30 gennaio 1972: the bloody sunday

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trollino63
00lunedì 30 gennaio 2006 16:35
Da Indymedia

A Glasgow in Scozia c'è stata la parata per commemorare le vittime della "bloody sunday", quando i parà inglesi uccisero decine di manifestanti irlandesi che partecipavano ad una manifestazione pacifica. La parata che ha visto la presenza di bandiere irlandesi e messaggi che condannavano la strage è stata contestata da un nutrito gruppo di unionisti ed estremisti di destra che sventolando bandiere britanniche hanno urlato ai manifestanti "terroristi" e fatto più volte il saluto romano

Notizia completa a:
http://italy.indymedia.org/news/2006/01/971705.php
scottishflag
00lunedì 30 gennaio 2006 17:54
Re: Da Indymedia

Scritto da: trollino63 30/01/2006 16.35

La parata che ha visto la presenza di bandiere irlandesi e messaggi che condannavano la strage è stata contestata da un nutrito gruppo di unionisti ed estremisti di destra che sventolando bandiere britanniche hanno urlato ai manifestanti "terroristi" e fatto più volte il saluto romano





Per decenza mi devo esimere dal postare commenti sugli 'assai sensibili' unionisti che abitano Glasgow.

Sia rispettata almeno la memoria dei morti.

55achab
00martedì 31 gennaio 2006 08:57
Ieri sera ho rivisto il film (raisatworld) ...beh che dire?Non ci sono parole...anzi uso quelle della madre: Li perdono,ma non lo faccio per loro,lo faccio per i miei figli.
=Donegal=
00domenica 9 luglio 2006 15:43
Ma della Saville inquiry si sa più nulla?
scottishflag
00giovedì 13 luglio 2006 09:27
Re:

Scritto da: =Donegal= 09/07/2006 15.43
Ma della Saville inquiry si sa più nulla?



E' dal 12 Agosto 2005 che non si hanno più notizie ufficiali direttamente dalla Corte della Saville Inquiry.

Sto dietro all'argomento e cerco di saperne quanto più possibile, ma le notizie ufficiali sono quelle e in base a quelle ufficiose stiamo ancora peggio.
=Donegal=
00lunedì 4 settembre 2006 17:22
Copio e incollo da altro topic.

Da Mondo cane fuorilinea

Bloody Sunday
Terrorismo nell’occhio nudo,nell’occhio di vetro, nello schermo

7 Luglio 2005
Fulvio Grimaldi
Sono stato discretamente miope durante i miei primi quarant’anni, poi la presbiopia ha gradualmente compensato la miopia e per un po’ non ho dovuto portare occhiali. Li avevo nel 1967, quando battevo sulla Olivetti 22 a bordo di carri armati che schiacciavano uliveti, villaggi, storia e giustizia in quel di Palestina; mi scivolavano sul naso con i caldi umori che colavano dalla foresta tropicale nel Vietnam del Tet, insieme alla seconda arma di distruzione di massa dopo Hiroshima, l’agent orange, la diossina; me li sono ritrovati tra i denti, stortignaccoli e crepati, quando, per schivare raffiche israeliane sulle sponde del Giordano, insieme ai compagni fedayin ci tuffavamo nell’ispido sottobosco di un qualche bananeto; una fucilata partita per sbaglio dal Kalachnikov del guerrigliero eritreo in fila indiana dietro me, alle porte di Asmara in mano a Haile Selassiè, mi portò via una stanghetta, insieme a qualche pelo di basetta.

Quella domenica 30 gennaio del 1972, invece. pur essendo ancora tempo di “quattrocchi”, come mi sfottevano i compagni di liceo, io le lenti le avevo perse qualche giorno prima durante il ricorrente evento dell’ agro corner: l’incrocio di strade che, a Derry, Irlanda del Nord, chiudeva la miseria del ghetto cattolico-repubblicano e apriva verso l’ubertosa cittadella unionista-protestante. Agro viene da agrimony, e gli adolescenti del ghetto, disoccupati, incazzati e libertari, sfogavano eufemistiche “acrimonie” tirando pietre, molotov e bombe di chiodi sulla barriera di corpi in uniforme, filo spinato e lastre di minerale nella quale si materializzava un “NO!” britannico quasi millenario. La barriera rispondeva a gas e, a volte, a fucilate. Qualche sedicenne ci rimetteva penne e futuro.

