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NO al Ritalin ! firma la campagna contro il ritalin

Ultimo Aggiornamento: 29/04/2005 10:49
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La campagna contro il Ritalin


[Per aderire alla campagna contro il Ritalin, è possibile lasciare la propria firma qui: www.provinciabile.it/blogabile/

Da Blog-ABILE - Grazie ad un decreto ministeriale il cosiddetto farmaco della tranquillità, il Ritalin, destinato a sedare i bambini vivaci, è passato dalla tabella degli stupefacenti a quella degli psicofarmaci.
Una volta si chiamava “argento vivo", “vivacità", irrequietezza. Oggi grazie alla medicalizzazione scellerata di molti comportamenti, ha un nome sinistro: “sindrome ADHD” o sindrome da iperattività. Se un bambino è irrequieto, passa da un gioco all’altro, non riesce a star fermo , insomma, se il bambino si ostina a fare il bambino è segno che ha qualcosa che non va. Per questo molti medici e pediatri su indicazione stessa del Ministero della Salute inizieranno a prescrivere e somministrare il Ritalin: un eccitante del sistema nervoso che grazie ad un effetto cosiddetto paradosso agisce come calmante sulla sfera emotiva e comportamentale.

Ora anche in Italia questo farmaco può essere somministrato ai bambini come accade negli Stati Uniti, dove l’allarme della comunità scientifica conferma la presenza di un vero e proprio esercito di piccoli dipendenti da farmaci.
Per questi motivi, l’onorevole Tiziana Biolghini, Consigliere delegato alle politiche dell’ Handicap della Provincia di Roma, si oppone con fermezza alle reintroduzione del Ratalin, nel mercato farmacologico italiano.

Interrogazione parlamentare
On. Tiziana Biolghini
Al Ministro della salute.

Per sapere, premesso che:

- dal marzo 2003, per decreto ministeriale, il Ritalin, anfetamina a base di metilfenidato, è passato dalla tabella degli stupefacenti a quella degli psicofarmaci;

- da quella data il farmaco, appartenente alla famiglia della morfina e della cocaina, può venire usato per «curare» i bambini affetti dal così detto «Disturbo da Deficit dell'attenzione con Iperattività» (ADHD o DDAI);

- la casa farmaceutica che produce il Ritalin, la multinazionale Novartis, nella scheda tecnica scrive che: «un uso abusivo del farmaco può indurre una marcata assuefazione e dipendenza psichica con vari gradi di comportamento anormale [...] si richiede un'attenta sorveglianza anche dopo la sospensione del prodotto poiché si possono rilevare grave depressione e iperattività cronica»;

- nonostante questo, però, la Novartis ha invaso il mercato americano, tanto che i piccoli americani «impasticcati» sono ormai circa quattro milioni;

- nello stesso periodo in alcune scuole d'Italia è partito un progetto chiamato «Prisma», sponsorizzato da istituti privati, per individuare bambini affetti da questa sindrome tramite questionari per gli insegnanti e le famiglie;

- le domande poste riguardano comportamenti molto comuni: ai genitori viene, per esempio, chiesto se il figlio faccia errori di negligenza, se si dimeni sulla sedia, se corra e si arrampichi o parli troppo, se si agiti o ascolti poco;

- bastano poche risposte affermative ed il genitore viene invitato ad una «visita più approfondita», che potrà condurre alla prescrizione della medicina;

- numerose ricerche hanno evidenziato come i bambini veramente iperattivi (disturbo che non comporta nessun tipo di deficit cognitivo) riescono a superare tale disturbo mediante psicoterapie ed interventi pedagogici mirati, senza l'uso di alcun farmaco, tanto meno del Ritalin che servirebbe soltanto a nascondere i sintomi senza intervenire a fondo sul problema;

