaffoni! O la giustizia si basa su 2 pesi – 2 misure?
Ripeto: ok, chiudiamo gli stadi, mi sta bene… ma chiudiamo anche le discoteche, il parlamento, ecc.ecc.
gior77
00mercoledì 4 maggio 2005 08:24
Re:

Scritto da: Shamrock BG 03/05/2005 19.52
Gior, io non intendevo dire che la “violenza parlamentare” è una scusante per la “violenza da stadio”: semplicemente visto che si vogliono chiudere gli stadi e penalizzare una maggioranza per colpa di 50 pirla che tirano i fumogeni, allora chiudiamo anche il parlamento e penalizziamo una maggionanza per colpa di 30 pirla che arrivano nell’emiciclo con cappi o si pigliano a schiaffoni! O la giustizia si basa su 2 pesi – 2 misure?
Ripeto: ok, chiudiamo gli stadi, mi sta bene… ma chiudiamo anche le discoteche, il parlamento, ecc.ecc.



hai ragione, infatti io intendevo dire che a guardare quello che succede in parlamento, dove i "nostri" rappresentanti fanno quello che spesso vediamo, non mi meraviglia che allo stadio ci siano scontri, violenze, ecc. ecc.
Voglio dire, la classe politica che ci rappresenta è lo specchio della nostra società.
fabio pg
00mercoledì 4 maggio 2005 15:28
Re: Re:

Scritto da: gior77 04/05/2005 8.24

Voglio dire, la classe politica che ci rappresenta è lo specchio della nostra società.



Spero di no! [SM=g27828] [SM=g27827]
Corcaigh
00mercoledì 4 maggio 2005 22:01
Visto che in quest'aera del forum mancano scandalosamente interventi femminili, provvedo [SM=g27828]
Ovvaimente, intervento "tecnico" e non da tifoso. [SM=g27832]
In genere la violenza negli stadi è direttamente proporzionale alla frustrazioni delle classi lavoratrici alivello piu' basso nei confronti della politica governativa vigente.
Faccio un esempio pratico: il peggio degli hooligans l'Inghilterra ce li ha avuti durante il governo Thatcher.
Il problema della violenza negli stadi italiani è emerso anche sulla stampa irlandese. E' ovvio che l'instabilita' sociale e politica contemporanea, la mancanza di valori (non in senso morale ma etico) e prospettive per il futuro spinge le classi piu' penalizzate a trovare una valvola di sfogo da qualche altra parte.
La violenza negli stadi è sempre stato un problema analizzato dai sociologi di tutte le nazionalità. Mi sembra anche ovvio il perché. Sta di fatto che per questo motivo (e per quanto vengono strapagati i calciatori) io ho perso da anni l'interesse per il calcio che comunque in passato avevo...

[SM=x145439]
Sean1
00venerdì 6 maggio 2005 08:48
Insulti e rissa: a Roma sospesa partita di calcio Insulti e rissa: a Roma sospesa partita di calcio Insulti antisemiti contro la squadra ebrea Roma, presa di mira la formazione giovanile del «Maccabi». Il presidente: provocati fino alla rissa

