Scritto da: Fabio 11/09/2003 22.41
Ed ora? Vivo in un bel posto. Una piccollissima valle.
Sono a pochi metri da un bosco e le volpi mi scorrazzano in giardino.
Ho alberi da frutto sotto il balcone e, dalla mia finestra (adesso) vedo una bellissima luna attraversare con la sua candida luce la chioma degli alberi... Il cielo è grade.
Ho il mare Adriatico a quattro chilometri e e un centro commerciale a tre.
Il bar più vicino è un quarto d'ora di buon passo.
Una stradina asfaltata, i pali di telefono e corrente elettrica, i tubi dell'acquedotto, mi collegano alla “civiltà”: sto bene.
Caro Fabio
io queste cose le ho trovate qui (sostituisci al mare adriatico l'oceano
). In Italia non le ho mai avute. O non le ho mai volute cercare.
Questo thread è personalissimo, nel senso che è impossibile generalizzare le sensazioni di ogni singolo componente di questo forum. Ma è bello così.
In realtà qualcosa mi manca dell'Itlaia, e sono alcune persone, alcuni affetti (pochi, ma preziosissimi) che a volte sento proprio lontani.
Ma è la vita.
Con tutti i suoi pro e contro, con tutte le cose che mi fanno ridere ed incazzare, questo paese è il
mio paese. È il luogo dove voglio essere sepolta.
Avendo oltretutto passato ormai da tempo l'età del "binge drinking" (se l'ho mai avuta) ed avendo tutti i nostri amici rispettive famiglie con figli, i nostri rari momenti sociali non si svolgono al pub (non so neppure quanto costi adesso una pinta...) ma a casa di qualcuno, preparando una cena (italiana, dato che mi viene sempre richiesto di cucinare
), oppure al ristorante, oppure al giardino zoologico per fare due chiacchere in pace mentre i bambini inseguono i lemuri. Che dire? Probabilmente è un fatto generazionale, ma in genere anche gli irlandesi smettono di bere dopo una certa età
Insomma, la vita "sociale" che faccio qui è esattamente la stessa che farei in Italia. Neppure a me mancano le paste alla domenica (oltretutto sono sempre a dieta
), e tutto quello che voglio di Italiano lo trovo qui, incluso il pandoro delle Tre Marie a Natale.
Come ho scritto in precedenti interventi, la nostra casa è un misto di cultura Italiana e Irlandese. Non ho mai rinnegato la mia (la pasta ai bambini quasi tutti i giorni, i libri di Pavese, Buzzati, Ariosto e Dante in bella mostra in liberia, il parmigiano e lo spumante in frigo per le belle occasioni) ma non ho neppure mai abbracciato interamente quella irlandese (il bere ossessivo, l'alimentazione colesterolica, la filosofia "it could be worse"). Insomma, un mixer quasi perfetto. Che non lascia spazio alla nostalgia.
Ma, come ho premesso, ogni caso è differente. E personalissimo.
Se fossi cresciuta e vissuta a Bologna probabilmente mi mancherebbe... o probabilmente sarei ancora lì.
Da una Cork splendidamente autunnale (come solo i settembri sanno essere in Irlanda), Martina