- la questione risulta ancora più allarmante alla luce della situazione degli USA, dove il farmaco è in uso da molto tempo, e dove alcuni pediatri e psichiatri hanno lanciato un vero e proprio allarme dopo aver riscontrato nei bambini trattati con il Ritalin effetti collaterali talvolta devastanti: alcuni di loro, ormai adulti, non riescono a condurre una normale vita sociale, rimanendo dipendenti dalla sostanza;

all'interrogante sembra che si voglia per forza porre sotto controllo farmacologico tutti quei bambini che non stanno alle regole e non si conformano ai canoni sociali stabiliti:

- a quali motivazioni debba esser fatta risalire la modificazione della tabella in cui è classificato il Ritalin;

- se non ritenga pericolosa la possibile diffusione dell'uso di un farmaco così potente in età pediatrica e se non ritenga di dover scongiurare in ogni modo che gli interessi delle multinazionali farmaceutiche e degli istituti di ricerca privati possano prevalere su quelli reali dei bambini e delle loro famiglie;

- se non ritenga opportuno riportare la situazione allo stato precedente, riconducendo il Ritalin entro la tabella degli stupefacenti.

www.carmillaonline.com/archives/2005/03/001256.html#001256


Pubblicato Marzo 9, 2005 11[SM=x145460]3 PM | TrackBack

[Modificato da Sean1 10/03/2005 9.13]

Sean

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Mi spiace, anche se non darei mai il Ritalin ad un mio eventuale figlio, non aderisco: sono antiproibizionista.

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prima di tutto secondo me è una questione etica: io pediatra non darei mai un psicofarmaco ad un bambino.
ma non è che spesso sono gli stessi genitori a richiederlo per tenere buoni i bambini?

in america gli psicofarmaci ai minori sono molto usati, e infatti appena possono questi passano alla marijuana e alla cocaina o eroina e pasticche e cose così ... il passo è breve, soprattutto quando si tratta di ragazzi.

non è una questione di essere antiproibizionisti, è una questione di salute dei bambini. non le prenderei io quelle robe, figuriamoci darle ai miei figli!!!!

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A volte qui sembra di essere su Scientology Rieducational Channel [SM=g27828]
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Re:

Scritto da: gior77 10/03/2005 12.11

non è una questione di essere antiproibizionisti, è una questione di salute dei bambini. non le prenderei io quelle robe, figuriamoci darle ai miei figli!!!!




Giusto: è una questione di salute dei bambini!

Tieniamo presente che, se venisse vietato, ci saranno dei bambini a cui il farmaco serve per davvero che dovranno rinunciare alla loro terapia.

Capisco il pericolo dell'uso improprio, ma come in tutte le cose, ci si deve affidare alla scienza dei medici e alla coscienza dei genitori.

Oppure vietiamo anche hamburger, patatine, caramelle, merendine, biciclette, prese elettriche... sai quanto male possono fare ai bambini?
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Re: Re:

Scritto da: Maratona70 10/03/2005 12.28
Oppure vietiamo anche hamburger, patatine, caramelle, merendine, biciclette, prese elettriche... sai quanto male possono fare ai bambini?


Ah, vedrai che arriveremo anche a quello, e non sarà libera scelta, ma imposizione.

E poi a trent'anni faremo il Rinnovamento, come nella "fuga di Logan" [SM=x145452]
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Re: Re:

Scritto da: Maratona70 10/03/2005 12.28


Capisco il pericolo dell'uso improprio, ma come in tutte le cose, ci si deve affidare alla scienza dei medici e alla coscienza dei genitori.




Io non farei eccessivo affidamento nè nell'una nè nell'altra cosa, Maratona. I segnali sono inquietanti... [SM=g27827]
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It may be good for New York state but it's no damn good for me.
10/03/2005 13:12
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: scottishflag 10/03/2005 13.07


Io non farei eccessivo affidamento nè nell'una nè nell'altra cosa, Maratona. I segnali sono inquietanti... [SM=g27827]




concordo pienamente.

spesso, i genitori, pur di far star buono un bambino che "non sta mai fermo" gli darebbero qualsiasi cosa ...
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Re: Re:

