5 maggio: ricordando Bobby Sands

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, [2], 3
picchioirish
00mercoledì 4 gennaio 2006 13:32
si ieri hanno dato una scelta d'amore.
secondo me un bel film che è stato un pochino troppo sottovalutato.cmq la parola passa agli "esperti" che qui sul forum sono parecchi e "strutti".
aho' ammazza se vede che state tutti in ferie..tutti sti post alle 2 passate della notte...tacciaho' [SM=x145427]
=Donegal=
00mercoledì 4 gennaio 2006 14:17
Non l'ho mai visto... mi sento molto ignorante...
jay.ren
00mercoledì 4 gennaio 2006 14:28
Donegal, ma non puoi passare la vita a vedere solo Micheal Collins [SM=x145498]

Se ne hai l'occasione noleggialo (o compralo) perché è un film fatto molto bene, con una storia avvincente e coerente con lo svolgimento dei fatti durante l'hunger strike.

Molto brave le due attrici e lo scenario del film è, per me, il migliore che ci possa essere... la cara vecchia e martoriata Belfast [SM=g27811]

Ren
=Donegal=
00mercoledì 4 gennaio 2006 14:32
A saperlo lo avrei visto direttamente ieri sera... ma devo rimediare, caccia al dvd! [SM=g27823]
scottishflag
00mercoledì 4 gennaio 2006 16:23
Re:

Scritto da: =Donegal= 04/01/2006 14.32
A saperlo lo avrei visto direttamente ieri sera... ma devo rimediare, caccia al dvd! [SM=g27823]



La caccia al DVD gliela sto dando pure io (la VHS comincia a patire il tempo che passa inesorabile). Ma fino ad ora non ho avuto successo. [SM=g27814]
jay.ren
00mercoledì 4 gennaio 2006 16:53
L'avevo visto su Ebay.ie all'astronomica cifra di 30 euro + le spese di spedizione (ovvero 20 sterline + 4 di spedizione) [SM=x145460] e credo ci sia ancora.
nadiaidi
00mercoledì 4 gennaio 2006 17:25
Re:

Scritto da: =Donegal= 04/01/2006 14.32
A saperlo lo avrei visto direttamente ieri sera... ma devo rimediare, caccia al dvd! [SM=g27823]


Vergogna David, tu che non sai queste cose! [SM=g27828]
Se per il DVD possiamo essere utili qui a Dublino, basta dirlo.
Il prossimo Romanish che sale farà da facchino...
billingham
00mercoledì 4 gennaio 2006 18:38
Re:

Scritto da: jay.ren 04/01/2006 8.57
In inglese il titolo è "Some mother's son".

Billi, spero tu l'abbia visto tutto perché è un film che rende bene l'idea delle sofferenze che hanno patito sia i prigionieri di guerra irlandesi (IPOW) che le loro famiglie durante i periodi della "blanket protest" e dello sciopero della fame che ne è derivato. [SM=g27828]



purtroppo ho visto solo l'elezione di bobby sands e poco altro...essendo arrivato a film già iniziato da un po' ho preferito rimandare l'appuntamento
=totore=
00giovedì 5 gennaio 2006 14:58
dvd silenzio dell'allodola e vhs una scelta d'amore
ragazzi li ho entrambi se vi interessano mandate una mail a xxx@yyy.zz

ciao

[Modificato da =Donegal= 05/01/2006 16.53]

=Donegal=
00giovedì 5 gennaio 2006 15:02
Re: dvd silenzio dell'allodola e vhs una scelta d'amore

Scritto da: =totore= 05/01/2006 14.58
ragazzi li ho entrambi se vi interessano mandate una mail a xxx@yyy.zz

ciao



Veramente noi preferiremmo il DVD di tutti e due... puoi dirci dove li hai comprati?

