Barby, secondo me l'accostamento pellicce con scarpe di cuoio non regge e ti spiego il perché. La pelliccia (quella di allevamento delle sciure milanesi ovviamente, non quella degli Innuit al polo nord...
) è uno dei risultati più degradanti della crudeltà umana. Chi non sa si faccia una bella ricerca su google su come questi poveri animali vengono *allevati* ed ammazzati, mi rifiuto di descriverlo perché mi viene la pelle d'oca solo al pensiero.
Il cuoio è un altro discorso. Il cuoio utilizzato per le suole è quello dei bovini che vengono comunque già macellati per consumo alimentare. Se non venisse utilizzato per le scarpe, verrebbe buttato via. Siamo qui al solito discorso di prima che, se proprio devi ammazzare un animale, almeno utilizza TUTTO. Se in questo mondo fossimo tutti vegetariani, ovviamente non ci sarebbe neppure il cuoio per le scarpe.
Qui non so parlando di scarpe di pitone o simili che, ovviamente, mi rifiuterei in toto di acquistare. Sto parlando delle Clarks per andare al lavoro. Dipende anche dalle abitudini. Io compro un paio di scarpe all'anno. Se ne compri venti paia stile Sex and the City, allora magari devi farci un pensierino su, Ma questo vale per tutto, rientra nella logica del consumismo. Allora questo discorso vale anche per le scarpe di plastica Reebok che vengono prodotte in malesia da bambini sotto i 10 anni pagati un'euro al mese.
In medio stat virtus. È una questione di bilanciamento, senza andare da un eccesso all'altro. Basta usare la testa e non scadere in fanatismi, perché a quel punto non saremmo più convincenti.