Scritto da: Maratona70 10/03/2005 12.28



Capisco il pericolo dell'uso improprio, ma come in tutte le cose, ci si deve affidare alla scienza dei medici e alla coscienza dei genitori.




e quando i pediatri sono semplicemente dei venduti alle case farmaceutiche ? abbiamo saputo che i prezzi ad esempio del latte in polvere per bambini e' molto alto in italia , perche' i pediatri chiedevano tangenti alle case farmaceutiche per consigliare questo o quello.
E non sarebbe l'unico esempio ma e' proprio un sistema che funziona in questo modo, non siamo ingenui per le case farmaceutiche conta solo vendere .
Ed i genitori ? perche' far passare una cultura che vuole ospedalizzare/medicalizzare semplicemente comportamenti normali per un bambino, perche' far passare la tipica idea americana che tutto si risolve con i farmaci? e che ci siano modelli di comportamento, in particolare quello infantile, spontaneo e sincero, che debbano essere chimicamnete repressi ?
Sean

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Attenzione, i bimbi iperattivi esistono, io stessa ho lavorato con un caso simile e vi garantisco che è un gran casino. Il problema è che l'iperattività è il sintomo di un disagio, di un malessere psichico, non una malattia come il raffreddore. E' un effetto e non una causa. Non è sedando un bambino che si risolvono i suoi problemi di relazione. Se ci mettiamo in mano ai medici, spero per voi che abbiate tanta fiducia nel vostro, perchè di certo in diversi il giuramento di Ippocrate non hanno mai saputo cosa fosse...per non parlare poi dell'ingerenza delle lobby farmaceutiche....

Ro'

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Re: Re: Re:

Scritto da: dubh 10/03/2005 12.36

Ah, vedrai che arriveremo anche a quello, e non sarà libera scelta, ma imposizione.

E poi a trent'anni faremo il Rinnovamento, come nella "fuga di Logan" [SM=x145452]



Io a luglio ne faccio già 35...
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Re:

Scritto da: Maratona70 10/03/2005 14.01
Io a luglio ne faccio già 35...



Sei scaduto secondo le norme vigenti. Verrai assimilato, ogni resistenza sarà futile [SM=g27828]

[SM=g27822]
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10/03/2005 18:06
 
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Evabbé, allora mi chiamate in causa [SM=g27828]
Il Ritalin non è un "semplice" psicofarmaco,ma come già accennato è un'anfetamina, da qui la possibilità di assuefazione se abusato (e negli USA sono innumerevoli gli adolescenti ADD che "rivendono" il ritalin agli amici per farsi i trip [SM=g27828] ). Un'anfetamina a bambiniiperattivi?!?! Direte voi con orrore [SM=g27822] In realtà il Ritalin viene prescritto non pre ridurre l'iperattività ma per aumentare la capacità di concentrazione che nel soggetto ADD è alquanto limitata (forumisti psicologi, aiutatemi! La mia terminologia "tecnica" in italiano è molto povera!!! [SM=g27819]).

Allora, io per questione di principio il Ritalin non lo darei mai a mio figlio, che pure in passato era stato sospettato di ADHD (diagnosi a cui io non ho mai creduto e comunque poi confutata) per vari motivi:
1. Come ho accennato, A MENO CHE LA DIAGNOSI NON SIA SICURA AL 100%, il Ritalin non solo non fa beneficio, ma addirittura arreca danno. Ad esempio alcuni bambini nello spettro autistico hanno sintomi di iperattività, ma una sbagliata diagnosi sarebbe catastrofica perché dando un anfetaminico ad un autistico si accentua ancora di più l'intolleranza agli stimoli esterni già drammatica negli autistici.
2. Il Ritalin, essendo un'anfetamina, rallenta la crescita. Mio figlio già è piccolo di statura e si fa un sacco di complessi, figuriamoci se gli do' anche un'anfetamina.

