Scritto da: Piquetero 23/07/2006 2.22
Anche io come farmacista voglio vedere come si evolveranno le cose: l'aspirina nel supermercato a metà prezzo è ottima per un cliente informato, può essere la rovina per chi assume "pillole" come se fossero caramelle senza aver mai letto uno straccio di "bugiardino"..La presenza del farmacista dovrebbe essere una garanzia, ma voglio capire quale sarà l'esatto suo ruolo nei corner dei supermercati: avrà il tempo di dare sti benedetti consigli? (mi fa paura quando parlano di 1 farmacista per supermercato con la mole enorme di gente che vi transita in un giorno! ).. La voglia poi di mantenere lo stesso tipo di contratto dei farmacisti dipendenti privati o pubblici( i professionisti meno pagati d'Europa!) non invoglia molto a fare un salto nel buio verso questi corner di supermercato...Insomma starò alla finestra a vedere come e se cambierà realmente qualcosa nel corrotto sistema farmaceutico italiano tra lobby e comparaggi vari, ma il consiglio da dare ai giovani farmacisti italiani non possessori di farmacia è quello di emigrare verso altri lidi(Ireland e UK in primis)!
Di solito già ora nelle farmacie "tradizionali" i farmacisti vendono senza preoccuparsi di dare consigli o altro, quindi non un peggioramento in questo senso.
Inoltre mi spiace, ma è ora che il cliente diventi più responsabile nell'uso delle medicine.
Se uno non legge le istruzioni e si sente male per l'abuso di farmaci è un idiota, non si può limitare la liberalizzazione perchè c'è gente che prende medicine senza leggerle... altrimenti dovremmo iniziare a costruire case senza finestre perchè a qualcuno può sporgersi e cadere o eliminare l'elettricità perchè qualcuno può mettersi a fare lavori all'impianto elettrico senza togliere la corrente...
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Good evening, there was already an injury, huh?
Giovanni Trapattoni, falling off his chair