Il forum di Altra Irlanda
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Tolleranza zero? Giusto peccato che...

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2005 09:59
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24/06/2005 11:05
 
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Tornando al tema iniziale, comunque altro che castrazione chimica agli stupratori.
****************************

.....ORIANA VIVE........

24/06/2005 11:46
 
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Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 24/06/2005 11.04
Non ho detto che debbano essere uccisi o affondare le navi, ci mancherebbe, però ribadisco che devono essere asolutamente bloccate in mare aperto, rigirate, e rispedite da dove arrivano.
Come ho detto tante volte, non possiamo farci carico di 4 miliardi di poveri che purtroppo ci sono.
Secondo te quindi dovremmo dire: venite tutti da noi, forza, porte aperte a tutti.

Quello della bandiera è un reato d'opinione, infatti il codice Rocco (del periodo fascista), dovrebbe essere cancellato.
Mi sembra esagerato paragonare un reato d'opinione con la clandestinità.



io stavo criticando il concetto di CPT, non stavo discutendo sull'accoglierli o meno, quello è tutt'altro discorso. lough ha postato un intervento sui CPT, non su se e come accoglierli o rimandarli indietro.
ho semplicemente detto che il trattamento che ricevono in questi "centri di accoglienza" non è un trattamento degno di una persona umana, che abbia commesso un reato o meno (e il reato di clandestinità non mi sembra poi così grave, in confronto ad altri).
Ma siccome tu hai tirato fuori la storia che è un reato (e certo, non lo nego, ma contesto il trattamento ricevuto, ripeto), prenditela tutta: pulirsi il culo con la bandiera sarà un reato di opinione, ma è pur sempre un reato e prevede una pena in caso di condanna.
e il fatto che sia risalente all'epoca del fascismo non significa che sia sbagliata. vogliamo mettere al bando tutte le leggi del fascismo? allora partiamo con buona parte del codice civile, per poi proseguire con tutte le norme in materia di sicurezza e igiene sul lavoro (la mitica 626 del 94 prende spunto proprio dalle norme del periodo fascista).

24/06/2005 11:50
 
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Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 24/06/2005 11.05
Tornando al tema iniziale, comunque altro che castrazione chimica agli stupratori.



è vero, appendiamoli per i coglioni nella pubblica piazza e prendiamoli a sassate.

come diceva quel tipo? scagli la prima pietra chi è senza peccato?

metodi coercitivi come questi non servono, non eliminano il problema, piuttosto ne creano altri.

ci vuole un sistema giudiziario in grado di far fronte a questi casi, con una bella condanna esemplare e niente più permessi premio, sconti di pena o patteggiamenti. 20 anni, ma che siano 20 e non 19 e 364 giorni.
e soprattutto serve maggiore prevenzione. dove sono i poliziotti di quartiere sbandierati come un grande successo del governo berlusconi?
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24/06/2005 11:58
 
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...un reato di opinione...da parte di chi rappresenta le istituzioni...bella coerenza, però.

- all songs are living ghosts and long for a living voice - B.K.
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24/06/2005 12:09
 
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i problemi vanno affrontati
a fare certi discorsi si passa per razzisti, ma lo farò lo stesso

se entrare clandestinamente è reato perchè le carrette del mare intercettate al largo vengono accompagnate in italia (a volte neppure ci arriverebbero in italia se non li aiutassero) invece che rispedite al mittente?
voglio dire i CPT se fossero adeguati sarebbero un segno di civiltà, ma di fatto si rivelano anche un grosso aiuto per chi sfrutta i clandestini portandoli in italia facendosi pagare e stipendoli sulle barche: tanto una volta arrivati male che vada se sono intercettati finiscono in questi centri e da li in una maniera o nell'altra poi esci, le fughe non sono così rare.
Tanto più che l'europa impedisce o vorrebbe impedire all'Italia di rispedire indietro i clandestini a gruppi ma pretende che vengano esaminate singolarmente le varie domande di asilo politico, tanto son cazzi nostri di noi italiani, che sei hai un processo in ballo aspetti gli anni...
Io penso che ci voglia anche umanità nel considerare persone che accettano di attraversare il mare in certe condizioni, ma qui a forza di dover essere comprensivi si è passato il limite. Poco mi importa di quanto propongono e mettono in risalto tg e politici vari: mi guardo intorno nei paesi di provincia dove se non c'è un omicidio le tv non vengono, e vedo l'anarchia, la strafottenza, la derisione verso la nostra cultura ma soprattuto verso le nostre leggi. Sanno che ci sarà sempre qualcuno disposto a difenderli comunque, e ne approfittano.
Ripeto un concetto: giusto o sbagliato che sia si rischia che la gente cominci ad agire prima delle istituzioni, apriamo gli occhi prima che sia tardi. Oppure evitiamo di piangere quando le cose saranno degenerate
24/06/2005 12:33
 