Come hanno scritto alcuni poi, ci sono casi acuti in cui il ritalin è necessario per dare un senso ed un ritmo ad una vita che altrimenti sarebbe sconclusionata, come quella deggli ADHD gravi, ma la terapia farmaceutica va sempre associata ad intervento psicologico per la modificazione del comportamento.

Insomma, bisogna stare sempre vigili: mettere una mano di fronte all'incompetenza delle scuole che pur di amlgamare un bambino eccentrico alla pecoraggine delle medie scolastiche (in qualsiasi paese) lo impasticcherebbero immediatamente, e dall'altra vagliare le reali necessità del paziente.

Insomma, in medio stat virtus, come diceva mia nonna...

[SM=g27828]

(sono costretta a casa con l'influenza e sono annoiata a morte, mo' vi beccate le mie mappazze di interventi [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] )

[Modificato da Corcaigh 10/03/2005 18.07]

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10/03/2005 18:54
 
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Esattamente, pur nella mia limitata conoscenza del problema, so che certi farmaci possono svolgere un'attività di supporto in determinati casi, ma non sono sufficienti a CURARE. Quando ero piccola e nacque mia sorella, le mie crisi di gelosia (che rasentarono l'isterismo) furono simpaticamente curate con dei blandi calmanti...vedete cosa ne è venuto fuori. Più il danno che il vantaggio....[SM=g27828]

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11/03/2005 10:17
 
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Ultimo intervento e chiudo.

A me la logica di vietare una cosa perché, se abusata od usata in modo improprio può far male, proprio non va giù.

Vietiamo l'aspirina perché fa male allo stomaco?

Vietiamo il cortisone (senza il quale, tra parentesi, avrei perso l'occhio sinistro e probabilmente anche il destro) perché ha 2.000 effetti collaterali?

Vietiamo anche banane, fragole e kiwi perché se le mangia mia moglie, che ne è allergica, rischia di morire?

Ricordiamoci che il Ritalin è anche un farmaco! Ad alcuni bambini serve!!!

Vietarlo è una crudeltà nei confronti di chi ne ha davvero bisogno. Si faccia, piuttosto, una campagna di informazione sui rischi di quel farmaco affinché nessun genitore o medico sano di mente lo prescriva a chi non ne ha davvero bisogno.

P.S.: Se qualcuno, invece, volesse raccogliere firme per proibire la parietaria (erbaccia malefica al cui polilne sono allergico e che mi dava, prima del cortisone, terribili attacchi d'asma) io sarei disposto a parteciapre.

[Modificato da Maratona70 11/03/2005 10.19]

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11/03/2005 11:23
 
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Re:

Scritto da: rosy71 10/03/2005 18.54
Esattamente, pur nella mia limitata conoscenza del problema, so che certi farmaci possono svolgere un'attività di supporto in determinati casi, ma non sono sufficienti a CURARE. Quando ero piccola e nacque mia sorella, le mie crisi di gelosia (che rasentarono l'isterismo) furono simpaticamente curate con dei blandi calmanti...vedete cosa ne è venuto fuori. Più il danno che il vantaggio....[SM=g27828]



Rosy, mi riallaccio con te perché ieri nella mia foga febbricitante è appunto questo che mi sono dimenticata di scrivere: ADD, come Autismo, Depressione e così via, sono condizioni che, purtroppo (oppure grazie al cielo, perché le persone ADD sono in genere molto creative, per cui la condizione può essere anche un vantaggio sotto altri aspetti) si portano per tutta la vita. Nel caso specifico di ADD e depressione, ad esempio, è un neurotrasmettitore che non funziona. In pratica, si nasce così. i farmaci, come Ritalin e Prozac, non curano, ma aiutano a tenere sotto controllo i sintomi peggiori. OVVIAMENTE (e qui tiro l'acqua al mio mulino [SM=g27828] ) è solo un intervento psicologico che può dare risultati a lungo termine.

