Decisione irresponsabile e criminale quella di chiedere la chiusura dei CPT.
http://www.meltingpot.org/articolo5548.html
E dove lasciarli, forse liberi di girare per il paese, come la stragrande maggioranza degli irregolari presenti sul territorio?
Ora non so quali siano le cifre esatte della popolazione carceraria straniera in Italia; per esempio nel sito
stradanove, si legge:
"...Più della metà della popolazione carceraria italiana è costituita da stranieri. A Rimini si conferma questo dato, seppur con delle differenze: gli stranieri erano il 49% nel 1999, il 46% nel 2000. Le comunità più rappresentate sono la marocchina, l'algerina, la tunisina, seguite da quella albanese..."
altri siti parlano di una percentuale intorno al 40% di soli extracomunitari, comunque sia, con questi dati non soprende se spesso molti (io compreso) nutrono estrema diffidenza verso questi soggetti.
Un altro sito non sospetto (
ristretti.it) cita un'intervista al Ministro Castelli del Dicembre 2004
"...Da tre anni - lamenta - sono massacrato dalla sinistra, dai giornali benpensanti e da certi ambienti cattolici perché non concedo indultini o amnistie, ma non si può da un lato accusarci di essere aguzzini e dall’altro invocare sicurezza nelle strade".
Castelli ricorda quindi come alcune persone vengano arrestate anche 7-8 volte in un anno per poi uscire dal carcere e per quanto riguarda i minori, "c’è chi viene arrestato anche 25-26 volte in 12 mesi. Lasciamo perdere però i minori - aggiunge - ci stiamo occupando anche di questo problema ma la situazione è diversa". Interventi servono invece per i maggiorenni recidivi.
Castelli difende poi anche la legge Bossi-Fini che consente il rimpatrio degli extracomunitari condannati. "La popolazione carceraria - dice - che oggi è di 55 mila unità, tende a salire di 2 mila unità l’anno. Non riusciremmo a costruire penitenziari con questo ritmo.
Visto che un terzo dei detenuti sono cittadini extracomunitari, è stato quindi giusto decidere di rimandarli a casa loro se non hanno commesso reati molto gravi. Da un lato non è diminuita la sicurezza, dall’altro si tiene sotto controllo la popolazione carceraria che ora è stabile". Oltre 2.300 persone (circa 200 al mese), "sono già state mandate a casa. Se nelle carceri non ci fossero 18-20 mila extracomunitari, la situazione sarebbe molto migliore..."
Poi possiamo trovare tutte le scusanti sociali, ma non è questo il punto. Non importa sapere perchè delinquono (siano essi uomini o donne , minorenni o maggiorenni), interessa che questi soggetti siano allontanati definitivamente dal nostro territorio.
Altro che patti bilaterali con la Libia (= calarsi le braghe alle minacce di Gheddafi
), una risposta militare (è un'esagerazione lo so, lo so!) alla Ronald Reagan occorreva.
Non fare di tutta un'erba un fascio, ma neppure tirare fuori le solite frasi '...ho amici extracomunitari onesti , lavoratori, laureati...' . Non è a questi signori che si chiede conto, ma a quelli di loro che violano le leggi.
Anche in vista di un'allargamento ad Est della UE, si dovrebbe tener conto della 'qualità' degli immigrati che entrano in un altro paese UE e rivedere alcuni aspetti della libera circolazione degli individui tra i diversi stati della futura 'Unione Europea'.
[Modificato da lough 23/06/2005 21.55]