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Piccolo intervento per gettare benzina sul fuoco [SM=g27828]
Tutta questa discussione sugli extracomunitari violentatori mi sembra il solito escamotage politico: ma sì, fuoco e fiamme sui capri espiatori.
È stata violentata una ragazza di 15 anni, nessuno ne parla più.
Sono state violentate dozzine di donne, negli ultimi vent'anni ho quasi perso il filo, violentate da figli di papà annoiati, maniaci sessuali, immigrati clandestini, compagni di scuola, mariti, zii e vicini di casa.
Ma questo non è il punto. Di fianco ad uno stupratore c'è sempre una vittima di cui puntualmente si perdono le tracce, nessuno si accerta che gli sia stata amministrata una terapia adeguata, il rispetto dovutole, ed una punizione appropriata agli stupratori con un processo a porte chiuse.
È molto più comodo (e facile) lapidare lo straniero.

Mah... [SM=x145485]
[SM=x145487]
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24/06/2005 13:19
 
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Re:

Scritto da: gior77 24/06/2005 9.24
Lough, scusa, ma stai facendo un po' di confusione: il CPT è un centro di prima accoglienza dove vengono "depositati" tutti gli immigrati la cui unica colpa è di essere clandestini.
Non è un carcere, non deve essere un carcere. Ecco perchè li vogliono chiudere. Perchè lì dentro vengono trattati come delinquenti incarcerati.

Mi piace invece citare, dall'articolo che tu hai linkato, il commento di Marrazzo: «Un Paese civile deve garantire il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone che, nei Cpt, spesso vivono in condizioni disumane. Non possiamo continuare in questo modo. Mi sono sempre chiesto quanta disperazione e quanto bisogno spingano una madre o un padre a caricare figli, spesso neonati, su carrette del mare in balia di un destino a volte tragico: bisogna gestire queste presenze con più umanità di quanto è avvenuto finora. Non si può più tollerare la logica emergenziale e il binomio tra immigrato illegale e criminale che sottende la Bossi-Fini».

Scusa, ma questo è il modo di pensare di una persona intelligente.




Ciao Giorg77, no!
Non ho fatto alcuna confusione credimi. E' vero, il clandestino è sinonimo di criminale, ma il suo 'status' rappresenta un reato penale, come gettare la bandiera italiana nel cesso (ma considerare criminale chi fa questo 'ce ne vuole').
Comunque sia non è questo il punto, ma semmai non è tollerabile che un paese 'civile' permetta a chiunque di entrare e girare liberamente sul suo territorio.
Se ti ferma la polizia e hai dimenticato i documenti a casa, probabilmente ti romperanno le palle per questo. Giusto che sia così, per una semplice questione di sicurezza.

Figuriamoci poi quando parliamo di individui che provengono da chissà dove; anche se la maggior parte brave persone, tra loro si nasconderanno soggetti socialmente o potenzialmente pericolosi, e altri ancora visto le condizioni precarie in cui vivono, possono diventare ottime reclute della criminalità nostrana.
Senza considerare la questione igienica. Molti di questi soggetti provengono da paesi a rischio. Le vaccinazioni su questi soggetti vogliamo farle per evitare rischi di contagio sul nostro territorio?


Ok, x assurdo aboliamo i CPT ma limitiamoci a identificarli, ma lasciamoli liberi di girare sul nostro territorio; ancora una volta la sicurezza dove la lasciamo. Riempiamo il nostro paese di disperati senza lavoro? Quando vai in un pese extraUe, civilizzato come il Canada o gli USA se hai il passaporto scaduto o altre iregolarità, ti rispediscono indietro appena scendi dall'aereo. Poco importa che sei un cittadino europeo in grado di autosostenerti nel periodo di soggiorno.
E noi dovremmo accogliere inmodo totalmente indiscriminato masse di diseredati sul nostro territorio?

Questo poi avviene comunque, per la difficoltà intrinseca di controllare i flussi migratori con metodi non violenti, per mancanza di uomini , mezzi e strutture. e dulcis in fundo per certe organizzazioni di volontariato, per commistioni politico mafiose e per assurde e irresponsabili ideologie buoniste e anche per l'egoismo di una certa classe imprenditoriale che vede nell'immigrato una forza lavoro a basso costo da sfruttare.



Dire che l'immigrazione è una risorsa del paese ha lo stesso valore dell'affermazione 'Il Nord non può fare a meno del meridione'; cioè potenzialmente lo è ma poi in pratica (x come viene affrontata la questione) rappresenta soltanto un problema sociale, di sicurezza e di costi.



OT
p.s.: la critica alla frase che spesso si sente dire dai nostri politicanti e sindacalisti :'Il Nord non può fare a meno del meridione', spero non passi per razzista.
Voglio solo dire che x me rappresenta una falsità.
Il meridionale onesto e lavoratore ( e sono tanti, basti guardare le nostre citta nel 'nord' e quelle dei paesi UE e d'oltre oceano), deve molte volte lasciare il suo paese e spostarsi al nord o all'estero.
Tutto ciò poi non fa altro che ridurre le potenzialità del meridione che oltre alla presenza soffocante della criminalità organizzata, della microcriminalità, di una certa mentalità diffusa nello strato sociale del mezzogiorno, deve anche assistere alla fuga di cervelli, di onesti lavoratori e imprenditori.