[Modificato da =Donegal= 05/01/2006 16.52]

gior77
00giovedì 5 gennaio 2006 16:45
Re: dvd silenzio dell'allodola e vhs una scelta d'amore

Scritto da: =totore= 05/01/2006 14.58
ragazzi li ho entrambi se vi interessano mandate una mail a xxx@yyy.zz

ciao



la prossima volta cambia almeno l'indirizzo e.mail!!!!

[Modificato da scottishflag 05/01/2006 17.01]

scottishflag
00giovedì 5 gennaio 2006 16:57
Re: dvd silenzio dell'allodola e vhs una scelta d'amore

Scritto da: =totore= 05/01/2006 14.58
ragazzi li ho entrambi se vi interessano mandate una mail a xxx@yyy.zz

ciao



Ce li regali originali? [SM=g27823] Daaaaaaaaai! [SM=x145489]

Nella malaugurata evenienza che li vendi copiati, cambia il nick ma non la sostanza... complimenti! [SM=g27816]

Io e Donegal abbiamo appena provveduto a rimuovere l'indirizzo e-mail di totore dai post nei quali compariva, siccome é fin troppo palese la finalità della cortesia mostrataci e per di più illegale commerciare materiale audio-video copiato e coperto da diritti d'autore. Questo a beneficio di totore e i suoi fratelli.

[Modificato da scottishflag 05/01/2006 17.08]

Corcaigh
00giovedì 5 gennaio 2006 18:21
Chiamate la finanza!!! [SM=x145450]
[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=x145469]
=totore=
00martedì 10 gennaio 2006 12:45
mi sembrate molto ipocriti. vorrei vedere se a casa vostra nn ci sono dvd o cd masterizzati. allora me li tengo stretti.
ciao a tutti
Earendil78
00martedì 10 gennaio 2006 12:47
Re:

Scritto da: =totore= 10/01/2006 12.45
mi sembrate molto ipocriti. vorrei vedere se a casa vostra nn ci sono dvd o cd masterizzati. allora me li tengo stretti.
ciao a tutti



s'e' offeso... [SM=g27832]
admin/moris
00martedì 10 gennaio 2006 12:56
Re:

Scritto da: =totore= 10/01/2006 12.45
mi sembrate molto ipocriti. vorrei vedere se a casa vostra nn ci sono dvd o cd masterizzati. allora me li tengo stretti.
ciao a tutti




Il problema è semplicissimo : c'è un giro di vite in corso nei confronti di tutti i luoghi del web (forum e siti) dove compaiono annunci di vendita di materiale giudicato illegalmente duplicato.

Siccome più di un forum ha dovuto chiudere (e più di un amministratore ha dovuto fare i conti con sanzioni pecuniarie pesanti) capirai anche tu che non si tratta di ipocrisia ma di semplice desiderio di continuare a vedere questo sito online e di spendere i soldi in modo migliore che pagare multe e avvocati.





scottishflag
00martedì 10 gennaio 2006 13:28
Re:

Scritto da: =totore= 10/01/2006 12.45
mi sembrate molto ipocriti. vorrei vedere se a casa vostra nn ci sono dvd o cd masterizzati. allora me li tengo stretti.
ciao a tutti



Però non ci hai ancora detto se li regali o li vendi. [SM=g27823]
Girasol
00martedì 10 gennaio 2006 15:47
Una scelta d'amore è un film eccezionale, davvero fatto molto bene. L'ho visto un sacco di volte e ogni volta mi trasmette nuove sensazioni. Un film che tutti dovrebbero vedere per rendersi davvero conto di ciò che è successo nella realtà!

Il Silenzio dell'allodola purtroppo non l'ho ancora trovato.

[Modificato da Girasol 10/01/2006 15.50]

[Modificato da Girasol 10/01/2006 15.53]

=totore=
00mercoledì 11 gennaio 2006 13:06
infatti non ho detto pubblicamente che li vendo in modo da non creare problemi col forum ma ho inserito il mio indirizzo email per i contatti. comunque non ci sono problemi ragazzi figuratevi.
pensavo che potesse essere utilie diffondere la conoscenza dei film. Certo non voglio rimetterci neanche euro quindi non sono certo qui per lucrare su un dvd o una vhs. [SM=x145484]
a presto

Copycorner.BS
00giovedì 9 marzo 2006 16:35
IL SILENZIO DELL'ALLODOLA: l'ho visto
Ciao Raga,
non sono un critico cinematografico. Magari però a qualcuno interessa la mia opinione sul film il silenzio dell'allodola, che forse troppo poco ha fatto parlare di sé.

