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Liberalizzazioni decreto Bersani: tassisti, farmacisti e avvocati in piazza

Ultimo Aggiornamento: 03/08/2006 01:24
19/07/2006 17:57
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Faqtevene una ragione

Scritto da: =Donegal= 19/07/2006 17.42


D'accordo con te.
Il fatto è che i tassisti hanno protestato senza rispettare la legge.
Uno sciopero è un diritto legittimo, i blocchi stradali o, peggio ancora le aggressioni ai giornalisti e ai noleggiatori privati, non sono legittimi e come tali andrebbero sanzionati.



quoto perbacco!
20/07/2006 09:49
 
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E dopo i tassisti, è la volta delle proteste dei farmacisti, altra casta protetta.
Sinceramente, non vedo cosa c'è di male se un supermercato si mette a vendere un'aspirina o il vivinci. Potrebbe aiutare un abbassamento dei prezzi, ben venga.

Poi sarà il turno delle proteste degli avvocati ... il nostro ferghi sta già preparando l'ascia di guerra.

P.S.: ho cambiato il titolo del 3d, in modo da prendere dentro tutte le liberalizzazioni del decreto Bersani
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20/07/2006 10:05
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Faqtevene una ragione

Scritto da: Copycorner.BS 19/07/2006 17.57


quoto perbacco!



Mi devo preoccupare? [SM=g27828]
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20/07/2006 10:13
 
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Re:

Scritto da: gior77 20/07/2006 9.49
E dopo i tassisti, è la volta delle proteste dei farmacisti, altra casta protetta.
Sinceramente, non vedo cosa c'è di male se un supermercato si mette a vendere un'aspirina o il vivinci. Potrebbe aiutare un abbassamento dei prezzi, ben venga.




Non solo direi... visto che le farmacie ormai sembrano dei bazar mediorientali e vendono di tutto: prodotti erboristici ed omeopatici (ma gli erboristi non possono vendere farmaci!), giocattoli (ma i giocattolai idem!), sandali, zoccoli, prodotti per l'infanzia, creme solari, creme di bellezza, dentifrici, ecc...
Ogni tanto prendo delle cose dal banco, e checchè ne dicano i loro rappresentanti in questi giorni sul giornale, mai nessuno mi ha chiesto perchè prendevo quel tipo di aspirina o quello sciroppo, ecc...
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20/07/2006 10:16
 
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Coop: possiamo dimezzare i prezzi. L’aspirina nel carrello da settembre.
Siiiiiiiiiiiii voglio la COOPPIPIRINA!!!!


(Da La Stampa di oggi)
I SUPERMERCATI AL VIA I CONTRATTI CON I FORNITORI E IL PIANO PER ASSUMERE IL PERSONALE PROFESSIONISTA
L’aspirina nel carrello da settembre
Coop: possiamo dimezzare i prezzi

20/7/2006
di Paolo Baroni



ROMA. Se lo sconto medio arriverà al 20%, secondo le stime del Codacons le famiglie italiane risparmieranno almeno 420 milioni di euro all’anno. Alla Coop, che della vendita libera dei farmaci ha fatto una sua bandiera, promettono molto di più.

«Prevediamo di applicare sconti che partono dal 20% e arrivano anche al 50%» assicura Aldo Soldi, presidente dell’Associazione nazionale cooperative di consumo. Un’esagerazione? «Per nulla - ribatte Soldi -. Quando potremo disporre di prodotti col nostro marchio i prezzi rispetto alle farmacie tradizionali potranno essere anche dimezzati». È solo questione di tempo: una volta individuate le case di produzione basterà attendere le autorizzazioni del ministero e avremo magari anche l’aspirina a marchio Coop. Che anziché 4 euro e 15 magari costerà 2 euro.

