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22/07/2005 08:22 | |
Riporto dal blog di Beppe Grillo
21 Luglio 2005
L’abdicazione dello Stato
Sono quattro anni che questa maggioranza, in tema di giustizia, se ne frega totalmente degli interessi generali. Ha un unico obiettivo: i propri interessi; di qui tutta una serie di leggi ad personam.
Il risultato è che oggi abbiamo due processi: uno per i cosiddetti galantuomini (considerati tali a prescindere, in base al censo e al potere), l’altro per il resto dei cittadini; il primo processo si limita a scandire il decorso del tempo in attesa della prescrizione ( che la legge Cirielli renderà ancora più facile e breve); il secondo processo incide sulla pelle, sulla vita, sui beni delle persone.
La (contro) riforma dell’ordinamento giudiziario va nella stessa direzione: non è una riforma della giustizia ma dei giudici; si vogliono punire quelli che hanno osato occuparsi non soltanto dei cittadini qualunque o dei poveracci, ma anche dei cd “galantuomini”; e per il futuro questi devono essere lasciati tranquilli!
Quindi la controriforma è una vendetta e al tempo stesso un monito: mai più Tangentopoli, mai più processi su mafia e politica.
Corruzione e collusioni con la mafia scompariranno: perché di questi processi sarà sempre più difficile farne; per farli, infatti, ci vuole un magistrato indipendente, che non si lascia intimidire; per contro, il “nuovo” giudice (quello disegnato dalla controriforma) è di tutt’altra pasta.
Reclutamento e progressione in carriera congegnati in modo da preferire i magistrati “omogenei” a chi contingentemente comanda ( quindi non è problema di destra o sinistra, figuriamoci….); svuotamento dei poteri del CSM con conseguente indebolimento della sua funzione di tutela dell’indipendenza della magistratura; esercizio dell’azione penale riservato esclusivamente al capo della Procura, vero mandarino della giustizia penale; previsione di forme di controllo incisive del Governo sull’attività giudiziaria: tutto, proprio tutto, va nella direzione giusta perché lo stigma del “nuovo” magistrato siano il conformismo e la burocratizzazione del proprio ruolo.
Ora, conformismo e burocratismo sono nemici giurati della ricerca della verità (che spesso è scomoda, persino pericolosa se sono coinvolti certi interessi).
In sintesi: la controriforma disegna un percorso ad ostacoli per chi voglia accertare la verità essendo soggetto soltanto alla legge e il gioco (per i potenti che impunità da sempre van cercando) è fatto anche per il futuro…..
Per chi entra in magistratura sono previsti test psico-attitudinali; tutti, ma proprio tutti gli specialisti dicono che sul piano tecnico-scientifico è una vera ca...ta, assolutamente improponibile; ma c’è di più, ed è che si dà ragione a Luciano Liggio, il noto mafioso, che a Biagi (trasmissione TV “Il Fatto” del 20.3.89) ebbe testualmente a dire: “quando il giudice mi ha interrogato mi sono accorto che mi trovavo di fronte un ammalato. Se dietro a varie scrivanie dello Stato ci sono degli psicotici la colpa non è mia. Perché non fanno delle visite adeguate a questa gente prima di affidare loro un ufficio?” (testuale….) – per cui si potrebbe dire, parafrasando la propaganda politica berlusconiana di qualche anno fa: “Fatto!”.
Ricordiamoci di chi ha prodotto questa “legge” e, sin da ora, chiediamo a chi prenderà la direzione del Paese nel 2006 di cancellarla.
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22/07/2005 09:05 | |
Propongo un test psico-attitudinale pure per il Ministro della Giustizia, vista la delicatezza dell'incarico.
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22/07/2005 09:06 | |
Non condivido neanche una parola (questa volta) con Grillo.
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.....ORIANA VIVE........
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| | | | Post: 1.260 | Registrato il: 05/02/2003
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22/07/2005 09:08 | |
Ecco cosa cambierà
Separazione delle funzioni di giudice e pm, possibilità di fare carriera più rapidamente attraverso i concorsi e azione disciplinare obbligatoria. Sono i punti salienti della riforma dell’ordinamento giudiziario che la Camera ha approvato ieri dopo il voto di fiducia.
