Scritto da: Roberta g.i. 02/08/2005 18.32
Non discuto sulle visite di controllo "durante" il lavoro, ma su quelle pre-assunzione. Sono d'accodissimo sul fatto che la salute del lavoratore è centrale, e penso anche che (a meno che uno non abbia chiari problemi mentali, o ci voglia marciare, cosa che una buona selezione del personale individua subito) difficilmente chiederà di essere assunto per un lavoro che non può fisiologicamente fare. Però mi spaventa la possibilità che queste visite mediche "pre-assunzione" possano sfuggire dal controllo, e magari venir "tolte" dalle mani dei medici per arrivare in quelle dei datori di lavoro. Vedi, ad esempio io soffro di alcuni problemi dovuti al fatto di essere nata molto prematura, e tra le altre cose soffro di cefalea a grappolo. Non mi farebbe piacere che un giorno qualcuno decidesse che le mie crisi di cefalea possano essere un motivo per escludermi da una determinata selezione, perché magari potrei fare per questo qualche assenza per malattia in più di un'altra persone. E' un argomento molto delicato, a mio parere, e penso che il fatto che il dibattito sia ancora aperto lo testimoni. Se poi pensi che sia meglio spostare la discussione in un altra sezione per sentire cosa ne pensa anche qualche altra persona, mi farebbe piacere sentire cosa se ne pensa di quest'argomento
Roberta
le norme dovrebbero proprio impedire i casi che tu accenni. le condizioni di salute non dovrebbero essere pregiudizievoli per la selezione, salvo il caso in cui impediscano totalmente di svolgere la mansione per la quale si è stati selezionati.
è ovvio che il rischio c'è, perchè spesso il rapporto tra medico e azienda è molto più di fiducia che tra l'azienda e il dipendente.
la visita medica è utile, sia pre-assuntiva che in costanza di rapporto di lavoro, ma solo se vengono rispettate tutte le norme di rispetto della privacy e diritto del lavoro. l'eventuale rifiuto del datore di lavoro ad assumere dovrebbe essere ben fondato e soprattutto legato esclusivamente all'incapacità del lavoratore a svolgere la mansione.
senza poi entrare nei casi di invalidità, dove però esistono altre norme a tutela di queste categorie proprio per permettere alle aziende di assumerli.
l'esempio tuo, di cui parli, non può assolutamente essere un giustificato motivo. sei perfettamente in grado di svolgere qualunque mansione, e privarti del diritto a concorrere ad un posto di lavoro per un motivo così "banale" (che sono sicuro per te non lo è quando ti prendono ... ho presente di cosa parli) sarebbe passibile di denuncia. senza passare dal via.
posso citarti l'esempio della mia collega che ogni mese, in quei giorni, sta a casa in malattia perchè il dolore è troppo forte e non riesce a lavorare.
anche ad averlo saputo prima della assunzione, non avremmo di certo potuto escluderla. e tantomeno adesso possiamo utilizzare le sue continue malattie come giusta causa per il licenziamento.
questi suoi problemi non le impediscono comunque di svolgere le mansioni per le quali è stata assunta.
che poi si sa, in Italia fatta la legge trovato l'inganno ... non ci si può fare nulla. ci sarà sempre chi imbroglierà per poter essere assunto o per non assumere. da questo punto di vista lavoratori e aziende sono identici, puntano ai proprio interessi, e se possono imbrogliare lo fanno. (non tutti ovviamente)