Di fatto, con la manovra messa in atto dal decreto Bersani, si va a incidere in quella che l’ex commissario europeo alla concorrenza Mario Monti ha definito il «cuneo da rendita», ovvero quell’insieme di norme e regole che, ad esempio nel settore della distribuzione dei farmaci, rendono questo mercato praticamente impermeabile alla concorrenza. Una situazione, quella italiana, del tutto anomala rispetto al contesto europeo. Secondo un’analisi sui prezzi dei vari prodotti condotta da un centro di ricerca indipendente, il Cerm (Competitività, Regolazione, Mercati) di Roma, nel nostro Paese il margine di ricavo della distribuzione è direttamente proporzionale al prezzo finale con un’aliquota media del 33,35%. A prescindere che si tratti di prodotti rimborsabili o meno, di prezzi fissi o di prezzi liberi. E guarda caso questo margine (calcolato sull’unità standard di prodotto, fasce A e C) è del 34% più alto della media europea e praticamente il doppio rispetto al Regno Unito. Da noi infatti si calcola tutto a percentuale mentre nel resto d’Europa si parte da una cifra fissa cui si aggiunge una piccola provvigione calcolata in base ai listini.

«Farmaci più liberi, prezzi più bassi»: con questo slogan la Coop nelle scorse settimane è riuscita a raccogliere ben 800 mila firme per una proposta di legge di iniziativa popolare depositata giusto pochi giorni fa in Parlamento dallo stesso Soldi e dai presidenti delle nove più grandi cooperative di consumo associate a Legacoop.

«Il farmaco - spiega il presidente dell’Ancc - deve poter essere acquistato con l’assistenza di un farmacista, ma in luoghi diversi rispetto a quello che è stato finora, in modo che l’apertura del mercato consenta un servizio migliore ai cittadini, aumentando i punti di vendita e anche prezzi più bassi. Il farmaco non è un qualsiasi bene di consumo, è un prodotto che va gestito con grande delicatezza, ma si può aprire il mercato per creare condizioni di concorrenza garantendo la sicurezza». I primi 30 «corner», separati dagli altri prodotti e ben visibili come vuole il decreto Bersani, saranno pronti tra settembre e ottobre, mentre per il 2007 la Coop conta di arrivare a quota 250. Medicinali da banco e senza obbligo di ricetta saranno così disponibili in tutti gli ipermercati del gruppo e nei principali supermercati.

Di qui ad allora le varie cooperative dovranno attivare i contratti coi fornitori, e soprattutto procedere con l’assunzione dei nuovi farmacisti. Almeno 250, uno per ogni punto vendita come prevede la nuova legge. Anche se non è escluso che le strutture più grandi arrivino a impiegarne due o tre. Tra le questioni ancora da mettere a punto c’è quella relativa al loro inquadramento. «Stiamo studiando sia il contratto delle farmacie private sia quello delle farmacie pubbliche - spiega Soldi -. Più o meno le condizioni saranno quelle».

Mentre la grande macchina della Coop ingrana la quarta, a Vicenza, c’è già chi da una settimana a questa parte ha iniziato a vendere Aspirina, Tachipirina, Moment, Benagol e un altro centinaio di prodotti a prezzi ribassati del 20%. Succede in un supermercato della catena Emisfero del gruppo Unicomm (presente nel Nord Est e in Emilia Romagna anche con le insegne Famila e A&O) dove dal 2001 è presente un punto vendita gestito da una società di parafarmacia e benessere, la Helty srl.

Se andrà tutto bene, come i suoi titolari prevedono, entro agosto l’esperienza sarà allargata ad altri sei punti vendita. I risultati dei primi giorni sono definiti «buoni» dal direttore commerciale della Unicomm, Carlo Alberto Buttarelli. «Anche perché - precisa - a differenza della farmacia facciamo orario continuato e questo, sommato a un discreto risparmio, incontra i favori della clientela». Anche per loro è una scommessa: se il business ingrana sono pronti a estenderlo a buona parte degli altri 200 punti vendita del gruppo. Lo stesso vale per gli altri giganti della grande distribuzione, a cominciare da quelli stranieri che dominano il nostro mercato: Auchan, Carrefour, Leclerc e tutti gli altri.
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20/07/2006 10:17
 
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Re:

Scritto da: gior77 20/07/2006 9.49
E dopo i tassisti, è la volta delle proteste dei farmacisti, altra casta protetta.
Sinceramente, non vedo cosa c'è di male se un supermercato si mette a vendere un'aspirina o il vivinci. Potrebbe aiutare un abbassamento dei prezzi, ben venga.

