Voglio vivere così

Ehi, sul web ho scovato un sito che mi sembra carino e ben fatto.

www.voglioviverecosi.com

Nella sezione irlandese putroppo manca un riferimento ad AI

Si potrebbero magari contattare gli amministratori di detto sito per farglielo presente.

beh leggete cosa dicono a chi vuole andare inn irlanda:

www.voglioviverecosi.com/forum/index.php?topic=7.0

tolto il fatto che io non dico che bisogna assolutamente invogliare la gente ad andare in irlanda, ma neanche mi sembra un giusto atteggiamento quello di chi ha scritto il post. in Irlanda, come inj nessuna parte del mondo, sono solo rose e fiori, ma i suoi lati positivi li ha. non è possibile vivere nell'isola per 1 anno e 4 mesi e non aver trovato niente di positivo.

questa una delle sue affermazioni iniziali: "Pur nella positivita' che ogni esperienza lascia, devo dire che non consiglioa nessuno di andare in irlanda, poiche' e' terra dove lo stile di vita e' passato velocissimamente da quello contadino a quello consumistico piu' bieco (all'americana: lavora e consuma".

io questa cultura del consuma, produci e spreca (per dirla alla CCCP - gruppo Punk italiano per chi non li conoscesse :D) la vedo in ogni parte del mondo.

questo per concludere il primo paragrafetto scritto da questo signore:
"Altissimissima percentuale di alcolizzati e drogati (oltre l immaginabile), scarsissimo igiene, qualita' degli appartamenti, lavori all americana (ripetitivi, monotoni e privi di fantasia) ovvero nessuno deve essere indispensabile, cibo pessimo, tantissime difficolta' per avere appartamenti indipendenti, clima davvero angosciante quando non impossibile (l inverno c'e' vento e pioggia a portar via), attivita' culturali nulle, costo della vita altissimo: lo stile di vita e' lavora-lavora e poi tutti a bere e/o attivita' "similari", non v'e' scampo.
Puo' andar bene per ragazzini o ragazzi al primo lavoro che han voglia di uno stile di vita scapestrato(parere del tutto personale, ovviamente".

l'irlanda non è l'italia nè tantomeno la spagna. certo che se cerchiamo la spiaggia e il sole non andiamo in irlanda, ma non ci andiamo neanche in vacanza!
poi i lavori all'americana vorrei cappire cosa sono... privi di fantasia! devi vedere quanta fantasia c'è nel fare il lavapiatti all'Hilton o allo Sheraton di Roma.
cibo pessimo? carne ottima! colazione pesante? per me uova e bacon era il lunch! certo che se uno si lamente di tutto campa male pure a casa sua!

ultimissima cosa che scrive tra le tante: "Per chi vuol imparare l inglese, consiglio piuttosto la carta di isole /colonie inglesi, cosi' almeno evitate l'impossibile clima dell'area UK/Ireland".

si dimentica però di dire il prezzo del biglietto aereo per raggiungere queste isole, che poi non ho capitpo se si riferisce ad Australia e Nuova Zelanda o isole come le Bermuda. bello ma quanto verrebbe a costare soggiorno, vitto e BIGLIETTO AEREO? lì la Ryan non ci arriva.


insomma per chiudere, era meglio non lo leggessi, perchè mi è venuto il sangue amaro.

io invece dico che l'irlanda è una nazione fantastica e che se si ha voglia di una bella esperienza fuori l'italia è un posto che consiglio a tutti. io ho passato lì 7 mesi indimenticabili.

p.s.: per il resto del forum non do valutazione ma questa parte sull'irlanda mi ha infastidito.

Beh, su alcune cose non c'ha mica tutti i torti...

Punker, fermo restando che mi baso interamente sui tuoi estratti e che non ho nessun interesse ad andarmi a vedere il forum originale, interventi del genere sono testimonianza dell'atteggiamento arrogante ed intollerante che ahimé molti italiani hanno nei confronti di tutto ciò che non è "made in Belpaese". Abbiamo avuto varie discussioni in passato su questo tema, tipicamente finite a flame in faccia, per cui stiamo molto attenti anche con questo thread perché lì si finirà.

Però non posso astenermi dal sottolineare quali sono i termini del linguaggio intollerante a cui mi riferisco: "Altissimissima percentuale di alcolizzati e drogati (oltre l immaginabile)", "scarsissimo igiene, qualita' degli appartamenti", "cibo pessimo (ah, il sugo della mamma!), tantissime difficolta' per avere appartamenti indipendenti (il tipo non ha mai provato ad affittare in Italia...)", "clima davvero angosciante quando non impossibile (e vai! dov'è la maglietta mistolana?)", "attivita' culturali nulle (certo, se passi tutte le sere al pub o a temple bar...)", "costo della vita altissimo (mai vissuto a Milano, ovviamente)", "Puo' andar bene per ragazzini o ragazzi al primo lavoro che han voglia di uno stile di vita scapestrato (ebbene sì, siamo tutti scapestrati)"

Scusati per i commentini sarcastici, ma come vedete è impossibile trattenersi.
Sullo stile consumistico di vita non ho nulla da dire, chi legge i miei scritti sa come la penso. Uno stile consumistico comunque non "nativo" e riscontrabile in molti altri paesi.

