Per sfondare nella musica

Innanzitutto ribadisco la prima osservazione di Bogside : l'Irlanda è una nazione , la Gran Bretagna un'altra. Ricordati di tenere separate le due cose , potresti involontariamente offendere qualcuno

L'Irlanda presumo sia la nazione al mondo con il più alto numero di musicisti. Se parliamo di Rock & Dintorni, l'isola pullula di band agguerrite, sale prove ovunque e, cosa che purtroppo manca da noi, una miriade di locali ospitali grazie anche all'assenza di quell'orribile carrozzone che da noi si chiama SIAE e che personalmente considero uno dei peggiori ostacoli per chi vuole suonare dal vivo (parlo per lunga esperienza e non ho paura di denunce da parte di questa più volte commissariata e indagata organizzazione)
E poi c'è una grandissima cultura musicale e una tradizione ancora viva, "esportata" e studiata in tutto il mondo che fa sì che sin dalla più giovane età sia facile avvicinarsi ad uno strumento per poui crescere con il genere musicale che si preferisce.

Personalmente ritengo comunque uno sterotipo quello che vuole che in Irlanda si suoni soprattutto musica folk : gli irlandesi suonano e ascoltano tantissimo rock e blues.
Se parliamo di musica "non acustica", prima degli U2 l'Irlanda aveva già sfornato artisti del calibro di Van Morrison, Phil Lynott & Thin Lizzy, Rory Gallagher (solo per citarne alcuni...)Ai più giovani questi nomi forse dicono poco ma l'influenza che essi hanno avuto sulle generazioni dei musicisti a loro succeduti è impressionante.

Personalmente però dico Dublino per chi vuole crescere e imparare a suonare bene, Londra per chi vuole sfondare (sempre che ne abbia veramente le carte ) : nella capitale inglese ci sono le sedi europee delle major discografiche e una miriade di etichette minori alla continua ricerca di talenti.
Purtroppo il business è ancora troppo ingiustamente anglocentrico ma ciò che sta capitando in Irlanda e in Francia per citare due nazioni dove sta crescendo un movimento indipendente e interessante) dovrebbe fare meditare e ben sperare anche da noi.

PS
Attenzione : sia in Irlanda che in Inghilterra vige una forma di razzismo musicale più o meno velata. Se sei straniero devi fare doppia fatica per sfondare e poi in quegli ambienti vale sempre la spietata legge dello "speak english or die"