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Cofferati e i fatti di Bologna

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2006 11:24
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26/10/2005 09:05
 
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Inutile la mediazione di Rifondazione Comunista

25/10/05
scontri tra polizia e studenti Gli universitari cercano di entrare in comune per parlare con Cofferati, a lungo insultato, ma vengono respinti

BOLOGNA - Uno scontro che a molti ha ricordato quelli del '77. Quel che è sicuro e che aumentano i problemi per il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati. Ci sono ora anche gli scontri tra gli studenti che hanno occupato l'università e che vogliono parlare con lui, e le forze dell'ordine che vogliono evitare l'invasione del Municipio. Circa cento ragazzi hanno cercato di entrare in consiglio comunale per interrompere la discussione sugli sgomberi del Lungoreno e per parlare del caro-casa a Bologna. Ma quando sono arrivati sul portone di Palazzo D'Accursio, hanno trovato polizia e carabinieri che hanno impedito loro di entrare. Sul portone del palazzo comunale ci sono stati anche scontri.

GLI STUDENTI TENTANO DI ENTRARE - Gli studenti delle facoltà occupate (Lettere, Scienze politiche e Giurisprudenza) hanno provato a entrare sono volate alcune manganellate. Sono rimasti feriti tre studenti, due ragazze di scienze politiche e uno di lingue, e il segretario provinciale di Rifondazione comunista Tiziano Loreti, intervenuto per cercare una mediazione. Sul portone dove erano asserragliati gli studenti è sceso anche il presidente del consiglio comunale Gianni Sofri che ha invitato una piccola delegazione di studenti a salire per parlare con il sindaco Sergio Cofferati, contro il quale sono volati per tutto il pomeriggio cori pesanti. Gli studenti hanno rifiutato l'offerta e dopo alcune resistenze sono stati fatti entrare nel cortile del palazzo.

CORI E INSULTI - Dopo aver continuato a gridare i loro cori all'indirizzo del sindaco e dei Democratici di sinistra il corteo si è sciolto. «Ci hanno impedito - ha detto Giuseppe, il loro portavoce - di entrare in un palazzo pubblico. Abbiamo chiesto di parlare, ci hanno risposto con le manganellate». E sulla piazza sono riecheggiati slogan che richiamano ai movimenti del '77: «Bologna è rossa, ma rossa di vergogna», hanno gridato gli studenti davanti al Comune. Gli scontri non fanno che inasprire il già rovente clima politico all'interno del centrosinistra bolognese. L'ala sinistra della maggioranza è infatti ai ferri corti con il sindaco che nei prossimi giorni presenterà un ordine del giorno sulla legalità che metterà alla porta i contrari, come ha sottolineato lo stesso Cofferati. In consiglio comunale era in corso una discussione sugli sgomberi e le demolizioni delle baracche dei clandestini romeni nei giorni scorsi sull'alveo del Reno, in cui il capogruppo Ds ha accusato Rifondazione «di avere incentivato un processo migratorio caotico e disordinato e di aver prodotto meno tolleranza e meno integrazione». Martedì la già prevista manifestazione studentesca in piazza Maggiore affiancherà inevitabilmente il sindaco di Bologna Sergio Cofferati al ministro Letizia Moratti nelle fila dei «nemici». Comunque un problema a sinistra e non solo.


da corriere d.s. on line


[SM=g27816] [SM=g27816]
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27/10/2005 15:34
 
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non mi piacciono gli "sceriffi" ma sono per il rispetto delle regole: i manifestanti potrebbero risolvere il problema che sta loro così a cuore ospitando i clandestini?
Se il comune chiudesse gli occhi e nelle baraccopoli succedesse malauguratamene qualcosa (tipo gli incendi di parigi di qualche tempo fa) sarebbero di nuovo in piazza protestando per le condizioni delle baraccopoli.
L'immigrazione regolamentata aiuta anche gli immigrati, quella selvaggia porta problemi a tutti.
Sul caro affitti ecc. bisognerebbe saperne di più per giudicare
27/10/2005 16:20
 