ROMA—«Che impressione vedere dei ragazzini di sedici, diciassette anni con gli occhi di fuori che urlano insulti antisemiti...». La voce di Roberto Di Porto, allenatore del «Maccabi», una squadra ebraica del campionato allievi di Roma, ha un velo di tristezza. Masul campo dell’Ostiense ieri pomeriggio, sul lungotevere Dante nel popolare quartiere Marconi della capitale, nel corso dell’incontro Maccabi-Pro Calcio Acilia, si è consumata una nuova pagina oscura di antisemitismo finché l’arbitro non ha deciso di interrompere la partita.
BRUTTI EBREI— Era già successo in autunno all’andata, si è ripetuto anche ieri pomeriggio nel match di ritorno di un campionato riservato a l l e a n n a t e 1988-1989. Frasi antisemite, pesanti ingiurie, infine la rissa violenta in campo tra un paio di giocatori per squadra subito sedata dai rispettivi team finché l’arbitro, a circa quindici minuti dalla fine, non è stato costretto a fischiare lo stop decretando la sospensione anticipata dell’incontro sull’1-1. «Urlavano "Brutti ebrei di m...", indicavano il nostro striscione con la stella di David e poi vomitavano insulti tipo "Togliete quei simboli di m...", racconta Di Porto.
IL PRECEDENTE — Protagonista in negativo di nuovo una squadra della periferia romana, la Pro Calcio Acilia, e nel suo mirino ancora una volta la squadra ebraica del Maccabi che come era già successo all’altra squadra ebraica romana, l’«Haganah», è stata colpita da un ordinario quanto feroce antisemitismo. All’andata, in autunno, i tifosi del Pro Calcio Acilia, quasi tutti più o meno coetanei dei giocatori in campo, avevano accolto la squadra ebraica inalberando vessilli con spade e croci celtiche oltre che con cori inneggianti al «duce».
LA RISSA — Ieri sul campo dell’Ostiense sono stati gli stessi giocatori dell’Acilia ad attaccare con frasi sprezzanti e ingiuriose i tifosi della squadra di casa raccolti dietro striscioni e bandiere in cui figurava l’immagine della stella di David. «Togliete quei simboli di m...», è stata la frase più gentile rivolta verso gli spalti. Le provocazioni si sono ripetute numerose finché non è maturata la reazione di un giovane giocatore del Maccabi e ne è scaturita una rissa tra alcuni giocatori che per fortuna è stata subito sedata.
LA REAZIONE — Secca e sdegnata la reazione dei dirigenti del Maccabi. «Avevo avvertito sia la Federcalcio che le forze di polizia che la partita era a rischio - ha spiegato il presidente della squadra, Vittorio Pavoncello -. Prima quelli della Pro Calcio Acilia ci hanno chiesto di togliere i nostri striscioni con i caratteri ebraici, poi sono passati agli insulti antisemiti di ogni genere. In campo i nostri ragazzi sono stati continuamente provocati fino a quando poi non è scoppiata la scintilla finale. Abbiamo inviato una protesta ufficiale alla Figc e alla Digos affinché questa società venga radiata».
Paolo Brogi
06 maggio 2005

contro la squadra ebrea Roma, presa di mira la formazione giovanile del «Maccabi». Il presidente: provocati fino alla rissa


ROMA—«Che impressione vedere dei ragazzini di sedici, diciassette anni con gli occhi di fuori che urlano insulti antisemiti...». La voce di Roberto Di Porto, allenatore del «Maccabi», una squadra ebraica del campionato allievi di Roma, ha un velo di tristezza. Masul campo dell’Ostiense ieri pomeriggio, sul lungotevere Dante nel popolare quartiere Marconi della capitale, nel corso dell’incontro Maccabi-Pro Calcio Acilia, si è consumata una nuova pagina oscura di antisemitismo finché l’arbitro non ha deciso di interrompere la partita.
BRUTTI EBREI— Era già successo in autunno all’andata, si è ripetuto anche ieri pomeriggio nel match di ritorno di un campionato riservato a l l e a n n a t e 1988-1989. Frasi antisemite, pesanti ingiurie, infine la rissa violenta in campo tra un paio di giocatori per squadra subito sedata dai rispettivi team finché l’arbitro, a circa quindici minuti dalla fine, non è stato costretto a fischiare lo stop decretando la sospensione anticipata dell’incontro sull’1-1. «Urlavano "Brutti ebrei di m...", indicavano il nostro striscione con la stella di David e poi vomitavano insulti tipo "Togliete quei simboli di m...", racconta Di Porto.
IL PRECEDENTE — Protagonista in negativo di nuovo una squadra della periferia romana, la Pro Calcio Acilia, e nel suo mirino ancora una volta la squadra ebraica del Maccabi che come era già successo all’altra squadra ebraica romana, l’«Haganah», è stata colpita da un ordinario quanto feroce antisemitismo. All’andata, in autunno, i tifosi del Pro Calcio Acilia, quasi tutti più o meno coetanei dei giocatori in campo, avevano accolto la squadra ebraica inalberando vessilli con spade e croci celtiche oltre che con cori inneggianti al «duce».
LA RISSA — Ieri sul campo dell’Ostiense sono stati gli stessi giocatori dell’Acilia ad attaccare con frasi sprezzanti e ingiuriose i tifosi della squadra di casa raccolti dietro striscioni e bandiere in cui figurava l’immagine della stella di David. «Togliete quei simboli di m...», è stata la frase più gentile rivolta verso gli spalti. Le provocazioni si sono ripetute numerose finché non è maturata la reazione di un giovane giocatore del Maccabi e ne è scaturita una rissa tra alcuni giocatori che per fortuna è stata subito sedata.
LA REAZIONE — Secca e sdegnata la reazione dei dirigenti del Maccabi. «Avevo avvertito sia la Federcalcio che le forze di polizia che la partita era a rischio - ha spiegato il presidente della squadra, Vittorio Pavoncello -. Prima quelli della Pro Calcio Acilia ci hanno chiesto di togliere i nostri striscioni con i caratteri ebraici, poi sono passati agli insulti antisemiti di ogni genere. In campo i nostri ragazzi sono stati continuamente provocati fino a quando poi non è scoppiata la scintilla finale. Abbiamo inviato una protesta ufficiale alla Figc e alla Digos affinché questa società venga radiata».
Paolo Brogi
06 maggio 2005
www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/05_Maggio/06/brog...