Quella domenica, non c’era granchè bisogno di occhiali, pareva. S’era in ventimila, praticamente tutti i ghettizzati, ma anche tutti vittoriosi nella “Libera Comune di Derry” da cui, mesi prima, i boys di Sua Maestà erano stati scacciati a sassate. Ventimila, dagli anni della carrozzella a quella delle stampelle, fitti fitti, un lungo corteo, nero per il vestito della festa, nel segno dello striscione che, davanti a un furgone che suonava We shall overcome, chiedeva “Civil rights!”. Per vedere le pance rinsecchite dalla denutrizione, le facce sbiancate dalla penuria, le casette “a scatola di fiammiferi” dell’apartheid regale, i sorrisi dell’unità in lotta e per contare i passi lungo i due chilometri che dalla collina di Creggan si srotolavano verso l’infimo della Bogside, non servivano lenti. Bastava la pelle, l’anima e l’occhio di vetro degli obiettivi, il nastro del registratore, allora magnetofono.

Bastano alla grande anche quando, quasi conclusa, in pace, la marcia sul piazzale davanti alla facciata che ancora oggi, insieme a una mia gigantografia, dice “You are now entering Free Derry”, davanti, sul palco, Bernadette Devlin, la “pasionaria” della riunificazione negata, prende a parlare e, dietro, sulla coda del corteo si avventa mezza dozzina di blindati, il primo battaglione parà salta giù e, chi col ginocchio per terra per puntar meglio, chi a cazzo di cane, come capita, spara nella schiena di una folla travolta dalla sorpresa, prima ancora che dal panico e, poi, dalla furia che solo un irlandese… Forse l’occhio nudo non vede cristallino, ma gli occhi di vetro sì e il nastro perdio se sente. Tanto che a questi arnesi, più che a chi li adopera, gli sparano addosso, nove volte, documentato dalle mie stesse foto e da decine di testimoni, tra i quali chi mi aveva tirato via per il bavero, ma ne ammazzano 14 e altri 16 ne sbranano, mutilandoli peggio che una medaglia al merito sopra il taschino di Michael Jackson. Michael Jackson, allora aiutante di campo del colonnello Wilford, stragista di Derry, ritto sul blindato che urla Thirty is the limit!, fermatevi a trenta. Tanta precisione gli ha meritato il titolo di sir e, oggi, il comando di tutte le forze armate britanniche, specificamente di quelle che ripetono, insieme ai marines, una Derry al giorno in Iraq.

Sono l’unico sul campo. Perché uscivo dalla viscere del ghetto, dove mi ero alloggiato. I colleghi dei Grandi Media stavano in hotel, nella cittadella, e la barriera non li aveva fatti passare, vedere, riferire. Sono l’unico e non ci vedo tanto bene. Tanto che sto a mezzo metro dal televisore, giù nei più remoti recessi del ghetto, dure ore dopo, all’ora del tg BBC delle 18 e, mentre dall’immenso lager, ancora libero a costo di quattordici sparati nella schiena a 16-20 anni e a una folla che, nonostante tutto, tutto questo, ha fatto muro, come spire di fumo salgono al cielo lamenti e invettive, sullo schermo appare il generale Ford, capintesta di tutta la marmaglia colonialista in Nord Irlanda: ”Terroristi dell’IRA ci hanno sparato addosso dai tetti dei Rossville Flats, abbiamo dovuto difenderci e rispondere; avremo sparato mezza dozzina di colpi, non ci sono vittime attribuibili all’esercito di Sua Maestà…” In un sacchetto tenevo un centinaio di bossoli, tutti di carabine Sterling, in dotazione al Primo Battaglione Paracadutisti, raccolti dai ragazzi di Derry sulla scena del massacro. Terroristi non ce n’erano sui tetti. Terroristi erano scesi dai blindati. Terroristi avevano parlato in tv. Diverrà una prassi. Vi si sarebbe attenuto anche Lord Widgery che, un paio di mesi dopo, avrebbe presieduto il tribunale d’inchiesta governativo per servire Sua Maestà. E nessun altro.

Era una notte buia e tempestosa quando, in una macchina sgangherata, Martin McGuinness, oggi ministro per il Sinn Fein nel Nord mezzo vinto, allora diciottenne capo della resistenza, mi sbolognò oltre confine, nella Repubblica, con i miei occhi di vetro, le mie pellicole, i miei nastri magnetici, prima che l’ordine della radio militare – “Fermate quel fotoreporter, con qualsiasi mezzo” - potesse essere eseguito. Poco dopo l’alba arrivai a Dublino, alla radiotv di Stato, ai maggiori giornali. La registrazione della strage e le immagini prese dalla talpa con l’occhio di vetro fecero il giro del mondo in 24 ore e annientarono il terrorismo da schermo. E per tutti fu la “Domenica di Sangue”.

