Sono andata in Irlanda perche' Volevo migliorare l'inglese, vivere un po' all'estero, in un paese verde, vicino al mare, con cittadine colorate. E cosi' ho fatto. Ho scelto l'Irlanda perche' in Inghilterra e Scozia c'ero gia' stata. Gli Stati Uniti o Australia troppo lontani (ebbene si', non amo gli aerei...). Da quel momento e' nato un amore verso tutto cio' che e' irlandese e grazie al forum (grazie grazie grazie) sto migliorando questa conoscenza.
Prima di partire ci ho pensato un annetto... in quel periodo poi intorno a me vedevo solo persone che inseguivano i loro sogni: chi lasciava il lavoro per seguire un master negli USA, chi faceva/provava a fare il musicista, e io mi sono detto perche' no? Perche' io non posso fare cio' che voglio veramente? Lascio il lavoro e mi prendo un break! Prima di partire avevo mille dubbi, certo, ma sono contentissima ancora adesso di aver fatto un'esperienza del genere!
Per far si' che tutto cio' accada, bisogna avere sia uno stimolo interno (inconscio collettivo, inconscio individuale? interessi? curiosita'? carattere?) ed uno esterno (Ambiente piu' o meno stimolante, piu' o meno acculturato? spririto d'imitazione?) Quando la scintilla si accente, si deve partire.... E' nella natura dell'uomo... non siamo stati nomadi per milioni di anni? qualcosa ci sara' rimasto di questo 'errare'?
A questo proposito mi viene in mente che sarebbe bello rileggere 'Le vie dei canti' di Bruce Chatwin. Piu' o meno a meta' libro sono elencati diversi proverbi o modi di dire diffusi nel Mondo, tutti parlano dell'uomo e dell'importanza del viaggio, del camminare.... Questa sera prendo il libro e domani vi scrivo le frasi che trovo piu' interessanti. ciao ciao Rob
[Modificato da Roberta. 05/04/2004 14.00]