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di cofferati avevo già scritto tempo fa cosa penso.
sull'immigrazione in italia no-comment a parte lo scontato 'siamo il solito paese di merda'
poi vorrei capire cosa si intende per 'immigrazione selvaggia'

[Modificato da plaintive reverie 27/10/2005 16.21]

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27/10/2005 16:31
 
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intendevo dire che non è dicendo sempre si, fingendo di non vedere, non è accettando tutti a prescindere per il semplice fatto che sono clandestini ... che si risolvono le cose. Le regole servono, non capisco perchè bisogna protestare per lasciare che delle pseudoabitazioni vengano occupate da clandestini. Non significa che io sia contro gli immigrati
27/10/2005 16:39
 
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Re:

Scritto da: novellorlnd 27/10/2005 16.31
intendevo dire che non è dicendo sempre si, fingendo di non vedere, non è accettando tutti a prescindere per il semplice fatto che sono clandestini ...



infatti non succede affatto questo, esistono delle regole ben precise che vengono rispettate, se vogliamo esulare da bologna e parlare di immigrazione in generale.
se c'è qualcosa di selvaggio è la bossi-fini, se c'è qualcuno che viola le regole, ed i diritti umani, sono coloro che operano nei centri di permanenza
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27/10/2005 16:44
 
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Re: Re:

Scritto da: plaintive reverie 27/10/2005 16.39

se c'è qualcosa di selvaggio è la bossi-fini, se c'è qualcuno che viola le regole, ed i diritti umani, sono coloro che operano nei centri di permanenza



Perchè?
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.....ORIANA VIVE........

27/10/2005 16:51
 
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ricordo che la bossi-fini fu emendata in quanto violava i principi della costituzione italiana, nonchè del diritto internazionale, poco da stupirsi, dato i figuri che ci sono dietro.
nei cpt sono documentati molteplici episodi di tortura, e chissà perchè pisanu rifiuta sistematicamente ogni richiesta di visita presso i centri da parte di ong varie
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27/10/2005 19:07
 
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non è questo che accade, infatti.
Ma certe manifestazioni se avessero successo vorrebbero proprio carta bianca, regolarizzazione per tutti, la possibilità per dei clandestini di occupare abusivamente delle baraccopoli. La mia opinione era riguardo alla manifestazione di cui si parlava nel topic, l'argomento non erano i cpt o l'immigrazione in generale.
L'immigrazione ha bisogno di regole, questo intendevo dire. Non si possono accogliere tutti, è più opportuno limitare il n° e garantirgli una certa dignità.
Se non si fanno rispettare le minime regole allora è inutile parlare di leggi (buone o cattive che siano).
Se poi ne volete parlare da politici lascio a voi
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28/10/2005 01:43
 
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sul caso di bologna non è solo una questione di regole ma di ottica e soprattutto di priorità. personalmente sono un idealista...sogno un mondo in cui il globo intero sia la casa di tutti (e non solo dei ricchi che in virtù del loro potere sono bene accetti ovunque !).
ma non è questo il punto. il punto è che va benissimo lo slogan "legalità e regole"...ma guarda un pò si comincia ad applicare questi motti sempre contro i più disagiati e indifesi (tanto chi se ne frega se buttano giù la baracca di un extra-comunitario che ora non sa dove andare a vivere...). una politica realmente di sinistra potrebbe ben contemplare i valori "legalità e regole" (magari in una cornice solidaristica che dia risposte ai bisogni dei più deboli) ma secondo logica inizierebbe ad applicarli sulle questioni davverio serie, che incidono sull'economia territoriale e nazionale e che per molti sono fonti di sofferenza ed ingiustizia: e allora si inizierebbe la politica "law and order" occupandosi dei tanti bottegai e padroncini bolognesi che assumono e sfruttano in nero (quanti ce ne sono !...anni fa a bologna facemmo informazione e infiltrazione nei posti di lavoro denunciandone un bel pò!). si affronterebbe la questione dei tanti proprietari di case che si approfittano degli studenti affittando le case senza un regolare contratto ed a prezzi esorbitanti. e si penserebbe a tante altre questioni ben più urgenti e sentite soprattutto dagli strati sociali più deboli. ma evidentemente cofferati come tanti opportunisti e arrivisti del centro-sinistra pensa alla poltrona e dunque è più interessato al voto moderato dell'opulenta bologna che ai problemi di tanti cittadini che invece non se la passano poi benissimo (fatevi un giro per il pilastro o in certe zone della bolognina). quindi è facile prendersela populisticamente con il lavavetri e l'immigrato...il capro espiatorio più debole ed attaccabile, quello di cui "tanto che ce ne frega !", quello che da tanto fastidio al classico moderato borghesotto felsineo in salsa prodiana o casiniana che sia...
ricordo poi agli allarmisti e a quelli che "l'immigrazione in italia ormai è insostenibile" che nella media europea l'italia è uno dei paesi con la più bassa immigrazione (perfino l'irlanda in proporzione ne ha di più).per non parlare di francia e germania che pure son paesi in cui ci son grossi problemi economici...
per correttezza d'informazione ecco i dati sull'incidenza percentuale dell'immigrazione nei vari paesi europei per l'anno 2003 (fonte Dossier statistico Caritas sull’immigrazione 2004, uno dei più attendibili a livello statistico).