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24/06/2005 14:36
 
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Re:

Scritto da: Corcaigh 24/06/2005 12.33
Piccolo intervento per gettare benzina sul fuoco [SM=g27828]
Tutta questa discussione sugli extracomunitari violentatori mi sembra il solito escamotage politico: ma sì, fuoco e fiamme sui capri espiatori.
È stata violentata una ragazza di 15 anni, nessuno ne parla più.
Sono state violentate dozzine di donne, negli ultimi vent'anni ho quasi perso il filo, violentate da figli di papà annoiati, maniaci sessuali, immigrati clandestini, compagni di scuola, mariti, zii e vicini di casa.
Ma questo non è il punto. Di fianco ad uno stupratore c'è sempre una vittima di cui puntualmente si perdono le tracce, nessuno si accerta che gli sia stata amministrata una terapia adeguata, il rispetto dovutole, ed una punizione appropriata agli stupratori con un processo a porte chiuse.
È molto più comodo (e facile) lapidare lo straniero.

Mah... [SM=x145485]
[SM=x145487]



Pienamente d'accordo con Martina. Al di là della condanna che dovrebbe essere certa e severa nei confronti di tali bestie (sia che girino in BMW sia che vivano nelle baracche), le vittime di uno stupro vengono sempre e comunque relegate nel cassetto del dimenticatoio... quando hanno subito un oltraggio i cui segni potrebbero rivelarsi indelebili.

[Modificato da scottishflag 24/06/2005 14.39]

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It may be good for New York state but it's no damn good for me.
24/06/2005 14:54
 
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E quindi vogliamo continuare a richiuderli in strutture inadeguate, continuando a trattarli da criminali quando il loro unico desiderio è quello di farsi una vita nuova, ammassandoli in 15 per stanza e fornendogli si e no da bere e da mangiare?
Scusa, ma è normale che cerchino di scappare. Non mi meraviglia. Almeno, scappando, forse hanno una possibilità. Anche una sola su un milione, magari, ma è una possibilità.

Io resto convinto di una cosa: il modo migliore per impedire l'immigrazione clandestina, è non farli venire.
Ho scoperto l'acqua calda? Non proprio. Punto pricipale è capire perchè scappano dal loro paese natale, principalmente africano. Le condizioni di vita nei paesi africani è a dir poco disperata: guerre civili, aids, mancanza di cibo (il lavoro poi è una chimera) e di acqua. Uno che nasce in un paese così, non ha futuro, non ha una vita, è destinato a morire, senza che noi benpensanti del cazzo muoviamo un dito. E allora cosa fare? Beh, tra il niente e una speranza, scelgono una speranza.
Come biasimarli? Non faresti la stessa cosa, a parti invertite?
E invece tu, come tantissimi altri, continuate a guardare e commentare questa gente con i vostri bei vestitini firmati, il vostro bel lavoretto in banca, e vedete in loro una minaccia per la società.
Allora, diamogli una mano, seriamente. Facciamo in modo che le loro condizioni di vita nel loro paese natale migliorino:
1. aboliamo il debito di questi paesi, assicurandoci però che non agevoli le dittature militari tutt'ora governanti in questi paesi.
2. restituiamogli decine di anni di sfruttamento delle loro risorse agrarie e minerarie, oltre che umane.
3. mettiamoli nelle condizioni di entrare nel mercato da protagonisti, e non da sfruttati. mettiamoli nelle condizioni di vendere direttamente i loro prodotti e di tenersi il profitto per crescere e migliorarsi.

Allora vedrai che non verranno più da noi. Perchè quello che cercano lo avranno già in casa.

Utopia? Mi piace pensare che non lo sia, che sia invece un sistema per migliorare il mondo. Un sogno. Un mondo migliore è possibile, ma non con questi governanti, non con questa gente.

Ma sai qual'è il problema? Che non lo vogliamo. Perchè siamo ricchi, e vogliamo esserlo sempre di più, a discapito dei poveri, perchè non ce ne frega un cazzo dei milioni di poveri che ci sono in giro per il mondo, fino a quando questi per dar vita a un sogno non vengono a casa nostra, e allora non gli resta altro da fare che i delinquenti perchè la nostra società non offre di meglio.
Però ci indigniamo se cestiniamo un embrione.
Porca troia che razza di ipocriti.

Comprensione? Io per i delinquenti non ne ho. Sono delinquenti e meritano la galera, meritano di starci e vorrei che ci restassero dentro per tutti gli anni che un tribunale civile gli infligge.
Ma questa gente viene qua per una speranza, per il desiderio di avere una vita migliore. E noi non solo glielo impediamo, ma vorremmo pure che se ne stessero a casa.
L'immigrazione di massa è il prezzo che il capitalismo sfrenato che impera deve pagare.
Ora sta a noi decidere. A noi gente comune. Dobbiamo decidere se questo è giusto o se questo è sbagliato.