Poi sarà il turno delle proteste degli avvocati ... il nostro ferghi sta già preparando l'ascia di guerra.

P.S.: ho cambiato il titolo del 3d, in modo da prendere dentro tutte le liberalizzazioni del decreto Bersani



Mi pare giusto che i farmaci senza prescrizione vengano venduti anche nei supermercati. Io in Germania una volta ho dovuto comprare delle aspirine e l'ho pagate quanto in Italia... la piccola differenza è che avevano il doppio del principio attivo, quindi di fatto è come averle pagate la metà.
Inoltre c'è da non dimenticare anche il business dei giocattoli e delle altre cose vendute esclusivamente in farmacia a caro prezzo.
Quanto agli avvocati non so se Fergus sarà sul piede di guerra... la riforma dovrebbe andare in favore anche dei giovani avvocati, grazie all'abolizione delle tariffe minime.
Infatti senza queste i giovani avvocati possono iniziare la loro attività con tariffe più basse, compensando in questo modo la loro minore esperienza, o meglio il fatto che il loro nome sia meno conosciuto di altri nell'ambiente, specie per cause civili di piccolo import.
Inoltre è stata introdotta la possibilità per gli avvocati di farsi pagare solo in caso di vittoria della causa e a percentuale su quanto ottenuto, come avviene in certi casi negli USA. Questo vuol dire che un avvocato ha tutto l'interesse a chiudere la causa prima possibile a differenza di quanto avviene oggi, ma al tempo stesseo se è bravo può guadagnare di più di quanto prende ora.
Fergus, correggimi se ho detto qualcosa di sbagliato...
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Re: Re:

Scritto da: =Donegal= 20/07/2006 10.17

Quanto agli avvocati non so se Fergus sarà sul piede di guerra... la riforma dovrebbe andare in favore anche dei giovani avvocati, grazie all'abolizione delle tariffe minime.
Infatti senza queste i giovani avvocati possono iniziare la loro attività con tariffe più basse, compensando in questo modo la loro minore esperienza, o meglio il fatto che il loro nome sia meno conosciuto di altri nell'ambiente, specie per cause civili di piccolo import.
Inoltre è stata introdotta la possibilità per gli avvocati di farsi pagare solo in caso di vittoria della causa e a percentuale su quanto ottenuto, come avviene in certi casi negli USA. Questo vuol dire che un avvocato ha tutto l'interesse a chiudere la causa prima possibile a differenza di quanto avviene oggi, ma al tempo stesseo se è bravo può guadagnare di più di quanto prende ora.
Fergus, correggimi se ho detto qualcosa di sbagliato...



è un discorso molto complesso ...
ti posso dire solamente che l'antico detto "causa che pende, causa che rende" non è più attuale da molto tempo , anche perchè la causa può pendere finchè vuoi ma se non ti pagano i compensi ....
sul discorso dei giovani avvocati , beh
alcuni giuristi di spessore hanno preannunciato che questa riforma andrà a colpire -come il tristo mietitore di monty python- proprio i più giovani professionisti che non riusciranno ad ammortizzare i costi e saranno destinati a scomparire, inglobati in grandi studi modello "Blockbuster" del diritto

mah vedremo
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23/07/2006 02:22
 
