Attacchi alle truppe italiane

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fergus
00martedì 9 maggio 2006 11:15
non so se sia peacekeeping o no
ma purtroppo continuano a ritornare al mittente dei nostri connazionali
zincati
gior77
00martedì 9 maggio 2006 11:22
Nella Costituzione è scritto chiaramente che l'Italia ripudia la guerra.
Qualsiasi intervento quindi che non portasse il nome di "operazione di pace" non avrebbe mai ottenuto il consenso del presidente Ciampi, che varie volte ha riportato l'incostituzionalità dei provvedimenti varati dal parlamento.
Per cui non ci sono dubbi che la denominazione tecnica dell'intervento italiano è peacekeeping.

Il problema però, è che per gli americani l'Iraq è un paese in guerra.

Noi stiamo facendo un intervento di pace in un paese in guerra.

Sembrerebbe il titolo di un romanzo, e invece è realtà, purtroppo.
fergus
00martedì 9 maggio 2006 11:30
Re:

Scritto da: gior77 09/05/2006 11.22
Nella Costituzione è scritto chiaramente che l'Italia ripudia la guerra.
Qualsiasi intervento quindi che non portasse il nome di "operazione di pace" non avrebbe mai ottenuto il consenso del presidente Ciampi, che varie volte ha riportato l'incostituzionalità dei provvedimenti varati dal parlamento.
Per cui non ci sono dubbi che la denominazione tecnica dell'intervento italiano è peacekeeping.

Il problema però, è che per gli americani l'Iraq è un paese in guerra.

Noi stiamo facendo un intervento di pace in un paese in guerra.

Sembrerebbe il titolo di un romanzo, e invece è realtà, purtroppo.




le nostre truppe -carabinieri in testa - hanno sempre effettuato sin dai tempi del libano operazioni che possono esser ben definite peace keeping
non dobbiamo infatti dimenticarci che una delle mansioni - meno ricordate ma sicuramente utili - storicamente svolta dalle truppe italiane è quella di ricostituire e addestrare le forze di polizia locali oltre che effettuare servizi di polizia militare e pattugliamento
questo sta succedendo oltre che in iraq per esempio nei balkani

Corcaigh
00martedì 9 maggio 2006 11:31
Re:

Scritto da: gior77 09/05/2006 11.22

Noi stiamo facendo un intervento di pace in un paese in guerra.

Sembrerebbe il titolo di un romanzo, e invece è realtà, purtroppo.



Oppure, come venne giustificato 15 anni fa l'intervento delle truppe Italiane durante la prima guerra del Golfo, un intervento di "polizia internazionale". Mi viene il voltastomaco.

Per tutti gli irlandiani: chi ha visto Dipatches ieri sera, il documentario sulla situazione in Iraq vista dalle donne? sono ancora sotto choc: www.channel4.com/news/microsites/D/dispatches2006/iraq_women/in...

ma cosa abbiamo fatto a quel paese? è raso al suolo, a livello di terzo mondo. e gli Americani continuano a sparare. vi assicuro che quel documentario avrà serie ripercussioni nell'opinione pubblica.

[SM=g27820]:
Dancork
00martedì 9 maggio 2006 12:43
Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 09/05/2006 11.31


vi assicuro che quel documentario avrà serie ripercussioni nell'opinione pubblica.

[SM=g27820]:



Dove? in Irlanda? non credo proprio... La gente non mi sembra interessata alla politica estera da queste parti...
plaintive reverie
00mercoledì 10 maggio 2006 10:56
Re: Re: Re:

Scritto da: Dancork 09/05/2006 12.43


Dove? in Irlanda? non credo proprio... La gente non mi sembra interessata alla politica estera da queste parti...



manco a quella nazionale, a dirla tutta
Dancork
00mercoledì 10 maggio 2006 11:10
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: plaintive reverie 10/05/2006 10.56


manco a quella nazionale, a dirla tutta




straquoto....
Corcaigh
00giovedì 11 maggio 2006 00:01
Re: Re: Re:

Scritto da: Dancork 09/05/2006 12.43


Dove? in Irlanda? non credo proprio... La gente non mi sembra interessata alla politica estera da queste parti...



