zibby, 15/09/2007 00:52:
Vecchio stampo nel senso che tutto ciò che apparentemente mirano a comunicare è un'asserita specificità etnico-sociologica degli italiani: bravi, lavoratori, intelligenti, buoni, ben inseriti, amati, attivi, solidali. E riconoscenti - culturalmente debitori, quasi - a quegli italiani che senza niente in mano sono diventati imperatori dei fish and chips.
Si accreditano come capofila di una comunità sufficientemente compatta, insomma.
E no; in effetti in questo forum non ho visto cose del genere.
Quello che citi e' il pensiero di una persona tristemente nota su questo forum che non e' un leader di una comunita', e' un imprenditore di Montebelluna che compra pubblicita' su Google e voleva aprire un club di forza italia a dublino.
Il principe del fighettismo culturale che citavo prima e che Martina brillantemente ha colto nel significato profondo (come sempre..) e' proprio lui. Un atteggiamento che mi ricorda quei manifesti di regime sull'abissinia, dove si vedevano i soldati italiani ben vestiti che piazzavano la bandiera italiana sulla riva mentre i selvaggi neri scappavano a gambe levate.
Non abbiamo niente a che vedere col popolo del fish and chips. Se ci fosse Fabio Riccio ancora sul forum sarebbe la persona migliore per spiegare quei tempi, spero che Moris legga questo messaggio e riesca a tirare fuori dal cassetto quei bellissimi testi de noartri che erano pubblicati sul sito prima del restyling.
L'emigrazione italiana non esiste. L'italiano qua fa la stessa cosa che gli anglosassoni fanno da sempre: dopo le superiori o la laurea, un anno in australia o in giro per il mondo facendo lavori qualsiasi per mantenersi, fare esperienza e vedere il mondo. Broccostella non esiste piu', quello era vent'anni fa e i tempi cambiano per tutti.
Gli italiani che davvero emigrano, quindi non quelli che vengono e stanno un annetto per imparare l'inglese, divertirsi e ciulare, sono pochissimi e per niente rappresentativi rispetto al totale dei temporanei, irlandiani co.co.co, o come li ho sempre chiamati io, permanent tourist (ti senti in vacanza e lo stipendio ti serve per permetterti l'esperienza).
AOC