Scritto da: =Donegal= 30/09/2006 14.28
Di fatto si è dovuto cedere al ricatto del regime bielorusso, per non danneggiare le altre famiglie e gli altri bambini in attesa di venire qui.
Questo è il punto. ovviamente, in linea di principio, non si dovrebbe mai ritornare ad un orfanotrofio dopo una famiglia affidataria o adottiva (a meno che la famiglia in questione sia composta di pedofili
: ). Però le leggi internazionali di protezione dei minori sono
estreme al fine di evitare traffico di bambini.
Adesso, premetto che la storia non la conosco e mi baso solo sulle vostre testimonianze. Però la famiglia affidataria avrebbe dovuto immediatamente rivolgersi ad un team di psicologi ed ad un legale esperto di adozioni internazionali. "Nasconderla" sotto un vero e proprio sequestro è stato un atto emotivo ed ha fatto più danno che altro.
Qui in Irlanda moltissimi bambini bielorussi vengono a passare le estati presso famiglie (lo faremo presto anche noi, ora che "il peggio" nella nostra famiglia è passato
) e, se provengono da orfanotrofi, la "vacanza" si trasforma quasi sempre in affidamento ed alla fine in adozioni. Ci sono forti associazioni alle spalle di queste operazioni (tipo
www.chernobyl-international.com/home/default.asp) che hanno appoggi governativi. Vi ricordo che Adi Roche, la mente ed anima che sta dietro a Chernobyl Project, era candidata alla presidenza dell'Irlanda qualche anno fa (poi venne eletta la McAleese).
È molto importante stare allo scoperto, non ricorrere a sotterfugi, coinvolgere la stampa (non Studio Aperto
: ), il governo, i legali, gli assistenti sociali. Se si ricorre ai sotterfugi,si passa dalla parte del torto.
Adesso spero che quella povera bambina non debba rimanere in un orfanotrofio fino al 18simo anno di età
[Modificato da Corcaigh 01/10/2006 16.59]