Germania 8,9
Francia 6,3
Regno Unito 4,1
Italia 2,2
Belgio 8,4
Austria 9,4
Spagna 2,2
Olanda 4,1
Svezia 5,4
Danimarca 4,8
Portogallo 1,9
Grecia 1,5
Lussemburgo 37,3
Irlanda 3,3
Finlandia 1,8

in conclusione...di cofferati non mi son mai fidato (come un pò di tutta la cgil per molteplici ragioni. ad es.non scorderò mai la sua nefasta compartecipazione concertativa allo sdoganamento della precarietà lavorativa con il pacchetto treu).
cofferati,uomo pragmatico e dallo sguardo gelido,mi ricorda tanti burocrati del PCI: uomini che hanno usato l'idealismo delle masse per una politica contro le masse in nome del proprio interesse personale (vero d'alema ?). questa è la tipica scuola staliniana a cui molti parlamentari del centro-sinistra si sono formati pur cavalcando oggi la tigre del moderatismo e della politica in doppiopetto. paradossalmente mi sembran leggermente più lontani da queste becere logiche bertinotti (non a caso di formazione socialista lombardiana) e il suo partito, che comunque con il potere convivono ma in maniera forse leggermente più distaccata, meno ossessiva ed anche con maggior coerenza e dignità. anche per questo su bologna sono idelamente a fianco di RC e degli ultimi contro cofferati ed i soliti primi della classe...
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28/10/2005 10:15
 
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Cacchio, adesso ci si scaglia anche contro Cofferati reo di volere far rispettare le leggi e la legalità.
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.....ORIANA VIVE........

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28/10/2005 10:38
 
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Non ho capito perchè in Italia ogni volta che si parla di legalità c'è qualcuno che si mette contro con le motivazione più svariate.
Se ci sono delle regole devono essere rispettate. Il rispetto delle leggi non è di destra o di sinistra, ma è solo un discorso di civiltà.
Che poi l'illegalità sia opera di immigrati o di italiani è la stessa identica cosa, va perseguita.
A Londra, dove c'è un sindaco al cui confronto Bertinotti è un moderato, l'amministrazione non è tenera con tutte le piccole e grandi illegalità.
Nelle altre città europee è la stessa identica cosa, indipendentemente dal colore del sindaco.
Perchè solamente da noi si devono fare queste polemiche?
Un sindaco ha il dovere di applicare le leggi.
Cofferati uno stalinista? No, è uno che si sta confrontando con i doveri di un amministratore e con i problemi reali di una grande città, che non può essere governata con gli slogan di Borghezio in un senso o dei disobbedienti in un altro.
Che poi la Bossi-Fini e i CPT siano una vergogna sono d'accordo, però qui il problema non è il numero di immigrati, ma il rispetto delle leggi da parte di tutti, immigrati e italiani.
Per chiudere sugli immigrati, credo che finchè le due logiche con cui affrontare i problemi sono "tutti gli immigrati sono criminali" e "gli immigrati devono fare quello che vogliono, illegale o meno" non si giungerà da nessuna parte, sono due logiche che conducono ambedue al razzismo e si alimentano a vicenda.
Bene, di materiale per alimentare polemiche ne ho scritto abbastanza, adesso scanniamoci [SM=g27828]