Channel4 è una televisione britannica.
Dancork
00giovedì 11 maggio 2006 12:20
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 11/05/2006 0.01


Channel4 è una televisione britannica.



bene... e allora? Non credo che ci saranno ripercussioni ne qui ne tantomeno in Inghilterra... In UK come qui ci sono soldi e "benessere" e la gente se ne frega di cio' che succede altrove... basta guardare le prime pagine dei quotidiani... parlano di politica estera con il contagoccie....
Corcaigh
00venerdì 12 maggio 2006 00:13
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Dancork 11/05/2006 12.20


basta guardare le prime pagine dei quotidiani... parlano di politica estera con il contagoccie....



in Italia forse. leggiti anche i quotidiani esteri.

Dancork
00venerdì 12 maggio 2006 01:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 12/05/2006 0.13


in Italia forse. leggiti anche i quotidiani esteri.




mi stai dicendo che i giornali inglesi/irlandesi si occupano ampiamente di politica estera?
gior77
00venerdì 12 maggio 2006 08:11
SCUSAIT
Scusait, ma se non l'avete notato il titolo del 3d è: Attacchi alle truppe italiane.

Grazie.
Corcaigh
00venerdì 12 maggio 2006 10:52
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Dancork 12/05/2006 1.08


mi stai dicendo che i giornali inglesi/irlandesi si occupano ampiamente di politica estera?



Esattamente. Sai com'è, io li leggo.
E adesso chiudiamo questo OT ridicolo.
scottishflag
00mercoledì 30 agosto 2006 13:59
da libero.it
Grazie al cielo è solo un attacco verbale.

***

"Gli italiani? Mangiano meglio di quanto sappiano combattere...".

Sulla versione web di New Repubblic (settimanale che dal 1914 è considerato il punto di riferimento degli intellettuali americani) è apparso un articolo irriverente e decisamente negativo verso i nostri soldati.
Secondo l'autore dell'articolo, Jeremy Kahn, l'Italia non sarebbe in grado di assumere la guida del contingente in Libano, perché non avrebbe sufficiente preparazione e cultura militare. Aggiunge poi: "i soldati italiani avrebbero dato prova in varie occasioni di essere tutt'altro che risoluti".
I nostri militari appaiono come codardi pronti a tirarsi in dietro quando il gioco si fa duro, incapaci di portare a termine come si deve il proprio compito. E porta come esempio la missione italiana in Kosovo.
Kahn attacca anche i nostri Carabinieri: sono "cool" abbigliati con "le loro divise scure disegnate da Armani".
E se qualcuno ha avuto l'occasione di pranzare con dei soldati italiani "sa bene che l'esercito italiano lavora per i propri stomaci meglio di chiunque altro". Ma quando è il momento di svolgere il lavoro duro del mantenimento della pace, "diciamo solo che mangiano meglio di quanto sappiamo combattere".
kahn riporta come esempi: il comportamento non esaltante, a suo giudizio, delle truppe italiane in Kosovo; il colpo subito alla base di Nassiriya. Ricorda poi che nella missione in Somalia vi furono nostri soldati coinvolti in casi di torture e di violenze sui civili.
Citando un rapporto di un'agenzia privata di intelligence: "Nato e Onu sono soliti dislocare gli italiani in aree dove impazienza e numero sono più importanti della disciplina e dell'organizzazione".
kahn suppone infine che Israele abbia insistito ad avere gli italiani a capo della missione sicuro del loro fallimento, così poi potendo continuare la guerra...
L'articolo conclude elogiando invece il coraggio e la professionalità dei francesi, che però al tempo del mancato loro intervento in Iraq erano stati definiti "pavide scimmie mangiaformaggio"!