Dunque. A me non è piaciuto. Si, insomma, si poteva fare meglio. Salvo solo la fotografia. Ma forse non capisco i film d'autore.

Nel film non si parla mai esplicitamente di IRLANDA. Anche se compaiono filmati e articoli di giornali che parlano della Blanket protest e dell'Hunger strike. Bobby Sands è il protagonista ma non è totalmente lui. Non ha i capelli lunghi, i suoi amici si chiamano Andrea, Giuseppe, Giovanni. Alcune scene significative sono tratte dal libro Un giorno della mia vita ma tante cose sono purtroppo inventate. Quando poi alla fine si scopre che il direttore del carcere e il carceriere capo sono gay, beh, lì ho proprio deciso che quel film era solo un'accozzaglia di schifezze. Nulla contro i gay, per carità. Ma che bisogno c'era di tentare di connotare negativimente due personaggi, già di per sé pessimi, con l'espediente SONO GAY. Come per dire: sono crudeli però noi spettatori ci prendiamo la nostra rivincita, perchè loro SONO GAY. Di certo il regista non voleva dire quello, però, diamine, questo è quello che ho percepito.

Infine. Troppo teatrale il protagonista, pessimi gli attori minori, italianità permeante, tanto che alla fine sembra chiaro che quella pellicola è stata girata in una fabbrica alla periferia di Milano, o di Torino...

Lo boccio insomma con questo pretesto: troppa poca Irlanda. Bobby Sands per me è un'icona. Se la questione irlandese fosse teologia, Bobby sarebbe il nostro messia. Forse esagero, forse no. Mi spiego: il film non è malaccio se uno non sa chi è Bobby Sands e non si è mai occupato della questione Irlandese. Capisco che il regista volesse denunciare le barbarie delle carceri ad opera di sistemi pseudodemocratici. Però questa via, a metà tra l'astratto e il concreto, secondo me stona un bel pò. Soprattutto per chi alla musicalità e all'armonia del dramma irlandese ha fatto un'orecchio ben allenato.

Insomma, guardatelo. E' comunque un film sufficientemente interessante. La fotografia, ripeto, merita, è davvero ottima. Scadono invece i tempi della narrazione, i dialoghi, la recitazione... tutto il resto insomma. (hei ho iniziato e terminato questo paragrafo con INSOMMA... sto proprio diventando trentino).

aspetto di leggere le vostre opinioni.
ciao
fottetevi
Copy
admin/moris
00giovedì 9 marzo 2006 18:42

L'ho vista solo mezzora fa... mi spiace segnalarvelo a quest'ora, ma qualcuno farà ancora in tempo ad andare in edicola...


Il digiuno che umiliò Thatcher
Venticinque anni fa iniziava l'eroico sciopero della fame di Bobby Sands e degli altri detenuti politici irlandesi nel carcere di Long Kesh. Molti sarebbero morti, ma vittoriosi
ORSOLA CASAGRANDE

È passato un quarto di secolo da quando Bobby Sands e nove suoi compagni si lasciarono morire di fame nel carcere di Long Kesh, nei pressi di Belfast. Oggi quel carcere è chiuso, vuoto. Ma resta il simbolo, con i suoi «H-blocks», blocchi H, della repressione inglese su quel pezzo di isola verde. Il simbolo dell'ostinazione con cui la Gran Bretagna ha continuato (e, seppure in modo diverso, continua) a passare letteralmente sopra i cadaveri di migliaia di persone pur di mantenere il controllo di quelle sei contee: anche quando (come del resto ha riconosciuto il governo di John Major, [...]
fergus
00giovedì 9 marzo 2006 19:11
quando esco ci provo
scottishflag
00giovedì 9 marzo 2006 20:28
Ci proverò anch'io domani mattina. Speriamo il mio caro edicolante possa farmi il favore di richiederlo. [SM=g27823]

Grazie della segnalazione Moris!

