Confermo quanto detto da Moris: una notte in aeroporto è un classico per i viaggiatori low budget a cui si sopravvive con junk food, junk drinks ed indimenticabili pentolate di cappuccino, junk magazines (‘The Sun’ in ‘The Mirror’), chiacchierate internazionali e se sei uno che dorme sempre e comunque puoi partecipare alla competizione ‘inventa una posizione nuova’, roba che il kamasutra neanche se l’ immagina.
E due notti di fila a Stansted possono quasi diventare un’esperienza mistica.
Moris, la tua amica è matta!