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Anche io come farmacista voglio vedere come si evolveranno le cose: l'aspirina nel supermercato a metà prezzo è ottima per un cliente informato, può essere la rovina per chi assume "pillole" come se fossero caramelle senza aver mai letto uno straccio di "bugiardino"..La presenza del farmacista dovrebbe essere una garanzia, ma voglio capire quale sarà l'esatto suo ruolo nei corner dei supermercati: avrà il tempo di dare sti benedetti consigli? (mi fa paura quando parlano di 1 farmacista per supermercato con la mole enorme di gente che vi transita in un giorno! [SM=x145460] ).. La voglia poi di mantenere lo stesso tipo di contratto dei farmacisti dipendenti privati o pubblici( i professionisti meno pagati d'Europa!) non invoglia molto a fare un salto nel buio verso questi corner di supermercato...Insomma starò alla finestra a vedere come e se cambierà realmente qualcosa nel corrotto sistema farmaceutico italiano tra lobby e comparaggi vari, ma il consiglio da dare ai giovani farmacisti italiani non possessori di farmacia è quello di emigrare verso altri lidi(Ireland e UK in primis)!
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Re:

Scritto da: Piquetero 23/07/2006 2.22
il consiglio da dare ai giovani farmacisti italiani non possessori di farmacia è quello di emigrare verso altri lidi(Ireland e UK in primis)!



Ireland (e UK) dove, tra l'altro, l'aspirina la trovi al supermercato, al convenience store (negozietti piccoli con un po' di tutto), al pub (!) e nella mensa del lavoro (almeno nella mia..)

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Re:

Scritto da: Piquetero 23/07/2006 2.22
Anche io come farmacista voglio vedere come si evolveranno le cose: l'aspirina nel supermercato a metà prezzo è ottima per un cliente informato, può essere la rovina per chi assume "pillole" come se fossero caramelle senza aver mai letto uno straccio di "bugiardino"..La presenza del farmacista dovrebbe essere una garanzia, ma voglio capire quale sarà l'esatto suo ruolo nei corner dei supermercati: avrà il tempo di dare sti benedetti consigli? (mi fa paura quando parlano di 1 farmacista per supermercato con la mole enorme di gente che vi transita in un giorno! [SM=x145460] ).. La voglia poi di mantenere lo stesso tipo di contratto dei farmacisti dipendenti privati o pubblici( i professionisti meno pagati d'Europa!) non invoglia molto a fare un salto nel buio verso questi corner di supermercato...Insomma starò alla finestra a vedere come e se cambierà realmente qualcosa nel corrotto sistema farmaceutico italiano tra lobby e comparaggi vari, ma il consiglio da dare ai giovani farmacisti italiani non possessori di farmacia è quello di emigrare verso altri lidi(Ireland e UK in primis)!



Di solito già ora nelle farmacie "tradizionali" i farmacisti vendono senza preoccuparsi di dare consigli o altro, quindi non un peggioramento in questo senso.
Inoltre mi spiace, ma è ora che il cliente diventi più responsabile nell'uso delle medicine.
Se uno non legge le istruzioni e si sente male per l'abuso di farmaci è un idiota, non si può limitare la liberalizzazione perchè c'è gente che prende medicine senza leggerle... altrimenti dovremmo iniziare a costruire case senza finestre perchè a qualcuno può sporgersi e cadere o eliminare l'elettricità perchè qualcuno può mettersi a fare lavori all'impianto elettrico senza togliere la corrente...
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Una considerazione sui tassisti...
Scusate... tanto per fare il bastian contrario:

Al di la delle modalità dello sciopero (senz'altro discutibili) mi sembra che nessuno abbia preso in considerazione un aspetto della cosa:

E' vero che i tassisti tentano di difendere il valore commerciale delle loro licenze, ma è altrettanto vero che (a meno che io non sia male informato) l'acquisto delle licenze di tassista al mercato nero è e rimane una pratica illegale e gli acquirenti, questo, lo sapevano benissimo.
Poco me ne cale se un tassista considera la sua licenza una sorta di TFR. Certo, comprarla gli è costato, ma difendere il valore di una licenza in questo caso è come per il furbetto di turno tentare di difendere la propria palazzina abusiva dalla demolizione.