[Modificato da =Donegal= 28/10/2005 10.59]

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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
28/10/2005 11:22
 
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"un rifugiato non è un problema. un rifugiato HA un problema"

in quanto a cofferati, bè la differenza con londra credo sia appunto che si sia intolleranti anche con la grande illegalità. si è accennato al caro affitto, perchè viene permesso che gli studenti a bologna paghino affitti spropositati e con contratti in nero? è legalità questa?
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28/10/2005 11:33
 
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Re:

Scritto da: plaintive reverie 28/10/2005 11.22
Si è accennato al caro affitto, perchè viene permesso che gli studenti a bologna paghino affitti spropositati e con contratti in nero? è legalità questa?



Il problema degli affitti alti e in nero non riguarda solo Bologna.
Gli affitti in nero credo siano più un problema di guardia di finanza che dei comuni, i prezzi alti sono un problema del mercato immobiliare italiano in genere, non solo degli studenti.
Certo è che con i continui tagli che hanno subito gli enti locali (solo Roma quest'anno 80 milioni in meno) non credo che i comuni abbiano molto margine di manovra...
Dovrebbe invece essere lo stato a intervenire, consentendo di detrarre l'affitto dalle tasse e penalizzando chi tiene casa sfitta.
_____________________________________

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Giovanni Trapattoni, falling off his chair
28/10/2005 11:40
 
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Non ho seguito molto la faccenda. Bologna non è la mia città però Cofferati è una persona che stimo e che ritengo una grande risorsa per il centro sinistra e anche per l'Italia, perchè lo ritengo una persona intelligente.

Governare non è come fare opposizione. Opposizione si va contro tutto quello che arriva da chi comanda.
Governare significa trovare la via per accontentare tutte le diverse forze e tutti i cittadini, al fine di creare meno scontenti possibili. Ma gli scontenti ci saranno sempre, è impossibile eliminarli.
Spesso si deve rinunciare ai propri ideali per quello che è la realtà delle cose (ecco perchè Bertinotti non potrà mai stare in un governo).
Cofferati, da quello che ho capito, sta cercando di fare le cose nel modo migliore per salvaguardare i cittadini di Bologna, che sono poi quelli che lo hanno votato e gli hanno dato fiducia.
E il rispetto della legalità, come già detto, non è un valore nè di destra nè di sinistra, è un valore che tutti i cittadini dovrebbero avere a cuore.

Per il resto, concordo con Donegal.

[Modificato da gior77 28/10/2005 11.41]

28/10/2005 15:37
 
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governare, a mio avviso, significa anche risolvere dei problemi, non crearne di peggiori. voglio capire come intende risolvere il problema degli immigrati cofferati, demolendo le loro abitazioni e cacciandoli tutti?
28/10/2005 16:11
 
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Re:

Scritto da: plaintive reverie 28/10/2005 15.37
governare, a mio avviso, significa anche risolvere dei problemi, non crearne di peggiori. voglio capire come intende risolvere il problema degli immigrati cofferati, demolendo le loro abitazioni e cacciandoli tutti?



mi auguro che abbia pensato ad una soluzione, che non sia sbatterli sulla strada ovviamente.

ma vedi ... per alcuni, per molti, le baraccopoli possono essere un problema. e non parlo di persone intolleranti che non possono vedere gli extracomunitari.
parlo di problemi quali igiene, sicurezza. Sono dei problemi, e sono soprattutto dei bisogni ai quali va dato una risposta.

Come ti ho detto non ho seguito la cosa, per cui non so se effettivamente è stata pensata una soluzione o meno. Io mi auguro di sì.