Il testo della legga torna ora all’esame del Quirinale, dopo che la prima versione era stata rinviata al Parlamento a dicembre dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI DI GIUDICE - Il concorso per entrare in magistratura resta unico, ma dopo 5 anni di servizio il magistrato dovrà scegliere se fare il Pm o il giudice. Per cambiare funzione dovrà sostenere un esame orale, frequentare un corso di formazione presso la Scuola della magistratura e ottenere una valutazione positiva. Ma soprattutto dovrà cambiare distretto giudiziario. La scelta poi diventa irrevocabile. Prima delle prove scritte e orali, il candidato dovrà indicare nella domanda, pena l’inammissibilità, se preferisce la funzione di giudice o di pm.
COLLOQUI PSICO-ATTITUDINALI OBBLIGATORI - Nel primo testo della Camera si parlava di «test psico-attitudinale». Poi si è preferita la versione soft di «colloquio di idoneità psico-attitudinale». Si prevede che l’aspirante “toga” sia valutata anche da un punto di vista psicologico durante le prove orali.
POSSIBILITÀ DI CARRIERA ATTRAVERSO CONCORSI - Per fare carriera velocemente il magistrato dovrà affrontare concorsi per titoli ed esami. La prova dovrà riguardare la soluzione di un caso pratico. Accogliendo uno dei rilievi di Ciampi, il Senato ha stabilito che sull’esito dei concorsi il Csm avrà sempre l’ultima parola.
NORME PER ASSUMERE GLI INCARICHI DIRETTIVI - Approvando un emendamento del senatore di An Bobbio il Senato ha cambiato alcune regole sui limiti di età per il passaggio agli incarichi direttivi. Nella “tagliola” finirà il procuratore capo di Torino Gianfranco Caselli, che vede così stoppata la possibilità di essere nominato capo della procura nazionale antimafia.
NUOVA ORGANIZZAZIONE DELLE PROCURE - Solo il procuratore capo è titolare dell’azione penale: gli atti che incidono sulla libertà personale devono essere assunti con il suo preventivo consenso. Solo lui potrà avere rapporti con i giornalisti. Il procuratore avrà inoltre l’obbligo di segnalare al consiglio giudiziario tutti i magistrati “disobbedienti”.
UNA SCUOLA SPECIALE PER LA MAGISTRATURA - Ha il compito di gestire la formazione degli uditori giudiziari; organizzare i corsi di aggiornamento professionale; valutare la professionalità dei magistrati; promuovere iniziative di studio e ricerca. I corsi e gli esami della nuova scuola serviranno solo a concedere una idoneità, ma la decisione finale sulle carriere dei magistrati spetterà sempre al Csm: è questo uno dei punti modificati dal Senato per rispondere ai rilievi di Ciampi.
AZIONE DISCIPLINARE PER L’ADESIONE A UN PARTITO - Diventa obbligatoria la sanzione disciplinare e nella riforma si indicano tutte le infrazioni dei magistrati che faranno scattare il procedimento: dall’iscrizione ai partiti o ai movimenti politici, fino al rilasciare dichiarazioni o interviste. L’azione disciplinare è esercitata dal procuratore generale presso la Cassazione entro un anno dalla notizia del fatto. Può essere promossa anche dal ministro della Giustizia.
MENO POTERE AL MINISTRO DAVANTI AL TAR - Venendo incontro ai rilievi di Ciampi, il Senato ha eliminato il potere del ministro di impugnare davanti al Tar le delibere del Csm sugli incarichi dei magistrati: tale potere resta solo nei casi in cui i conferimenti di incarichi da parte del Csm presentino vizi di legittimità.
RELAZIONE DEL MINISTRO IN PARLAMENTO - Anche questo punto è stato cambiato in seguito al rinvio di Ciampi. Nella relazione il ministro dovrà presentare le leggi e le riforme che il governo intende far approvare dalle Camere. Sempre su sollecitazione di Ciampi è stato cancellato l’ufficio per il monitoraggio dell’attività dei Pm.
PIÙ TRASPARENZA PER GLI INCARICHI EXTRAGIUDIZIARI - Più pubblicità per gli incarichi extragiudiziari dei magistrati. Ogni sei mesi sarà reso noto un elenco degli incarichi autorizzati dal Csm: saranno indicati l’ente che conferisce l’incarico e l’eventuale compenso percepito.
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.....ORIANA VIVE........
