Il forum di Altra Irlanda
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The troubles / La questione Nordirlandese

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2010 00:58
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Scritto da: FabioRiccio 21/09/2004 9.16
Buongiorno Francesca, ti ringrazio del piacevole bentornato, fa piacere essere “pensati”!
Vado subito al punto. Cercherò di essere (relativamente) breve, perchè credo che il segreto della leggibilità sia nell'essere efficaci e concisi. “Voglio scrivere cose che anche un minatore reduce da 11 ore di lavoro possa avere la forza di leggere e comprendere” - (George Orwell – The road to Wigan pier)

Nel tuo cortese e puntuale intervento, sottolinei un punto su cui concordo al 110%: l'oscurantismo del “periodo De Valera”.
arretrato
Considerato (giustamente) un padre della patria nell'EIRE, il suo lungo governo ha tenuto la neonata repubblica in uno stato di prolungata “narcosi”.
Il sogno di una Irlanda rurale, perbenista e baciapile, dove stato e chiesa erano tutt'uno, purtroppo era realtà...
Decenni oscuri: un ordinamento legale medioevale e reazionario, una stagnazione economica, un atteggiamento inutilmente ambiguo durante la neutralità della seconda guerra mondiale e una semi-autarchia economica avevano condotto l'Eire alla povertà e alla marginalità nel contesto Europeo.
Il punto di svolta è stato nel 1973 con l'ingresso nella CEE.
Un poco alla volta il sogno di De Valera inizia ad essere smontato dalla circolazione delle idee, non da quella delle merci.
Altri 15 anni di semi-purgatorio per poi vedere nascere l'attuale “tigre celtica”.
Certo, ancora tante cose nell'Eire stridono con la ricchezza raggiunta. Un ordinamento legale ancora arretrato.
Un diritto di famiglia decisamente “maschilista”.
Diritti individuali non al passo con le moderne conquiste.
Il peso ancora eccessivo di una chiesa “invadente”, chiesa che impone nonostante il calo dei fedeli, il suo punto di vista, e così tante altre cose...
Sicuramente tu ben conoscerai questi fatti... Scopro l'acqua calda.

verissima l'analisi di cui sopra ma quanto detto sopra inficia le lotte fatte nell'irlanda del nord per i diritti civili* ancor prima che per l'autodeterminazione ?

*La GB aveva di fatto creato uno stato di apartheid e di segregazione di fatto per la popolazione cattolico-irlandese, nella assegnazione di posti di lavoro, di case popolari etc, i protestanti venivano sempre prima e forse dopo gli altri , era accettabile questo ? fino a che punto questo ? fino al punto che un ministro del lavoro o economia mando' una lettera ufficiale ai datori di lavoro ed alle imprese chiedendo di "dare lavoro solo ai bravi ragazzi protestanti", la maggiornaza dei disoccupati si trovava nei quartieri cattolici ed arrivava fino al 90% della popolazione in eta' da lavor



.

Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

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