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140 milioni di dollari per un quadro

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2006 08:57
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NEW YORK - Un Pollock da record. Una tela dell'artista è stata venduta per 140 milioni di dollari (109 milioni di euro), la cifra più alta mai pagata per un dipinto.

La notizia è stata data dal New York Times che ha citato anonime fonti informate dell'affare. Il quadro apparteneva al produttore cinematografico David Geffen ed è stato ceduto nel corso di un'asta privata a un acquirente individuato in David Martinez, un finanziere messicano, grande collezionista di opere d'arte contemporanee.

Il precedente prezzo-record era stato pagato lo scorso giugno per un'opera di Gustav Klimt, "Adele Bloch-BaureI": 135 milioni di dollari (105 milioni di euro). Il Pollock venduto si intitola "N. 5, 1948", un'intricata composizione di marroni e gialli, e misura 1,2 metri di larghezza per 2,5 metri di altezza.

Lo scorso mese Geffen vendette, sempre in un'asta privata, altri due quadri di artisti americani, Jasper Johns e William de Kooning, per un importo di 143,5 milioni di dollari. Secondo indiscrezioni il magnate di Hollywood starebbe liquidando i pezzi più pregiati della sua collezione per acquistare il quotidiano The Los Angeles Times.

Raggiunto telefonicamente dalla giornalista Carol Vogel, David Geffen non ha voluto commentare la notizia. L'intermediario della vendita sarebbe stato Tobias Meyer, un critico d'arte della casa d'aste Sotheby's di New York. Secondo le informazioni raccolte sempre dal New York Times nel mondo dei galleristi, il compratore del quadro più caro del mondo è balzato agli onori delle cronache anche per aver acquistato un appartamento di due piani nel Time Warner Center per 54,7 milioni di dollari.

Fonte: Repubblica >>
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E che quadro... [SM=x145491]

Number 5, 1948 di Jackson Pollock



Un particolare del dipinto:

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Ok, non sono certo d'accordo con la mercificazione dell'arte che il sistema ha creato, soprattutto in America, e che per me un'opera come quella deve essere a disposizione di tutti.
Pollock è uno dei miei autori preferiti, guardare queste sue opere è come affondare lo sguardo nella profondità dell'universo e contemporaneamente nei più intimi recessi dell'animo umano, è un'esperienza unica e totalizzante.
Purtroppo quello che l'ha comprato lo chiuderà in un caveau, e il quadro ne soffrirà perchè le opere d'arte non sono solo tela e un pò di colori, ma contengono la forza ed il pensiero di chi le ha ceate, e quindi sono fatte per essere viste dalla gente.
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03/11/2006 10:55
 
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Parole sagge Clyve, ma da sempre le opere d'arte sono state rinchiuse in luoghi più o meno inaccessibili.

Purtroppo i mecenati prima ed i mercanti d'arte poi hanno fatto il resto.

E' raro trovare uno Stato od un museo pubblico che possa permettersi tali investimenti, a meno che non si tratti di lasciti testamentari.

R
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Lo faccio meglio io dopo una puntata di Art Attack [SM=g27828]

[SM=g27830]
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03/11/2006 21:46
 
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I miei preferiti sono i pittori astrattisti: Kandinsky, Mondrian, Paul Klee.

Sapessi quante volte mi sono sentito dire: lo faccio meglio io [SM=g27829]

Però l'idea è sempre venuta prima a qualcun altro [SM=g27823]
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Già, copiare è facile quando c'è qualcuno che l'ha già fatto.
La grandezza degli artisti come Pollock, me anche di quelli che citi tu Ren, è proprio quella di essere stati i primi a farlo e le motivazioni per cui lo hanno fatto.
Ma voi pensate cosa è successo ad una società che considerava la pittura come la riproduzione delle belle cose, abituata ai bei paesaggi e ai ritratti (per cui già Van Gogh era uno “fuori”) quando Picasso espose le “demoiselle d'Avignon”.

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