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23/07/2006 14:57
 
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Re: Una considerazione sui tassisti...

Scritto da: TheRomanHunchback 23/07/2006 14.55
Scusate... tanto per fare il bastian contrario:

Al di la delle modalità dello sciopero (senz'altro discutibili) mi sembra che nessuno abbia preso in considerazione un aspetto della cosa:

E' vero che i tassisti tentano di difendere il valore commerciale delle loro licenze, ma è altrettanto vero che (a meno che io non sia male informato) l'acquisto delle licenze di tassista al mercato nero è e rimane una pratica illegale e gli acquirenti, questo, lo sapevano benissimo.
Poco me ne cale se un tassista considera la sua licenza una sorta di TFR. Certo, comprarla gli è costato, ma difendere il valore di una licenza in questo caso è come per il furbetto di turno tentare di difendere la propria palazzina abusiva dalla demolizione. Anzi, pretendere che nessuno costruisca altro perché in questo caso la sua proprietà perderebbe di valore.

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23/07/2006 16:01
 
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a me...
quelli che guadagnano più di 1500 euro al mese, in Italia, mi stanno tutti sul culo.

ecco, l'ho detto. e nemmeno mi ci metto a spiegare perché. Chapa e porta a cà.
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Re: Re:

Scritto da: =Donegal= 23/07/2006 14.24


Di solito già ora nelle farmacie "tradizionali" i farmacisti vendono senza preoccuparsi di dare consigli o altro, quindi non un peggioramento in questo senso.
Inoltre mi spiace, ma è ora che il cliente diventi più responsabile nell'uso delle medicine.
Se uno non legge le istruzioni e si sente male per l'abuso di farmaci è un idiota, non si può limitare la liberalizzazione perchè c'è gente che prende medicine senza leggerle... altrimenti dovremmo iniziare a costruire case senza finestre perchè a qualcuno può sporgersi e cadere o eliminare l'elettricità perchè qualcuno può mettersi a fare lavori all'impianto elettrico senza togliere la corrente...



Purtroppo Donegal ci sono delle fasce della popolazione che il bugiardino non lo leggeranno mai e i farmacisti credo possano almeno bloccare gli errori più gravi ed evidenti...
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Re: Una considerazione sui tassisti...

Scritto da: TheRomanHunchback 23/07/2006 14.55
Scusate... tanto per fare il bastian contrario:

Al di la delle modalità dello sciopero (senz'altro discutibili) mi sembra che nessuno abbia preso in considerazione un aspetto della cosa:

E' vero che i tassisti tentano di difendere il valore commerciale delle loro licenze, ma è altrettanto vero che (a meno che io non sia male informato) l'acquisto delle licenze di tassista al mercato nero è e rimane una pratica illegale e gli acquirenti, questo, lo sapevano benissimo.
Poco me ne cale se un tassista considera la sua licenza una sorta di TFR. Certo, comprarla gli è costato, ma difendere il valore di una licenza in questo caso è come per il furbetto di turno tentare di difendere la propria palazzina abusiva dalla demolizione.

TRHb



Gobbo, sono d'accordissimo con te.
La compravendita delle licenze è illegale, inquanto al pensionamento del tassista la licenza dovrebbe ritornare al Comune di competenza per una nuova assegnazione, ma ciò non succede.
Teniamo poi presente che tale passaggio di denaro avviene in nero, evitando quindi di entrare nella dichiarazione dei redditi, cosa ancora più grave.

Sulla liberalizzazione dei farmaci cosiddetti "da banco" sono più che favorevole, considerato che in altre nazioni - tra l'altro anche UK e Irlanda come citate da Piquetero - tali farmaci sono di libera vendita al supermercato senza ricetta e senza alcun farmacista che cerca di venderti - magari - il farmaco della casa che gli garantisce, a parità di principio attivo, un maggior incasso.

