Chi vive a Dublino da meno di un anno, racconta...

Ciao!!!Magari nn può essere molto attinente questo discorso, xò lo faccio lo stesso.
Io sarei dovuto partire l'8 ottobre scorso x dublino, ma poi sn rimasto in Italia xkè mi hanno offerto 1 lavoro ke dal punto di vista economico è vantaggiosissimo, anke se nn c'entra niente cn quello ke ho sempre fatto, cioè il barista.
Nn Sn rimasto in Italia sl x i soldi ma anke x nn lasciare la mia famiglia i miei amici e altre cazzate. Ora lo sai come mi ritrovo??? Il lavoro deve ancora iniziare xke prima la ditta fa delle selezioni x il personale e al termine di tutto ciò c'è 1 corso di 3 mesi(CONFESSO TRANQUILLAMENTE KE SN RACCOMANDATO E KE PASSO LE SELEZIONI SICURAMENTE).
I cari amici x cui nn sn partito si sn rivelati 1 + stronzo dell'altro e infine mi trovo da circa 3 settimane a cazzeggiare tutto il giorno senza sapere come passare le giornate.
Morale della favola:SN PENTITO, A DIR POCO, DI NN ESSERE ANDATO A DUBLINO!!!ma mi faccio forza pensando a qnd inizierò a lavorare e cerco di andare avanti.
Quindi il mio consiglio è, come hanno detto gli altri, nn arrenderti e vedrai ke cn la determinazione ke hai(da come scrivi sembri una persona determinata a dir poco!!!)riuscirai a trovare un ottimo lavoro.
Forza e coraggio!!!!Ciaoooooooo

Lo so ma comunque non e' giusto giudicare come fanno loro anche perche' magari si fanno scappare la persona giusta dalle mani proprio in quel momento (non parlo di me).

Ma ora sono contenta di non essere a lavorare alla Stream. E' una compagnia non seria, da 4 soldi e sinceramente merito di meglio di un branco di imbecilli come loro e lo trovero'. Che sia un fast food o un ufficio.

Non sono migliore ne' inferiore a nessuno pero' so le capacita' che ho e se fino ad ora mi han rifiutato e' perche' merito di meglio e gli altri posti non sarebbero stati buoni per me.

Sono disposta ad imparare tutto quel che c'e' da imparare e che non so e quando lavoro mi do da fare e cerco di dare il meglio e di fare del mio meglio.

Trovero' un posto. fosse anche in fondo all'oceano trovero' qualcuno disposto a prendermi

---

Scritto da: riverdance 17/10/2005 13.37
Non sono migliore ne' inferiore a nessuno pero' so le capacita' che ho e se fino ad ora mi han rifiutato e' perche' merito di meglio e gli altri posti non sarebbero stati buoni per me.

Sono disposta ad imparare tutto quel che c'e' da imparare e che non so e quando lavoro mi do da fare e cerco di dare il meglio e di fare del mio meglio.

Trovero' un posto. fosse anche in fondo all'oceano trovero' qualcuno disposto a prendermi

---

Perfetto! Questo volevo sentirti dire

---

Scritto da: riverdance 17/10/2005 13.37

Sono disposta ad imparare tutto quel che c'e' da imparare e che non so e quando lavoro mi do da fare e cerco di dare il meglio e di fare del mio meglio.

Trovero' un posto. fosse anche in fondo all'oceano trovero' qualcuno disposto a prendermi

---

Ok...
Dai che il vento prima o poi cambia... e lasciatelo dire da uno che ama la vela!
Di bolina, col vento in faccia, si fa una fatica incredibile... ma quando si arriva alla boa e si parte per la poppa... tutto è più easy... e ricordati, che i traguardi delle regate sono sempre con l'andatura di poppa...
Chissà che appena girerai la boa, vedrai anche tu il tuo traguardo!

Buon vento... e in culo alla balena!
Pa.
:smilef

Dalle e dalle se piega pure 'u metalle!

Un abbraccio

ciao riverdance, visto che parli di aziende del settore ''elettronica''... io sono un laureato (3 anni) in ing.elettronica. Da come sai questo titolo è ben visto in irlanda o comunque da queste aziende oppure richiedono la specialistica?

vorrei occuparmi di progettazione hardware/esecuzione di questi palmari ecc..

l'unica cosa che ti posso dire e' di guardare su internet le agenzie di recruitment e vedere cos'hanno in quel campo. Vedo spesso annunci di vario tipo riguardanti l'I.T.