[Modificato da scottishflag 09/03/2006 20.30]

Inismeain
00giovedì 9 marzo 2006 21:43
Se proprio non trovate domani ci sarà l'articolo intero on line...va beh, immagino che lo sappiate, e che vogliate comunque il cartaceo...
=Donegal=
00sabato 11 marzo 2006 00:15
Ecco l'articolo di cui si parlava.
Il link originale è >> qui <<

NORD IRLANDA
Il digiuno che umiliò Thatcher
Venticinque anni fa iniziava l'eroico sciopero della fame di Bobby Sands e degli altri detenuti politici irlandesi nel carcere di Long Kesh. Molti sarebbero morti, ma vittoriosi

ORSOLA CASAGRANDE

È passato un quarto di secolo da quando Bobby Sands e nove suoi compagni si lasciarono morire di fame nel carcere di Long Kesh, nei pressi di Belfast. Oggi quel carcere è chiuso, vuoto. Ma resta il simbolo, con i suoi «H-blocks», blocchi H, della repressione inglese su quel pezzo di isola verde. Il simbolo dell'ostinazione con cui la Gran Bretagna ha continuato (e, seppure in modo diverso, continua) a passare letteralmente sopra i cadaveri di migliaia di persone pur di mantenere il controllo di quelle sei contee: anche quando (come del resto ha riconosciuto il governo di John Major, nel 1994) non aveva più interessi «né strategici, né economici, né egoistici » su quel territorio. Ma le sei contee del nord Irlanda - erroneamente definito dagli unionisti «Ulster», perché l'Ulster comprende anche un'altra contea, la contea di Donegal, la più settentrionale, troppo 'cattolica' e quindi lasciata, dopo la partizione dell'isola nel 1922, alla Repubblica, cioè all'Irlanda del sud - non potevano essere «restituite» al resto dell'isola: perché questo avrebbe significato non tanto un bagno di sangue tra due tribù violente e barbare (leit-motiv con cui la Gran Bretagna ha giustificato la sua presenza militare, nell'ultima fase della guerra) quanto piuttosto una resa. La resa di uno degli eserciti più forti del mondo - e con esso dell'ex impero britannico - a una sua colonia. Questo non poteva essere, e non è stato. In questo modo sono stati causati, dal 1969 al 2001, cioè nella sola ultima fase dei cosiddetti «troubles», ben 3523 morti. Cittadini comuni, cattolici, protestanti, repubblicani, nazionalisti, unionisti, orangisti, lealisti, paramilitari, soldati, agenti segreti. La politica, come la guerra, nel nord Irlanda ha un suo particolare vocabolario. Ci sono a Belfast, come a Derry e come in ogni città nordirlandese, strade «cattoliche» e strade «protestanti», marciapiedi «repubblicani » e marciapiedi «lealisti ». Quartieri nazionalisti e quartieri orangisti. Tutti perfettamente identificabili dai colori (arancione e verde quelli nazionalisti, rossi e blu quelli orangisti), o dai murales che coprono le pareti delle case, identificando anche quelle come repubblicane o unioniste. Long Kesh era il carcere politico per eccellenza. Qui, nelle «cages», nelle gabbie, venivano rinchiusi i prigionieri politici irlandesi. Cattolici e protestanti, militanti dell'Ira e appartenenti ai gruppi paramilitari lealisti. Anche i bracci di Long Kesh erano rigidamente divisi per religione. Del resto la Gran Bretagna aveva usato la religione come strumento per applicare l'antico motto, divide et impera. La religione (i lealisti protestanti come i re d'Inghilterra, i repubblicani cattolici come la Repubblica) usata in realtà per elargire favori e benefici, o comprarsi lealtà. A Long Kesh finì anche Bobby Sands, che il primo marzo del 1981 cominciò uno sciopero della fame che l'avrebbe portato alla morte 66 giorni più tardi, il 5 maggio. Non era la prima volta che i militanti dell'Ira detenuti utilizzavano lo sciopero della fame per rivendicare soprattutto un diritto, quello di essere riconosciuti come prigionieri politici. Rifiutavano la criminalizzazione che il governo inglese invece adoperava per liquidare l'organizzazione marxista come terrorista. Del resto il digiuno era considerato, anche nella tradizione, come il peggior insulto da riservare a chi ti aveva offeso. Non c'era cosa più umiliante, nell'Irlanda medievale, che ritrovarsi la persona vittima di un'offesa seduta sulla soglia di casa a digiunare. Lo sciopero della fame nelle carceri aveva già fatto molte vittime. Erano morti Denis Barry, Andy O'Sullivan, Terence Mac Swiney, Michael Gaughan, fino all'ultimo, Frank Stagg, nel 1976. E al precedente sciopero, quello del 1980, avevano partecipato anche le donne detenute, Mairead Farrell e le compagne di Maghaberry, l'equivalente (anche simbolicamente) del carcere di Long Kesh. Il primo marzo 1981 Bobby Sands entra dunque in sciopero della fame. L'Ira rende note le sue richieste, «five