Un banalissimo esempio: in una valle deserta ci sono due case. In una ci vivo io, e ho dieci mucche di cui quattro rubate al mio vicino perchè io sono bianco e lui nero, quindi lui non ha diritto a tenerle.
Il mio vicino, per vivere, verrà a chiedermi almeno una mucca.
Se io lo mando via a calci e gli dico di non importunarmi, non posso meravigliarmi se poi una notte mi trovo con il cranio fracassato.

E a proposito degli USA: è vero, se ti beccano sull'aereo con il passaporto scaduto, ti rimandano indietro, ma contemporaneamente San Francisco è abitata da milioni di irregolari. Messicani e cinesi in primis. Come mai? Allora forse non è quel paese modello di cui parli, vero? Per non parlare del dopo 11 settembre: ci sono leggi a dir poco discriminatorie nei confronti degli stranieri.

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24/06/2005 15:27
 
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x gior77

penso stessi rispondendo a me.
Non hai idea di quante volte ho difeso gli extracomunitari da accuse generiche come il classico "sono tutti uguali".
Si contavano sulle dita di 2 mani al mio paese, rispettosi del paese, con lavoro, appena avevano 2 soldi arrivava in italia la famiglia: questi non sono cambiati, continuo a difenderli da accuse stupide e insulti idioti, e con qualcuno non ho nessun problema a bere 1 birra assieme.

Negli ultimi anni è arrivata un'ondata di nuovi extracomunitari: per descriverti il porcaio successo, e il cambiamento in peggio del mio paese avvenuto in meno di 1 anno dovrei vivere sul forum e scrivere un'infinità di pagine. Comandavano loro, tutti giovani, possibilmente disoccupati e col diritto di comandare e alzare le mani contro i "razzisti" locali. Purtroppo così come è sbagliato e scorretto dire che sono tutti delinquenti, è assolutamente sbagliato e scorretto continuare a parlarne dicendo che sono tutti bisognosi di rifarsi una vita ecc. O meglio, rifarsi una vita spesso vuol dire sfuggire alle condanne avute nei propri paesi.
Quando dopo 1 paio d'anni di immobilismo sono cominciati i controlli ne sono spariti più della metà, sequestri di "polveri magiche", i golf GTI nuovi dei "disperati" sono spariti, gli irregolari sono risultati essere una percentuale da non credere: sono finite le sfide a coltellate (che prima non si erano mai viste), i parcheggi non sono più gabinetti e depositi per bottiglie rotte.

Non vivo nel paradiso terrestre, ma si è ricominciato a vedere i ragazzini uscire da soli la sera come facevo io alla loro età, la gente del centro non ha più paura a starsene in strada a scambiare 2 parole e se uno prende a calci un contatore del gas per strada glielo puoi far notare senza essere circondato: non hai idea di quanto sia cambiata in meglio la situazione.

Potrò sembrarti razzista ma è quello che ho visto con i miei occhi, io che mi sentivo dire che ero di sinistra perchè non accettavo certi discorsi "razzisti" oggi posso dirti che in tv possono mostrare quello che fa comodo da una parte o dall'altra, ma bisogna viverle sull'uscio di casa certe cose prima di difendere a prescindere.

Sono invece d'accordissimo sul fatto che se non stessero male al loro paese ci resterebbero, tranne quelli che scappano perchè hanno problemi legali, cosa che qui dalle mie parti per un paio d'anni non hanno avuto in nessuna maniera
24/06/2005 15:43
 
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non stavo rispondendo a te. stavo rispondendo principalmente a lough.

ma di quello che racconti, sono d'accordo con te, e l'ho scritto anche prima, che serve maggiore prevenzione, quindi più controlli.
ben vengano poliziotti e carabinieri, se servono per migliorare la vivibilità di un paese.
salvo che non succeda come a Napoli dove per arrestare due delinquenti sono stati presi a sassate dalla stessa gente che dovrebbero proteggere.

ve lo ripeto per l'ennesima volta: sono contro i clandestini, io li voglio regolari e integrati nella nostra società, i delinquenti se ne stiano nel loro paese o in carcere da noi.
servono più controlli, maggiore prevenzione, allora sicuramente un sacco di reati potrebbero essere evitati.
ma non possiamo e non dobbiamo per questo motivo trattarli come bestie al macello.

contemporaneamente, però mi interrogo sui perchè questa gente sia venuta qui da noi che cosa li spinga a cercare fortuna o salvezza da noi, e cosa si può fare per dargli una mano.
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24/06/2005 15:49
 
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Re:

Scritto da: gior77 24/06/2005 14.54
E quindi vogliamo continuare a richiuderli in strutture inadeguate, continuando a trattarli da criminali quando il loro unico desiderio è quello di farsi una vita nuova, ammassandoli in 15 per stanza e fornendogli si e no da bere e da mangiare?
Scusa, ma è normale che cerchino di scappare. Non mi meraviglia. Almeno, scappando, forse hanno una possibilità. Anche una sola su un milione, magari, ma è una possibilità.