gior77
00venerdì 6 maggio 2005 09:54
che tristezza.
scottishflag
00venerdì 6 maggio 2005 10:22
Quanto è spregevole tale e tanta ignoranza e intolleranza. Antisemitismo, anticattolicesimo, anti-islamismo... oramai è uno spettacolo che si ripete quotidianamente a tutti i livelli e tra quasi ogni fasca di età. E neanche è prevedibile che la situazione migliori, finchè l'unica cosa tollerata (anche dallo Stato...) sarà proprio la violenza e il pregiudizio. [SM=g27812]
scottishflag
00lunedì 9 maggio 2005 15:54
Insulti antisemiti, pace fatta tra l'Acilia e il Maccabi Roma
Una notizia positiva (fino alla prossima puntata...) viene dal sito internet di Repubblica:

ROMA - Dopo i primi segnali di disgelo, è pace fatta tra i presidenti del Pro Calcio Acilia e del Maccabi, Umberto Barbato e Vittorio Pavoncello, alla presenza del sindaco di Roma Valter veltroni e del presidente della comunità ebraica romana Leone Pasermann. La stretta di mano è arrivata dopo gli incidenti avvenuti in campo con insulti razzisti nel corso dell'incontro tra le due squadre valido per il campionato allievi e disputato giovedì scorso.

Nel corso dell'incontro, in Campidoglio, è stato deciso che verrà giocata un'altra gara tra le due squadre in segno di amicizia e rispetto alla presenza di alcuni giocatori di Roma e Lazio, che si cercherà di organizzare un viaggio ad Auschwitz con i ragazzi delle due squadre ed infine che la comunità ebraica darà un sostegno economico alla Pro calcio Acilia.
fabio pg
00martedì 10 maggio 2005 02:52
Volevo proporvi e sapere cosa ne pensate di questo articolo, tratto da una fanzine di un gruppo ultrà perugino.

NON SPEGNIAMO LA PASSIONE

Nell’ultima partita casalinga, giocata al Curi contro il Piacenza, la Curva Nord ha “scioperato” per 15 minuti circa, protestando contro le nuove leggi sulla violenza negli stadi (il c.d. decreto Pisanu che abbiamo illustrato nello scorso numero della nostra fanzine). La protesta, forse servirà a poco, ma abbiamo cercato di far capire che l’accanimento contro le degenerazioni del tifo serve solo a distogliere da fatti più gravi e veramente urgenti. È questione di priorità. Izzo, assassino del Circeo, continua ad ammazzare facendo l’ “assistente sociale”, Piazza Fontana è rimasta impunita, sbeffeggiando i familiari delle vittime: questi sono alcuni recenti esempi utili a comprendere come il calcio e ciò che lo riguarda possa diventare uno “specchio per allodole”, rinviando questioni veramente cogenti. È una questione di ipocrisia. Mafiosi pagati per collaborare, pedofili o pluriomicidi scagionati: rispetto a questi problemi gli scontri fra ultras sono, permettetecelo, un nonnulla. Eppure sono entrati in vigore provvedimenti immediati. Venire allo stadio, lo abbiamo notato tutti, è scoraggiante e avvilente, controlli su controlli, polizia e carabinieri ovunque, anche col Piacenza quando i tifosi ospiti non c’erano…
Anche guardando all’interno del calcio ci sono molte cose che avrebbero richiesto interventi seri e subitanei, prima di queste leggi. Il dorato mondo del calcio va sempre peggio: partite truccate passate sotto silenzio (al Modena hanno anche ridato i punti, con tante scuse…), presidenti che si prendono gioco di piazze e tifosi rimpinguando, non si sa come, i loro conti all’estero, giocatori scorretti e dopati che subiscono squalifiche irrisorie, arbitri sempre condizionati quando non in malafede, decreti spalmadebiti fatti ad hoc (Lazio), strapotere delle televisioni (partite tutti i giorni senza rispetto per i tifosi); insomma non un bel quadretto idilliaco. Nonostante ciò si è preferito colpire gli ultras e, con loro, di riflesso, tutti i tifosi. È perciò che abbiamo voluto dire chiaramente la nostra. Rispettiamo la legge, ma non la condividiamo quando è eccessiva, pretestuosa e non adatta a risolvere il problema. Questo gioco non ci piace, ma terremo duro, perché almeno l’ultima fiammella di passione sincera non si spenga…