***

Lo stereotipo dell'italiano pizza e mandolino va ancora per la maggiore. Son soddisfazioni... [SM=g27829]

[Modificato da scottishflag 30/08/2006 14.00]

Murphy - RA
00mercoledì 30 agosto 2006 14:57
Bè, questi sono solo stereotipi, che scontano la debolezza politica dell'Italia.
Comunque, il problema non sono i militari, sono i politici.
Siamo in un operazione di pace o di guerra (a seconda delle valutazioni) senza sapere né perchè ci siamo né cosa dobbiamo fare. Col rischio, tutt'altro che remoto, di andare a fare gli scudi umani per difendere Hezbollah.
Questo mi sembra ben più grave delle chiacchiere di quel giornale americano.

Tutto questo pur sapendo bene che, ammettendo che la tregua tenga, né ammazzeranno probabilmente una ventina almeno. Volete che non ci sia un attentato, uno che finisca in un burrone con la jeep, o un pò di friendly fire? Succede in tutte le missioni, non vedo perchè non dovrebbe succedere stavolta.

Il nostro governo aveva una comoda via d'uscita: denunciare che abbiamo già troppi militare all'estero e non possiamo esporci ulteriormente...sarebbe anche vero, fra l'altro...

[Modificato da Murphy - RA 30/08/2006 15.09]

scottishflag
00sabato 2 settembre 2006 16:37
Iraq, ordigno esplode al passaggio del convoglio italiano, nessun ferito
Un ordigno è esploso questa mattina al passaggio di un convoglio militare italiano, vicino alla base di Camp Mittica. La bomba era collocata ai bordi della
strada ed è esplosa appena era passato il primo mezzo, un VM90T con protezioni balistiche, che è stato raggiunto da terriccio sollevato dallo scoppio. Non ci sono stati danni al personale e agli altri veicoli. Dopo gli accertamenti tecnici da parte del nucleo di bonifica ordigni esplosivi, il convoglio è ripartito per rientrare alla base italiana di Nassiriya.

fonte: repubblica.it

Questa volta ci è andata di lusso. [SM=g27831]
irishshamrock
00sabato 2 settembre 2006 19:31
per un pelo....
ragazzi...per un pelo me la sono scampata...sono stato fino a qulche giorno fa tra i papabili per il Libano....
non sono un guerra fondaio ma sono un militare e credo che prima di parlare bisognerebbe conoscere bene le cose e saperle vedere sia da un lato che dall'altro....ho letto gli interventi precedenti e da cittadino sono pienamente d'accordo con essi...ma so che stare in un posto dove vogliono farti il culo e mantenere la calma...soprattutto con le regole di ingaggio che abbiamo noi è un casino....
per quanto riguarda gli spari sulle ambulanze sono "civilmente" d'accordo, ma teniamo presente che i nostri militari si trovano di fronte gente disperata e che non ha nulla da perdere e soprattutto se sei li per fare del bene ma indossi una divisa sei un nemico.....
ricordiamo che in esperienze come quella del Kosovo venivano messi ordigni nei passeggini....
non ci siamo comportati sempre bene questo lo so...ma vi assicuro che gli intenti dei militari...sogni pregni di umanità...forse il problema è politico
scottishflag
00sabato 2 settembre 2006 20:11
Re: per un pelo....

Scritto da: irishshamrock 02/09/2006 19.31
non ci siamo comportati sempre bene questo lo so...ma vi assicuro che gli intenti dei militari...sogni pregni di umanità...forse il problema è politico