Un quarto di secolo più tardi, l’occhio di vetro continuava a proiettare immagini di terrorismo sulla storia. Piccolo sostegno all’eroica tenacia di un popolo dei ghetti che non si è arreso e che ha costretto Blair a coprire l’infamia con una nuova inchiesta, tuttora in corso. Intanto lui si rifà a Bassora.
scottishflag
00lunedì 4 settembre 2006 17:30
Davvero un bel pezzo di giornalismo.

[SM=g27823]
jay.ren
00lunedì 4 settembre 2006 17:49
Re:

Scritto da: =Donegal= 04/09/2006 17.22
Copio e incollo da altro topic.

Da Mondo cane fuorilinea



Donegal, prova a dare un'occhiata al messaggio che apre questo topic [SM=g27829]

Oggi mi sembri distratto... sarai mica innamorato? [SM=g27828]

R
scottishflag
00lunedì 4 settembre 2006 17:56
Re: Re:

Scritto da: jay.ren 04/09/2006 17.49

Oggi mi sembri distratto... sarai mica innamorato? [SM=g27828]

R



Ahia... [SM=g27828]
=Donegal=
00lunedì 4 settembre 2006 18:02
Re: Re:

Scritto da: jay.ren 04/09/2006 17.49

Donegal, prova a dare un'occhiata al messaggio che apre questo topic [SM=g27829]

Oggi mi sembri distratto... sarai mica innamorato? [SM=g27828]

R



???
E' il link da cui ho tratto l'articolo... ed è lo stesso del topic dei libri, l'ho riportato qui...
Il sito non l'ho guardato invece, ma dal nome...

[Modificato da =Donegal= 04/09/2006 18.04]

jay.ren
00lunedì 4 settembre 2006 18:07
Donegal,
clicca su questo link e leggi l'articolo postato, poi confrontalo con il tuo.

Ti dò un aiuto: è lo stesso [SM=g27828]

R
=Donegal=
00lunedì 4 settembre 2006 18:13
Re:

Scritto da: jay.ren 04/09/2006 18.07
Donegal,
clicca su questo link e leggi l'articolo postato, poi confrontalo con il tuo.

Ti dò un aiuto: è lo stesso [SM=g27828]

R



Edit: Ho copiato e incollato senza leggere prima [SM=g27819]
Ho abbondato un po', come questi signori qui [SM=g27823]

TOTÒ - Punto, punto e virgola. Punto e un punto e virgola!
PEPPINO - Troppa roba!
TOTÒ - Ah, lascia fare! Che dicono che noi siamo provinciali... siamo tirati...

[Modificato da =Donegal= 04/09/2006 18.19]

jay.ren
00lunedì 4 settembre 2006 18:17
[SM=x145519]
free derry
00martedì 5 settembre 2006 16:36
simpatici lealisti
Per capire la viltà e l'assenza di dignità e onore,proprio dei lealisti, bisogna leggere il comunicato diffuso successivamente al 30-1-72 dai grupppi paramilitari protestanti ed indirizzato alla famiglia di un ragazzo cattolico(non mi vorrei sbagliare,michael kelly 17 anni).
Letto quel comunicato si capisce la differenza di vedute delle lotte armate in Ulster.
Da parte repubblicana per riunificare l'Irlanda e cacciare l'invasore inglese;da parte unionista la violenza era alimentata da un vero e proprio sentimento di odio verso i cattolici-repubblicani.
Da una parte si combatteva contro l'esercito e per difendere le comunità cattoliche dagli assalti settari.
Dall'altra per spargere un pò di sangue irlandese.
Vedete voi qual'è la lotta legittima.
Ho l'impressione che ai protestanti tutt'ora la pace interessi relativamente.

Dio tolga dalla terra d'Irlanda e dalla faccia della terra la corona inglese massonica

[Modificato da free derry 05/09/2006 16.37]

jay.ren
00martedì 5 settembre 2006 16:43
anche a me piacerebbe leggerlo, prima di discuterne.

hai il link, una copia o quant'altro?

grazie

R
free derry
00martedì 5 settembre 2006 16:54
L'ho letto nel museo del bloody sunday a bogside..ho fatto una foto con la macchina digitale appena ho la foto se il comunicato è leggibile la metto su questo topic.

Non c'è di che.
scottishflag
00martedì 5 settembre 2006 16:57
Re:

Scritto da: free derry 05/09/2006 16.54
L'ho letto nel museo del bloody sunday a bogside..ho fatto una foto con la macchina digitale appena ho la foto se il comunicato è leggibile la metto su questo topic.

Non c'è di che.