Tutte queste lamentele sul cibo pessimo, lavandini sporchi e troppa pioggia sinceramente mi hanno davvero stancato. Dimostrano una superficialità di vedute che annoia fino alle lacrime. Magari una analisi sociale che si basa su valide osservazioni, no, eh?

Vabbé...

Non si può che essere d'accordo con la mitica Corcaigh. (ci voleva il punto, vero? ).

Ho una mia personalissima idea su questi tipi di commenti, di discussioni.
Bisogna sempre andare ad usare un po' una sorta di "bilancino", dando il giusto peso alle parole, alle esperienze di ognuno di noi.
Un po' come quando si devono calcolare le medie o si ha a che fare con esercizi di statistica o roba simile: si devono sempre togliere i valori più alti e più bassi (o quelle misurazioni affette da "errore notevole") per poi precedere ai calcoli ed alle analisi.

Però un consiglio lo vorrei sempre poter dare: certi tipi di esperienze all'estero, in questo caso in Irlanda, nel bene o nel male, arricchiscono sempre una persona.
Nel bene o nel male appunto.
E si cresce anche. A suon di mattonate in faccia, a suon di pacche sulle spalle per un lavoro ben fatto...a suon di tutto quello che si può incontrare nella nostra vita...nelle Puglie, in Toscana, in Norvegia, in Irlanda, in Argentina...ovunque.

Slàn.

Corcaigh., 08/04/2008 15.45:

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"attivita' culturali nulle (certo, se passi tutte le sere al pub o a temple bar...)"...



Tutte queste lamentele sul cibo pessimo, lavandini sporchi e troppa pioggia sinceramente mi hanno davvero stancato. Dimostrano una superficialità di vedute che annoia fino alle lacrime. Magari una analisi sociale che si basa su valide osservazioni, no, eh?

Vabbé...

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Beh, capisco che parlare sempre delle solite stupide cose tipiche di chi ha scarsissima capacità di adattamento da fastidio... soprattutto nell'ottica di voler cambiar paese...

Riguardo al punto che ho lasciato, però devo sottolineare che non è per niente sbagliato...se non proprio nulle, comunque al di sotto della media delle principali città italiane sicuramente...

Aggiungo che io a temple bar non ci vado quasi mai, perché sono astemio e poco interessato alla vita da locali notturni, e da molti mesi ormai rinuncio ad uscire la sera nei week end...

Pycos, dipende anche da cosa ti piace.

Una delle cose che mi ha sempre fatto "piangere" in questi ultimi 12 anni, sia a Dublino che a Cork, era l'aver figli piccoli. Mi spiego: prima di avere figli, a Dublino ero sempre fuori (di sera) in teatri, concerti, cinema (sono una cinefila), a volte due/tre sere a settimana. C'era l'imbarazzo della scelta. Cork è uguale: ho guardato con tristezza per anni i programmi di teatri/concerti ed altre attività serali a cui non riuscivo a partecipare o perché non avevo la babysitter o perché se ce l'avevo ero talmente esausta che non riuscivo a fare più nulla dalle 7 in poi.
Senza contare la semplice chiaccherata con degli amici, neanch'io bevo, per cui le mie serate erano a base di Ballygowan e chiacchere. oppure in qualche bel ristorantino etnico.

Ora ovviamente i figli sono cresciuti, spero a poco a poco di rientrare negli interessi che ho abbandonato da anni.

A volte mi dico: c'è chi ha il pane ma non i denti e viceversa...

paolino-BOGLANDSMAN, 08/04/2008 16.15:

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E si cresce anche. A suon di mattonate in faccia, a suon di pacche sulle spalle per un lavoro ben fatto...a suon di tutto quello che si può incontrare nella nostra vita...nelle Puglie, in Toscana, in Norvegia, in Irlanda, in Argentina...ovunque.

Slàn.

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ma quanto ti quoto Paolo!
ma fatevi un giro nel sud italia, cercate un lavoro li, cercate di essere persone oneste, di comportarvi civilmentre mentre nei dintorni di dove alloggiate milioni di sostanze tossiche vengono sparse, cercate di combattere i soliti luoghi comuni negativi appioppati solo perche' vivete al sud del tevere e poi vi chiederete: ma sono ancora in Italia, paese considerato civile??

ah..il mio lavoro in irlanda e' quanto di piu' bello ed eccitante potessi desiderare nella mia vita.

con tutto il cuore: ma andate a cagare!!!*



*invito rivolto a certi sapientoni che scrivono su certi blog e prentendono di giudicare tutti e tutto dal loro piccolissimo punto di vista.

Meno male che Antongiu c'è!
(ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale).

Hai colpito precisamente quello che volevo dire io caro mio.
Non c'è da aggiungere altro.
Ahimè.

Bravo Antonio. La mia famiglia viene dal sud, capisco esattamente cosa intendi, hai colpito in pieno.