Io resto convinto di una cosa: il modo migliore per impedire l'immigrazione clandestina, è non farli venire.
Ho scoperto l'acqua calda? Non proprio. Punto pricipale è capire perchè scappano dal loro paese natale, principalmente africano. Le condizioni di vita nei paesi africani è a dir poco disperata: guerre civili, aids, mancanza di cibo (il lavoro poi è una chimera) e di acqua. Uno che nasce in un paese così, non ha futuro, non ha una vita, è destinato a morire, senza che noi benpensanti del cazzo muoviamo un dito. E allora cosa fare? Beh, tra il niente e una speranza, scelgono una speranza.
Come biasimarli? Non faresti la stessa cosa, a parti invertite?
E invece tu, come tantissimi altri, continuate a guardare e commentare questa gente con i vostri bei vestitini firmati, il vostro bel lavoretto in banca, e vedete in loro una minaccia per la società.
Allora, diamogli una mano, seriamente. Facciamo in modo che le loro condizioni di vita nel loro paese natale migliorino:
1. aboliamo il debito di questi paesi, assicurandoci però che non agevoli le dittature militari tutt'ora governanti in questi paesi.
2. restituiamogli decine di anni di sfruttamento delle loro risorse agrarie e minerarie, oltre che umane.
3. mettiamoli nelle condizioni di entrare nel mercato da protagonisti, e non da sfruttati. mettiamoli nelle condizioni di vendere direttamente i loro prodotti e di tenersi il profitto per crescere e migliorarsi.

Allora vedrai che non verranno più da noi. Perchè quello che cercano lo avranno già in casa.

Utopia? Mi piace pensare che non lo sia, che sia invece un sistema per migliorare il mondo. Un sogno. Un mondo migliore è possibile, ma non con questi governanti, non con questa gente.

Ma sai qual'è il problema? Che non lo vogliamo. Perchè siamo ricchi, e vogliamo esserlo sempre di più, a discapito dei poveri, perchè non ce ne frega un cazzo dei milioni di poveri che ci sono in giro per il mondo, fino a quando questi per dar vita a un sogno non vengono a casa nostra, e allora non gli resta altro da fare che i delinquenti perchè la nostra società non offre di meglio.
Però ci indigniamo se cestiniamo un embrione.
Porca troia che razza di ipocriti.

Comprensione? Io per i delinquenti non ne ho. Sono delinquenti e meritano la galera, meritano di starci e vorrei che ci restassero dentro per tutti gli anni che un tribunale civile gli infligge.
Ma questa gente viene qua per una speranza, per il desiderio di avere una vita migliore. E noi non solo glielo impediamo, ma vorremmo pure che se ne stessero a casa.
L'immigrazione di massa è il prezzo che il capitalismo sfrenato che impera deve pagare.
Ora sta a noi decidere. A noi gente comune. Dobbiamo decidere se questo è giusto o se questo è sbagliato.

Un banalissimo esempio: in una valle deserta ci sono due case. In una ci vivo io, e ho dieci mucche di cui quattro rubate al mio vicino perchè io sono bianco e lui nero, quindi lui non ha diritto a tenerle.
Il mio vicino, per vivere, verrà a chiedermi almeno una mucca.
Se io lo mando via a calci e gli dico di non importunarmi, non posso meravigliarmi se poi una notte mi trovo con il cranio fracassato.

E a proposito degli USA: è vero, se ti beccano sull'aereo con il passaporto scaduto, ti rimandano indietro, ma contemporaneamente San Francisco è abitata da milioni di irregolari. Messicani e cinesi in primis. Come mai? Allora forse non è quel paese modello di cui parli, vero? Per non parlare del dopo 11 settembre: ci sono leggi a dir poco discriminatorie nei confronti degli stranieri.





Intanto non considero solo colpa 'dell'opulento occidente' la situazione disastrosa in molte zone dell'Africa, ma anche e soprattutto considero responsabili anche regimi dittatoriali presenti in quei paesi, frutto non solo dell'ingerenza occidentale per i suoi sporchi affari ma anche risultato della storia passata di quei paesi.
Senza contare le condizioni ambientali, la scarsità d'acqua in primis.

Poi fosse anche vero quello che dici, allora? E' colpa nostra? Loro hanno il diritto di scappare dalla loro realtà, giusto? Noi abbiamo il diritto per i nostri interessi che non esportino la loro povertà, disperazione, con tutto quello che ne consegue a casa nostra.
Risolviamo i problemi a casa loro. Giusto ma forse hai ragione, è utopico.
Comunque sia, benchè sia giusta la fuga del prigioniero, è altrettanto giusto impedire che questi individui entrino e scorrazzino illegalmente sul nostro territorio.
Poi non mi importa di chi sia la colpa della loro situazione disperata, mi importa che sia garantita la sicurezza e l'integrità del nostro 'tessuto sociale', già molto intrinsicamente malato.
Capire la causa è condizione necessaria per risolvere questi problemi e quindi aiutare questa gente, ma ciò non toglie che si debba reprimere in modo efficace senza buonismi o meaculpa una situazione d'illegalità (e l'immigrazione clandestina è illegale , e primo passo verso la criminalità).