Tornando sull'argomento farmaci, questa è una discussione che non ha né vincitori né vinti. Come ho detto, dipende dai casi.
Io sono contraria all'uso del Ritalin su soggetti ADHD (a meno che non sia proprio grave) perché ci sono altri metodi per modificare il comportamento.
Nel caso di malattie come la depressione invece un farmaco come il prozac può salvare la vita....
Dipende tutto dai casi. Una cosa sola: tali farmaci dovrebbero essere prescritti SOLO da psichiatri, non da medici generici, non da pediatri. Lasciamo ad ognuo le sue competenze specifiche, per favore.

Umilmente vostra, al secondo giorno di rincoglionimento totale causa influenza [SM=x145458]
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11/03/2005 11:49
 
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Sia che si parli di patologie mediche che di patologie di tipo psicologico, il supporto psichiatrico è l'unica possibilità di cavarci le gambe, esteso anche alla famiglia e a coloro che entrano in stretto contatto con le persone che hanno questo tipo di problema. Oh, non parlo dal punto di vista medico, non ne ho le possibilità, ma per l'esperienza che ho avuto io negli anni in cui ho lavorato come educatrice con i bimbi. Ho visto spesso genitori che non erano minimamente preparati o in grado di gestire i propri figli malati (che poi non mi piace proprio definirli così, si fa per capirsi)...chiaramente qui il discorso si fa vasto, perchè spesso c'è il rifiuto della malattia...
Esistono anche - e spesso - casi che in realtà non presentano nessuna sindrome, ma i sintomi vengono scambiati per malattie, mentre magari sono problemi psicologici...una reazione particolare a qualcosa che turba e sconvolge profondamente. Ho avuto un bimbo che veniva classificato come iperattivo e violento, in realtà veniva continuamente preso a cinghiate dal genitore...provate un po' ad indovinare...
Mi domando che effetto potrebbe avere la somministrazione di un farmaco del genere. L'unica possibilità è infatti circoscrivere la prescrizione a quegli operatori che sono effettivamente in grado di valutare il caso, e non ai medici generici, in maniera tale che questi farmaci possano "spezzare il cerchio", coadiuvare una terapia anche di altro tipo e non solo farmacologica, che rimane secondo me indispensabile.
Ro'

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11/03/2005 11:55
 
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Rosy, lavori in un campo che mi interessa molto (e che sarà in qualche modo anche il mio dal prossimo anno) e prima o poi dobbiamo incontrarci per fare due chiacchere, mi piacerebbe confrontare i metodi utilizzati dl sistema di supporto sociale italiano per famiglie con bambini diffcili con quello utilizzado dai sistemi sociali irlandesi.
Quando vieni a trovarmi a Cork [SM=g27828] ?
[SM=x145459]
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Azz, lavoravo....educatrice nei campi estivi, per 10 anni, con gruppi di pupi disagiati e non. Tutto quello di cui possiamo parlare è esperienza sul campo...
Ma a Cork non ci sono mai stata quindi tutte le scuse sono buone!!!!!!!!!!!!!!!!!
Magari ritrovo anche il mio amico Gordon (ma sì, la carrambata sì!!!!)
Curati bene che st'influenza lascia strascichi noiosissimi!
Ro'

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[Modificato da Sean1 13/04/2005 15.02]



La Campagna
Negli Stati Uniti ad oltre undici milioni di bambini vengono somministrati quotidianamente anfetamine o psicofarmaci allo scopo di tentare di risolverne i disagi.

Nelle scuole italiane, sono stati recentemente avviati programmi di screening di massa (marketing farmaceutico. NdS) per individuare i bambini sofferenti di problemi di carattere psicologico. Se tuo figlio perde le cose, è disattento a scuola, interrompe spesso gli insegnanti od è aggressivo coi compagni di classe, non è detto che sia malato.

Prima di sottoporlo ad una cura dagli esiti incerti e dagli effetti collaterali potenzialmente distruttivi, raccogli informazioni complete sul nostro sito, oppure contatta il nostro comitato per ricevere a casa una pubblicazione gratuita.

Spesso un bambino ha solo necessità di essere ascoltato con attenzione.