Ciao, Fabio! [SM=g27811]
gior77
00martedì 10 maggio 2005 08:11
La solita storiella del "loro sono peggio di noi" sinceramente non mi sta bene. Il problema della violenza nel calcio esiste, ed è inutile negarlo, è un problema grave.
Dopodichè, considero questa "mano pesante" della federazione assolutamente inadeguata. Colpisce indiscriminatamente tutti i tifosi, è vero, ma soprattutto, cosa che vado dicendo da mesi, non responsabilizza le società. Continuo a sostenere, e ne sono convinto, che se vuoi debellare la violenza dagli stadi devi colpire prima di tutto le società.

Altra cosa: smettetela di fare le vittime. Vi lamentate perchè vi perquisiscono all'entrata? Non sono io da casa che lancio fumogeni e oggetti vari nello stadio, ma sono certi tifosi.
E a ben guardare questi controlli sono inadeguati, visto che la roba entra lo stesso. Lo stadio è sempre stato visto da certa gente come il luogo dove scaricare la propria rabbia e la propria violenza senza preoccuparsi troppo delle conseguenze.
Se io per strada prendo a pugni un carabiniere, finisco in galera.
Se lo fai allo stadio, forse, e dico forse, ti prendono.

Infine, potremmo iniziare a discutere di tutta la seconda parte dell'articolo, sulla quale peraltro concordo. I problemi del calcio sono tanti. Il fatto che le società possano fare quello che vogliono con leggi e bilanci, però, non può giustificare la violenza dei tifosi.
Andare allo stadio è diventato avvilente, è vero, ma perchè questo calcio non è bello. Per tutto quello che ci sta intorno: doping, bilanci falsi, violenza.
Il gioco, preso da solo, è resta il gioco più bello del mondo.
scottishflag
00martedì 10 maggio 2005 12:14
Sinceramente l'articolo in questione (come c'era da aspettarsi) mira a decolpevolizzare il movimento ultras. E mi pare proprio un'idiozia. Siccome in Italia e nel resto del momdo ci sono assassini non puniti (ma non è la prassi), tutto ciò che nel codice penale è ritenuto meno grave dell'omicidio va automaticamente bene. Questo il messaggio di fondo, o no? E' verissimo, il tifoso che va a vedersi la partita può essere perquisito anche tra i denti, ma dura lex sed lex, la colpa non è dello Stato ma di chi ce lo ha portato. Molti - non tutti - gli ultras si sentono affrancati dalle regole e dal buon senso, agisce "nel nome della squadra". E per questo appena un carabiniere dal 1000 euro al mese gli chiede di srotolare lo striscione, la risposta è :"Mi manda il Grifo, fatti da parte". Insomma, degli eletti... altro che Neo di Matrix [SM=g27825] Quindi eccò perchè si sciopera e si mette il muso come i bambini... "mi hai interrotto il giochino, per quanto dannose fosse... sei brutto e cattivo!"
E come diceva gior, se io per strada mi levo la cinghia dei pantaloni e disegno una linea retta sulla schiena di un commissario di Polizia, mi mettono dentro e buttano via la chiave. E mi parrebbe giusto. La stessa scena è stata vista ad Avellino tempo fa, le telecamere hanno inquadrato il responsabile, ma tant'è... Questo è lo scandalo che lo stato civile dovrebbe condannare. Oramai nella nostra Italia l'ultras ha potere, ed ancora ne vorrebbe avere di più. Da Nord a Sud si sono viste persone marcare visita dal lavoro perchè "Vado a protestare col presidente X perchè vende il giocatore Y... non lo deve fare, spacco tutto" [SM=g27825]
Insomma l'articolo suona una campana un pò stonata, prendiamocela pure col rigore non concesso o l'arbitro cornuto che non vede il fuorigioco... facciamo pure i poveri cristi ai quali uno Stato cinico e baro vuole spegnere la residua fiammella di passione. Fichè si trovano quelli che ci credono, le cose non cambieranno. [SM=x145487]
Altro punto che quoto da gior, vanno responsabilizzate le società. I tifosi della Juventus danneggiano un autogrill? Paga la famiglia Agnelli. I tifosi interisti danneggiano una carrozza del treno? Paga Moratti. E così via. Io non ci troverei proprio nulla di male. Ma siccome quei tizi pagano il biglietto dello stadio e magari comprano la maglietta di Ibrahimovic a 74 euro... allora ci guadagna Stato e società sportiva. Quindi la carrozza del treno la pago anche un pò io che ero a 300 km di distanza.
Per concludere... la colpa non è degli ultras oggi (con i quali ce l'ho relativamente), ma dello Stato che ieri non li ha corretti finchè era in tempo. Oggi si può fare "British style" per quanto concerne il comportamento all'interno dello stadio, perchè lì può entrare tutta la famiglia e guardarsi la partita serena in ogni settore e qui no?