Paolino: attenzione a certe citazioni che di prima mattina sconcertano

Corcaigh., 09/04/2008 9.53:

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Bravo Antonio. La mia famiglia viene dal sud, capisco esattamente cosa intendi, hai colpito in pieno.

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Quello che veramente volevo dire e che forse non si e' capito a causa della mia rabbia e' che non ne posso piu' di leggere commenti superficiali e sprezzanti sugli altri paesi come se noi venissimo da una superpotenza economica e culturale. Si, a Dublino ci sono drogati, ubriaconi, scumbags, lavori del c*zzo, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio. Guardiamo anche la trave che abbiamo nel nostro occhio.
Invece molti giudicano solo in base ai proprio vissuto, e spesso questo si e' svolto in una cittadina ricca padana dove ci sono al massimo 100.000 abitanti (forse anche meno) e tutto funziona come dovrebbe. Costoro farebbero bene a guardare un po' piu' in la' del proprio naso, magari volgendo il proprio sguardo verso sud, dove "la Campania è tra le regioni più povere d'Europa. Secondo gli esperti di Bruxelles, infatti, il reddito in regione è pari al 66,2 per cento della media continentale" (dati Eurostat). Pensate che se fosse possibile staccare il Sud dal resto D'Italia, questo risulterebbe la regione piu' povera di tutti gli stati della CEE.
Bisognerebbe allora a vivere un po' da quelle parti e poi vedere come cambiano i punti di vista anche su Dublino e dintorni.

paolino-BOGLANDSMAN, 08.04.2008 16:15:

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...Bisogna sempre andare ad usare un po' una sorta di "bilancino", dando il giusto peso alle parole, alle esperienze di ognuno di noi.
Un po' come quando si devono calcolare le medie o si ha a che fare con esercizi di statistica o roba simile: si devono sempre togliere i valori più alti e più bassi (o quelle misurazioni affette da "errore notevole") per poi precedere ai calcoli ed alle analisi.

Però un consiglio lo vorrei sempre poter dare: certi tipi di esperienze all'estero, in questo caso in Irlanda, nel bene o nel male, arricchiscono sempre una persona.
Nel bene o nel male appunto.
E si cresce anche. A suon di mattonate in faccia, a suon di pacche sulle spalle per un lavoro ben fatto...
Slàn.

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Questo e´ uno dei commenti migliori letti in questa infinita diatriba (non parlo di questo post nello specifico, ma dei 100.000 simili apparsi nel passato) su Irlanda si/Irlanda no - Meglio noi/Meglio loro et noiosissima similia!
Ogniuno misura con il suo personalissimo metro, basato sulle esperienze personali e sulla propria altrettanto personalissima indole, ii che porta magari a volte ad oscillare nelle fascie estreme dello spettro umorale.
E le fascie estreme, appunto, non fanno media!
Andare, andare, provare, guardare, respirare un´aria che non sia sempre la stessa lo consiglio a tutti con tutto il cuore: dall´esperienza si trae sempre giovamento.
Ed ogniuno poi anche le sue personalissime conclusioni.
Noi andammo (in Irlanda), vi vivemmo per due anni e poi andammo via, per un milione di personalissimi motivi.
Ma MAI abbiamo rimpianto di essere andati, ed anche se oggi viviamo in Germania l´Irlanda resta una grande esperienza nella nostra vita: nel bene e nel male!
Io auguro a tutti, ed a me stesso per primo, che come disse il grande Marquez, un giorno nei nostri anni dai capelli grigi (per i fortunati che li conservano ) potremo dire "Confesso che ho vissuto".

Ovviamente non volevo dare vita a un flame infinito
avevo letto più o meno il thred sul famoso blog ma era così lungo che non sono intervenuto perchè non avevo avuto la possibilità di leggere tutto... comunque... io non dico che chiunque vada in irlanda al suo ritorno in patria debba dire "ma che beklla l'irlanda... non vedo l'ora di tornare in irlanda... etc..." ma almeno un po' di buon senso. ho vissuto con un irlandese di cork, se qualcosa per i miei parametri era sporco lo pulivo. tutto qui. senza inutili drammi. dopo di che a mio avviso badava alligiene più o meno come ci bada un italiano nella norma, poi magari su alcune cose in italia ci teniamo di più. ad esempio io a contrario di lui non avevo la mentalità di pensare alla pulizia della moquette (tanto perchè nessuno è perfetto!)
la perfezione non sta da nessuna parte e iuo non ho la presunzione di considerarmi perfetto.
quello che più infastidisce non sono i commenti negativi, ma l'invitare altre persone a non andare in un paese solo perchè noi non ci siamo adattati. non siamo tutti uguali, si può dare pro e contro consigliare e sconsigliare, ma non in questa maniera. i drogati e gli ALcholizzati li troviamo anche a Roma. oggi mio fratello si è trasferito ad aprilia, insieme ad un amico, perchèp prendere una casa da solo anche con un lavoro non è così semplice, non bisogna dare falsi miti o smitizzare falsamente una nazione

comuqnue visto che mi sono trovato così male in irlanda me sa che 17-22 aprile salgo a salutare gli amici lasciati