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22/07/2005 09:43 | |
Condivido tutto con Grillo, e come elettore dell'altra parte farò tutto quanto possibile perchè questa legge sia tolta di mezzo appena possibile. |
| | | | Post: 1.260 | Registrato il: 05/02/2003
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22/07/2005 10:04 | |
Scritto da: trollino63 22/07/2005 9.43
Condivido tutto con Grillo, e come elettore dell'altra parte farò tutto quanto possibile perchè questa legge sia tolta di mezzo appena possibile.
appunto, non la condividete solo perchè non è stata fatta dalla sinistra, ma dallo schieramento opposto.
Bravo Castelli. ****************************
.....ORIANA VIVE........
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| | | | Post: 701 | Registrato il: 15/06/2005
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22/07/2005 10:23 | |
Non so da voi, ma qui si dice che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire... (Ciampi, il CSM, i penalisti, i giudici, ecc...). Tu forse non ti ricordi, ma io che ho (sigh..) compiuto da poco i 42 anni mi ricordo dove era descritta quella legge, nel programma di quei simpatici signori dei servizi deviati, politicanti corrotti e affini che si facevano chiamare loggia P2. Ne faceva parte anche un tale cavalier Silvio Berlusconi, che ora cerca di far di tutto per farlo dimenticare. Mio padre, che non era certo un pericoloso estremista, era primo dirigente della Presidenza del Consiglio, lo è stato per vent'anni, consulente giuridico, democristiano dell'area di Aldo Moro, la vedeva come il fumo negli occhi. Diceva che era un modo per saltare la Costituzione e tornare al periodo precedente... quando il potere esecutivo (fascista) controllava quello giudiziario per assicurarsi il più possibile l'impunità.
La penso come lui. La penserei come lui anche se l'avessero proposta Rutelli e Fassino.
Saluti. |
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22/07/2005 10:42 | |
Mattè, io lo so che voi desiderate vedere distrutto questo Stato poichè è l'unica chance che avete per sperare in una Padania indipendente.
Attenti però, le rovine del castello cadranno sulle teste di tutti coloro che abitano dal Monte Bianco all'Etna, a prescindere dalla residenza geografica...
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| | | | Post: 4.382 | Registrato il: 27/06/2003
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22/07/2005 10:44 | |
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22/07/2005 10:49 | |
La mia speranza è che in caso di cambio al potere il prossimo anno questa legge venga cancellata del tutto.
E non venga fuori magari che anche alla sinistra tutto sommato fa comodo e la voglia usare per salvarsi le chiappe sante da eventuali indagini per mafia e/o corruzione.
Perchè ricordiamoci che la mafia non guarda molto al partito, la mafia non è ne di destra ne di sinistra.
La mafia guarda chi ha il potere.
Il mio giudizio sulla riforma? La penso come Grillo, sono convinto (e il testo della legge mi conforta in questo) che l'attuale governo vuole legare le mani ai giudici per poter continuare a fare i propri sporchi comodi sia in caso di un rinnovo del governo attuale, sia in caso in cui sia la sinistra a vincere le proprie elezioni.
Come?
L'impunità è una cosa che fa comodo a molti, a quasi tutti i politici, sia di destra che di sinistra. E sapere che un giudice non indagherà mai sui tuoi affari perchè il rischio di vedersi mandato a casa è molto forte, va a favore di tutti. |
| | | | Post: 1.260 | Registrato il: 05/02/2003
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22/07/2005 10:55 | |
Scritto da: admin/moris 22/07/2005 10.42
Mattè,
E' lo stesso modo che mi chiama Aska, vi siete messi d'accordo?
Ad ogni modo non sono d'accordo. ****************************
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| | | | Post: 1.260 | Registrato il: 05/02/2003
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22/07/2005 10:59 | |
Negli incarichi direttivi arriveranno magistrati più giovani che si sono distinti per la voglia di darsi da fare. Se a capo di un'organizzazione va chi vuole fare e non i più anziani (come accade oggi dove si va avanti quasi esclusivamente con criteri di anzianità) è chiaro che si realizza una grande rivoluzione. I giovani più dinamici avranno più peso. Alla fine l'intera macchina sarà più efficiente, quindi i cittadini vedranno processi più veloci.
per fare carriera velocemente il magistrato dovrà affrontare concorsi per titoli ed esami. ****************************
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| | | | Post: 701 | Registrato il: 15/06/2005
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22/07/2005 11:29 | |
Credo che la tua sia solo una illusione. E la riforma appena approvata una riforma di potere senza alcun interesse per il servizio ai cittadini, di chiaro sapore totalitario.