Purtroppo non posso aiutarti. Figurati che sono ancora disoccupata (sembra che l'Irlanda non mi voglia ma e' una battaglia lunga . Restate sintonizzati per sapere come va a finire ).

Buona fortuna! Comunque con una laurea probabilmente vai piu lontano te di me che ho un diploma in turismo.

buona fortuna

riverdance dove abiti in Irlanda?

Glasnevin-Dublin 9 ma tu abiti a Galway ho visto. Sei proprio di Bologna o fuori?

Oggi e' stata una giornataccia. Devo scappare a casa a prendere il CV e tornare in centro a darne uno a un negozio che apre tra poco. Poi torno a casa di nuovo. Il mio floppy e' andato mortacci.

Ciao River...
Ti racconto questa, un pò perchè mi metto nei tuoi panni e capisco come ti senti e cosa provi e un pò perchè credo che questa storiella possa dimostrare che vale per qualsiasi posto tu decida di andare, nel senso che sono cose che capitano perché E’ COSI’ e basta, e spesso il fatto che tu sia brava e capace non segue logiche matematiche..
Sono arrivata a Roma nel 97, avevo una stanza in un alberghetto di suore per 4 notti e basta, perché poi la stanza serviva e dovevo liberarla, avevo con me solo 500mila lire e i miei tre borsoni che contenevano tutte le mie cose, e nella mia terra, in sardegna, non avevo altro che due scatoloni parcheggiati a casa di una amica e nessuna casa dove tornare nella quale non fossi un ospite ( ti risparmio lo scenario familiare che era ed è praticamente inesistente, questo per sottolineare anche un attimo lo stato psicologico del “ ce la devo fare x forza”).
Giravo tutta Roma coi mezzi col giornale di annunci, avrei fatto qualsiasi cosa ( lecita) perché i soldi erano pochi e avevo poca autonomia: diedi le ultime 300mila x un posto letto x un mese ( perdonatemi le x per il PER) e così il primo lavoro che trovai fu quello di cameriera in un ristorante che da cinese diventava italiano; mi facevano pulire il grasso da ogni angolo e nello stesso tempo servire ai tavoli, non sapevo usare nemmeno il cavatappi, baravo, ma almeno avrei guadagnato qualcosa per poter pagare il mio letto per il mese successivo.
Dopo 2 settimane non mi aveva ancora pagato e quando glielo chiesi mi rispose che non aveva “voglia di discutere con stronzette come me” ( testuale), rimasi lì un'altra settimana a farmi trattare da cretina davanti ai clienti, mi pagò e andai via.
immagina come mi sentivo.
Ripresi le ricerche e ne trovai uno in strano ufficio dove vendevano spazi espositivi ( ma non veniva mai nessuno) e io dovevo fare le pulizie: dopo 2 settimane il tizio in questione mi disse che stava male r doveva chiudere bottega, rimasi di nuovo senza…
Allora partii per fare la stagione in trentino, dormivo in una specie di cantina e la tipa dell’albergo mi faceva fare anche attività non previste dal mio lavoro ( tipo stirare le camicie del figlio viziato), scappai dopo un mese e di nuovo a Roma, mi diedero lo sfratto e alloggiai al volo in un'altra casa con 6 ( dico 6 ) ragazze che il primo giorno si picchiavano tra loro…( giuro!).
Decisi allora di girarmi tutti i ristoranti della zona, scrissi dei bigliettini col mio nome e il mio numero, mi spacciavo per cameriera esperta e giravo, giravo, chiedevo e lasciavo i biglietti, finchè al 20mo tentativo il buon Vittorio mi disse “vieni venerdì” e io ringraziai Dio di averlo conosciuto e di essere rimasta lì per tre anni, a farmi insegnare tutto su quel lavoro, anche se io sarei una ragioniera, con un voto anche alto ( all’epoca credevo fosse un bene da giocarsi, in realtà spesso sono solo 2 righe nel CV) e certamente avrei preferito fare altro, sapevo di esserne capace, più di chi magari non ha sudato per arrivare a certe posizioni alle quali io invece ambivo nonostante non fossero da manager strapagato…
In quei tre anni ho imparato tanto e nel frattempo ho anche conosciuto altre persone che mi hanno consentito di fare altri lavori, per circa un anno facevo data entry in un ufficio di un partito e la sera e i we andavo in ristorante, a poco a poco sono andata migliorando in tutto: lasciamo stare che in questo paese i meccanismi sono altri, non c’è meritocrazia e le cose che valgono spesse volte non sono quelle che credi ( la bravura, l’impegno, la costanza, la curiosità e il fatto che ci dai dentro perché SAI COSA VUOI), però ciò che voglio trasmetterti ( credo si capisca tra le righe) è che in ogni luogo ci sono le difficoltà;
che è bene sapere cosa si vuole fare e come ottenerlo, cercare di farsi almeno un percorso di massima da seguire ( tenendo conto delle difficoltà che ci si possono mettere di mezzo);
che la strada è in salita per tanti, certo non per tutti, ma ti assicuro che cominciare a salire un passo alla volta e arrivare alla cima, alla TUA cima, vuol dire che hai certamente incontrato persone che hanno capito cosa sei e cosa vali…questo ti resta e ti gratifica DENTRO!
Non mollare, tieni duro sempre, se ci credi all’Irlanda, se è il tuo sogno e lo vuoi trasformare in realtà non mollare, non dargliela vinta agli ostacoli, ai normalissimi ostacoli che trovi e li trovi ovunque.
A Londra potrebbe essere lo stesso…
Il mio consiglio: comincia con una cavolata di lavoro, anche se non ti piace e senti che non fa per te…poi da cosa nasce cosa, conosci persone, ti ambienti e conosci, familiarizzi con le piccole e grandi cose…mostra il sorriso e la voglia di vivere e poi POTRAI SCEGLIERE TU…ma non ora, a meno che non abbia una dose di C… che, ahimè…non abbiamo tutti.
Dai, coraggio!!!
WAW!
Quando vuoi….sempre qui, ok?
Aspettiamo tue..