Io non mi considero un ladro, non penso di aver rubato allegoricamente nessuna mucca, ma anche se lo avessi fatto , farei in modo che quel nero non possa spacccarmi la testa.
Anche se fossimo noi i diretti responsabili non vedo perchè dovremmo metterci a 90!

In quanto ai messicani irregolari, quelli non arrivano negli Usa con l'aereo e passaporto e anche in questo caso la loro situazione lo si deve molto di + alla storia e politica messicana che all'ingerenza Occidentale.
Diciamo che spesso fanno tutto da soli e una parte dell'Occidente trae vantaggio da queste situazioni.


24/06/2005 16:04
 
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lough, mi sembra che hai già risposto a quello che volevo sapere.

continua a pensare al tuo bel orticello, e assicurati che cresca bello e rigoglioso.

e chi se ne frega se il resto del mondo va a rotoli, l'importante è che il tuo orticello sia bello e sano, e non ci sia nessuno che venga dentro a romperlo.

beh, mi dispiace, ma anche questa è utopia.

il fatto che tu non sia un ladro (nel mio esempio non volevo assolutamente darti del ladro, era un esempio puro e semplice) non significa che non puoi essere consapevole che vivi di un'economia che ha rubato e sfruttato le risorse di altri paesi portandoli alla povertà. questa si chiama coscienza civile.

guarda che, senza andare lontano, è quello che è successo in Cina: fino a qualche hanno fa le nostre industrie e multinazionali producevano in Cina per poi rivendere nel mondo e tenersi i profitti.
I cinesi si sono detti: ma perchè non produciamo noi e ci teniamo noi i profitti?
Ed ecco che adesso vogliono mettere i dazi. MA loro non fanno niente di male, producono come producevamo noi prima, con gli stessi costi, con l'unica differenza che vendono i prodotti ai prezzi che vogliono loro, e non a quelli imposti dal comunità economica occidentale.
e abbiamo paura di loro per questo. perchè ce la stanno mettendo nel culo con lo stesso sistema che noi abbiamo cercato di imporre a loro.
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24/06/2005 16:07
 
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Re:

Scritto da: gior77 24/06/2005 15.43

contemporaneamente, però mi interrogo sui perchè questa gente sia venuta qui da noi che cosa li spinga a cercare fortuna o salvezza da noi, e cosa si può fare per dargli una mano.



La mia impressione, per quanto visto direttamente: vengono da noi perchè sanno di poterlo fare rischiando poco o niente, via mare basta che si avvicinino alle coste che ci pensa la guardia costiera a farli arrivare.
Vengono da noi perchè è facile entrare, perchè pensano che qui sia tutto facile, perchè potrebbero essere di passaggio per poi andare nel nord europa ma quando vedono che la pena per un furto è un foglio di via che può essere cestinato allora l'italia non è male.
Perchè in italia è più grave essere definito (e magari non esserlo)razzista piuttosto che essere clandestino, perchè da noi c'è ancora l'idea che siccome sono poveri tutto o quasi gli è concesso.
E chi politicamente denuncia queste cose è troppo grezzo per essere credibile.
Perchè chi ne parla male è poi pronto a dargli un lavoro in nero e un affitto altrettanto in nero e finge di non sapere che spesso hanno un secondo "lavoro" che non è un lavoro.

Cosa fare per loro? la risposta te la danno gli stranieri regolari: essere pronti ad accogliere e dare lavoro senza pregiudizi o sfruttamento, essere più duri con gli irregolari. Garantire diritti ma pretendere doveri. Trattarli da persone che devono essere responsabili di quello che fanno.
tutto questo è utile, non difenderli sempre a prescindere, ma responsabilizzarli.
Un aiuto all'integrazione verrà dalle generazioni che stanno crescendo insieme nelle scuole
27/06/2005 07:57
 
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Re: Re:

Scritto da: novellorlnd 24/06/2005 16.07


La mia impressione, per quanto visto direttamente: vengono da noi perchè sanno di poterlo fare rischiando poco o niente, via mare basta che si avvicinino alle coste che ci pensa la guardia costiera a farli arrivare.
Vengono da noi perchè è facile entrare, perchè pensano che qui sia tutto facile, perchè potrebbero essere di passaggio per poi andare nel nord europa ma quando vedono che la pena per un furto è un foglio di via che può essere cestinato allora l'italia non è male.
Perchè in italia è più grave essere definito (e magari non esserlo)razzista piuttosto che essere clandestino, perchè da noi c'è ancora l'idea che siccome sono poveri tutto o quasi gli è concesso.
E chi politicamente denuncia queste cose è troppo grezzo per essere credibile.
Perchè chi ne parla male è poi pronto a dargli un lavoro in nero e un affitto altrettanto in nero e finge di non sapere che spesso hanno un secondo "lavoro" che non è un lavoro.