Non etichettare tuo figlio. Parlagli!

[Modificato da Sean1 13/04/2005 15.09]

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da padre....
Da padre alle mie figlie cerco di dare meno farmaci possibile, solo proprio quando è necessario, senza isterismi.
Il problema è che reneder adottabile un farmaco oltre i casi di vera necessità può causare quei bei fenomani di moda.
Quando andav di moda andare dallo psicanalista si andava tutti dallo spicanalista, qundo era di moda il diventare buddisti per la cura dell'anima e del pensiero si diventava tutti buddisti.
Lo so che rischia di diventare un discorso retorico, ma il mondo vuole dei bambini che lo siano sempre meno, per farli diventare soldati, spacciatori, consumatori, oggetti sessuali, competitori a scuola, nello sort o in qualsiasi attività svolgano e soprattutto non devono rompere le palle, o farlo il meno possibile ai genitori che non vogliono avere tempo per loro.
Ora la logica di questo farmaco sembra andare dritta dritta verso questo concetto di bambino.
A tre anni deve sapere investire in borsa usare il cellulare spedire email, magari usare le armi del papà per sterminare i compagni di classe antipatici o di non pura razza ariana, MA NON DEVONO FARE I BAMBINI. Perchè non ho tempo non ho voglia .ho meglio da fare ecc....
Per questoil ritalin , ma anche il giochi preziosi o lo "spezzagli le gambe" durante le pertite fra pulcini ed esordienti vanno combattuti, secondo me...
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sono d'accordo con te [SM=g27811] combatfolk hai inquadrato bene il problema, rendere i bambini "funzionali" ed economicamnte produttivi, ninete altro che un target del marketing farmaceutico....
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Quoto in pieno. Solo due giorni fa parlavo con un mio ex-compagno di scuole medie che è diventato da un paio di anni papà. Mi confidava davanti ad un caffè che sta vivendo male il suo essere papà ultimamente, siccome la bambina "all'asilo disturba i compagni e le compagne stando sempre in mezzo agli altri gruppetti..." (chiamarlo tentativo di socializzazione è troppo complesso?) "... e a casa prima fa casino con i giochi, poi tace e non dice più niente. Ho telefonato anche al pediatra, chiedere un consiglio, ma quello se ne frega... tanto le p***e le rompe a me, mica a lui! Quindi lo cambiamo.". [SM=g27831] Io credo dal basso della mia ignoranza che la bambina soffra solo del fatto che è emarginata sia all'asilo che a casa... e infatti il babbo lavora da Lunedì a Sabato. E la Domenica, che potrebbe (dovrebbe) stare con la famiglia... "Ma scherzi??? C'è il Vecchio Balordo (leggasi Genoa) da andare a vedere... ne avrò il sacrosanto diritto!?!" Ah, già... è vero. [SM=g27812] Alla fine della fiera, soluzione... un dottore accondiscendente e insensato che gli dia un sedativo per la bambina. [SM=x145462]

Al che penso... fare una vasectomia per tempo, no eh? Basta mezz'ora, in anestesia locale... risolvi il problema a monte.
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It may be good for New York state but it's no damn good for me.
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13/04/2005 16:13
 
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beh.... lo so
Lo so ogni tanto hai vofgia di staccare, però però avere la capacità di recuperare il bambino che abbiamo dentro non fa male.
Alle mie bimbe ad esempio ho letto almeno 50 volte le raccolte di fiabe irlandesi, le ho portate in giro, al circo ( quello anarcoide che gira da queste parti), puoi fargli ascoltare musica decente, giocare nei oschi andando in giro, certo magari è utile con la propria compgana satbilire dei momenti di distacco per leggere, e perchè no pure andare allo stadio ( ma non tutte le domeniche direi.... anche perchè col toro attaulae tornerei sempre depresso).
Insomma io me la sto vivendo abbastanza bene. Forse l'importante e ripensarsi e progettarsi un po'.... prima di pensare alle pastiglie...
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