demands», le cinque domande. Il diritto di non indossare l'uniforme carceraria, il diritto di non svolgere i lavori del carcere, il diritto di associarsi con altri detenuti, il diritto di organizzare corsi e attività culturali e ricreative, il diritto di ricevere una visita, una lettera ed un pacco alla settimana. Bobby Sands aveva 27 anni quando cominciò la protesta che lo avrebbe portato alla morte. Era nato e cresciuto a Belfast, nel quartiere «protestante » di Rathcoole. Alla fine degli anni '60 la sua famiglia, come centinaia di altre famiglie «cattoliche», venne costretta a fuggire da Rathcoole. I protestanti davano alle fiamme le case cattoliche. Erano i pogrom di Belfast. Ironicamente, quando il 14 agosto 1969 il governo del laburista Callaghan inviò le truppe nelle sei contee, in mente aveva la difesa della popolazione cattolica, duramente perseguitata dagli unionisti cui Londra aveva dato fiducia lasciando loro il controllo del parlamento. La famiglia Sands si trasferisce quindi nel cattolico quartiere di Twinbrook. A diciotto anni Bobby entra nell'Ira e in clandestinità. Viene arrestato una prima volta nel 1972 e rilasciato nel 1976. Finisce nuovamente in carcere sei mesi dopo il suo rilascio. A Long Kesh viene nominato oc, officer commanding, il responsabile della cellula Ira in carcere. Il volto di Sands, il bel viso incorniciato dai lunghi capelli scuri, è diventata una sorta di icona in Irlanda e non solo. Bobby è un poeta: in carcere scrive poesie, canzoni e un diario, che copre il periodo del suo digiuno. Pochi giorni dopo Bobby Sands, cominciano lo sciopero anche Francis Hughes e Patsy O'Hara, militante dell'Inla (fondata da militanti del Sinn Fein e dell'Ira Official nel 1974). Sono decine gli uomini che si uniscono alla protesta. Le donne a questo sciopero non partecipano: così hanno deciso l'Ira e il Sinn Fein, che da fuori coordina le iniziative di sostegno (anche a livello internazionale) ai detenuti di Long Kesh. Quando il premierMargaret Thatcher capisce che i militanti dell'Ira sono determinati ad andare fino in fondo, decreta: «di fronte al fallimento della loro causa, gli uomini della violenza hanno deciso di giocare quella che potrebbe rivelarsi la loro ultima carta... hanno deciso di rivolgere la violenza contro se stessi attraverso uno sciopero della fame fino alla morte». Bobby Sands morirà, in effetti, pochi giorni dopo essere stato eletto parlamentare nelle elezioni del 23 aprile. Il nord Irlanda è paralizzato da quella morte, ma subito si riversa per le strade. In centomila parteciperanno al funerale di Sands, ragazzo dal volto gentile, eroe moderno la cui memoria 25 anni dopo rimane intatta. E non solo in Irlanda. Quei corpi ridotti a un mucchietto di ossa sono immagini indelebili nella memoria di ciascun irlandese. Dopo Bobby Sands moriranno Francis Hughes, Patsy O'Hara (Inla), Raymond McCreesh, Joe mcDonnell, Martin Hurson, Kevin Lynch (Inla), Kieran Doherty, Thomas McElwee, Michael Devine (Inla). I loro volti possono vedersi a Belfast, a Derry e in molte altre città del nord, dipinti sui muri, scolpiti nei monumenti alla memoria. Di fronte all'intransigenza inglese il Sinn Fein decide di far cessare la protesta. Vengono salvati, in extremis e contro la loro volontà, Lawrence McKeown e Pat McGeown. Quest'ultimo morirà nel 1994 per le conseguenze di quello sciopero, il suo corpo e i suoi organi vitali minati irreparabilmente da quella lotta. Lawrence McKeown invece continua a lavorare con un'associazione di ex prigionieri. Il suo fisico è un costante rimando a quella protesta, a quei mesi: ha quasi perso la vista e il suo fegato ha qualche problema.Mc- Keown scrive libri, sceneggiature, lavori teatrali che hanno come tema centrale la lotta in carcere, gli scioperi della fame. Non è un'ossessione ma la necessità, quasi il dovere, di mantenere viva una memoria, una storia che è stata determinante anche nello sviluppo della vicenda irlandese. Dopo la fine degli scioperi della fame, James Prior, il nuovo segretario di stato per il nord Irlanda, disse che avrebbe concesso la gran parte delle richieste dei prigionieri. E così fece, ad ottobre. Bobby Sands concludeva il suo diario, tenuto per i primi diciassette giorni di sciopero della fame, con queste parole: «Se non sono in grado di uccidere il tuo desiderio di libertà, non potranno spezzarti. Non mi spezzeranno perché il desiderio di libertà, e della libertà della popolazione irlandese, è nel mio cuore. Verrà il giorno in cui tutta la gente d'Irlanda potrà mostrare il suo desiderio di libertà. Sarà allora che vedremo sorgere la luna».