Cosa fare per loro? la risposta te la danno gli stranieri regolari: essere pronti ad accogliere e dare lavoro senza pregiudizi o sfruttamento, essere più duri con gli irregolari. Garantire diritti ma pretendere doveri. Trattarli da persone che devono essere responsabili di quello che fanno.
tutto questo è utile, non difenderli sempre a prescindere, ma responsabilizzarli.
Un aiuto all'integrazione verrà dalle generazioni che stanno crescendo insieme nelle scuole



Tutto giusto, il tuo ragionamento.

Una precisazione: io non li difendo a prescindere, non li giustifico a tutti i costi.
Però non sono uno che gli basta sentirsi dire: i clandestini sono tutti delinquenti.
No, per me non è sufficiente, voglio capire, voglio arrivare al nocciolo del problema, capire perchè questa gente viene fin da noi con carrette che spesso non riescono ad affrontare il mare, voglio capire cosa li spinge a farlo e conseguentemente provare a trovare una soluzione che non sia la semplice: li rispediamo indietro.
Tutto questo non mi basta.
27/06/2005 15:41
 
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come si può leggere qua sotto, il problema non è solo degli immigrati clandestini ...

Manfredonia. Prima l'ha convinta a fuggire da casa e poi l'ha violentata. Così Matteo Pettinicchio, un ragazzo di 23 anni, è stato arrestato dalla polizia di Manfredonia con l'accusa di aver abusato sessualmente di una ragazzina tredicenne. Un'adolescente che frequentava da qualche tempo e che, secondo gli agenti, aveva indotto a scappare da casa il 25 giugno. Il giovane già in passato aveva avuto un figlio da una relazione con un'altra minorenne, che ha poi abbandonato. L'arresto di Pettinicchio è arrivato dopo lunghe ricerche compiute dai poliziotti in seguito alla denuncia di allontanamento presentata dai genitori della ragazzina. L'adolescente è stata trovata la notte scorsa in un casolare di campagna: era insieme con un altro ragazzo minorenne che, secondo gli investigatori, la sorvegliava ed è stato così denunciato a piede libero per favoreggiamento. Poco più tardi, è stato rintracciato e arrestato il ventenne.

Il "branco" a Salerno. Violentata nel sottopassaggio alle 8 di sera. Uno stupro di gruppo è stato compiuto nella notte tra sabato e domenica ai danni di una ragazza di 16 anni, alla periferia orientale di Salerno. Sull'episodio indaga la polizia, che ha denunciato D.A., un ventenne con precedenti penali, con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, aggravata dall'uso delle armi. La violenza, secondo il racconto dalla vittima, è avvenuta in un sottopassaggio intorno alle 20.30. La ragazza è stata aggredita mentre stava rientrando a casa. Secondo gli investigatori, i violentatori sarebbero italiani.

Milano. La polizia ferroviaria di Milano ha arrestato un iracheno e un palestinese, entrambi minorenni, accusati di violenza sessuale e rapina ai danni di una donna di 45 anni. Secondo la denuncia, nella notte tra il 16 e il 17 giugno, la donna avrebbe accettato l'invito dei due ragazzi, che già conosceva, a entrare nella stazione Centrale. Qui, in un locale in disuso, sarebbe stata immobilizzata e violentata dai minorenni, che si sarebbero poi impossessati dei soldi e del cellulare della vittima.
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Il rapporto fra immigrazione e criminalità in Italia
Analisi lucida sul 'problema' immigrazione.

http://www.cestim.org/due-palazzi/studi_explorer_%201%20-%204/pagine%20web/rapporto_fra_immigrazione_e_crim.htm
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Se vuoi battere i criminali aggiusta la finestra
• da La Stampa del 28 giugno 2005, pag. 34


di Maurizio Viroli

Il vero e proprio attacco della popolazione di un quartiere di Napoli contro le forze di polizia colpevoli di aver arrestato dei rapinatori, la facilità con cui gli stupratori compiono i loro crimini, e infiniti episodi quotidiani di abusi e di violenze compongono il quadro preoccupante di uno Stato che non è più in grado di difendere la legalità.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: non solo la vita e la sicurezza dei cittadini, soprattutto dei più deboli, sono gravemente minacciate, ma tutta la vita sociale si è imbarbarita a tal punto che in molti contesti la vera legge è la legge del più forte.

Come spesso avviene in questi casi, un ostacolo alla soluzione del problema sono le cattive analisi e le cattive proposte, prima fra tutte quella che considera il criminale un mostro o una bestia, e invoca sanzioni esemplari, dalla punizione corporale alla pena di morte. Chi ragiona così non ha evidentemente letto il nostro Cesare Beccarla che aveva spiegato quasi tre secoli fa che “uno dei più grandi freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma la infallibilità di esse, e per conseguenza la vigilanza dei magistrati, e quella severità di un giudice inesorabile, che, per essere un’utile virtù, dev’essere accompagnata da una dolce legislazione. La certezza di un castigo, benché moderato, farà sempre una maggiore impressione che non il timore di un altro più terribile, unito colla speranza della impunità”. E i fautori di pene crudeli non capiscono, o fingono di non capire che è altrettanto difficile applicare leggi giuste quanto lo è applicare leggi crudeli. La sola differenza rilevante è che applicare leggi crudeli rende i criminali ancora più spietati e la società più brutale.

