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Cofferati e i fatti di Bologna

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2006 11:24
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28/10/2005 01:43
 
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sul caso di bologna non è solo una questione di regole ma di ottica e soprattutto di priorità. personalmente sono un idealista...sogno un mondo in cui il globo intero sia la casa di tutti (e non solo dei ricchi che in virtù del loro potere sono bene accetti ovunque !).
ma non è questo il punto. il punto è che va benissimo lo slogan "legalità e regole"...ma guarda un pò si comincia ad applicare questi motti sempre contro i più disagiati e indifesi (tanto chi se ne frega se buttano giù la baracca di un extra-comunitario che ora non sa dove andare a vivere...). una politica realmente di sinistra potrebbe ben contemplare i valori "legalità e regole" (magari in una cornice solidaristica che dia risposte ai bisogni dei più deboli) ma secondo logica inizierebbe ad applicarli sulle questioni davverio serie, che incidono sull'economia territoriale e nazionale e che per molti sono fonti di sofferenza ed ingiustizia: e allora si inizierebbe la politica "law and order" occupandosi dei tanti bottegai e padroncini bolognesi che assumono e sfruttano in nero (quanti ce ne sono !...anni fa a bologna facemmo informazione e infiltrazione nei posti di lavoro denunciandone un bel pò!). si affronterebbe la questione dei tanti proprietari di case che si approfittano degli studenti affittando le case senza un regolare contratto ed a prezzi esorbitanti. e si penserebbe a tante altre questioni ben più urgenti e sentite soprattutto dagli strati sociali più deboli. ma evidentemente cofferati come tanti opportunisti e arrivisti del centro-sinistra pensa alla poltrona e dunque è più interessato al voto moderato dell'opulenta bologna che ai problemi di tanti cittadini che invece non se la passano poi benissimo (fatevi un giro per il pilastro o in certe zone della bolognina). quindi è facile prendersela populisticamente con il lavavetri e l'immigrato...il capro espiatorio più debole ed attaccabile, quello di cui "tanto che ce ne frega !", quello che da tanto fastidio al classico moderato borghesotto felsineo in salsa prodiana o casiniana che sia...
ricordo poi agli allarmisti e a quelli che "l'immigrazione in italia ormai è insostenibile" che nella media europea l'italia è uno dei paesi con la più bassa immigrazione (perfino l'irlanda in proporzione ne ha di più).per non parlare di francia e germania che pure son paesi in cui ci son grossi problemi economici...
per correttezza d'informazione ecco i dati sull'incidenza percentuale dell'immigrazione nei vari paesi europei per l'anno 2003 (fonte Dossier statistico Caritas sull’immigrazione 2004, uno dei più attendibili a livello statistico).

Germania 8,9
Francia 6,3
Regno Unito 4,1
Italia 2,2
Belgio 8,4
Austria 9,4
Spagna 2,2
Olanda 4,1
Svezia 5,4
Danimarca 4,8
Portogallo 1,9
Grecia 1,5
Lussemburgo 37,3
Irlanda 3,3
Finlandia 1,8

in conclusione...di cofferati non mi son mai fidato (come un pò di tutta la cgil per molteplici ragioni. ad es.non scorderò mai la sua nefasta compartecipazione concertativa allo sdoganamento della precarietà lavorativa con il pacchetto treu).
cofferati,uomo pragmatico e dallo sguardo gelido,mi ricorda tanti burocrati del PCI: uomini che hanno usato l'idealismo delle masse per una politica contro le masse in nome del proprio interesse personale (vero d'alema ?). questa è la tipica scuola staliniana a cui molti parlamentari del centro-sinistra si sono formati pur cavalcando oggi la tigre del moderatismo e della politica in doppiopetto. paradossalmente mi sembran leggermente più lontani da queste becere logiche bertinotti (non a caso di formazione socialista lombardiana) e il suo partito, che comunque con il potere convivono ma in maniera forse leggermente più distaccata, meno ossessiva ed anche con maggior coerenza e dignità. anche per questo su bologna sono idelamente a fianco di RC e degli ultimi contro cofferati ed i soliti primi della classe...
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