[Modificato da =Donegal= 11/03/2006 0.16]

stakeKnife
00sabato 11 marzo 2006 01:02
30+2 = 30 : 32-3 =32...or 27...maybe 51. Long the way to Tipperary Oh fooock, British Ulster anyway
<< Ma le sei contee del nord Irlanda - erroneamente definito dagli unionisti «Ulster», perché l'Ulster comprende anche un'altra contea, la contea di Donegal, la più settentrionale, troppo 'cattolica' e quindi lasciata, dopo la partizione dell'isola nel 1922.. >>


Ehyyy, Whadda affoccck! Whadda about Cavan and Monaghan??? For foOOKssaKe, SOO, We've to screw 'Da Damn Brits arse for 30 Counties then??? Oh well muckers, DAare On, less fooocking Work! And Again, 1922??? Holy Shite, An Year less Then, fooocK! I NEeed to tell Gerry ABouddd, this stuff stinks, I can't Believeee it! WeLL, we'll the foooOCking Centenary majestic's cake an Year Later or So?! In May???
(nooo, is big fat Freedies birthday, not a knife for it anyway anymore)



Copycorner.BS
00sabato 11 marzo 2006 15:25
il pdf?
ragazzi riusciamo ad avere il pdf della pagina? sarebbe carino, no? io mi metto all'opera e ci provo.
ciao ciao
=Donegal=
00domenica 12 marzo 2006 14:57
Re: 30+2 = 30 : 32-3 =32...or 27...maybe 51. Long the way to Tipperary Oh fooock, British Ulster any

