Scritto da: Roberta g.i. 09/08/2005 9.49
Purtroppo non è che sia cambiato molto nell'Italia berlusconiana (che è quasi come dire quella craxiana)... Io lavoro da tre anni per Mondadori come lettore. Ho sostituito una tipa che è andata in pensione. L'unico problema è che lei era assunta, e io no (io lavoro free lance). Che lei aveva garanzie e io no. Che lei prendeva uno stipendio fisso e ragguardavole e io no (si e no prendo un quarto di quello che prendeva lei e variabile, a seconda del lavoro che mi danno). Insomma, io non avrei augurato mai del male a Biagi, ma che i suoi figli dovessero scontare tutta la vita la SPLENDIDA riforma del lavoro che lui ha fatto sì
Sono contenta che il tuo lavoro ti piaccia (in effetti è molto bello) ma fatto sta che con le tue qualifiche (una laurea e la seconda in arrivo) e le tue competenze, è semplicemente uno scandalo che ti costringano a lavorare con quello stipendio e con quella posizione contrattuale. Quando sento storie come la tua mi rendo sempre più conto emi convinco dell'abisso che ci sia tra Irlanda e Italia nei trattamenti dei laureati e professionisti. Qui non saresti "free-lance" (termine ormai adottato solo dai giornalisti), ma "contractor", nel senso libera professionista con un enorme stipendio (per via delle lauree) e mansioni di responsabilità. Probabilmente ti avrebbero già offerto un'assunzione definitiva nello staff più volte.
Prendi il mio caso: nonostante l'età (ehm) ed il fatto che debba ancora finire la laurea, se non fosse per il fatto che in questo momento non ho nessuno che mi aiuti con i bambini, avrei da scegliere, ripeto, da scegliere tra varie interessanti proprste di lavoro (retribuito) per fare training in vista della mia laurea. Mio marito si laureò nell'86 (non uno dei periodi più felici nell'economia irlandese, decisamente
). Decise PERENTORIAMENTE di non fare ASSOLUTAMENTE nulla per tre mesi dopo la laurea come "premio" a se stesso. Non gli fu possibile. Siccome la sua laurea concerneva il settore chimico, le aziende pescarono il suo nome (e quello di tutti i suoi colleghi) dai database dell'università e cominciarono a mandargli proposte di lavoro a casa. Alla fine, dopo solo qualche settimana, ne accettò una.
Eccheccazzo
(scusate il momento casual
)