Un abbraccio caldo e forte, Sandaletto!

Angelica

Complimenti sandaletto un grazie da parte mia per la tua storia.
Cri

Ragazze,
mi sento veramente "partecipe" di questa quotidianità di riverdance...e tu Angelica, sai quanto io desideri andare via e riprovare a ricominciare in terra irlandese, no?
Queste sono i problemi che si possono incontrare, gli stati d'animo che possono venire...ecco perchè dico sempre ( soprattutto a me stessa) che bisogna pensarci bene, sentirsi motivati e forti prima di andare in terra straniera e ricominciare.
Sono anche convinta che le critiche facciano bene, ma che gli incoraggiamenti sono meglio, o almeno sarebbe giusto fare un buon mix tra le due cose...e dare coraggio e far capire che il sognare è una cosa e la vita day by day un altra, con tutte le sue infinite sfumature.
Personalmente, se farò il gran salto, spero di avere più c...della mia calata a Roma...magari per quel giorno sarà Riverdance a darci le dritte in loco!
Speriamo bene...

Sandaletto... la tua storia è veramente qualcosa di importante; soprattutto per le persone come me che sono in continuo conflitto con il proprio essere indeciso riguardo le scelte importanti sul mio futuro... o magari quando prendono una strada, non riescono mai ad arrivere a qualcosa di concreto.
Se solo avessi un po' della tua forza di volontà, della tua voglia di volontà di mettermi in gioco ogni momento...
E sotto questo punto di vista credo che voi ragazze, voi donne, siete un gradino sopra a noi maschietti...

E condivido al 100% il tuo discorso sul come e quando iniziare una nuova avventura in terra straniera...

Colgo l'occasione per fare il mio più grosso in bocca al lupo a quelle/i che in questo momento si trovano in Irlanda e stanno inseguendo i propri sogni e le proprie aspirazioni... tenete duro, mi raccomando!
E allo stesso tempo mi auguro di poter assorbire da ognuno di voi un briciolo di volontà e di coraggio per poter tentare un giorno il grande salto...

Bella storia, Sandaletto,

Vi racconto la mia gia' che ci siamo.