Quoto e sottoscrivo, il problema è sempre strettamente politico. Altri nostri ragazzi sono partiti per il Libano per decisioni altrui... giuste o sbagliate è solo una questione di fortuna.
Credo che mai mi sia passato per la mente credere che i mali delle guerre siano i militari che si trovano tra mille difficoltà, ma quelli che in mezzo alle difficoltà ce li catapultano. E' anche vero che chi intraprende quella strada è ben lieto di trovare il modo per alleviare proprio quelle difficoltà, ma l'uso che i governi fanno di queste persone è troppo spesso dubbio. A parte in alcuni film "rambeschi" non ho mai conosciuto soldati guerrafondai quindi, Filippo, non stento per nulla a crederti. Gli atteggiamenti guerrafondai e criminali li hanno ometti in giacca, cratatta e Rolex al chiuso di un ufficio.
Metto giù le carte e faccio una rivelazioen sconcertante? A me non sta antipatico neppure l'esercito britannico in Nord Irlanda, che fa il proprio lavoro su mandato del governo inglese e per un "27 del mese" non proprio ricchissimo. L'esercito fà il suo lavoro ed è legittimato. Meno legittimati sono i gruppi (tutti) paramilitari. Ma qua vado fuori argomento. I casi tragici che hanno visto protagonisti i soldati britannici sono occorsi il 10% per ignoranza (ad esempio l'uso dei poiettili di gomma) e il 90% per la volontà di divertirsi ad annichilire le rimostranze cattoliche o protestanti, per far abbaiare contro fratello contro fratello mentre a Londra si godono lo spettacolo coni pop-corn.
Filippo, per quanto mi riguarda, sono contento tu possa essere qui a riflettere di questo con noi. [SM=g27823]
scottishflag
00venerdì 8 settembre 2006 09:47
Afghanistan, bomba contro italiani
Feriti quattro soldati, uno è grave

KABUL - Quattro militari italiani a bordo di un mezzo in servizio di pattuglia sono rimasti feriti in Afghanistan a seguito dell'esplosione di un ordigno posto a lato della strada su cui transitavano.
Uno dei quattro militari è rimasto ferito in modo più grave, ma, dalle prime informazioni dello Stato maggiore della Difesa, non è in pericolo di vita.

L'attentato è avvenuto stamattina alle ore 9 locali (06.30 ora italiana), e l'ordigno è esploso al bordo di una strada al passaggio di un mezzo militare italiano in attività di pattuglia nei pressi di Farah, nella zona di responsabilità del Comando Rc-West a guida italiana.

Nel frattempo a Kabul è esplosa un'autobomba nei pressi dell'ambasciata degli Stati Uniti. Secondo le prime ricostruzioni le vittime sarebero 16, tra cui 7 stranieri (3 sarebbero militari Usa). L'esplosione si è verificata ad un importante incrocio a meno di 100 metri dall'ambasciata.

fonte: repubblica.it
LUKA980
00venerdì 8 settembre 2006 20:44
Re:


Hai visto il filmato di rainews (mai passato sulla tv ufficiale) in cui i soldati italiani, nella battaglia dei ponti, sparano, tra le altre cose, alle ambulanze? ("annichiliscilo, annichiliscilo")



?????????????????????


io ho visto solo dei soldati che si diffendevano......prova a dargli un occhiata di nuovo........

....sai il motivo perche siamo in Iraq,Afganistan etc.???

Soldi!!!

Sai quanto prende un generale in missione???Un colonello???

Per nn parlare dei semplici caporali......io dovrei lavorare 2 anni per prendere quello che loro prendono in un mese.......
Ho diversi amici che sono e che sono stati da quelle parti,stai tranquillo che si tengono bene alla larga dai pericoli.......tanto pagano ugualmente

Noi nn ci facciamo niente per un semplice motivo....nn si meritano aiuti!!!!!!Sono sempre pronti a mettertela in culo!!!
Ora direte che sono razzista insensibile etc....fatte pure ipocrita mai!!!!!!!!

[Modificato da LUKA980 08/09/2006 20.45]

scottishflag
00venerdì 15 settembre 2006 14:09
Fresco fresco dal Vernacoliere


[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

[Modificato da scottishflag 15/09/2006 14.11]

jay.ren
00martedì 26 settembre 2006 08:56
Afghanistan. Attacco al convoglio italiano: un morto e cinque feriti
L'attacco è avvenuto alle 8 ora locale (le 5.30 italiane) durante una normale perlustrazione a bordo dei veicoli 'Puma' nel distretto di Chahar Asyab, 10 chilometri a sud di Kabul.
Pare che un ordigno comandato a distanza sia esploso al passaggio del terzo mezzo, su cui viaggiavano sei militari della missione Isfar.
Tutti gli occupanti del mezzo sono rimasti feriti, tre in maniera lieve. Dei più gravi uno è morto a causa delle ferite riportate. Non è stato comunicato il nome del militare deceduto.