[Modificato da scottishflag 10/05/2005 12.16]

novellorlnd
00martedì 10 maggio 2005 15:00
discorso complesso, frequentando lo stadio vedo eccessi da parte degli ultra, ma anche da parte di chi dovrebbe mantenere l'ordine pubblico.
Questo da quanto vedo io, giusto o sbagliato che sia, aiuta ad ingrossare le fila dei facinorosi: un ragazzino un po' esaltato e un po' influenzabile che vede certe scene può darsi che in futuro faccia confusione tra chi sono i "buoni" ed i "cattivi". E potrebbe schierarsi dalla parte sbagliata.
Io tifoso non violento più di una volta ho visto cose allucinanti, da una parte e dall'altra. Da una parte pagano in pochi, dall'altra nessuno, più passa il tempo più c'è rancore e la volta dopo è potenzialente peggio.
Nelle curve trovi gente pronta a tutto, ma anche agenti con al collo sciarpe di squadre rivali che si mettono ad insultarti e aspettano una reazione... è così che si mantiene l'ordine?

Se lo stato voglia combattere gli ultras non lo so: se penso che la lazio ha avuto la possibilità di pagare in 23 (ventitre!) anni i propri debiti grazie alla ventilata violenza promessa dai tifosi ... a me sembra una legittimazione.

Arriverà il giorno in cui potremo andare in trasferta con lo spirito dei meravigliosi scozzesi visti a milano qualche tempo fa con la nazionale? mah...
paolino-BOGLANDSMAN
00martedì 10 maggio 2005 15:14
Re:

Scritto da: novellorlnd 10/05/2005 15.00


Arriverà il giorno in cui potremo andare in trasferta con lo spirito dei meravigliosi scozzesi visti a milano qualche tempo fa con la nazionale? mah...



La vedo dura... ma molto dura.
Purtroppo.
E mi associo anche io alla considerazione che la violenza negli stadi è un fenomeno molto complesso da analizzare.
Troppi fattori, interni ed esterni, concorrono a far diventare certe situazioni dei potenziali momenti di tensione in uno stadio.
Anche perchè a volte, come è successo in curva nord a Livorno (ed altre volte in Italia), ci si picchia (non io...me ne guardo bene) fra tifosi della stessa squadra.
E quando succedono queste cose dico... la prossima domenica me ne vado al mare, visto che c'ho uno splendido mar tirreno a soli cinquanta metri da casa...
(e se poi ne prendiamo 6 a partita come facciamo ultimamente, la voglia di stadio scema...)
Calcisticamente (in tutti i sensi parlando) abbacchiato,
Pa.
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