Ho avuto la fortuna di arrivare in Irlanda con un contratto di lavoro gia' firmato ed uno stipendio che nonostante fosse circa uguale a quello italiano (e in Italia non pagavo affitto) era piu' che rispettabile. In Italia avevo un lavoro a tempo indeterminato nella mia specializzazione, che e' come tutti sapete l'informatica. Mi sono fatto un mazzo non da poco per anni quindi non potevo permettermi "any less".
Vi assicuro che la vita all'estero, a parte il giustificato entusiasmo dei primi tempi, per me non e' stata ugualmente facile. Quindi come giustamente ho sentito dire in questo post, prima di partire per l'Irlanda tenete conto che neanche qui regalano niente e che trovare un lavoro puo' essere un casino.

AOC

Allora non ci siamo.

Io farei anche il falegname se lo sapessi fare ma non lo so fare. Sapete cosa significa la frase ho dato i CV ovunque scrivendo sul CV che ho 3 mesi e mezzo di esperienza come cameriera quando non e' assolutamente vero niente?

Ho girato ogni pub, bar, ristorante, negozio. Sono andata a Glasnevin (dove vivo), Drumcondra, Phibsboro, Dublino centro, Aeroporto, East Point Business Park, tutti i fast food che incontravo anche quelli mini dove sapevo non avevano posto ma l'ho dato lo stesso.
Mi sono iscritta a tipo 9 agenzie di recruitment diverse, ieri mi sono iscritta al FAS, ho spedito decine e decine di CV via internet ad uffici e aziende di ogni tipo.

Ho avuto 6 colloqui per ora. 3 mi han rifiutato, 1 devo ancora avere risposta, 2 li ho rifiutati perche' mi conosco (invece le persone non mi conoscono) e dopo neanche 6 mesi avrei mollato. Anzi...

il call centre a Coolock l'ho rifiutato perche' pagavano troppo poco e a mala pena sarei arrivata a fine mese e non mi piaceva (anzi di tutti quelli che eran li a nessuno piaceva).

Eddie Rocket's l'ho rifiutato perche' sembrava che mi avessero preso alla Stream poi han fatto i figli di buona donna e non ci torno perche' la manager mi sta sullo stomaco e aveva un modo di fare arrogante. Gia resisterei al max 6 mesi e con quella anche meno.

Del resto niente. Domani ho un colloquio all'aeroporto. Chissa'.

Fermero' un netturbino per strada e gli chiedo dove devo dare il CV per fare la netturbina. Ci ho pensato tante volte di farlo e lo faro'.

Continuo a domandarmi cosa ho studiato a fare. A niente. Volevo ritirarmi e avrei dovuto farlo. Tanto non avrebbe cambiato niente.

Continuo a pensare che non sia destino che io resti qui.

Cmq ti ringrazio sandaletto per avermi detto la tua storia e sono contenta per te che alla fine hai icontrato persone che ti hanno aiutato e han visto quanto vali. Io non le ho ancora incotrate queste persone ma non perdo la speranza di incontrarle.

chissa'....

---

Scritto da: riverdance 26/10/2005 14.16

2 li ho rifiutati perche' mi conosco (invece le persone non mi conoscono) e dopo neanche 6 mesi avrei mollato. Anzi...

il call centre a Coolock l'ho rifiutato perche' pagavano troppo poco e a mala pena sarei arrivata a fine mese e non mi piaceva (anzi di tutti quelli che eran li a nessuno piaceva).

Eddie Rocket's l'ho rifiutato perche' sembrava che mi avessero preso alla Stream poi han fatto i figli di buona donna e non ci torno perche' la manager mi sta sullo stomaco e aveva un modo di fare arrogante. Gia resisterei al max 6 mesi e con quella anche meno.

Del resto niente. Domani ho un colloquio all'aeroporto. Chissa'.

Fermero' un netturbino per strada e gli chiedo dove devo dare il CV per fare la netturbina. Ci ho pensato tante volte di farlo e lo faro'.

Continuo a domandarmi cosa ho studiato a fare. A niente. Volevo ritirarmi e avrei dovuto farlo. Tanto non avrebbe cambiato niente.

Continuo a pensare che non sia destino che io resti qui.

Cmq ti ringrazio sandaletto per avermi detto la tua storia e sono contenta per te che alla fine hai icontrato persone che ti hanno aiutato e han visto quanto vali. Io non le ho ancora incotrate queste persone ma non perdo la speranza di incontrarle.

chissa'....