Fonte: • Let >>
scottishflag
00martedì 26 settembre 2006 13:53
Re: Afghanistan. Attacco al convoglio italiano: un morto e cinque feriti
Attaccato un convoglio militare dell'Isaf a Sud di Kabul
Due militari sono in condizioni particolarmente gravi

Una di loro è una donna, il caporale Pamela Rendina
Napolitano: "Dolore ma per la pace sacrifici indispensabili"


KABUL - Una bomba è esplosa al passaggio di un convoglio dell'Isaf a Sud di Kabul, uccidendo un soldato italiano e ferendone altri due in modo grave. Altri tre militari, tra i quali una donna, sono rimasti feriti in modo lieve. L'attentato ha inoltre provocato vittime tra i civili: al momento si ha notizia di un bambino ucciso e del ferimento di cinque adulti.

Il militare italiano morto è il caporal maggiore Giorgio Langella. Nato nel 1975 a Imperia, apparteneva alla 21esima compagnia del secondo reggimento alpini di Cuneo e operava in Afghanistan inquadrato nel Battle Group 3. Langella era di Diano Marina, in provincia di Imperia, ed era sposato da poco più di un anno. Il matrimonio con Franca Fabiano, nata a Roma, era stato celebrato nel Santuario della Madonna dei Boschi di Boves l'11 settembre del 2005. Dopo il matrimonio Langella si era trasferito a Boves. Fonti militari riferiscono che il caporal maggiore aveva una vasta esperienza di operazioni all'estero, poiché aveva già partecipato a un'altra missione in Afghanistan ed era stato a Sarajevo.

"E' per tutti noi una tragedia. Conoscevo bene Giorgio e la sua famiglia. Di recente lo avevamo premiato, proprio per le sue diverse missioni all'estero", ha detto il sindaco di Diano Marina, Angelo Basso.

I due militari feriti gravi sono il maresciallo Francesco Cirmi, che ha riportato un forte trauma facciale, e il caporal maggiore Vincenzo Cardella, ferito agli arti inferiori. Per entrambi sono stati necessari interventi in sala operatoria. Lo fa sapere lo Stato Maggiore della Difesa. I tre militari italiani rimasti feriti in modo lieve sono ricoverati presso l'aeroporto internazionale di Kabul. Hanno riportato solo lievi contusioni e sono in buone condizioni di salute. Tra loro c'è anche una donna, il caporale Pamela Rendina, la prima donna soldato italiana mai ferita in azione. Rendina è nata a Napoli nel 1982, è nubile, si è arruolata un anno fa, il 29 agosto 2005, ed è caporale degli alpini. Il suo incarico è esploratore. Gli altri due feriti lievi sono il caporal maggiore Salvatore Coppola, 28 anni, originario di Mesagne e residente a Torre Santa Susanna (Brindisi), e il caporale Salvatore Belfiore, 20 anni, nato a Torino e residente a Caselle.

L'attentato è stato rivendicato dalle milizie islamiche talebane con una telefonata all'inviato della Tv araba Al Jazeera. Il portavoce talebano, Muhammad Hanif, ha affermato che i suoi uomini avevano preso di mira un convoglio di soldati italiani.

L'attacco è avvenuto alle 8 ora locale (le 05.30 ora italiana), durante una normale attività di pattuglia condotta dai militari italiani con tre veicoli blindati leggeri (Vbl) Puma nel distretto di Chahar Asyab, una decina di chilometri a sud di Kabul. Un ordigno rudimentale azionato probabilmente a distanza è esploso e ha investito il terzo mezzo, su cui viaggiavano sei militari italiani.

fonte: repubblica.it

[Modificato da scottishflag 26/09/2006 13.54]

jay.ren
00mercoledì 18 ottobre 2006 08:32
La rabbia delle vedove di Nassiriya: "Vogliamo la verità, intervenga la procura"
Mandato a un legale affinchè la procura militare di Roma apra un'inchiesta
La moglie del maresciallo Merlino: "Diteci come sono morti i nostri mariti"
"Perché non è ancora stata assegnata la medaglia d'oro?"
Tre di loro vennero uccisi da fuoco amico, mai fatta chiarezza


MANTOVA - Le vedove di Nassiriya tornano a chiedere la verità sulla morte dei loro mariti nella strage del 12 novembre 2003. E lo fanno dando mandato a un avvocato, la leccese Francesca Conte, di agire davanti alla procura militare di Roma per sapere che cosa è davvero successo quel giorno in Iraq.