L'unica speranza è che Bersani non faccia nuovamente marcia indietro, anche se parziale, per cominciare a dare effettivamente una spallata a queste caste intoccabili.

R
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Re: Re: Re:

Scritto da: Piquetero 24/07/2006 2.06


Purtroppo Donegal ci sono delle fasce della popolazione che il bugiardino non lo leggeranno mai e i farmacisti credo possano almeno bloccare gli errori più gravi ed evidenti...



Mah...(purtroppo) sono una grande consumatrice di nimesulide, corrispondente da banco del più noto Aulin. Mi è successo una sola volta in vita mia che la farmacista mi abbia chiesto se conoscevo il farmaco, se l'avevo già preso e per cosa lo prendevo, nel caso per consigliarmi qualcosa di meno invasivo....magari è colpa dei farmacisti che sono un po' approssimativi nel loro lavoro? Forse sì, ma in ogni caso se il farmaco è da banco - checchè me ne dica il venditore - se lo voglio lo compro, e se voglio posso intossicarmici. Bisognerebbe educare al consumo dei farmaci, magari dare maggiore visibilità alle terapie alternative, efficaci in molti casi in cui si userebbe un farmaco da banco, liberandole da tutta la paccottiglia new age (ovvero dare loro una veste scientifica e provata, perchè in molti casi esiste, vedi l'utilizzo dell'iperico per i disturbi dell'umore) ma questo è abbastanza indipendente dal liberalizzare la vendita dei prodotti da banco...

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Ti do ragione sul fatto che farmaci per cui ci vorrebbe la ricetta tipo aulin sono dati con troppa facilità e noncuranza in Italia..Per il farmaco da banco un farmacista coscienzioso dovebbe fare delle domande a richieste per esempio di analgesici in quantità smodata...Spero che questo accadrà anche nei supermercati italiani..
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Re: Re:

Scritto da: OConnor 23/07/2006 12.37


Ireland (e UK) dove, tra l'altro, l'aspirina la trovi al supermercato, al convenience store (negozietti piccoli con un po' di tutto), al pub (!) e nella mensa del lavoro (almeno nella mia..)

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...beh, per forza, se non si tiene a bada in qualche modo l´hangover, chi cavolo si presenta al lavoro poi la mattina???
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non si vede bene che con il cuore, l' essenziale è invisibile agli occhi
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Re:

Scritto da: Piquetero 25/07/2006 20.35
Ti do ragione sul fatto che farmaci per cui ci vorrebbe la ricetta tipo aulin sono dati con troppa facilità e noncuranza in Italia..Per il farmaco da banco un farmacista coscienzioso dovebbe fare delle domande a richieste per esempio di analgesici in quantità smodata...Spero che questo accadrà anche nei supermercati italiani..



Sarebbe cmq un palliativo...se in città ci sono 20 farmacie in un giorno mi posso comprare 20 confezioni di nimesulide. Hai voglia a intossicarti...
Se non si educa all'uso dei farmaci non si risolve il problema.

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Re: Re:

Scritto da: rosy71 31/07/2006 10.37


Sarebbe cmq un palliativo...se in città ci sono 20 farmacie in un giorno mi posso comprare 20 confezioni di nimesulide. Hai voglia a intossicarti...
Se non si educa all'uso dei farmaci non si risolve il problema.