Non ho mai letto quel documento - ho pure fatto mente locale ma niente da fare. [SM=x145485]

Fosse possibile leggerlo "via foto" ne sarei lieto. Grazie. [SM=g27823]
free derry
00martedì 26 settembre 2006 02:04
Purtroppo ho visto le foto e il comunicato non è leggibile.Invito cmq chiunque si trovasse a derry in questi giorni o in un prossimo futuro a leggerlo per poter alimentare una discussione
jay.ren
00martedì 26 settembre 2006 10:53
non riesci a postare neppure un riassuntino?

R
free derry
00venerdì 6 ottobre 2006 16:40
ren se mi dai la tua mail te lo mando quel pezzo..anche se si legge malissimo,forse ce la fai a decifrarlo..
scottishflag
00venerdì 6 ottobre 2006 16:47
E poi, Ren, posta ciò che hai decrifato perché sto diventando curioso. [SM=g27828]
jay.ren
00venerdì 6 ottobre 2006 17:01
Re:

Scritto da: free derry 06/10/2006 16.40
ren se mi dai la tua mail te lo mando quel pezzo..anche se si legge malissimo,forse ce la fai a decifrarlo..



Inviato ffz [SM=x145459]
jay.ren
00venerdì 6 ottobre 2006 17:02
Re:

Scritto da: scottishflag 06/10/2006 16.47
E poi, Ren, posta ciò che hai decrifato perché sto diventando curioso. [SM=g27828]



Chissà mai che riesca a fare un salto al museo as soon as possible [SM=g27837]
scottishflag
00venerdì 6 ottobre 2006 17:13
Re: Re:

Scritto da: jay.ren 06/10/2006 17.02


Chissà mai che riesca a fare un salto al museo as soon as possible [SM=g27837]



Un'ideuzza niente male. [SM=g27818] [SM=g27828]
jay.ren
00lunedì 9 ottobre 2006 22:44
Ho decifrato quasi tutto il testo della lettera, mi manca qualche parola, riportata come [INCOMPRESA]. Le parole nella parentesi quadra sono quelle che credo di aver capito.


Dear Mr and Mrs Wray (James and Sarah)

as I held no regrets whatsoever for the death of your son James there doesn't be so much talk of [INCOMPRESA] when some of the poor soldiers or policemen are brutally murdered in cold bllod by the so called "Irish R[ats ?] Association". Yes, thhe "I.R.A." are the cowards, as your son was not shot by a coward loyalist, and he was not murdered, he was [INCOMPRESA] killed because he was a terrorist along with his other twelve [rebel ?] friends.

Also remember that our trooops are not serving on foreign grounds, Northern Ireland is part of the "United Kingdom", so the Army is at home on British territory. If you don't like living in this country, why don't you then move south or west to the bloody Free State? There we wouldn't have to pay you out our welfare benefits and allowances which you are gladly accepting under "Her Majesty The Queen".

"May sweet Jesus have [mercy ?] of his soul", ha! ha! what a laugh, that's what it says at your son's death in the "Irish News", what should you have stated is this "May hell burst him" and the rest of [t]his mates.

Your son was a fucking bastard and a fenian cunt, he was full of hatred so he [INCOMPRESA] say goodbye to glory. Four rebel bastards are doomed.
"The [INCOMPRESA] family", get out of your home or be burned out. [INCOMPRESA] is British, God Save the Queen. No Surrender.

Your enemies

Loughgall [INCOMPLETA] of "UVF"
sham81
00lunedì 27 novembre 2006 11:42
Ieri sera sul canale Cult hanno dato "Bloody Sunday".
L'ho visto per la prima volta e le uniche parole che mi vengono per descriverlo sono scioccante e profondamente commovente.
Marcellino.bergamo
00lunedì 27 novembre 2006 13:53
BELLISSIMO..io l'avevo visto al cinema quando era uscito...è rimasto in programmazione 4 ( quattro ) giorni...si sa che le cose scomode danno fastidio [SM=g27834]
scottishflag
00lunedì 27 novembre 2006 17:54
Re:

Scritto da: Marcellino.bergamo 27/11/2006 13.53
BELLISSIMO..io l'avevo visto al cinema quando era uscito...è rimasto in programmazione 4 ( quattro ) giorni...



A Genova le cose non andarono meglio... 6 giorni di programmazione in un cinema simil-parrocchiale da 40 posti. [SM=g27829]

=Donegal=
00martedì 23 gennaio 2007 22:14
Tra una settimana sarà il 30 gennaio.
E saranno trascorsi sattamente 35 anni da quel 30 gennaio 1972.
35 anni senza che alcun colpevole sia stato incriminato, ma tanti sospetti colpevoli sono stati premiati con le medaglie.



[Modificato da =Donegal= 23/01/2007 22.41]

fergus
00lunedì 29 gennaio 2007 10:06
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