---

Cara River,
scusami se mi permetto di sottolineare che:
- i sei mesi entro i quali te ne saresti andata dai lavori che hai rifiutato sarebbero già stati ottimi per ambientarti, farti conoscere e intanto cercare altro;
- dici che fermeresti il netturbino, il che fa a botte con le tue affermazioni riguardo a certi lavori che hai evitato affermando che la tizia ti sta sullo stomaco, e in merito ti posso dire che di gente che tista sullo stomaco ne incontrerai tanta sempre e comunque in qualsiasi lavoro che non sia autonomo ( ma anche lì li trovi);
- i titoli di studio lasciano, a volte, il tempo che trovano: io sono convinta che quanto puoi dimostrare di te e delle tue capacità non può essere tradotto da 25 righe di un CV;
- lo so ceh è difficle e che l'umore ti arriva ai tacchi e anche sotto, ma l'atteggiamento distruttivo che hai ora non farà altro che peggiorare le cose...presentarsi col sorriso e con un pò di ironia è una cosa che fa si ti si possa prendere in simpatia e farti aprire delle porte, magari non sono le porte che desideri ora ma intanto prendile, entra..che ne sai di cosa trovi dentro?
- ultima cosa che mi viene in mente è che magari sarebbe stato meglio ( ma lo so che col senno di poi ci si riempiono i container!!) cercare dall'italia e andare in loco solo per fare colloqui e avere così maggiore margine di manovra.
Scusa ancora se posso esserti sembrata "invadente" ma te lo scrivo veramente per puro senso empatico e perchè vorrei saperti più grintosa e determinata e anche un pochino più umile nella tua ricerca.
Un grosso in bocca al lupo e a presto.
Sorrisi.

Ciao River,

dico anche io la mia.
Concordo con Sandaletto, in sei mesi o anche meno puoi benissimo trovare un altro lavoro.
Quando ho iniziato a lavorare ho accettato un lavoro che non mi interessava e pagato non bene perchè è stato il primo che mi è capitato, nel frattempo ho continuato a cercare e infatti dopo 1 mese e mezzo ho cambiato, andando a fare una cosa che mi interessava decisamente di più, però intanto per un mese e mezzo ho preso qualche soldo, ho fatto esperienza e ho conosciuto gente.
Concordo con Sandaletto anche per il fatto che gente che ti sta sulle palle ne troverai sempre in abbondanza, però è un problema che si può ridimensionare, l'importante è riuscire a gestire la cosa.
I titoli di studio servono, ma a seconda del lavoro per cui ti candidi. Se cerchi in un ristorante essere laureati o meno non conta, anzi io tra i due assumerei il non laureato perchè ragionevolmente un neolaureato mollerebbe il posto alla prima occasione. Quindi il tuo titolo non servirà per trovare un casual job, ma stai certa che ti aiuterà a trovare il lavoro più adatto alle tue aspirazioni.
L'importanza del CV non va sottovalutata, ma nemmeno sopravvalutata, in linea di massima è importante fino al momento in cui arriva la telefonata per il colloquio, da quel momento in poi quello che conta è ciò che dici e l'impressione che dai.
In ultimo un suggerimento... mi pare di aver capito che hai studiato e che il tuo inglese è buono... hai provato a cercare anche in settori attinenti i tuoi studi?
E con questo chiudo... in bocca al lupo!

[Modificato da =Donegal= 26/10/2005 15.38]

Un "vero" disoccupato difficilmente direbbe di no ad un lavoro anche sottopagato, perche' sempre di lavoro si tratta. Quando sfortunatamente sono stato licenziato e per l'unica volta in vita mia sono entrato nel rango dei disoccupati, ho preso qualsiasi cosa che mi capitasse a tiro purche' si trattasse di lavoro. Ho fatto il commesso/tecnico a nero in un Computer Discount. Il primo giorno di lavoro dei ladri sono entrati in officina e mi hanno preso come ostaggio, poi dicono che di lavoro non e' mai morto nessuno... quella sera della rapina ero appena uscito dal negozio dopo l'arrivo della polizia, salgo sul bus e arriva la telefonata da Adecco che faceva recruitment per Compaq. "Ti abbiamo preso, vieni da noi a Dublino. Up The Dubs". Era dicembre 1999. In seguito decisi di non prendere il lavoro a Dublino per motivi familiari ed ho cercato qualsiasi lavoro in ogni dove. Approdai niente di meno al call center di quel Folletto di Elkann, al provider CiaoWeb. Da allora ho cambiato una mezza dozzina di lavori conscio del fatto che nel lavoro, come nella vita, a qualsiasi cosa dici di no si tratta di un'opportunita' che perdi. Ho detto no a Dublino nel 1999, ora e' il 2005 e mi ritrovo a.... Dublino :)

In bocca al lupo per la ricerca.