Governare significa tener conto di tutte le componenti. Il malcontento ci sarà sempre, comunque, ci sarà sempre chi non è d'accordo. E' inevitabile. Nella storia non è mai esistito un governante che ha messo tutti d'accordo. E non esisterà mai.
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Re: Re:

Scritto da: gior77 28/10/2005 16.11
mi auguro che abbia pensato ad una soluzione, che non sia sbatterli sulla strada ovviamente.
ma vedi ... per alcuni, per molti, le baraccopoli possono essere un problema. e non parlo di persone intolleranti che non possono vedere gli extracomunitari.
parlo di problemi quali igiene, sicurezza. Sono dei problemi, e sono soprattutto dei bisogni ai quali va dato una risposta.



Mi pare di aver capito che la baraccopoli fosse in un punto a rischio allagamento in caso di straripamento del Reno, quindi molto pericoloso anche chi ci viveva.
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Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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Re:

Scritto da: =Donegal= 28/10/2005 10.38
Non ho capito perchè in Italia ogni volta che si parla di legalità c'è qualcuno che si mette contro con le motivazione più svariate.
Se ci sono delle regole devono essere rispettate. Il rispetto delle leggi non è di destra o di sinistra, ma è solo un discorso di civiltà.

[Modificato da =Donegal= 28/10/2005 10.59]




le regole non discendono per grazia divina ne sono leggi di natura ! le regole sono sempre costruzioni artificiali fatte da alcuni uomini in nome di alcuni interessi e contro altri interessi. la loro applicazione in italia è largamente disattesa in moltissimi ambiti (che siamo pazzi a perseguire evasione fiscale, lavoro nero, falso in bilancio, inquinamento, abusivismo !!!). ci si ricorda delle regole solo contro i più deboli, per logiche di facciata e per rassicurare il buon cittatdino medio moderato il cui voto tutti rincorrono (se ti fai una canna vai in galera ! se sei un extra-comunitario sei già un mezzo criminale con o senza permesso ! se manifesti vai manganellato a prescindere ! se sei un precario devi subire soprusi e ricatti ! ecc.ecc.).
come chiunque può notare le regole son buone o cattive e possono esser applicate o disattese a seconda degli interessi.
personalmente non credo affatto nelle regole come dogma. rispondo ai valori in cui credo e alla mia coscienza e dunque rivendico il diritto a trovare odiose e ipocrite certe "regole" e allo stesso tempo a contrastarne l'applicazione quando trovo che se ne faccia un uso iniquo, cinico e demagogico. ma son così monolitiche per voi queste regole ? i libri che orientano i vostri sogni sono davvero codice civile e codice penale ? cavolo, cerchiamo di credere in qualcosa di meglio, in un futuro e una società migliore piuttosto che affogare nel grigio e cinico realismo del presente...
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Re: Re:

Scritto da: poguemahone77 28/10/2005 17.19


le regole non discendono per grazia divina ne sono leggi di natura ! le regole sono sempre costruzioni artificiali fatte da alcuni uomini in nome di alcuni interessi e contro altri interessi. la loro applicazione in italia è largamente disattesa in moltissimi ambiti (che siamo pazzi a perseguire evasione fiscale, lavoro nero, falso in bilancio, inquinamento, abusivismo !!!). ci si ricorda delle regole solo contro i più deboli, per logiche di facciata e per rassicurare il buon cittatdino medio moderato il cui voto tutti rincorrono (se ti fai una canna vai in galera ! se sei un extra-comunitario sei già un mezzo criminale con o senza permesso ! se manifesti vai manganellato a prescindere ! se sei un precario devi subire soprusi e ricatti ! ecc.ecc.).
come chiunque può notare le regole son buone o cattive e possono esser applicate o disattese a seconda degli interessi.
personalmente non credo affatto nelle regole come dogma. rispondo ai valori in cui credo e alla mia coscienza e dunque rivendico il diritto a trovare odiose e ipocrite certe "regole" e allo stesso tempo a contrastarne l'applicazione quando trovo che se ne faccia un uso iniquo, cinico e demagogico. ma son così monolitiche per voi queste regole ? i libri che orientano i vostri sogni sono davvero codice civile e codice penale ? cavolo, cerchiamo di credere in qualcosa di meglio, in un futuro e una società migliore piuttosto che affogare nel grigio e cinico realismo del presente...