Ad annunciarlo è Alessandra Savio, vedova del maresciallo Filippo Merlino, residente a Viadana, nel mantovano. Le altre sono le mogli di Carrisi, Cavallaro, Fregosi, Intravaia, Ragazzi e Trincone.

"Araz, l'indagato per la strage, quando l'anno scorso è stato arrestato - dice la Savio - ha raccontato di aver visto questa base senza difese, su cui sventolava il tricolore, e ha organizzato l'attacco per 300 dollari. Questo significa che è stata un'aggressione politica, e non militare. E soprattutto che questi ragazzi sono morti per il tricolore. Perchè non meritano la medaglia d'oro? Cosa dovevano fare di più?".

E aggiunge: "Adesso basta, mi devono dire come è morto mio marito perchè dopo tre anni non so nè l'ora, nè il modo nè il perchè è morto. Mi hanno detto che è deceduto per flagellamento, che significa che è saltato in aria. La sua collega Marilena Iacobini mi ha raccontato che erano in ufficio insieme e che si sono buttati a terra e poi che sono scesi insieme dalle scale. C'è un filmato che mostra mio marito soccorso e portato via su una rete da alcuni ragazzi iracheni, e con del sangue. Ho poi saputo che tre dei nostri sono morti per fuoco amico ma nessuno ne parla".

E conclude: "Guarda caso, hanno bloccato la fiction che doveva essere trasmessa in televisione il 12 novembre".

Da: Repubblica Online >>
fergus
00mercoledì 18 ottobre 2006 10:11
Re: La rabbia delle vedove di Nassiriya: "Vogliamo la verità, intervenga la procura"

Scritto da: jay.ren 18/10/2006 8.32

"Perché non è ancora stata assegnata la medaglia d'oro?"


Da: Repubblica Online >>




sarà forse perchè comporta un vitalizio?

dal sito del quirinale

"17. A ciascuna medaglia al valor militare è annesso un assegno annuo (soprassoldo) il cui ammontare è fissato per decreto Reale, in conformità del disposto della legge 13 gennaio 1918, n. 17 (6).
Peraltro agli stranieri per origine sono conferite le sole medaglie, senza l'assegno suddetto.


18. L'assegno annuo annesso alle medaglie (soprassoldo) è corrisposto vita naturale durante al decorato. Esso è riversibile senza diminuzione nella misura, a favore della vedova nei confronti della quale non sia stata pronunziata sentenza di separazione per colpa di lei e sinché conservi lo stato vedovile o degli orfani legittimi, cumulativamente, sinché siano minorenni e, se femmine, anche di stato nubile.
La riversibilità del soprassoldo di medaglia dei militari morti per causa di servizio di guerra, o attinente alla guerra, è ammessa, oltre che a favore della vedova e degli orfani, anche a favore di altri congiunti, con le norme e le condizioni prescritte dal R. decreto 12 luglio 1923, n. 1491.
Quando trattisi di concessioni fatte alla memoria di persona defunta, l'assegno annuo è concesso direttamente a quello dei congiunti a favore del quale è ammessa la riversibilità.
L'assegno annuo annesso alle medaglie al valor militare non è mai cedibile né sequestrabile."

purtroppo lo stato italiano è stato restio in talune occasioni a conferire onorificenze sia in campo civile che militare , onorificenze che comportassero l'assegnazione di vitalizi ai parenti delle vittime.
celebre il caso di un giovane medico morto nella tragedia dell'Heysel dopo aver aiutato e soccorso decine di persone,
Ebbene a questa persona dopo un lungo iter venne conferita la medaglia d'argento al valor civile

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