Altrettanto fuorviante è la posizione di chi considera la delinquenza una conseguenza della povertà e del degrado, e propone quale miglior forma di lotta al crimine politiche di riforma sociale, dell’occupazione e dell’educazione. Come hanno messo in luce molti commentatori è semplicemente falso che i tipi di criminalità che si sono diffusi in Italia siano legati alla povertà e al degrado (non è la fame che fa violentare, o rapinare). Ma anche se il crimine fosse davvero figlio della povertà e del disagio sociale, le misure di prevenzione avrebbero tutt’al più efficacia nel lungo periodo, e rimarrebbe sempre il problema di come trovare e punire i criminali.

Anziché continuare a seguire modelli ideologici sarebbe molto più saggio studiare seriamente i metodi di chi è riuscito davvero a ridurre di molto la criminalità, come ad esempio le grandi città americane. Circa otto anni fa richiamavo, su questo stesso giornale, l’attenzione sul fatto che alla base dei successi della polizia americana (che per altri aspetti non è certo esempio da seguire) c’è una ben nota teoria criminologica, detta “teoria della finestra rotta” (The broken windows theory). In estrema sintesi la teoria afferma che se il proprietario di un condominio lascia correre quando un affittuario rompe una finestra, in poco tempo l’edificio sarà in rovina: se invece interviene subito, e con fermezza, l’edificio resterà integro. Se davvero si vogliono combattere i crimini gravi, fuor di metafora, bisogna punire le piccole violazioni, tutte le piccole violazioni. Tradotta in pratica, la teoria ha portato a operazioni continue e intense di pattugliamento nelle strade dei quartieri più insicuri, perquisizioni, controlli senza tregua. Comincia a portar via con il carro attrezzi le auto parcheggiate selvaggiamente, ferma e controlla i documenti di chi guida auto o moto in modo criminale, e con buona probabilità renderai la vita difficile anche a chi rapina, uccide e violenta.

Nonostante i risultati conseguiti, le nuove tecniche di lotta alla criminalità hanno incontrato negli USA forti critiche da parte della sinistra liberal. Ma a mio giudizio dovrebbe essere proprio la sinistra ad alzare la bandiera della lotta contro il crimine e l’illegalità. Chi protegge i poveri e i deboli, se non la legge?

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29/06/2005 12:57
 
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"secondo me e' giusta la castrazione chimica o quella fisica per tutti questi stranieri che vengono qui e comprano per qualche euro/dollaro dei bambini o delle bambine per farvi sesso....."

Ecco quello che direi se fossi un cittadino del Brasile, di Cuba o della Thailandia, ed indovinate da quale paese provengono la maggior parte dei clienti secondo indagini sia italiane che locali ???

Italiani, in maggior parte settentrionali, professionisti con famiglia a carico........
Sean

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Re:

Scritto da: Sean1 29/06/2005 12.57
"secondo me e' giusta la castrazione chimica o quella fisica per tutti questi stranieri che vengono qui e comprano per qualche euro/dollaro dei bambini o delle bambine per farvi sesso....."

Ecco quello che direi se fossi un cittadino del Brasile, di Cuba o della Thailandia, ed indovinate da quale paese provengono la maggior parte dei clienti secondo indagini sia italiane che locali ???

Italiani, in maggior parte settentrionali, professionisti con famiglia a carico........



Per questi bei pedofili e turisti del sesso anche la castrazione "tagliere e mannaia" andrebbe bene. [SM=g27826] Unica concessione, la lama della mannaia accuratamente disinfettata.
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It may be good for New York state but it's no damn good for me.
01/09/2005 09:59
 
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CAGLIARI: STUPRA RAGAZZA CON AIUTO MOGLIE, ARRESTATI
Una coppia accusata di violenza sessuale su un'adolescente e' stata arrestata nel Sulcis dai carabinieri del comando provinciale di Cagliari. Con il pretesto di un passaggio in auto, la ragazzina - secondo la denuncia - e' stata costretta ad avere rapporti sessuali con l'uomo, un quarantenne pensionato in sedia a rotelle, mentre la moglie collaborava tenendola ferma. Il racconto dell'adolescente ha trovato riscontri nelle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Carbonia. I due sono stati arrestati in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso su richiesta della procura di Cagliari e si trovano rinchiusi nel carcere di Buoncammino.


non ho ancora sentito nessun ministro in verde chiedere la castrazione chimica per questo ... strano, uno stupro è uno stupro,indipendentemente dal colore della pelle di chi lo commette.
ma evidentemente questi fanno meno effetto.
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