quoto straquoto e strariquoto (anche il tuo intervento precedente)
[SM=x145489]

Per chi poi parla dell'etica della responsabilità di governare, contrapposta all'idealismo di certa opposizione... la mia opinione è che una politica fatta di equilibri, di opportunismo e nessun vero cambiamento non possa assolutamente essere detta responsabile; l'unica vera "responsabilità" dovrebbe essere quella di costruire un vero rinnovamento, altrimenti ci stiamo prendendo in giro. Questa sarebbe l'alternativa al centrodestra?
[SM=x145439]
E' così che la gente perde fiducia nella politica, e questo non è certo un danno di poco conto.
Ciao,
[SM=x145506]
Lucia
An Cailín Rua



-------------------------------
Organized music and religion
be damned!
29/10/2005 09:28
 
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Sono tutte belle parole e splendidi ideali, nei quali credo anche io (con qualche perplessità sul discorso leggi ... nascono dalle esperienze del passato, ma è vero, vengono disattese a seconda degli interessi) ma la realtà del governare è un'altra.

Ho la fortuna (o sfortuna, dipende) di avere un carissimo amico che di mestiere fa il politico. A 22 anni era nella giunta comunale del suo paese. Adesso ne ha 30 ed è vicesindaco nonchè prossimo candidato sindaco (centrosinistra, per precisare).
Lo conosco da 12 anni, conosco i suoi pensieri, i suoi ideali, i suoi desideri. Ma governare è un'altra cosa. Devi anche essere bravo a metterli da parte, a rinunciarci, per il bene comune.
Se ti arriva il conpaesano e si lamenta del campo nomadi perchè gli hanno rubato in casa, o perchè vanno in giro la sera a fare casino, o altro ancora, non puoi mandarlo a cagare perchè vuoi difendere i nomadi. Devi pensare che quel cittadino paga le tasse e magari ti ha pure votato. E quindi devi rispondere ai suoi bisogni e alle sue esigenze.
Ecco perchè dico che fare opposizione è molto più facile che governare. Ci sono miriade di interessi, di desideri, di aspettative. E tu devi pensare di soddisfarne il più possibile.

Non tutti la possono pensare come te. Altrimenti ti fai la tua bella dittatura e decidi come sta comodo a te.

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29/10/2005 16:00
 
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Pogue, hai perfettamente ragione dicendo che le regole non discendono per grazia divina ne sono leggi di natura e che non devono orientare i sogni.
Però servono per vivere bene nel presente.
Questo ovviamente non vuol dire che non possano essere cambiate, ma finchè sono valide devono essere rispettate da tutti per una civile convivenza.
Dicendo "c'è chi evade le tasse allora rubo anche io" porterebbe giustificare più o meno tutti i reati come se fosse una reazione a catena. Visto che c'è chi evade allora posso picchiare il mio vicino di casa che mi sveglia usando il trapano alle 9 di mattina la domenica, ma visto che posso fare questo allora posso fare anche peggio...
Inoltre come dice Gior governare una città vuol dire tutelare gli interessi di tutti i cittadini, quelli che ti hanno votato convinti, quelli che ti hanno votato turandosi il naso, quelli che hanno votato il tuo avversario e quelli che al seggio nemmeno ci sono andati, che è una cosa ben differente da essere segretario di un partito più o meno grande che è eletto da una parte nemmeno grande dei suoi iscritti.
Per quanto riguarda gli immigrati il cittadino medio non è ne pro ne contro. A ritenere che ogni immigrato sia un criminale è solo una piccola percentuale di persone, anche se molto rumorosa, gli altri sono solo diffidenti perchè quasi costretti a scegliere tra le due alternative "gli immigrati sono tutti criminali" e "gli immigrati sono sempre giustificati qualsiasi cosa facciano", quando invece la risposta corretta è che gli immigrati sono persone come noi e come tali hanno i nostri stessi diritti e doveri.
Il problema è che però una risposta di questo genere è poco spendibile dal punto di vista propagandistico mentre invece ognuno dei due rumorosi gruppetti (perchè solo di questo si tratta) che si rifanno alle due alternative di cui sopra ha senso in funzione dell'esistenza dell'altro.
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Giovanni Trapattoni, falling off his chair
31/10/2005 09:53
 