Ben vengano campagne d'informazione sui farmaci e salute in generale, a partire dalla scuola dell'obbligo..Speriamo che si faccia qualcosa in tal senso anche nei supermercati...
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Nel frattempo al decreto sono state fatte modifiche interessanti.
Le farmacie saranno dei presidi sanitari, ad esempio potranno fare elettrocardiogrammi e cose di questo genere, sgravando le ASL da cose non critiche ma che portano via tempo.
Inoltre si vorrà rilanciare il ruolo del farmacista nella preparazione di certi farmaci, in un certo senso un ritorno all'antico, rispetto all'attività odierna è troppo spesso quella di un commerciante come tanti altri.
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31/07/2006 13:44
 
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Re:

Scritto da: =Donegal= 31/07/2006 13.03
Nel frattempo al decreto sono state fatte modifiche interessanti.
Le farmacie saranno dei presidi sanitari, ad esempio potranno fare elettrocardiogrammi e cose di questo genere, sgravando le ASL da cose non critiche ma che portano via tempo.
Inoltre si vorrà rilanciare il ruolo del farmacista nella preparazione di certi farmaci, in un certo senso un ritorno all'antico, rispetto all'attività odierna è troppo spesso quella di un commerciante come tanti altri.



diciamo la verità, oggigiorno il farmacista lo potrei fare anche io. arriva il cliente, mi consegna la ricetta, gli do la scatola dei farmaci e tanti saluti.
le persone che chiedono informazioni sono sempre più rare.

per questo come dice piquetero servirebbe anche una bella campagna di sensibilizzazione. troppe persone usano certi farmaci come fossero caramelle.
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D'accordo con le liberalizzazioni, e spero che il governo non ceda di fronte alle solite proteste coooperative. Un farmacista mi ha chiesto solidarietà; gli ho spiegato le mie ragioni e poi gli ho chiesto se l'aveva mai data alla mia categoria in sciopero. Quale? mi ha chiesto. Metalmeccanico, gli ho risposto. Ha abbassato gli occhi ed ha fatto un sorriso tirato. Da bravo non violento non ho infierito...

Voglio però vedere il governo alle prove di altre liberalizzazioni, un po' più impegnative, tipo l'energia ma soprattutto le telecomunicazioni... Siamo l'unico paese al mondo dove un cartello di aziende che controlla le tlc mobili ti impone una tassa di 5 euro, dico 5 per ogni ricarica! Il costo tecnico è pari pressappoco a centesimi 0 (fonte: io, visto che ci lavoro...).

A proposito di questo la petizione per l'Autority Europea che ne chiede l'abolizione è a questo indirizzo: Petizione per abolire il costo della ricarica
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Re:

Scritto da: =Donegal= 31/07/2006 13.03
Inoltre si vorrà rilanciare il ruolo del farmacista nella preparazione di certi farmaci, in un certo senso un ritorno all'antico, rispetto all'attività odierna è troppo spesso quella di un commerciante come tanti altri.



Una volta, non mille anni fa, ma tre anni or sono, ho avuto bisogno di un medicinale preparato da un farmacista.

Ho dovuto telefonare a molte farmacie, perché nessuna aveva l'attrezzatura (così dicevano) per preparare "pozioni magiche".

Sono finito a circa 10 km da casa, da uno die pochi che faceva il suo lavoro.

R
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Re: Re:

Scritto da: jay.ren 31/07/2006 14.18


Una volta, non mille anni fa, ma tre anni or sono, ho avuto bisogno di un medicinale preparato da un farmacista.

Ho dovuto telefonare a molte farmacie, perché nessuna aveva l'attrezzatura (così dicevano) per preparare "pozioni magiche".

Sono finito a circa 10 km da casa, da uno die pochi che faceva il suo lavoro.

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Il problema Ren è che per fare le preparazioni magistrali ci vuole un laboratorio molto attrezzato e bisogna seguire le rigide ma giuste Norme di Buona Preparazione. Laboratorio attrezzato=denaro investito dal farmcista titolare che difficilmente tornerà indietro dato la ormai esigua richiesta di queste preparazioni. Così purtroppo ormai nella maggior parte delle farmacie si preparano solo le cose più facili, in nero, cioé senza registrarle. Guarda anche a me piacerebbe preparare qualcosa in più oltre a minoxidil ed eucerina borica, ma tutto questo è antieconomico per il titolare [SM=g27812] Speriamo che si ritorni a fare qualcosa in tal senso per differenziarsi dai supermercati!
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