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12/07/2006 23:01 | |
Dublino.
Nel 1999, l'Adecco pubblicava su giornali a tiratura nazionale la foto dell'Ha'penny Bridge, sottotitolando "Un'opportunita' unica, in una citta' unica". Adecco cercava gente per il call centre Compaq di Dublino, e la cercava spendendo dei milioni in pubblicita' sul corriere perche' a Dublino, nel novantanove, non ci voleva andare nessuno. Nessuno a parte me.
Ora come ora, a Dublino ci vogliono andare tutti, sara' per questo che non mi piace piu'. Sembra ogni giorno di piu' di stare a Milano. I Docklands sono belli, ma scopiazzati alla grande da quelli di Londra, senza poter competere perche' Dublino ancora non ha capito che il fatto di non essere Londra e' la sua fortuna.
Dublino e' Phoenix Park, Stephen's Green, la Dublino georgiana e' bellissima, vivo qua da anni e ancora mi meraviglio di quanto bella sia quella zona tutte le volte che ci passo a piedi alla ricerca di qualche púb.
La milanesizzazione di Dublino sta nei vari Q-Bar e Fitzsimons, nel palazzo del comune costruito distruggendo i reperti archeologici vichinghi, nello spire che non c'entra un cazzo col GPO, nelle superdiscoteche, nelle case bling bling che non c'entrano un accidente coi sobborghi, con i posti fighi che costruiscono ad Ashtown con la facciata bella davanti e le macchine bruciate dietro perche' non e' spalmando un dito di pittura sulla merda questa diventa cioccolato (e prima di metter su centomila case magari fare lavori di urbanizzazione poteva fare comodo), tutta sta modernita' che non capisco ne' a cosa serva ne' in nome di chi, a parte che dei soldi.
Si stava meglio, qua a Dublino, non quando si stava peggio perche' quando si stava peggio non sarei potuto neanche venire a lavorare, ma quando si stava meno meglio, Dublino sembrava ancora una citta' irlandese e con una manciata di pound un pranzo ci scappava. Ora Dublino e' un buco pieno di stranieri (me compreso) che di Dublino non se ne fregano un granche', il focus e' sballo e soldi, e lavoro. E che abbiamo? Megadiscoteche, megalocali, megaprezzi e mega industrial estate tutti uguali.
Ridatemi Dublino dove non c'era l'espresso ma c'era tutto il resto. Il caffe' me lo faccio volentieri a casa mia.
AOC |