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a proposito di immigrazione




Calderoli attacca: "Con immigrati
tolleranza zero, ovvero alzo zero"


ROMA - "Contro gli immigrati tolleranza zero, ovvero alzo zero". La minacciosa risposta all'indagine della Caritas sull'immigrazione in Italia viene dal ministro leghista Roberto Calderoli. "I numeri comunicati oggi dalla Caritas sull'immigrazione nel nostro Paese - dice Calderoli - dimostrano che ci troviamo di fronte ad una vera e propria invasione e l'incremento previsto da questi studi per il futuro preannuncia una progressiva sostituzione dei nostri popoli con i loro". "La Lega Nord non ci sta - continua il ministro - e ostacolerà con qualunque strumento questa forma di masochismo a favore di chi vuole cancellare la nostra identità. E' vero come dice la Caritas che gli immigrati sono una risorsa, ma lo sono soprattutto per la Caritas che, nel tempo, non ha mai ignorato il business immigrati".

"Io continua il comunicato di Calderoli - resto convinto che, al di là della difesa dovuta della nostra identità, davanti ai trionfalistici annunci delle neo assunzioni di extracomunitari bisogna riflettere sul fatto che per ogni assunzione di uno dei loro ci troviamo di fronte ad un disoccupato in più a casa nostra e che per ogni azienda aperta da uno di loro ci si trova di fronte alla chiusura di un azienda di un imprenditore nostrano. Ho poca fiducia che dall'Europa possano venire gli aiuti dai tanti richiesti per arginare questo fenomeno, visto che fino ad oggi l'Europa ha dimostrato un atteggiamento razzista nei nostri confronti e per questo intendo proporre al governo la linea adottata da Malta, realtà che ha già subito l'invasione e che ha dato risposte certe: ovvero tolleranza zero ovvero alzo zero".
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Re:

Scritto da: plaintive reverie 31/10/2005 9.53
a proposito di immigrazione

Calderoli attacca: "Con immigrati
tolleranza zero, ovvero alzo zero"


ROMA - "Contro gli immigrati tolleranza zero, ovvero alzo zero". ...



Solo due parole: che tristezza!
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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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03/11/2005 12:39
 
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Da Repubblica online


COFFERATI: DOMENICI, RISULTATI DA FERMEZZA E RISPOSTE

"A Firenze abbiamo ottenuto risultati perche' al tempo stesso abbiamo dimostrato fermezza laddove c'erano insediamenti abusivi che non potevano essere tollerati, ma al tempo stesso offrendo delle risposte per un futuro migliore". Lo ha detto il sindaco di Firenze Leonardo Domenici rispondendo ai giornalisti ad una domanda sulle recenti vicende di Bologna. "Noi - ha proseguito Domenici - dobbiamo porre la legalita' come uno dei temi fondamentali del governo locale. Dobbiamo farlo perche' rispettare le regole della convivenza civile e' uno dei presupposti essenziali perche' si possa vivere meglio nelle nostre citta'. E' chiaro - ha detto ancora Domenici - che al tempo stesso occorre affiancare a tutto cio' anche un'azione incisiva per l'integrazione sociale e culturale, nella lotta contro le forme di marginalita' sociale che purtroppo sono sempre presenti. Ecco perche' e' molto rischioso, in questo momento, togliere risorse agli enti locali. Questo - ha spiegato Domenici - significa togliere servizi, impedire lo sviluppo di una attivita' coerente che abbia come obiettivo proprio quello della coesione sociale delle nostre citta' e comunita' locali". "Questo - ha concluso Domenici - e' un tema di grande attualita' proprio se pensiamo alla legge Finanziaria ed al confronto che si sta svolgendo nel governo sul reintegro del Fondo nazionale per le imprese sociali nel 2005".
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Giovanni Trapattoni, falling off his chair
03/11/2005 13:37
 
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Ribadisco il concetto che questo halloween sono tornati tutti, ma proprio tutti....



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[Modificato da Corcaigh 03/11/2005 13.38]

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