Scritto da: stakeKnife 11/03/2006 1.02
Ehyyy, Whadda affoccck! Whadda about Cavan and Monaghan??? For foOOKssaKe, SOO, We've to screw 'Da Damn Brits arse for 30 Counties then??? Oh well muckers, DAare On, less fooocking Work! And Again, 1922??? Holy Shite, An Year less Then, fooocK! I NEeed to tell Gerry ABouddd, this stuff stinks, I can't Believeee it! WeLL, we'll the foooOCking Centenary majestic's cake an Year Later or So?! In May???
(nooo, is big fat Freedies birthday, not a knife for it anyway anymore)



Ottima osservazione, ho letto l'articolo di fretta e mi era sfuggita la questione del nome Ulster.
Sulla partition non si può dare una data precisa: il trattato è stato firmato nel 1921, mentre la ratifica e le elezioni sono avvenute nel 1922. Dipende da quale delle due si ritiene più importante...
jay.ren
00giovedì 30 marzo 2006 10:06

Scritto da: =Donegal= 11/03/2006 0.15
Ma le sei contee del nord Irlanda - erroneamente definito dagli unionisti «Ulster», perché l'Ulster comprende anche un'altra contea, la contea di Donegal, la più settentrionale, troppo 'cattolica' e quindi lasciata, dopo la partizione dell'isola nel 1922, alla Repubblica, cioè all'Irlanda del sud



Come già fatto notare, le contee dell'Ulster sono 9: Fermanagh, Tyrone, Londonderry, Antrim, Down, Armagh (Irlanda del Nord) e Donegal, Cavan e Monaghan (Eire).
Il trattato è stato firmato dagli inviati di De Valera nel 1921


Scritto da: =Donegal= 11/03/2006 0.15
In questo modo sono stati causati, dal 1969 al 2001, cioè nella sola ultima fase dei cosiddetti «troubles», ben 3523 morti.



I Troubles sono solo questi, cominciati nel gennaio 1969, con il pestaggio sul ponte di Burntollett durante la marcia Belfast-Derry.


Scritto da: =Donegal= 11/03/2006 0.15
Ci sono a Belfast, come a Derry e come in ogni città nordirlandese, strade «cattoliche» e strade «protestanti», marciapiedi «repubblicani » e marciapiedi «lealisti ». Quartieri nazionalisti e quartieri orangisti. Tutti perfettamente identificabili dai colori (arancione e verde quelli nazionalisti, rossi e blu quelli orangisti



Mancherebbe il bianco, unico colore comune ad entrambe le bandiere, o ad entrambi i marciapiedi, è uguale.


Scritto da: =Donegal= 11/03/2006 0.15
Bobby è un poeta: in carcere scrive poesie, canzoni e un diario, che copre il periodo del suo digiuno



Cavolo, nella mia versione mancano un sacco di pagine allora... ma forse si sono consumate a furia di leggerle.
Il diario di Bobby Sands copre solamente i primi 17 giorni del suo digiuno, durato invece ben 66 giorni.


Scritto da: =Donegal= 11/03/2006 0.15
Di fronte all'intransigenza inglese il Sinn Fein decide di far cessare la protesta.



Non è stato l'unico motivo per cui lo sciopero della fame è stato sospeso, fondamentale è stato anche l'intervento dei genitori degli hunger-striker che firmavano, quando i propri cari entravano in coma, il permesso alle cure.
=Donegal=
00giovedì 30 marzo 2006 11:50
Si, infatti c'erano diverse imprecisioni nell'articolo... l'unica su cui rimane qualche dubbio è la data della partition, come dicevo sopra dipende se si sceglie la data di firma del trattato (dic 1921) o quella di ratifica, estate 1922 se ben ricordo...
Comunque quello di confondere Ulster e Irlanda del Nord è un errore che fanno quasi tutti i giornalisti...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:30.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com