C'é vedova e vedova...

Ci ha visto ieri le immagini della commemorazione della strage di Nassirya, che un anno fà era costata la vita a 19 connazionali tra membri dell'Esercito, Carabinieri e civili?
Beh, veramente edificante la scena nella quale Adelina Parrillo, la vedova del regista Stefano Rolla, veniva tenuta a forza fuori dalla sala nella quale avveniva la celebrazione. Perché tutto questo?! Beh, non erano sposati... quindi, insomma... vedova de che?

Riporto da repubblica.it..

[...]Tra i congiunti è stata esclusa, per l'ennesima volta, Adelina Parrillo, la compagna del regista Stefano Rolla, uno dei due civili italiani morti nella strage di Nassiriya.

Adelina Parrillo chiedeva di entrare nella Sala delle Bandiere per assistere alla cerimonia ma è stata tenuta fuori "non avendone titolo", dal momento che lei e Rolla non erano sposati. La sua protesta si trascina da tempo, ma non ha avuto alcuna risposta: "Guardate come trattano la moglie di uno che chiamano eroe", ha detto stamattina.

Non ho parole.

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Scritto da: Corcaigh 13/11/2005 13.12
Non ho parole.

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Neanche io.
Provo vergogna perchè faccio parte di questo stato.
E mi sento responsabile, in parte, anche io, per aver calpestato la dignità di quella donna. Credo che, con questo gesto, si sia veramente toccato il fondo.

Un'autentica vergogna... anteporre un pezzo di carta all'amore tra 2 persone.

E' sconvolgente che si possa effettuare una simile discriminazione, oltretutto in una cerimonia che dovrebbe riconoscere il "sacrificio" - che personalmente non ritengo tale, né mi piace quando vengono chiamati eroi o martiri - di nostri connazionali.

..siamo tornati ai tempi delle "dame bianche" .discriminazione allo stato puro

Su Repubblica "cartacea" c'è anche un bell'articolo di Michele Serra che purtroppo non trovo nel sito.
Da notare che il regista e la sua compagna hanno anche una figlia, che è stata invece ammessa alla cerimonia.
Siamo scivolati veramente nel ridicolo...

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Scritto da: jay.ren 13/11/2005 14.40
... "sacrificio" - che personalmente non ritengo tale, né mi piace quando vengono chiamati eroi o martiri - di nostri connazionali.

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In effetti più che discorso "umano" si é fatto un proclama propagandistico. Però se lo vai a dire ad alcuni ti tacciano di anti-patriottismo...

[Modificato da scottishflag 13/11/2005 18.05]

Già, concordo perfettamente con te.

I soldati che hanno perso la vita a Nassiria sono diventati degli eroi da ricordare con vie, piazze, manifestazioni oceaniche e quant'altro mentre i soldati morti a causa dell'uranio impoverito nelle missioni di "pace" in Kosova/Bosnia non sono neppure da nominare.

Strano posto questo dove, per ogni categoria sociale, ce n'è una di serie A e una di serie B