Pensa che con il titolo di studio che ho potrei fare il concorso da magistrato... ma probabilmente sarei troppo dinamico per i poteri attuali... |
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22/07/2005 11:32 | |
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22/07/2005 11:56 | |
Scritto da: Matteo, Berghem 22/07/2005 10.59
Negli incarichi direttivi arriveranno magistrati più giovani che si sono distinti per la voglia di darsi da fare. Se a capo di un'organizzazione va chi vuole fare e non i più anziani (come accade oggi dove si va avanti quasi esclusivamente con criteri di anzianità) è chiaro che si realizza una grande rivoluzione. I giovani più dinamici avranno più peso. Alla fine l'intera macchina sarà più efficiente, quindi i cittadini vedranno processi più veloci.
per fare carriera velocemente il magistrato dovrà affrontare concorsi per titoli ed esami.
se la velocità dei processi fosse legata alla giovane età dei giudici e della loro dinamicità, allora vorrei giudici infanti.
la lungaggine dei processi è legata alla mole di normativa che si deve seguire per le indagini e per il processo.
siamo famosi in tutto il mondo per l'incredibile numero di leggi che abbiamo, e questo governo, nonostante i proclami, non ha fatto niente per migliorare la situazione, anzi c'ha messo del suo per complicarla e salvare le chiappe dei vari Berlusa, Lunardi, Previti e compagnia.
e questo, Matteo, è innegabile. |
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22/07/2005 15:12 | |
Semplici punti di vista per chi vota a sinistra. (cacchio, fa anche rima )
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| | | | Post: 4.382 | Registrato il: 27/06/2003
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22/07/2005 15:35 | |
la lungaggine dei processi é dovuta in primo luogo all'inadeguatezza dell'apparato giustizia (inteso dal cancelliere all'Ufficiale Giudiziario passando anche per la magistratura e gli ordini professionali )
Le cause durano a lungo più che per la mole di leggi per la differenza dei vari riti che si utilizzano nel nostro sistema processuale, differenti procedure per le cause ordinarie, differenti per le cause societarie differenti ancora per le controversie lavorative , amministrative , condominiali , sfratti ........ una nebulosa di diverse procedure che vanno ad intasare l'apparato giustizia insufficiente e per numero e per capacità a far fronte alle gragnuole di cause che piovono sulle corti italiane , si aggiunga poi uno scarso filtro in fase stragiudiziale (ossia prima di fare la causa) , tutti vogliono fare le cause "per principio" anche per 5 euri e di questo pagano le conseguenze tutti .....
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But I woke up just in time".
Duke Special |
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27/07/2005 11:53 | |
Scritto da: Matteo, Berghem 22/07/2005 10.59
Negli incarichi direttivi arriveranno magistrati più giovani che si sono distinti per la voglia di darsi da fare. Se a capo di un'organizzazione va chi vuole fare e non i più anziani (come accade oggi dove si va avanti quasi esclusivamente con criteri di anzianità) è chiaro che si realizza una grande rivoluzione. I giovani più dinamici avranno più peso. Alla fine l'intera macchina sarà più efficiente, quindi i cittadini vedranno processi più veloci.
per fare carriera velocemente il magistrato dovrà affrontare concorsi per titoli ed esami.
I magistrati non si sono affatto opposti ad avanzamenti di carriera per titoli ed esami, loro stessi avevano presentato un progetto che il ministro non si è nemmeno degnato di analizzare.
Quanto ai magistrati giovani, è lo specchietto delle allodole e anche Castelli sa bene che è difficile che un giovane inesperto arrivi senza esperienza a guidare una procura, infine perchè giudicare come un disvalore esperienza ed anzianità.
In ogni caso la vera svolta di questa riforma consiste nel fatto che ora il governo ha facoltà d'influenza nell'esercizio della magistratura, può favorie certi processi e rallentarne altri, può dare fondi ad una procura e toglierne ad un'altra poichè ora è il funzionario governativo che tiene i lacci della borsa.
Ti rassicura tutto ciò?
A me no per niente
Buona giornata a tutti
Beppe |
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27/07/2005 12:11 | |
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Duke Special |
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28/07/2005 09:16 | |
CALDEROLI
CASTELLI
LAPO ELKAN (beh... quello è proprio un cretino)
IO AMO
VANESSA INCONTRADA
VANESSA INCONTRADA
VANESSA INCONTRADA
vi prego... fatela ministro di qualche cosa. Vi prego. Aiutatemi a trovarla! |
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