AOC

Ciao a tutti, forse qualcuno mi conosce vivo a Cork da un annetto... Ho notato nella mia esperienza che primo, gli irlandesi non danno tutta questa importanza al curriculum, o alle tue esperienze precedenti(ok lo guardano abbastanza velocemente), ma soprattutto alla prima impressione come persona.
Poi, per carita' anch'io sai quante palle ho scritto e montato il mio CV appena arrivata per trovare subito lavoro nella ristorazione o pubs, credo sia normale...tanto stai sicura che non se ne accorgono se non hai mai fatto la cameriera. Poi ho trovato come lavapiatti/pentole in una soc. irlandese la Campbell Catering, incominciavo a vedere che piacevo a parecchi dei posti dove ho lavorato come lavapiatti....mi richiedevano in molti! Da li' ho capito come dovevo fare con gli irlandesi per essere una straniera ben accettata, poi ho trovato all'areoporto di Cork, prima facevo i caffe' poi sono passata in contabilita'...
Ti dico che psicologicamente sono sempre stata molto tranquilla e felice, sicuramente piu' che in Italia, in quanto gli irlandesi avranno tanti difetti, ma quando vedono che lavori bene, ti ricoprono di ringraziamenti e ti sanno dare moltissime soddisfazioni, cosa che in Italia dopo 11 anni di lavoro non avevo mai riscontrato. Conta che per trovare lavoro ci ho impiegato piu' di 2 mesi, ma volevo restarci ed ero molto positiva....alla fine ce l'ho fatta. L'importante e' non lamentarsi mai ed avere molta pazienza, se non e' quel posto e' un altro, gia' e' tanto che ci danno un lavoro sti poveri irlandesi sono oberati di stranieri...soprattutto a Dublino.
Sinceramente a Londra non ci andrei mai, per una serie di motivi di cui primo gli inglesi e poi Londra e' sovraccarica di gente ed e' carissima...
Forse ho riscontrato difficolta' con altri stranieri, ma con gli irlandesi non ho mai avuto problemi.
Take it easy...u'll be fine

Non sono intervenuto poichè, lo confesso, ho provato un pochino di invidia (vergogna moris !) per chi reputa ciò che gli è accaduto una cosa degna di fare esclamare "mai sentita così umiliata in vita mia".

Non per fare il "vissuto", ma mi è capitato di peggio e ne sono uscito, con tanta umiltà e facendomi un mazzo incredibile : senza una famiglia che mi aiutasse e senza una situazione generale favorevole (fine del momento drammatico e retorico, spegnete pure la musica del Gladiatore come sottofondo, grazie )

Io al posto tuo il sedere dall'Isola non lo schioderei : come ti hanno fatto notare, la situazione non è facile ma lassù hai l'opportunità di crearti una professionalità rivendibile in ogni angolo del pianeta, molto più del nostro paese.
E se l'Irlanda ti stressa, vivere in un decrepito bilocale a Londra con altre 4 persone (visto il caro affitti spaventoso è la situazione standard per gli stranieri) ti assicuro che potrebbe logorarti molto ma molto di più.

Per Riverdance

Piccola premessa. Non sono la persona più indicata per dispensare consigli o pillole di saggezza e non mi trovo a mio agio nel ruolo di grillo parlante. Non ho esperienze da self made
man e sono disoccupato ma volevo dirti la mia.
Se vuoi un consiglio non accettare consigli. O meglio, ascolta quello che veramente senti TU, quello che vuoi e che puoi fare.
Non esistono ricette universali, ognuno fa il suo percorso come vuole e come può. Se hai mollato tutto per l'Irlanda vuol dire che hai già dentro tanto coraggio e tanto carattere.
Ricorda che solo chi striscia non inciampa ( e io purtroppo ho sempre strisciato)
Fine del sermone

Sandaletto: sei grande,la tua storia è davvero istruttiva

"Ascolta te stessa" mi ricorda troppo il profeta Quelo.



La risposta è dentro di te !
Ma è quella sbagliata...

Scusa Moris forse è colpa del "...fritto del giorno prima. Per questo, questo e quest'altro motivo"