le mie esperienze con l'Inglese sono state abbastanza significative di cosa non va in Italia.
Alle scuole medie lo studiavo solo perche' volevo tradurre le canzoni degli U2 e poi perche' le lingue mi sono sempre piaciute; al ginnasio l'Inglese era previsto solo per i primi 2 anni, poi niente fino all'Universita', dove era possibile studiare 3 lingue: Inglese Francese e Spagnolo.
Io ho scelto l'Inglese perche' il docente era un grande, insomma uno che ha scritto un dizionario intero di Inglese per la Garzanti (pubblicato poi anche con la Repubblica) mi dava l'idea che 'qualcosina' poteva insegnarmela. Chiaramente c'era bisogno di frequentare, fare gli esercizi insieme, alzarsi e leggere di fronte ad altri 100 studenti, bisognava studiare su 3 libri e capire come funzionava la NY stock exchange e quella di Londra, quindi l'impegno da metterci era un bel po' e il voto finale tutta'ltro che scontato.
Ed infatti tutti i miei colleghi sceglievano Spagnolo, perche' e' simile all'italiano, la prof era mezza 'abbonata' con il cervello, lo studiavi 2 settimane e prendevi 30, la frequenza era obbligatoria ma i colleghi potevano mettere la firma di presenza per gli assenti, tanto in un aula stracolma di 500 studenti mica andavano a fare l'appello?
ora vorrei sapere quanti di quei 500 stanno usando lo Spagnolo e quanti invece dovrebbero sapere l'Inglese e sanno solo dire ai spic inglisc!
insomma, il solito mix italiano, l'education fa schifo ma anche noi ci mettiamo del nostro.